Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York

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Un film di Roman Polanski. Con Mia Farrow, John Cassavetes, Ruth Gordon, Sidney Blackmer, Maurice Evans.
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Titolo originale Rosemary's Baby. Fantastico, durata 136 min. - USA 1968. MYMONETRO Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York * * * * - valutazione media: 4,13 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
danilodac mercoledì 24 marzo 2010
rosemary's baby- la quintessenza di polanski Valutazione 4 stelle su cinque
86%
No
14%

 Il sospetto di Rosemary Woodhouse è che suo marito, con la complicità dei suoi arzilli vicini di casa, abbia fatto un patto con il diavolo: dare suo figlio in cambio del successo e della ricchezza. Sarà vero?
E’ forse uno dei migliori horror psicologici della storia del cinema; un mirabile esempio di suspense, paura, angoscia; un film di genere che ne trascende i limiti per virtù di stile.
Nel mostrare il regno del Male Polanski si affida ad una scrittura claustrofobica, sinuosa, quasi perfida ma mai sadica, mantenendo sempre una costante sobrietà nello stile e lucidità nella descrizione psicologica dei personaggi. Sceglie quasi sempre di mettere spavento usando la tecnica del “non mostrare”, iniettando così nello spettatore un’ansia che è frutto proprio dell’impossibilità di vedere cosa c’è al di là del visibile. [+]

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andrea d mercoledì 5 gennaio 2011
l'horror è solo nella testa Valutazione 5 stelle su cinque
82%
No
18%

Leggendo molti dei commenti su questo film, ho capito che c'è stato un fraintendimento: non si tratta di un horror. Un film non può essere definito un horror solo perché fa o cerca di fare paura. Quello che Polanski prova ad attuare sia in Rosemary's Baby che ne L'inquilino del terzo piano (opera contigua a questa) è la rivisitazione di una situazione da genere horror in chiave psicologica, mentale, la quale dovrebbe essere sempre il punto di partenza per qualsiasi tipo di analisi. E in questo caso si tratta della struttura psicologica di una donna di nome Rosemary, tanto buona ma ingenua, troppo, nei confronti di tutti quelli che nel corso della pellicola vorranno usarla per i loro scopi. Un giorno, drogata da una mousse al cioccolato fatta dalla vicina pseudo-fattucchiera sviene e fa un sogno essenziale per l'interpretazione del film: sogna infatti una creatura demoniaca che ha un rapporto sessuale con lei, il quale dovrebbe generare l'Anticristo. [+]

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daniele'80 venerdì 22 aprile 2005
taglio di capelli Valutazione 4 stelle su cinque
78%
No
22%

Pur non essendo incasellabile in un genere specifico,il grande Roman Polanski ha confezionato una fiaba-nera di una modernità sconcertante che al tempo stesso si pone alla confluenza di tre generi cinematografici diversi ma complementari:horror,thriller e dramma di rara finezza psicologica.E' un horror perchè l'elemento magico-soprannaturale è preponderante e costituisce il vero e proprio motore della vicenda.Sicuramente è un thriller:tutte le premesse e ogni singolo particolare,anche il più insignificante come l'armadio,il guanto dell'amico della coppia apparentemente smarrito o l'improvvisa cecità del rivale professionale di Guy,il marito di Rosemary,vengono lasciati cadere ad uno ad uno da una sceneggiatura esemplare e poi vengono gradualmente recuperati con imprevedibili colpi di scena che accrescono la tensione culminante nell'amara e grottesca verità del finale. [+]

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claudio bartoleschi martedì 12 aprile 2005
il miglior horror di tutti i tempi Valutazione 4 stelle su cinque
58%
No
42%

una giovane donna viene a sua insaputa fecondata dal male atavico per soddisfare la maniacale voglia di successo che perennemente perseguita il suo consorte e lo rende facile preda della corruzione di una setta di adoratori della Bestia.inquietante è la sigla che apre e chiude il film,migliaia di voci sottili che si avvicendano partorendo una cantilena melanconica e angosciosamente martellante.tante voci colme di quiete ed al contempo di rabbia repressa,di passione inespressa;voci,voci,voci come di Mia Farrow,grande attrice dalla fievole vocina e dall'esimia abilità artisica,dalla bellezza pallida e smunta,dal cuore grande esempre pronto a donare passioni dopo passioni,interiezioni di amore e affanno che ben sposate la palesano impaurita,dopo che le venne distrutto tutto quel castello di sicurezze su cui aveva fondato abilmente la propria normale e banale esistenza. [+]

[+] ... (di ...)
[+] bello ma altri lo superano ampiamente (di zarathustra)
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il cinefilo mercoledì 16 giugno 2010
il punto più alto del cinema horror americano Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

