La fontana della vergine

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Un film di Ingmar Bergman. Con Max von Sydow, Birgitta Pettersson, Gunnel Lindblom, Birgitta Valberg.
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Titolo originale Jungfrukällan. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 89 min. - Svezia 1960. MYMONETRO La fontana della vergine * * * 1/2 - valutazione media: 3,83 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
giorgio mercoledì 29 giugno 2005
un archetipo Valutazione 4 stelle su cinque
79%
No
21%

C'è un minuscolo villaggio costituito da poche case circondate da una palizzata di legno: intorno, la natura rigogliosa e suggestiva, ampi spazi, pianure e boschi. Il villaggio ospita poche persone, una sparuta comunità di contadini e artigiani, dieci-quindici, non di più. Il proprietario, padrone di casa e punto di riferimento di questa minuscola comunità (Von Sydow), è un uomo valoroso, austero e cordiale, pronto ad accogliere i viandanti e ad offrire loro alloggio e lavoro. L'uomo è sposato ed ha due figlie a cui la sorte pare abbia riservato un avverso destino: la maggiore è stata violentata ed è incinta. La minore, e prediletta dai genitori (Patterson), è di aerea e serena bellezza, bionda e scintillante: i suoi modi sono entusiasti e gentili, il suo sguardo sul mondo è colmo di stupore e virginale incredulità. [+]

[+] piccola precisazione (di lucaguar)
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federico bernardini mercoledì 1 agosto 2012
la fontana della vergine - prima parte Valutazione 0 stelle su cinque
75%
No
25%

"La Fontana della Vergine” è fondamentale nella filmografia di Ingmar Bergman, perché è la prima ed unica opera del regista svedese nella quale la tematica religiosa, quasi sempre presente nei suoi film, è sviluppata sino al punto di risolversi in una possibile coincidenza del piano umano e di quello divino. Quella di Bergman non è la fede che smuove le montagne, la Fede perfetta di Dreyer, che in “Ordet” ci mostra il miracolo come naturale conseguenza del totale abbandono alla volontà divina, ma una Fede incerta e affrancata faticosamente dal retaggio pagano, che si manifesta più in forma di Speranza che di certezza, come avviene invece nell’opera del maestro danese. Il film, girato nel ’59 ed Oscar per il miglior film straniero nel ’60, è ambientato in una Svezia tardo medievale, ancora intrisa di sopravvivenze pagane, e si ispira a una ballata anonima del Trecento: “La figlia di Töre a Wänge”. [+]

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antonio the rock domenica 12 ottobre 2008
la fontana della vergine:immagine di un assassinio Valutazione 4 stelle su cinque
60%
No
40%

La fontana della vergine arriva in un periodo come lo descrisse lo stesso Bergman di squilibrio interiore legato a uno smarrimento momentaneo della fede in Dio:come potrebbe infatti Dio permettere simili scelleratezze sulla terra,come quella descritta nel film, senza applicare una giustizia divina e punire i colpevoli facendoli sprofondare in un abisso di tenebre?é questo il motivo pregnante del film dove Bergman tende a descrivere con veridicità e crudezza uno stupro con conseguente uccisione di una ragazza vergine ad opera di tre contadini:Bergman disse di voler solo descrivere e nient'altro quell'episodio in tutta la sua abiezione morale(in poche parole senza prendere posizione a riguardo e formulare giudizi di qulasiasi tipo),egli si limita a esporre "il fatto". [+]

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federico bernardini mercoledì 1 agosto 2012
la fontana della vergine - seconda parte Valutazione 0 stelle su cinque
50%
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50%

Mentre i pastori dormono ignari, Töre si prepara alla vendetta secondo un rituale pagano. Il dolore per la morte della figlia e il risentimento verso quel Dio che non ha fatto nulla per impedire quella somma ingiustizia, fanno riemergere in lui passioni ancestrali e appena sopite, con una forza bestiale che si scatenerà al sorgere del sole. Si sottopone a un lavacro rituale, percuotendosi all’uso scandinavo con fronde di betulla, poi si veste di pelle e, piantata la sua lama affilata sulla massiccia tavola alla quale aveva ospitato gli assassini di Karin, aspetta immobile l’alba. E la vendetta si compie, con una violenza che ricorda la strage dei Proci da parte di Ulisse. Non è risparmiato neanche l’incolpevole fanciullo che accompagna i pastori. [+]

