francesco2
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lunedì 19 settembre 2011
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le cose (molto) belle sono sempre "attuali"
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Un pò(Tanto) di tempo fa, Irene Bignardi si soffermava su Edwards sottolineando come taluni, ancora oggi, non lo considerassero un nume tutelare del cinema ma semplicemente un creatore di divertenti commedie.
Se oggi questo sospetto può emergere dopo avere visto il pur brillante "A qualcuno piace caldo", diviene più traballante dopo "L'appartamento", che senza spocchia polemizza contro il conformismo borghese, o comunque di certo ambiente"Bene" di ieri e di oggi.
Anche per "Colazione da Tiffany", al di là delle cinque stelle attribuite da diversi navigatori di questo sito, cadere nella definizione di commedia romantica rischia di essere un rimedio peggiore del "Male". Il personaggio principale rifiuta di dare un nome al suo gatto -E non solo-, il che la rende molto di più di una donna che rifiuta di legarsi: vuole essere qualcuno di indefinito ed indefinibile, a cui il protagonista non avrebbe dovuto legarsi (Come coi gatti, guarda caso l'animale che tiene con sé).
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Un pò(Tanto) di tempo fa, Irene Bignardi si soffermava su Edwards sottolineando come taluni, ancora oggi, non lo considerassero un nume tutelare del cinema ma semplicemente un creatore di divertenti commedie.
Se oggi questo sospetto può emergere dopo avere visto il pur brillante "A qualcuno piace caldo", diviene più traballante dopo "L'appartamento", che senza spocchia polemizza contro il conformismo borghese, o comunque di certo ambiente"Bene" di ieri e di oggi.
Anche per "Colazione da Tiffany", al di là delle cinque stelle attribuite da diversi navigatori di questo sito, cadere nella definizione di commedia romantica rischia di essere un rimedio peggiore del "Male". Il personaggio principale rifiuta di dare un nome al suo gatto -E non solo-, il che la rende molto di più di una donna che rifiuta di legarsi: vuole essere qualcuno di indefinito ed indefinibile, a cui il protagonista non avrebbe dovuto legarsi (Come coi gatti, guarda caso l'animale che tiene con sé). Il mondo in cui frequenta altra gente è falso e pieno di convenevoli, ma qua, bisogna riconoscerlo, secondo chi scrive Edwards non possiede la stessa ironia di un Altman, anche se queste sequenze sono immuni da moralismi e regalano momenti sicuramente esilaranti, quali ad esempio l'"incendio" scongiurato per i capelli di una delle tante ospiti dei party a cui partecipa.
Proprio uno di questi ospiti sarà l'oggetto di un matrimonio d'interesse progettato dalla protagonista, che vuole lasciarsi alle spalle il suo paese, cultura e lingua per un cambiamento così radicale(Il Brasile): il tutto dopo avere illuso il protagonista maschile, ed avere attraversato con lui il "suo" mondo da fiaba, accompagnati da una bellissima colonna sonora in scene che ricordano "Il favoloso mondo di Amélie".
In fondo, e non voglio giustificare Holly, Paul poteva mettere a fuoco in quelle situazioni con quale pragmatismo la ragazza si muovesse in quella realtà"Da sogno", che oltretutto Edwards si guarda dall'idealizzare. Come se i due fosse entrati in un altro MONDO, se non in un altro film: ma l'umorismo del regista resta sempre elegantemente istrionico.Dunque la donna vuole "Concretamente sognare", e forse -Non lo sapremo mai con sicurezza-non ci riuscirà per via di un escamotage di dubbia plausibilità, che il regista sceglie alla fine. Ma Paul, nel notare come un personaggio così sfrontato )Apparentemente) non trovi il coraggio neanche di continuare ad occuparsi del proprio gatto, le dirà una frase che non sveliamo per chi non abbia visto il film. Una frase fatta, potrebbe obiettare qualcuno. Forse. Ma non nel contesto di una giovane apparentemente così sopra le righe.
Un'altra obiezione che qualcuno potrebbe rivolgere è che il finale smentisce un film così "apparentemente provocatorio?(?).Ma forse non vale fino in fondo: il senso del finale, probabilmente, non è che Holly sia schiava delle convenzioni, ma perché ha (ri)trovato sé stessa (Oltre che il felino). Grazie ad una frase che l'ha e ci ha liberata dal suo aspetto esteriore.
