Animali notturni |
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Un film di Tom Ford.
Con Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Michael Shannon (II), Aaron Taylor-Johnson.
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Titolo originale Nocturnal Animals.
Thriller,
Ratings: Kids+13,
durata 115 min.
- USA 2016.
- Universal Pictures
uscita giovedì 17 novembre 2016.
MYMONETRO
Animali notturni
valutazione media:
3,33
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Una disincantata ed elegante ode urbanadi sebastiano.lorussoFeedback: 509 | altri commenti e recensioni di sebastiano.lorusso |
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venerdì 29 settembre 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Animali notturni" è un thriller dalla spiccata eleganza stilistica, che corre con una estetica caratteristica nei tre filoni narrativi. Il filone contemporaneo, con protagonista la Susan attuale, utilizza una scenografia asettica, bianca e nera, senza rilievi, in cui fanno luce solo i capelli rossi della protagonista, la cui vita è giusto abbozzata nella sua elegante e disincantata vita da artista borghese. Il filone del passato, in cui la giovane Susan si innamora di Edward, è più colorato e trasuda una scontata tenerezza che tuttavia sa opporsi con maestria alla vita del presente. Il filone narrativo, quello tratto dal libro di Edward, è invece sporco, con personaggi e situazioni polverose e approssimative, intense sotto un altro aspetto, quello della forza, della vendetta, della virilità. E' incredibile come i tre filoni si intreccino nella loro diversità e come ognuno sia in realtà un genere a sé, in ponti narrativi ben riusciti (notevole e intensa la scena dei corpi nudi delle donne uccise, ricalcate da quelli della figlia di Susan e del suo ragazzo): un dramma psicologico, una commedia d'amore e un thriller/poliziesco danzano con i loro limiti e i loro punti di forza e si danno sostegno e senso l'un l'altro, laddove ciascuno dei tre filoni, preso singolarmente, risulterebbe incompleto, superficiale, se non scontato. L'originalità di ciascun racconto cadrebbe senza gli altri due. Sorprendente anche il finale: una sorta di convergenza di delusione e rammarico, che passa prima per la morte del protagonista del racconto, poi per la fine della storia d'amore e infine per la bellissima scena di chiusura, di una delicatezza e insieme un'intensità disarmante, la triste presa di coscienza di non poter più cambiare nulla, la consapevolezza definitiva del proprio fallimento. Nel complesso è una pellicola decisamente ben pensata e soprattutto dal forte impatto estetico, che ne fa un'ode urbana alla disillusione e carica lo spettatore di sensazioni sconfortanti e avvilenti.
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