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gianleo67 lunedì 7 dicembre 2015
una santa svedese alla notte degli oscar Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
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La giovane Karin, figlia unica di un possidente terriero, viene incaricata dal padre di recarsi presso un santuariano mariano oltre il bosco per portare dei ceri votivi che l'usanza vuole siano offerti da una fanciulla ancora vergine. Violentata,uccisa e derubata da due sciagurati pastori che recano con sè un terzo fratello ancora piccolo, questi cercaranno ospitalità proprio nella casa del genitore della ragazza. La sua vendetta sarà implacabile.
Da una leggenda svedese del XIV secolo, adattata nella forme di un racconto morale ed allegorico sul passaggio dai secoli bui della violenza e del paganesimo ad una nuova era di speranza e di carità criastiane, questo film del maestro svedese è illuminato dalla forza della semplicità e vibra delle oscure passioni che animano lo spirito umano nel suo lungo e doloroso cammino verso la modernità. [+]

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figliounico mercoledì 15 marzo 2023
il mistero della fede in cristo Valutazione 4 stelle su cinque
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La fontana della vergine del 1960 è la trasposizione cinematografica di un antico racconto popolare, una legenda simbolica di un evento storico, ovvero il passaggio dal culto pagano al cristianesimo delle popolazioni scandinave avvenuto in epoca medievale. La scenografia essenziale, quasi povera, che ricorda la messa in scena delle tragedie shakespeariane Macbeth e Otello di Orson Welles, e lo stile verista, nel rappresentare la quotidianità di una famiglia contadina, esaltano il lirismo dei dialoghi, che, come in tutte le opere di Bergman, sono di una profondità e di una bellezza che incanta. E’ una riflessione sul sacro inteso nel suo senso etimologico di mistero terribile ed impenetrabile con cui l’uomo deve confrontarsi e davanti al quale non può far altro che genuflettersi, piegarsi, come fa il protagonista nell’ultima sequenza. [+]

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salvo mercoledì 7 marzo 2012
il medioevo di bergman: tra sacro e profano. Valutazione 5 stelle su cinque
47%
No
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Il Signore Tore ha due figlie. Karin è bionda, bella e buona, zelante coi genitori coi servi e con gli estranei: e, forse, proprio questa sua qualità le costerà la vita. Ingeri, in stato di gravidanza dopo una violenza sessuale, è buia, ombrosa e invidiosa di Karin, che detesta. Quando Karin viene inviata a portare ceri alla Madonna, come solo una vergine può fare, Ingeri fa scivolare un rospo nel pane che servirà per la sua colazione. Lungo il tragitto Karin, che ha litigato con la sorella e se ne è allontanata, proseguendo da sola, è fermata da alcuni pastori (in realtà sono dei malfattori) e si attarda a parlare con loro. Innocente ed altruista, offre di condividere il suo pasto. Proprio mentre prendono il pane per cibarsene il rospo depositatovi da Ingeri salta fuori dalla pagnotta. [+]

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luca scial� giovedì 15 agosto 2013
la vendetta di un padre furente Valutazione 4 stelle su cinque
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100%

Svezia, Medioevo. La figlia di un proprietario terriero molto devoto si reca in chiesa per un omaggio alla Vergine. Con lei va una ragazza rimasta incinta dopo uno stupro, accolta come serva nella loro casa. Ma quest'ultima si defila, lasciandola sola. Viene così accostata da tre pastori che dopo averla stuprata la uccidono e le rubano i vestiti. Dopo cercano riparo, ironia della sorte, propria in casa della povera ragazza.
Film crudo, toccante, doloroso, con ambienti cupi tipicamente bergmaniani. La dolce Karin diventa agnello sacrificale di due balordi e Bergman li spinge fino alla casa della povera ragazza, servendo su un piatto d'argento la vendetta di suo padre. Finale di alto impatto religioso, ma forse forzatamente mistico. [+]

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sinkro venerdì 22 aprile 2011
cult controverso. Valutazione 2 stelle su cinque
29%
No
71%

Pellicola del 59 vincitrice dell'Oscar per migliore film straniero negli anni '60.
Tratto da una fiaba svedese il film ripropone benissimo l'ambientazione e il linguaggio del medioevo.
Una ragazzina viene stuprata e uccisa da dei bifolchi che la ragazza ha aiutato. I bifolchi cercano riparo nella casa della ragazza, Il padre scopre tutto, vendetta. Miracolo finale.
Notevoli la riproduzione del contesto, i costumi e la fotografia.
Tralasciando alcuni punti non molto chiari nella trama e alcune scene che sembrano messe per far arrivare la durata a 1h e 30...
Elenco i punti che mi hanno dato da pensare e la rispettiva critica:
il tema centrale è il "Silenzio di Dio" tema trattato anche nel libro di "Giobbe" nella Bibbia. [+]

[+] non bestemmiare (di yuri totani)
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