The Place |
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Un film di Paolo Genovese.
Con Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Alessandro Borghi, Silvio Muccino, Alba Rohrwacher.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 105 min.
- Italia 2017.
- Medusa
uscita giovedì 9 novembre 2017.
MYMONETRO
The Place
valutazione media:
2,14
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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il diavolo si vede dai dettaglidi ROBERTEROICAFeedback: 9266 | altri commenti e recensioni di ROBERTEROICA |
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domenica 19 novembre 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
The Place” è il nome di una tavola calda situata all’angolo di una trafficata strada di una grande città. Al suo interno siede un misterioso individuo senza nome che riceve numerose persone che vorrebbero realizzare il loro desiderio: veder regredire la malattia del marito, ritrovare Dio, guarire il figlio dal cancro, riconquistare il compagno. Ma le prove che l’uomo assegna, per arrivare alo scopo, sono quasi sempre terribili: uccidere un bambino, violentare una donna, lasciare un ordigno in un ristorante. Ma chi è veramente l’abile tessitore, che scrive continuamente in una gigantesca agenda e chiede di conoscere i particolari delle azioni e dei pensieri dei suoi interlocutori ? Diciamolo subito: “The Place” accolto con molti dubbi all’ultima Festa del Cinema di Roma non è quel film artificioso e studiato a tavolino che molti critici hanno creduto di individuare. O meglio, il meccanismo, architettato da Paolo Genovese, lascia da subito le sponde di un potenziale cinismo e mette in campo uno strano gioco di possibilità combinatorie, come una sorta di “sliding doors” del libero arbitrio, in cui lo spettatore è da subito irretito. Si svolge tutto dentro il locale “The Place”, è un film di cui si vedono i margini, dove il fuori campo è importante come la faccia impassibile e al tempo stesso dimessa di Valerio Mastandrea, sempre in scena, per ricordare che alla fine, ogni scelta, è sempre e solo di chi decide di accettare. Il Male come il Bene, perché il primo potrebbe trasformarsi nel secondo e viceversa (come dimostra il personaggio di Rocco Papaleo, forse il più ambiguo, “malato” e inquietante dei clienti di Mastandrea). La formula è più vicina al format televisivo, va a braccetto con la serialità, si compiace di un percorso a tappe, senza soste (nonostante tantissime dissolvenze in nero), ma anche senza noia. Certo “Perfetti sconosciuti” era diverso e probabilmente più riuscito, ma “The Place” evita anche il baracconesco e la trivialità ed è un film che merita rispetto. Cast straordinario, con una menzione particolare per Giulia Lazzarini (già “madre” di Nanni Moretti).
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