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tiamaster
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sabato 17 settembre 2011
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i veri valori
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in questa gigantesca,magistrale,immensa commedia tiffany,una donna in cerca di ricchezza e gloria inciamperà fino a ritrovare i veri valori rappresentati dal gatto ritrovato sotto la pioggia trama semplice,ma molto ben usata con belle battute e scene memorabili,forse la miglior commedia americana dopo "a qualcuno piace caldo" e "forrest gump",da vedere veramente superiore.
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capitan avena
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martedì 30 agosto 2011
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capolavoro cult del cinema romantico
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Trama:
Holiday Golightly (Audrey Hepburn) è un'affascinante ed estroversa ragazza texana dai costumi alquanto eccentrici che vive in un piccolo appartamento di New York e che si mantiene facendo la prostituta d'alto borgo o come la chiama lei “fare la toeletta”.
Un giorno viene ad abitare nel palazzo un giovane scrittore, Paul Valjak (George Peppard), un po introverso, all'apparenza freddo, che cerca l'ispirazione per il suo libro, e la cui personalità si scontrerà inevitabilmente con quella praticamente agli antipodi della ragazza.
Lui cercherà di allontanarla dal mondo etereo e fittizio (le sue frequentazioni nell'alta società e fantasie nel famoso negozio di gioielli di Tiffany) in cui lei si rifugia per sfuggire dalla dura realtà della sua vita, e lei lo purificherà del suo cinismo e gli darà l'ispirazione per il suo libro.
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Trama:
Holiday Golightly (Audrey Hepburn) è un'affascinante ed estroversa ragazza texana dai costumi alquanto eccentrici che vive in un piccolo appartamento di New York e che si mantiene facendo la prostituta d'alto borgo o come la chiama lei “fare la toeletta”.
Un giorno viene ad abitare nel palazzo un giovane scrittore, Paul Valjak (George Peppard), un po introverso, all'apparenza freddo, che cerca l'ispirazione per il suo libro, e la cui personalità si scontrerà inevitabilmente con quella praticamente agli antipodi della ragazza.
Lui cercherà di allontanarla dal mondo etereo e fittizio (le sue frequentazioni nell'alta società e fantasie nel famoso negozio di gioielli di Tiffany) in cui lei si rifugia per sfuggire dalla dura realtà della sua vita, e lei lo purificherà del suo cinismo e gli darà l'ispirazione per il suo libro.
La sceneggiatura di Axelrod si distacca nettamente dalla novella di Capote, che dopo la vendita dei diritti alla Paramount sostenne che la sua prima scelta per il ruolo della protagonista era stata Marilyn Monroe. Quando la produzione optò per la Hepburn (Scelta tra l'altro che risultò azzeccatissima, indimenticabile la scena in cui Holly canta sulle note di Moon River sul davanzale della finestra) Capote andò su tutte le furie accusando la Paramount di averlo scavalcato su tutti i fronti. Infatti il romanzo fu notevolmente modificato per agevolare le convenzioni cinematografiche dell'epoca, parole smorzate, personaggi tagliati o completamente reinventati, la bisessualità di Holly che nel libro è molto importante fu rimossa perché non adatta alla Hepburn ecc..
Tuttavia il cambiamento che più destò le ire dello scrittore fu quello riguardante il finale,
Quello presente nel film è assolutamente inesistente nella novella, che è invece l'esatto contrario.
Vincitore di 2 Oscar (collona sonora Henry mancini, e miglior canzone Moon River), 1 David di Donatello per la Hepburn che ricevette anche la nomination agli Oscar per miglior attrice, Grammy per la colonna sonora, Laurel Award per la canzone Moon River, ed infine writers guild of America award per la miglior sceneggiatura (Axelrod).
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cinemalife
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lunedì 22 agosto 2011
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un classico della storia del cinema
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Colazione da Tiffany è un classico per chi voglia vantarsi di aver visto un pezzo di storia del cinema hollywoodiano e, nondimeno, mondiale. Con 4 premi Oscar e un David di Donatello alla straordinaria Audrey Hepburn, il film narra, in poche parole, la vita mondana di una donna negli anni che furono, con un ritmo e un’eleganza che lasciano sbalorditi.
