Anno | 2003 |
Genere | Fantascienza |
Produzione | Corea del sud |
Regia di | Amin Byung-cheon |
Attori | Ji-tae Yu, Rin Seo, Lee Jae-eun, Chang Yun, Yoon Eun-pyo, Shin Gu Um Chun-nae, Yoo Ju-sang, Jung Doo-hong. |
Uscita | venerdì 28 gennaio 2005 |
MYmonetro | 2,49 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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"Finisce l'era di Blade Runner, inizia il mito di Natural City". Non poteva trovare presentazione più spa... In Italia al Box Office Natural City ha incassato 155 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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"Finisce l'era di Blade Runner, inizia il mito di Natural City". Non poteva trovare presentazione più spavalda questa megaproduzione coreana tutt'altro che epocale. Di sicuro una citazione esplicita era necessaria, poiché tanto deve Natural city al capolavoro di Scott. Niente plagio, ma stessa ambientazione e stesso mondo immaginario; stesso "universo" in cui si racconta però una storia diversa.
R è un ottimo poliziotto che ha però loschi traffici di chip di cyborg scaduti. R ha bisogno di soldi per pagare Gyro, malefico dottore che fa esperimenti sui cyborg, affinché trovi il modo di salvare l'amata Ria dall'ineluttabile rottamazione. Il modo c'è, ma non è indolore: bisogna sacrificare la teppistella Syon, geneticamente compatibile con Ria. Accade però che Syon sia compatibile anche con Cyper, micidiale modello di cyborg da combattimento anch'egli alla disperata ricerca di un modo per allungarsi la vita.
Le atmosfere del film sono di indubbio fascino, e piuttosto originali e credibili anche gli effetti speciali che, soprattutto nelle scene di lotta, riescono a liberarsi della "zavorra Matrix" - seppure con qualche difficoltà. Purtroppo, le note dolenti sono quelle di gran parte della produzione orientale: colonna sonora insostenibile; personaggi che sono macchiette (R dovrebbe essere un Deckard col fascino di Humphrey Bogart, ma risulta perlopiù un demente); e soprattutto un finale che racconta in 40 minuti ciò che in tempo reale accade in 5 minuti, saturo di svenevolezze strappalacrime oltre l'umana tolleranza.
"Finisce l'era di Blade Runner, inizia il mito di Natural City": però, niente male, due baggianate in una sola frase non è cosa di tutti i giorni...
Corea, anno 2080. Risorta dalle sue ceneri dopo una guerra nucleare che ha inferto gravi danni ma non ha cancellato la civiltà, Seul - ora Meccaline City - è il paradigma dello scontro che a livello mondiale oppone gli uomini ai cyborg. Più forti, abili e veloci dei loro creatori, gli umanoidi hanno il loro tallone d'Achille nella brevità della loro esistenza, e lottano con ogni mezzo per allontanare il più possibile lo spettro della scadenza, che in genere si conclude in apposite strutture dove vengono letteralmente "smontati" per recuperare il chip della personalità che portano installato nella nuca. R è un poliziotto che fa parte delle squadre di combattimento destinate alla eliminazione degli umanoidi ribelli, ma è perdutamente innamorato di Ria, una ballerina cyborg destinata a spegnersi entro pochi giorni. Per non perderla, R è disposto a tutto: anche a credere ad un equivoco scienziato che gli assicura di poter salvare almeno la personalità di Ria trasferendone il chip in un vero corpo umano dal DNA compatibile. R individua nell'ignara Cyon, una fanciulla dedita alla coltivazione dei fiori, quasi scomparsi dal pianeta, l'ospite adatta, ma anche Cyper, lo spietato capo dei cyborg, vuole la ragazza per sè, e per lo stesso motivo... Ambiziosissima "summa" dei progressi qualitativi compiuti dal cinema coreano di questi ultimi anni, Natural City costituisce il risultato di un impegno quinquennale del giovane ma già affermato regista Byung-Chun Min. Visivamente straordinario, ricco di effetti speciali e di computer grafica realizzati a livelli di eccellenza, e di interpreti validi, il film mostra tuttavia precisi limiti. Perchè se veniale è l'autocompiacimento, a volte eccessivo, che si traduce in una certa lentezza di fondo, davvero fatale risulta la scelta del soggetto, che purtroppo non costituisce affatto l'evoluzione - come invece recita la tagline - ma la riproposizione, in chiave orientaleggiante e con minime varianti, di quasi tutti i temi e i personaggi di Blade Runner, con l'aggiunta di acrobatici combattimenti alla Matrix tra cyborg ribelli e cacciatori umani armati ed equipaggiati come i militari di Starship Troopers. Spettacolare e roboante anche se parzialmente incompiuto, il film è comunque l'ultimo convincente testimone delle sempre più evidenti potenzialità del cinema orientale.
