Il racconto dei racconti |
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Un film di Matteo Garrone.
Con Salma Hayek, John C. Reilly, Christian Lees, Jonah Lees.
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Titolo originale Il racconto dei racconti - Tale of Tales.
Fantasy,
Ratings: Kids+13,
durata 125 min.
- Italia, Francia, Gran Bretagna 2015.
- 01 Distribution
uscita giovedì 14 maggio 2015.
MYMONETRO
Il racconto dei racconti
valutazione media:
3,50
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Favole sanguinosedi IuriVFeedback: 19621 | altri commenti e recensioni di IuriV |
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martedì 11 aprile 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Garrone si da al fantasy e lo fa attraverso un film imponente arricchito da un cast internazionale in grande forma. Nella pellicola si narrano tre racconti intrecciati tra di loro, uniti da una fragile cornice narrativa utile solo a fungere da raccordo. In realtà è un film a episodi ben amalgamati attraverso un montaggio alternato capace di sostenere il ritmo degli avvenimenti durante tutta la visione. Tra principesse, orchi e draghi troviamo tutte le caratteristiche tipiche del genere, compresa una certa crudezza nelle immagini che alcune serie televisive hanno imposto per arricchire lo standard. Tuttavia, più che agli scontri con gli spadoni di tipo nordico, il tono della narrazione è più sbilanciato verso la favola. Una miscela intrigante questa, in quanto tenta di andare a pescare i lati migliori di due realtà molto vicine, ma quasi mai al punto di toccarsi. Garrone ci porta all'interno di questo mondo, riuscendo a farci percepire l'ansia nel percorrere un labirinto e l'oscurità degli anfratti nascosti in un castello o in una grotta. E' potente la messa in scena del regista e contribuisce non poco a spostare la fiaba su di un piano realistico, non rinunciando a mettere in mostra lo sporco e il sangue come elementi integranti, e quindi naturali, dell'ambientazione. Non sono sicuro di questo, ma da qualche parte ho sentito dire che l'ispirazione alla base di queste vicende affondi nelle leggende popolari. E' possibile. Lo stile fortemente simbolico di alcuni passaggi (che forse obbliga a un'ulteriore visione attenta per afferrarne tutte le implicazioni) e quei finali quasi tronchi, avvalorerebbero questa tesi. Le tre storie, infatti, non si concludono in modo netto, ma lasciano aperti molti canali interpretativi sui quali riflettere. Esercizio indubbiamente interessante ma che, per quanto il film sia formalmente bello, mi è quasi impossibile fare. Ho trovato tutto il complesso abbastanza freddo in fin dei conti. Molto ben costruito e recitato alla stragrande, ma distante. Forse la causa è nella eccessiva stilizzazione dei personaggi o magari in una mia scarsa attitudine al genere. Certo, poi però vedo Game Of Thrones o mi avvicino al Signore Degli Anelli e capisco che non può essere tutto li. La mia sensazione è che, in tanta magnificenza, qui manchi qualcosa.
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