Molte sono le considerazioni da fare nel giudicare questa pellicola, a cominciare dall’eccellente regia di Blake Edwards, lineare, scorrevole, ma allo stesso tempo completa e incredibilmente dettagliata; la scenografia, a completamento di quanto detto prima, è particolareggiata e sicuramente più riuscita al confronto con molti film più recenti; nondimeno la colonna sonora, elemento spesso fondamentale nel decretare il successo di una pellicola, ha una potenza e un’eleganza musicali capaci, cinquant’anni dopo, di continuare a far la storia.
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Colazione da Tiffany è un classico per chi voglia vantarsi di aver visto un pezzo di storia del cinema hollywoodiano e, nondimeno, mondiale. Con 4 premi Oscar e un David di Donatello alla straordinaria Audrey Hepburn, il film narra, in poche parole, la vita mondana di una donna negli anni che furono, con un ritmo e un’eleganza che lasciano sbalorditi.
Molte sono le considerazioni da fare nel giudicare questa pellicola, a cominciare dall’eccellente regia di Blake Edwards, lineare, scorrevole, ma allo stesso tempo completa e incredibilmente dettagliata; la scenografia, a completamento di quanto detto prima, è particolareggiata e sicuramente più riuscita al confronto con molti film più recenti; nondimeno la colonna sonora, elemento spesso fondamentale nel decretare il successo di una pellicola, ha una potenza e un’eleganza musicali capaci, cinquant’anni dopo, di continuare a far la storia. Non si voglia dimenticare, tuttavia, la classe degli attori, protagonisti su tutti un’infinita Hepburn e un affascinante Peppard, capaci di rendere un altrimenti comune prodotto hollywoodiano un film indimenticabile e senza tempo.
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diego campari
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lunedì 15 agosto 2011
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elegante sfilata per una diva
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Colazione da Tiffany è una confusa commedia brillante che si perde guardandosi troppo allo specchio, senza mai trovare la sua identità di film. Forse perchè un identità non ce l'ha e non ne ha nemmeno bisogno per entrare nell'immaginario collettivo. Si abbozza l'interessante tema dell'emancipazione e della dolce vita newyorkese senza mai andare fino in fondo, rimanendo volutamente vaghi. Intendiamoci, Edwards ha fatto sicuramente di meglio, ma non ha mai trovato un attrice in stato di grazia come la Hepburn del'61. Sì, perchè colazione da Tiffany è una pura e semplice sfilata per la sua eleganza, la sua grandezza e la sua classe cristallina, un brio mai più visto che eleva la pellicola a grandissimo film.
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Colazione da Tiffany è una confusa commedia brillante che si perde guardandosi troppo allo specchio, senza mai trovare la sua identità di film. Forse perchè un identità non ce l'ha e non ne ha nemmeno bisogno per entrare nell'immaginario collettivo. Si abbozza l'interessante tema dell'emancipazione e della dolce vita newyorkese senza mai andare fino in fondo, rimanendo volutamente vaghi. Intendiamoci, Edwards ha fatto sicuramente di meglio, ma non ha mai trovato un attrice in stato di grazia come la Hepburn del'61. Sì, perchè colazione da Tiffany è una pura e semplice sfilata per la sua eleganza, la sua grandezza e la sua classe cristallina, un brio mai più visto che eleva la pellicola a grandissimo film. Null'altro conta, occhi sulla fantastica Audrey, che poi ci mette tanto del suo anche in bravura e leggerezza, e avanti tutta. Commedia di altri tempi, sempre godibilissima, come non se ne fanno più da una vita.
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[+] ma allora....
(di francesco2)
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(di diego campari)
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giovanniferri1970
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sabato 20 novembre 2010
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colazione da tiffany fa cagare
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FILM VERAMENTE DI MERDA
FILM VERAMENTE DI MERDA
Colazine da tiffany non solo fa cagare ma è anche il più brutto film della storia del cinema, con rispetto per tutti gli altri film!! Non guardatelo che delusione
[+] pura follia!
(di renato c.)
