Quo vadis? [2]

Film 1951 | Storico 171 min.

Regia di Mervyn LeRoy. Un film Da vedere 1951 con Robert Taylor, Deborah Kerr, Peter Ustinov, Leo Genn, Patricia Laffan, Finlay Currie. Cast completo Titolo originale: Quo Vadis. Genere Storico - USA, 1951, durata 171 minuti. - MYmonetro 4,36 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 23 ottobre 2018

Marco Vinicio, console romano, torna a Roma dopo grandi vittorie. Conosce la schiava Licia e se ne innamora. Pur di strapparla alla famiglia che l'ha ... Il film ha ottenuto 7 candidature a Premi Oscar,

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Consigliato assolutamente sì!
4,36/5
MYMOVIES 5,00
CRITICA
PUBBLICO 3,71
ASSOLUTAMENTE SÌ

Marco Vinicio, console romano, torna a Roma dopo grandi vittorie. Conosce la schiava Licia e se ne innamora. Pur di strapparla alla famiglia che l'ha adottata ricorre ai favori dell'imperatore Nerone, con la mediazione dell'amico Petronio. Ma Licia, cristiana, viene salvata e nascosta dal gigante Ursus. Marcello riesce a sapere che Licia sarà presente a una riunione nelle catacombe. Travestito, vi partecipa e assiste al discorso di Pietro: "Beati i miti...". Quando cerca di riprendersi la giovane viene gravemente ferito. La stessa Licia lo cura e si innamora di lui. Nel frattempo Nerone fa incendiare Roma e uccidere i cristiani nell'arena. Licia stessa viene catturata e portata nell'arena, ma Ursu la salva . Marco, costretto ad assistere legato, si libera e con l'aiuto di alcuni amici ribalta la situazione. Il popolo si rivolta a Nerone, che viene ucciso da una sua schiava. Marco, convertito, lascia Roma con Licia. Dal romanzo di Henryk Sienkiewicz. Prodotto a Roma dalla MGM che reinvestì, anche per ragioni fiscali, i proventi italiani. Il film è stato sempre giudicato un polpettone colossal per il grande budget, il colore, lo sfarzo, la ricostruzione spettacolare, i divi e i costumi. In realtà proprio per queste caratteristiche Quo Vadis?, nel tempo, si è rivelato un capolavoro: da quando il cinema, appunto, ha messo a fuoco i suoi significati, liberandosi dall'obbligo di appartenenza alle arti nobili e privilegiando i valori spettacolari e di evasione per cui era nato. Aggiungiamo poi il grande successo di pubblico, la certosina ricerca storica (con interventi di grandi specialisti della romanità), la straordinaria colonna di Miklos Rozsa (che ha letteralmente inventato il "suono" della Roma antica, creando un precedente imprescindibile per tutti) ed ecco che il film, può far parte a buon diritto della categoria dei titoli fondamentali nel filone avventura-storia.

Kolossal storico imponente e indimenticabile.
Pino Farinotti

Mezzo secolo fa usciva Quo Vadis. Nel novembre del 1951 nelle sale italiane venne distribuito il kolossal tratto dal celebre romanzo di Sienkiewicz. La Metro aveva deciso di investire i proventi ottenuti dai film distribuiti in Italia girando a Cinecittà e nel Lazio. Così la produzione letteralmente prese in ostaggio Roma. Tessutai, artigiani, vigili urbani, alberghi, il Comune, tutti erano coinvolti. Qualche vecchio tassista ancora ricorda Robert Taylor e Deborah Kerr e il regista Mervyn Le Roy, prelevati la mattina all'Hilton e portati sull'Appia antica. La storia è nota: Marco Vinicio, giovane console tutto d'un pezzo, si innamora della cristiana Licia. L'imperatore Nerone incendia Roma e accusa i cristiani. Scorre il sangue nell'arena. Vinicio favorisce la caduta di Nerone. E si fa cristiano. Peter Ustinov fu indimenticabile nella parte dell'imperatore. C'era stato un ostacolo: era ritenuto troppo giovane. Mandò un telegramma a Le Roy in cui diceva che Nerone, ai tempi della vicenda aveva 28 anni, proprio la sua età. Quo Vadis si vale di una delle più travolgenti colonne sonore mai composte, firmata dal «genio» Miklos Rozsa. La memoria popolare del cinema rimanda anche l'immagine del gigantesco Ursus che difende Licia dalla corna del toro. La produzione assunse migliaia di comparse. La scena del trionfo di Vinicio è davvero «colossale». Le comparse erano «vere». Quasi mezzo secolo dopo Ridley Scott nel suo Gladiatore ricorse al computer. L'imponenza di certe scene c'è, ma è virtuale. E potrà magari ingannare, ma è un po' come un parrucchino: un occhio attento lo vede immediatamente.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 23 aprile 2011
Nicolas Bilchi