TRAMA:La storia è ambientata(come nel romanzo di Ira Levin da cui Roman Polanski e William Castle hanno tratto il film)in un inquietante ma affascinante condominio di New York e dove la giovane Rosemary inizia a convincersi che ci sia un "complotto"dei vicini di casa e del marito contro il bambino che porta in grembo...RECENSIONE: Questo geniale film del orrore rivela già dalle prime scene la capacità di fare muovere l'intera vicenda solo e unicamente intorno al punto di vista della protagonista permettendo allo spettatore di crearsi una forma di "identificazione" con Mia Farrow e costruendo progressivamente e in maniera quasi surreale una catena di eventi strani e ambigui(l'ambiguità è uno dei "pilastri" del film)si fornisce agli spettatori la libertà di credere che rosemary abbia ragione o sia solo vittima di una grossa paranoia. [+]

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viola96 martedì 10 agosto 2010
in dolce attesa dell'anticristo Valutazione 4 stelle su cinque
70%
No
30%

La lenta discesa negli inferi della giovane e bella Rosemary viene raccontata dal genio di Roman Polanski nel classico  trhiller/horror Rosemary's baby.Lei,la giovane Mia Farrow(famosa specialmente per il suo matrimonio e poi divorzio da Franck Sinatra.Lui,l'attore che stringe un patto col diavolo accettando di far fecondare la moglie da quest'ultimo pur di sfondare.Il film è diretto con una regia da brividi dal genio di Polanski si mette esattamente al centro della trilogia sugli "orrori da appartamento".è un film meraviglioso,per la leggera sottigliezza della trama da incubo e della regia da brivido che sembra orientarsi in un orizzonte parallelo tra la realtà e ciò che non esiste. [+]

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paolo 67 sabato 7 luglio 2012
nastro rosso a new york Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Primo film americano di Polanski, un perfetto gioiello di raffinata scrittura cinematografica. Il regista è stato in in grado di fare proprio il clima di una società, di cogliere la presenza del male, del diavolo nel cuore dell'America. Infatti, purtroppo, durante il lancio del film avvenne la tragedia di Bel Air, dove la bellissima moglie di Polanski Sharon Tate (nel film in un cameo), all'ottavo mese di gravidanza, venne barbaramente uccisa assieme ad altri amici da membri della setta di Charles Manson. Come nel film nell'angoscia e nell'ambiguità la realtà è indistinguibile dall'incubo, così nella vita la coincidenza della tragedia colla pubblicità del film (che parla di una trama di un gruppo di adoratori di Satana ai danni di una moglie -uno stupro rituale-, col marito consenziente frequentatore della setta per far carriera) è inquietante. [+]

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andystat domenica 14 febbraio 2010
un anticristo immortalato in una foto ricordo Valutazione 5 stelle su cinque
71%
No
29%

In un film come Rosemary’s Baby, dove gli attori sono tutti perfetti nei loro ruoli, i più piccoli gesti, ogni minimo sguardo, hanno la loro precisa ragion d’essere e contribuiscono a creare un'atmosfera di composta perfezione, dove tutto appare giusto e calibrato al millimetro, nulla è ridondante, e quasi niente viene concesso alla classica iconografia da film horror, nemmeno quei bruschi movimenti di macchina, quelle improvvise apparizioni, quegli spaventosi cambiamenti di ritmo che ci fanno sobbalzare dalla poltrona, in un film come questo l’inquietudine è piuttosto un’atmosfera quasi impalpabile ma onnipresente. Si pensi alla discrezione della musica, che è sempre nello sfondo, appena accennata. [+]

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elma82 mercoledì 25 marzo 2009
...chi non trema ascoltando la ninna nanna? Valutazione 5 stelle su cinque
57%
No
43%

Leggendo il libro e guardando poi il film,le immagini che vengono a crearsi sono le stesse:immagini di una vita sconvolta dal male, di una solitudine che non riesce ad uscire da un vortice di terrore,e non può scappare da qualcuno mosso dalla sete di successo,che dimentica ciò che davvero conta nella vita.E' facile immedesimarsi immediatamente nel personaggio di Mia Farrow,straordinaria interprete di una donna sola,alla quale tutto (o quasi) viene tolto con violenza,ma con la lentezza di un sottile gioco para-psicologico. E la ninna nanna che accompagna i titoli di testa del film catapultano lo spettatore in un'atmosfera sempre più claustrofobica,sempre più tetra.Il coraggio di questa donna la porta ad accettare una condizione di infelicità "eterna",grazie ad un innato senso materno. [+]

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adriano sgarrino sabato 17 ottobre 2009
rosemary's baby Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Paese di prod.: USA Anno: 1968 Di: Roman Polanski Con: Mia Farrow, John Cassavetes, Ruth Gordon, Sydney Blackmer, Ralph Bellamy, Charles Grodin. Una giovane coppia (Farrow e Cassavetes) decide di andare a vivere nel condominio newyorchese "Dakota". Ma gli strani accadimenti che avvolgono lo stabile e la pressante invadenza dei suoi sempre più misteriosi vicini, i coniugi Castevet (Gordon e Blackmer), convincono la donna di essere vittima di una setta satanica dalla quale prova a liberarsi. Tratto dall'omonimo romanzo di Ira Levin, Roman Polanski ha diretto uno dei migliori horror di sempre. Rimanendo sostanzialmente fedele allo spirito del libro, il regista si rivela un maestro nel creare la tensione dal nulla, sfruttando al meglio l'ambientazione angosciosa del condominio. [+]

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