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(di lady libro)
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(di lady libro)
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(di hollyver07)
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[+] non è nè brutto nè bello
(di oblivion7is)
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paolomiki
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giovedì 18 novembre 2010
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pasticciaccio all'americana
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Il questo film i protagonisti bevono e fumano,fumano e bevono dall'inizio alla fine a tutte le ore del giorno e della notte.Sponsor di wisky e negozi nonchè inno alla bellezza e fragilità della donna (quella con la gonna).Secondo me non basta un finale valido (gli ultimi dieci minuti sono eccellenti) la bravura della Hepburn e una colonna sonora da oscar per metterlo nell'olimpo del cinema.
[+] siamo nel 1961!
(di renato c.)
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lady libro
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sabato 13 novembre 2010
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il film di audrey
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Questo è considerato per eccellenza il film DI Audrey Hepburn. Sì, perchè appena ci si mette a parlare di questa bravissima attrice, la prima cosa che viene in mente è subito il film "Colazione da Tiffany", quello in cui tutti la incarnano. Film assai stupendo, un vero capolavoro e pietra miliare della storia cinematografica: una Audrey nuova e diversa da tutti i ruoli interpretati precedentemente, una canzone dolce come "Moon River" e tutto il resto del cast e della troupe hanno reso questa pellicola indimenticabile.
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tinuccia
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mercoledì 23 giugno 2010
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un fiume che riflette la luna..
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sono innamorata di un personaggio, di un`atmosfera,, del disincanto.. di un gatto senza nome... del desiderio di appartenere a qualcuno.. di fare un riposino da buoni amici mentre un campanello antipatico suona ed un cappellino va a fuoco.. lo champagne risolve tutto ...della pioggia che fa ritrovare cio` che si perduto e di cio` che si puo` ancora trovare.... di un fiume che riflette la luna...
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esmeralda11028
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venerdì 7 maggio 2010
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colazione da tiffany........vivere in una favola..
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Amo talmene questo film che,non ci crederete,ma venti giorni fa mi ha dato la spinta per partire per New York,città che mi ha sempre affascinato e che volevo visitare da anni.Così arrivata là, per prima cosa mi sono fatta portare da un taxi nella 71^ Street al n° 167 dove sono state girate le scene delle uscite ed entrate nell'edificio che ospitava gli appartamenti di Holly e Fred (Paul).Quando sono arrivata nella strada,l'ho subito riconosciuta perchè tutto è rimasto come allora,mi sembrava di vivere dentro il film,sono salita e scesa per quella scala almeno dieci volte e mi sono pure fatta fotografare da un passante, sulla ringhiera c' è ancora la pianta di glicine che ondeggia al vento come nel film.
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Amo talmene questo film che,non ci crederete,ma venti giorni fa mi ha dato la spinta per partire per New York,città che mi ha sempre affascinato e che volevo visitare da anni.Così arrivata là, per prima cosa mi sono fatta portare da un taxi nella 71^ Street al n° 167 dove sono state girate le scene delle uscite ed entrate nell'edificio che ospitava gli appartamenti di Holly e Fred (Paul).Quando sono arrivata nella strada,l'ho subito riconosciuta perchè tutto è rimasto come allora,mi sembrava di vivere dentro il film,sono salita e scesa per quella scala almeno dieci volte e mi sono pure fatta fotografare da un passante, sulla ringhiera c' è ancora la pianta di glicine che ondeggia al vento come nel film.E'incredibile,è una strada bellissima,a misura d'uomo,con alberi e aiuole piene di tulipani gialli(unica cosa che nel film non c'erano).Sono anche andata dentro la gioielleria di Tiffany e anche lì ho rivissuto la stessa sensazione bellissima e così a Central Park e alla Pubblic Library, era tutto così uguale che sembrava dovessero comparire i due protagonisti da un momento all'altro! E' stata un'esperienza bellissima ed ora quando guardo il film dico;"ci sono stata anch'io"!Posso affermare che se prima del viaggio sia NY che il film mi affascinavano,ora me ne sono talmente innamorata che ho deciso che ad Ottobre ci ritornerò perchè NY ti fa vivere in una favola......la favola del film Colazione da Tiffany!!!!!
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