Quo vadis? è il padre di tutti i kolossal storici hollywoodiani (non il più bello: Ben Hur è insuperabile), il film che, sotto la guida dell'esperto LeRoy, setterà gli standard per tutti coloro che in futuro vorranno imitarlo. Per la prima volta il grande pubblico si trovava di fronte ad uno spettacolone che, pur essendo figlio di altre produzioni maestose (Via [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 novembre 2010
Lady Libro

Uno dei film più belli di tutta la storia del cinema!!! Un patrizio romano che si innamora di una bella fanciulla cristiana durante le persecuzioni dell'imperatore Nerone... Romantico, toccante e bellissimo!! I migliori resteranno sempre Peter Ustinov (Nerone) e Leo Genn (Petronio) per la loro incomparabile recitazione, veri esempi di rara bravura! Ottima la ricostruzione dell'antica [...] Vai alla recensione »

sabato 8 agosto 2009
barnaby

Super-colossal ad altissimo costo tratto dal romanzo storico-biblico con elementi di finzione di Henry Sienkiewicz. La storia di Marco Vinicio, comandate della quattordicesima legione romana, tornato in trionfo a Roma, che si innamora di una schiava cristiana, Licia. A complicare il tutto ci sono la difficoltà a sopravvivere da parte dei Cristiani e il governo di Roma affidato a Nerone, imperatore [...] Vai alla recensione »

domenica 22 maggio 2011
mondolariano

Sono 180 minuti che danno l’idea di un’arida steppa punteggiata qua e là da qualche fiorellino. Dialoghi a non finire, staticità assoluta, scarso mordente sotto tutti i punti di vista. La storia è assuefatta alla retorica, prima che l’attuale revisionismo riabilitasse la figura di Nerone. Abbiamo così l’Imperatore-mostro che incendia Roma mentre suona la cetra (non andò affatto così).

venerdì 24 dicembre 2021
elgatoloco

!Quo Vadis?"(Mervyn Le Roy, dal romanzo di Hneryk Sienkievycz, sceneggiatura di S.N.Behrmann, Sonya Lievien,  John  Lee Mahin, remake del precedente film omonimo di  Enrico GUazzoni, maestro del "muto", 1951). Racconta di Marco Vinicio, comandanete Militare e innamorato dlela cristiaana Licia, sempre a Roma, figlia di un console.

sabato 13 marzo 2021
paolp78

Film kolossal tratto da un romanzo premiato col nobel alla letteratura ed avente ad oggetto la persecuzione dei cristiani e l'incendio di Roma, accadimenti storici avvenuti sotto l'Imperatore Nerone. La pellicola presenta numerose inesattezze storiche, dimostrandosi certo più rivolta a soddisfare il grande pubblico offrendogli una bella narrazione, piuttosto che attenta a proporre una [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 agosto 2012
Domenico Maria

Questa pellicola venne girata a Cinecittà e dintorni nella tarda primavera dell'Anno Santo 1950.Ho sia il DVD doppio normale che il Blu Ray.In entrambi casi il restauro è lo stesso e le migliorie del Blu ray mi paiono davvero lievissime,mentre trovo decisamente più presente il sonoro musicale del DVD tradizionale.I colori hanno ancora una ricchezza e pienezza incredibili.

mercoledì 14 dicembre 2011
Gianni Lucini

Nella classifica dei personaggi più popolari, l’uomo dei sogni delle ragazze italiane del 1951 è l’attore Robert Taylor, uno dei protagonisti del kolossal di successo "Quo vadis?" in cui veste i panni del coraggioso e senza macchia Marco. Robert Taylor, il cui nome vero è Spangler Arlington Brough, nasce a Filley in Nebraska nel 1911.

sabato 7 agosto 2010
paolomiki

 Il farinotti gli da cinque stelle e lo mette nell'olimpo dei film di tutti i tempi.Il morandini gli da addirittura una stella e un quarto dicendo che è un polpettone palloso.W la differenza!

martedì 5 febbraio 2013
critichetti

Che dire?Un film che non ha tempo!Veramente ottime le ricostruzioni dell'Urbe,pregevolissimi gli effetti speciali(tenendo anche conto che è stato girato nel 1951),recitazione fantastica(sopratutto Ustinov,che qui è veramente alla massima potenza,grandissimo anche Currie).Forse l'unica cosa che stecca leggermente è lo scorrimento dei fatti che a volte è un pò [...] Vai alla recensione »

Frasi
Petronio: Non basta vivere bene. Bisogna anche saper morire
Seneca: Addio Petronio. Con te muore la parte migliore di Roma.
Dialogo tra Seneca (Nicholas Hannen) - Petronio Arbitro (Leo Genn)
dal film Quo vadis? [2]
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Mario Gromo
La Stampa

L'incendio che nell'ultima parte del film distrugge Roma, fece, due anni or sono, del tutto risorgere Cinecittà. Subito dopo la guerra il nostro più importante complesso di studi, in parte distrutto, in parte spogliato, si era ridotto a servire da campo di concentramento. A poco a poco tornò a riaccogliere un'attività cinematografica, ma i due miliardi di lire che i produttori americani vi impiegarono [...] Vai alla recensione »

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