Polisse

Film 2011 | Drammatico, 134 min.

Regia di Maïwenn. Un film Da vedere 2011 con Karin Viard, Joey Starr, Marina Foïs, Nicolas Duvauchelle, Maïwenn, Karole Rocher. Cast completo Titolo originale: Poliss. Genere Drammatico, - Francia, 2011, durata 134 minuti. Uscita cinema venerdì 3 febbraio 2012 distribuito da Lucky Red. - MYmonetro 3,02 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 26 febbraio 2015

Il film partecipa, in Concorso, al Festival di Cannes 2011. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha ottenuto 10 candidature e vinto 2 Cesar, In Italia al Box Office Polisse ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 65,2 mila euro e 28,2 mila euro nel primo weekend.

Polisse è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato sì!
3,02/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,90
PUBBLICO 3,15
CONSIGLIATO SÌ
Una sceneggiatura equilibrata e verosimile per raccontare l'inferno del sesso.
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 13 maggio 2011
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 13 maggio 2011

Le giornate dei poliziotti della squadra parigina dell'Unità di Protezione dell'Infanzia li vedono impegnati in casi spesso simili anche se ognuno con una sua specificità. Vedono passare dinanzi alle loro scrivanie bambini abusati e i loro parenti chiusi in difesa a riccio, piccoli ladruncoli e ragazzine dalla sessualità ormai fuori controllo. Per ognuno di questi casi uomini e donne dell'Unità debbono sforzarsi di trovare la soluzione meno indolore per le vittime. Non è mai facile anche perché essi stessi hanno il problema di equilibrare le loro vite private con un lavoro che li mette costantemente dinanzi al peggio di quanto l'umanità possa porre in atto nei confronti di esseri indifesi.
Maïwenn con questa sua terza regia ci propone un film che si colloca di diritto nell'ambito di quel settore della cinematografia francese interessato a portare sullo schermo la realtà pur rispettando le convenzioni della fiction cinematografica. Si tratta di un complesso gioco di equilibri in cui il risultato positivo può essere raggiunto solo grazie a una sceneggiatura che tenga costantemente conto del livello di verosimiglianza e di attori che sappiano 'dire' e 'agire' senza recitare. Con Polisse il risultato è pienamente raggiunto. La sceneggiatura, scritta dalla regista con Emmanuelle Bercot, ci immerge da subito nel diuturno proporsi di un inferno del sesso da cui bambini e bambine cercano di sfuggire temendo terribilmente le conseguenze che questo tentativo di fuga può loro procurare.
La regia è abilissima nel mettere loro di fronte uomini e donne umanamente incapaci di trasformare in routine dei contatti umani in cui la delicatezza (ma anche la ricognizione degli accadimenti) è elemento fondamentale. Così come è abile nel presentarceli come esseri umani che formano un'èquipe in cui le individualità sono spiccate e al cui interno si sviluppano relazioni e contrasti come in qualsiasi altro luogo di lavoro. Non è certo casuale che la regista si riservi il ruolo di Melissa, la fotografa inserita solo temporaneamente nel gruppo. Si tratta di colei che farà scattare nuove dinamiche e che al contempo dovrebbe 'documentare' quanto accade con un distacco che non sempre è possibile (e forse neppure giusto) raggiungere.
Non manca neppure la sottolineatura di compromessi imposti dalle alte sfere in questo che vuole però essere qualcosa di più e di diverso da un film di denuncia sociale. Il cinema francese ha ancora il coraggio di percorrere vie che le nostre produzioni sembrano avere ormai delegato alla serialità televisiva.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 6 marzo 2012
osteriacinematografo

