Fabio Ferzetti
Il Messaggero
Due donne perse in un mondo solo loro, due rapporti assai problematici con il maschile, due film molto insoliti e tutti “in soggettiva”. Ne La spettatrice dell’esordiente Paolo Franchi, un nome da segnarsi, l’eterea Barbora Bobulova spia dalla finestra il vicino di casa Andrea Renzi, lo pedina, accenna timidi avvicinamenti contraddetti da fughe repentine, sogna una vita che non le appartiene, che non ha la forza di desiderare davvero. Però quando lui lascia Torino per Roma, parte anche lei, lo rintraccia, scopre che ha una storia con la matura Brigitte Catillon, si insinua nel loro ménage come un organismo parassita diventando amica e dattilografa della donna. [...]
di Fabio Ferzetti, articolo completo (2574 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 30 aprile 2004