NATURAL CITY disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€3,00 | – | |||
€3,99 | – |
Da qualche parte in Asia, 2080. La società è diventata ormai del tutto meccanizzata, fredda e alienante. Aumentano così i casi di affetto tra gli umani e i cyborg, macchine create per gli scopi più diversi e con un ciclo vitale di soli due anni. Succede così che un soldato cacciatore di androidi ribelli possa fare il doppio gioco pur di riuscire a salvare la sua amata dallo spegnimento.
A me più che altro mette tristezza constatare una volta di più come qui da noi non sembriamo esser in grado, il più delle volte, di comprendere lo stile e la bellezza dei film orientali. Natural City è un film ottimo, e quello che voi chiamate "demente" è solo ormai devastato dall'imminente perdita della donna amata, che ormai lo ha gettato nella [...] Vai alla recensione »
Ci voleva una nuova linfa dall'Oriente, per rinverdire il genere science-fiction attuale, sempre più vittima del qualunquismo e del conformismo delle majors americane. Natural City è opera di sottile intelligenza, che non si limita allo sterile citazionismo fine a se stesso, ma vuole impreziosire l'immagine con la filigrana di Blade Runner, non per ruffianeria ma per amore [...] Vai alla recensione »
ho visto il film e sono rimasto affascinato dalla fotografia e dagli effetti speciali,meravigliosa la colonna sonora , mentre la trama è spesso insufficiente . per mè non è paragonabile a blade runner ma è sicuramente da vedere !
Di questo film si può dire che, per chi ama incondizionatamente il cyber punk...è appena tollerabile. Per chiunque altro "natural city" è una copia malriuscita di blade runner, malriuscita e sfacciata: R è un poliziotto impegnato nella caccia ai cyborg ribelli: era il migliore finché non s'è invaghito di una replicante e ha cominciato [...] Vai alla recensione »
Alti e bassi del potente cinema sudcoreano, che sforna sofisticate opere d’autore ( Oasis , Ferro 3, La moglie dell'avvocato , Old Boy ) ed astute pellicole di massa ( Phone , Tube , The Resurrection ). Così professionale, così abile con gli effetti speciali e così interessato a internazionalizzare i propri film da rischiare a volte il vuoto formalismo, trappolone nel quale cade in pieno Natural City [...] Vai alla recensione »
Nella sua rincorsa a tappe forzate verso la “forma cinematografica globale“, ovvero modernità e solubilità di visione, il cinema coreano si è appropriato facilmente anche del settore effetti speciali -computer grafica. Natural City, kolossal fanta action, viene infatti promozionato come il primo film coreano con una post.produzione interamente digitale.
Che brutto, noioso, pachidermico, confuso, inerte mattone di fantascienza che è il coreano Natural City. E, guarda caso, viene prontamente distribuito nelle nostre sale. Eppure il regista Min è quello del bel Phantom The Subrnarine. Visivamente pomposo, tra migliaia di effetti digitali, formato 2.35, ralenti a non finire e duelli in time-lapse, il film è un concentrato di tutta la sci-fi post Blade [...] Vai alla recensione »