Polisse narra le vicende quotidiane della Sezione Minori (Brigade de Protection des Mineurs) della polizia di Parigi, fra storie d’emarginazione, sfruttamento, violenza, povertà, pedofilia, prostituzione, esuberanza sessuale adolescenziale da un lato, e le vite dei singoli componenti di una squadra di agenti dall’altro.   La camera a mano di Maiween Le Besco riprende in [...] Vai alla recensione »

martedì 7 febbraio 2012
Flyanto

Film in cui viene descritta l'attività, nonchè la vita personale, di alcuni agenti della Polizia francese addetta ai problemi ed alla protezione dell'infanzia. Per la sua delicatezza nel trattare la crudezza dei temi e di certe realtà (che vanno dagli abusi sessuali sui minori, al loro maltrattamento od abbandono), direi che si evince benissimo che il film è stato [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 marzo 2012
Fabio2

E' un film che non lascia soste. Sembra un documentario dal quale sono state tratte le scene più crude non ha la pretesa di approfondire e risolvere i drammi ma di presentarli in modo inequivocabile ad altri il compito di curarli.. La maladolescenza, la pedofila, l'incoscienza di scoprirsi donne solo attraverso il sesso e Internet sono tutte tematiche affrontate nei giorni della brigata [...] Vai alla recensione »

lunedì 10 settembre 2012
Ed Crane

In una Parigi dura e ben poco romantica, la squadra dell'unità di protezione dell'infanzia affronta ogni giorno un mondo perfido e tremendamente difficile. Gli agenti sono uomini e donne affiatati tra loro, che sudano lacrime nello sforzo di trovare un equilibrio tra le loro già complicate vite personali ed un lavoro che li costringe ad assistere ad ogni tipo di dramma infantile, dalla pedofilia alla [...] Vai alla recensione »

sabato 12 maggio 2012
gianleo67

La quotidianità di una squadra di bravi e affiatati agenti della sezione protezione minori di un commissariato parigino. Tra testimonianze di indicibili abusi su minori indifesi e le difficoltà nella vita privata, una moderna epopea di anonimi eroi dei nostri tempi. Docu-fiction in 'presa diretta' che asseconda un realismo scabro e asciutto, ma che non manca di un intenso [...] Vai alla recensione »

martedì 7 agosto 2012
chiarialessandro

 Tendenzialmente veloce, spezzettato, frammentato, slabbrato, sfrangiato, sovrapposto ma ugualmente comprensibile nella trama complessiva. Film che affronta (in modo troppo veloce per sviscerarli sino in fondo ma abbastanza lento per denunciarli e gettare una pietra nell’acqua immobile di uno stagno invaso da una squallidissima amoralità) argomenti che molti considerano tabù [...] Vai alla recensione »

venerdì 8 aprile 2016
Guidobaldo Maria Riccardelli

Pellicola senza dubbio interessante, dal taglio documentaristico e ben sostenuta da un ritmo alto, tant'è che le oltre 2 ore di durata scorrono senza problemi. Ma, visto il tema, vista la sua natura sociale e di denuncia, ciò che preme indagare è il messaggio che passa attraverso la pellicola: ciò che se ne scorge è un panorama deprimente e senza troppe speranze in seno.

venerdì 27 febbraio 2015
rita branca

  Polisse   (2011) film di Maïwenn Le Besco con Karin Viard, Joeystarr, Marina Foïs, Nicholas Duvauchelle, Maïwenn, Riccardo Scamarcio, Karole Rocher, Emmanuelle Bercot, Frédéric Pierrot ed altri   Magnifico film sull’imperfezione umana e sulle doti straordinarie di alcuni,  ciononostante.

venerdì 24 febbraio 2012
anty_capp

E' un film con il solito garbato charme francese e riesce a discutere e raccontare di un tema scottante e difficile come la pedofilia con garbo e a tratti anche con simpatia. Un tessuto rapido veloce anche se con taglio tipicamente episodico, ma non per questo dispersivo. Il protagonismo si avvicina al nostro A.C.A.B. che però si limita a raccontare l'istituzione dell'autorità [...] Vai alla recensione »

mercoledì 8 agosto 2012
Francesco2

La scena del ballo in discoteca, accompagnata da una musica ballabile, esprime bene il tourbillon di generi, situazioni e persone che è "Polisse". In una cultura pop postmoderna, ma al contempo drammatica e cruda (Appunto), è un cinema al contempo postmoderno e documentaristico (Certo Besson , al confronto, appare "Tradizione"), che riunisce echi dell'odio [...] Vai alla recensione »

domenica 5 febbraio 2012
renato volpone

Il film racconta delle attività del reparto di polizia di Parigi che si occupa delle violenze sui minori. Peccato che il regista non conosca questa realtà e non sappia nulla di psicologia e di sociologia, infatti rappresenta un mondo immaginario proprio dei peggiori telefilm americani fatti solo per impietosire e portare alle lacrime. Peccato che anche questo intento gli sfugga.

martedì 15 maggio 2012
BARONE DI FIRENZE

Che dire bello, ben recitato, ben costruito, insomma  vero, si soffre assieme agli attori che interpretano i poliziotti della squadra minori, con le loro ansie e paure. raramente si vedono film che trattano temi cosi importanti e che riescono a non cadere nella retorica. Assolutamente da vedere purtroppo sparirà dalle sale per sempre e non credo che lo passeranno in Home video.

giovedì 16 giugno 2011
setegeco1960

Un gran bel film Ben recitato, con grande coralità dagli attori Si ride anche, nella tragicità di alcune situazioni, il che non guasta mai Da vedere

mercoledì 29 agosto 2012
An-3-a

"Potente" "Bellissimo" "Necessario"... Ma anche no! Si intuisce che ci sia molto lavoro di documentazione, ma ahimè nn l'ho veramente visto. Ho avuto l'impressione di un film fatto di sequenze e storie indipendenti le une dalle altre, spesso forzate e caricate gratuitamente come a voler commuovere a tutti i costi in pieno stile televisivo americano. Vai alla recensione »

lunedì 20 febbraio 2012
tichy90

Film che segue la corrente della denuncia di cui la Francia ormai si è fatta capitale. Una Parigi autentica, senza censura, presuntuosa per come è. Si racconta solo uno dei tanti sfondi della ville lumière, sfondi cupi, orribili, inimmaginabili eppure così vicini alla realtà nella quale ognuno di noi svolge il proprio quotidiano.

giovedì 14 luglio 2011
epidemic

concorso a pieno... ritmo, analisi e ottimi attori Un film pienamente riuscito che spero arrivi nelle sale italiane...(e un pò ci spero visto che Scamarcio fa una piccola parte)

venerdì 30 marzo 2012
marcoc

Unfilm orribile. Pellicola basata su una trama inesistente, con personaggi dai profili scontati, dialoghi inconsistenti, zeppo di razzismo e luoghi comuni. Cerca il sensazionalismo con immagini di dubbio gusto e probabilmente scippate dalla vita reale di molti bambini e sbattuti sullo schermo. Uno spot per la polizia senza nessuna sensibilita nè psicologica nè sociologica.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Alessandra Levantesi
La Stampa

Tenere sotto controllo la sofferenza e la rabbia che derivano dalla frequentazione ravvicinata del male e della perversione, per giunta a danno dei più indifesi; è arduo il compito degli agenti di polizia impegnati sul fronte degli abusi ai minori, come quelli raccontati in Polisse, premio della Giuria a Cannes 2011. Firma il film la cineasta/attrice Maiwenn, la quale ha studiato a lungo l’argomento [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

L' unità di polizia BPM, Brigate per la Protezione dei Minori, fa uno dei lavori più difficili al mondo: si occupa di abusi e reati di pedofilia, il più sovente commessi dai genitori. Non è strano che i poliziotti francesi di Polisse abbiano i nervi a fior di pelle, con riflessi diretti sui loro rapporti interpersonali e sulle loro vite private. L' attrice e regista Maiwenn ha realizzato un film di [...] Vai alla recensione »

Gianni Canova
Duellanti

Tutto di nervi. Teso, adrenalinico, surriscaldato. E attraversato da un’energia davvero non comune. È soprattutto questo che colpisce, vedendo Polisse: il ritmo. La tensione. La sensibilità a fior di pelle. La velocità travolgente e senza soste con cui la giovane regista Maiwenn Le Besco (premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes) ci porta per mano nella vita quotidiana di un gruppo di agenti [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Tra due polizieschi usciti contemporaneamente che si muovono tra sociologia e suspense, «Polisse» batte per ko il promozionatissimo «Acab». Mentre il film italiano è azzoppato dal partito preso pro-antagonista, quello francese, imperdibile, ricostruisce il lavoro della Bpm, la Squadra protezione minori di Parigi con piena e potente sostanza stilistica, psicologica, ambientale, recitativa.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

La vita quotidiana degli agenti della Brigata Protezione Minori di Parigi, travolti da orari impossibili, casi scottanti, mancanza cronica di fondi. Ma salvati (non sempre) da un entusiasmo, una generosità, una coesione, una capacità di vivere tutto fino in fondo, malgrado le conseguenze devastanti sulle loro vite famigliari (gli agenti sono uomini e donne), che fa dei protagonisti di Polisse forse [...] Vai alla recensione »

Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

Se questa è la polizia... Il Dipartimento di Parigi che si occupa dei problemi dei minori non brilla certo per calma e professionalità, almeno a giudicare dalla ricostruzione che ne fa Maiwenn LeBesco. Ma, ci assicurano, c’è da fidarsi della regista: quello che vediamo è il resoconto, tratto dai verbali, delle azioni quotidiane svolte da queste donne e da questi uomini sempre sull’orlo di una crisi [...] Vai alla recensione »

Thomas Sotinel
Le Monde

Probabilmente la cosa più onesta di Polisse è la locandina. Si vede un agente di polizia che nasconde il suo volto dietro la foto di un bambino. Nel film gli attori interpretano gli agenti della squadra di protezione dei minori. I bambini sono le vittime che devono proteggere. Ma nel film, come nella locandina, i bambini sono solo accessori, dispositivi che servono a sorprendere, a mascherare per poi [...] Vai alla recensione »

Massimo Rota
Duellanti

La fotografa Melissa (Maiwenn) viene incaricata dal ministero degli interni francese di realizzare un reportage sul lavoro della BPM (Brigade de Protection dea Mineurs, analoga alla nostra Sezione Minori) e si innamora dello spigoloso Fred (Joey Starr), anima del gruppo. Ovviamente seguono complicazioni...Vicende indelebili, storie quotidiane di abusi, adolescenti in difficoltà, pedofilia, bambini [...] Vai alla recensione »

Gabriella Gallozzi
L'Unità

Maïwenn Le Besco, bellissima 35enne, attrice, regista, ex modella ed ex consorte di Luc Besson è la nuova«ribelle» del cinema francese. O almeno così la intendono le cronache «modaiole» di cui è indiscussa protagonista, soprattutto dopo la consacrazione cannense (Premio della Giuria) per il suo terzo film: Polisse, record d’incassi, dal cast pieno di star francesi dove trova posto anche il «nostro» [...] Vai alla recensione »

Mariuccia Ciotta
Il Manifesto

Con un titolo scritto da un bambino con problemi di ortografia, Polisse, affettuoso appellativo per un film sulla Brigade de protection des mineurs (Bpm), arriva proveniente da Cannes il film diretto da Maïwenn, regista francese per l'occasione embedded. Madre franco-algerina, Maïwenn (Le Besco) condivide con sorelle e fratelli il mestiere di attore, regista, sceneggiatore e che qui, anche interprete, [...] Vai alla recensione »

NEWS
GALLERY
lunedì 23 gennaio 2012
Nicoletta Dose

L'Unità di Protezione dell'Infanzia aiuta i bambini abbandonati a se stessi. Siamo a Parigi, tra le strade più oscure, dove l'umanità perde il legame con la vita e sopravvive alle sventure, lasciandosi andare ad azioni fuori controllo.

winner
premio della giuria
Festival di Cannes
2011
winner
miglior attrice esordiente
Cesar
2012
winner
miglior montaggio
Cesar
2012
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