Youth - La giovinezza |
||||||||||||||
Un film di Paolo Sorrentino.
Con Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paul Dano.
continua»
Titolo originale Youth.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 118 min.
- Italia, Francia, Svizzera, Gran Bretagna 2015.
- Medusa
uscita mercoledì 20 maggio 2015.
MYMONETRO
Youth - La giovinezza
valutazione media:
3,65
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Grande Sorrentino, piccola animadi patricFeedback: 330 | altri commenti e recensioni di patric |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 28 giugno 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Grande fotografia, montaggio, grandi attori che sanno il mestiere (M. Kaine, H. Keitel, J.Fonda...), bei brani musicali ma dovrebbero essere proporzionati alla grandezza del messaggio che a mio avviso impazza nel film: benchè siano i personaggi inseriti in un ambiente da favola (un hotel a 5 stelle svizzero pieno di comforts di ogni tipo) non posssono comunque sfuggire al segno dei tempi che è lo stesso scorrere del tempo per l'uomo, cioè la vecchiaia. I due protagonisti, il compositore e il regista, si confrontano sul tema proponendo risposte esistenzialiste diverse, l'uno si rinchiude in sè stesso dicendosi in pensione e ritirato dalla vita, l'altro si prodiga con tutte l'energia rimastagli nella realizzazione di quello che crede il suo ultimo film che mai realizzerà perchè morirà suicida. Il regista gioca con la bellissima fotografia in tutto il film mettendo bene in evidenza il segno del tempo, con una gustosa ed apperzzabile ironia, ma invia lo spettatore in un mondo (tutto del regista ) in cui non vì è speranza alla vecchiaia e allo scorrere del tempo che si rende crudele quando il vecchio si contrappone al giovane (vedi quando una bellissima donna, miss universo, passa accanto ai due protagonisti in piscina e sbatte in faccia sia a loro che allo spettatore le splendide forme che possiede solo per il momento...). Un minimo segno di speranza si intravede quando Fred, il compositore, torna sui suoi passi e decide infine di realizzare il concerto per la regina d'Inghilterra (chi l'avrebbe mai rifiutato un lavoro del genere?), mentre Mick, il regista, all'inizio vive la speranza di tornare a lavorare come regista mentre più tardi si fa sopraffare dall'annientamento di sè stesso dopo che ha appreso che l' attrice protagonista del suo prossimo ed ultimo film (J.Fonda) non avrebbe più lavorato per lui. Ho resistito fino alla fine nella visione del film, in fondo il film è fatto bene; fa male vedere gente che si alza ed va via, gente s.t. adulta. Eravamo al cinema di sabato, secondo giorno di proiezione, a vedere il film in non più di 60 persone, alla fine del film siamo rimasti in meno della metà, non piaceva a molti e questo è un brutto segno, la gente è andata a vedere il film perchè è di Sorrentino ed è stato candidato a Cannes allo scorso concorso, stroncato dalla critica. Sorrentino a mio avviso segue le tracce di Fellini nelle sue creazioni cinematografiche esagerate (vedi la controfigura di Maradona!) ma è lento nell'esporle e rappresentarle, a volte misterioso costringendo lo spettatote a voiaggiare con la sua mente sulle sue frequenze e a trovare spiegazioni a ciò che viene rappresentato. Il suo viaggio sembra essere uno "stream of consciousness" continuo, un'elaborazione di concetti vari trasposti in immagini, belle immagini, ma che non hanno una risposta in sè se non quella esistenzialista atea o agnostica e cominque priva di ogni speranza per l'uomo e per il suo essere. La stessa arte è senza speranza, il concerto che Fred realizza per la Regina è solo un rimediare a ciò che è stato della sua disastrosa vita familiare, del suo rapporto con la figlia. La vecchiaia può essdere a mio avviso una fonte di ricchezza per la giovinezza, la vecchiaia può essere un valore aggiunto nella vita di un uomo, al mondo vi sono tanti vecchi che creano, scrivono, si impegnano nel sociale, sorridono anche se sono più poveri dei vecchi di una volta, ma danno speranza a chi verrà dopo di loro. La giovinezza di oggi è allo sbando se non affonda le sue radici ed emozioni nella vecchiaia di oggi dell'umanità, quella saggia e costruttiva e che magari non frequenta nè si rinchiude in hotels a 5 stelle per stare in un finto e momentaneo paradiso che in realtà non è altro che l'inferno dell'esistenza umana se lo si considera un rifugio dell'anima. L'anima è sempre quella, rimane sempre giovane se la si alimenta con buoni valori e la vecchiaia del corpo non ha la vittoria su di essa se solo l'anima le impone la sua giovinezza e questo è il messaggio che un grande regista dovrebbe comunicare alle nuove generazioni ma anche all vecchie (Sorrentino non l'ha fatto nel suo utimo film nè su questo), solo così il mondo potrà essere migliore, solo così si potranno vincere le contrapposizioni e le diatribe di fede e tra credi, tra la civiltà cristiana occidentale ed islamica integralista, tra ricchi e i poveri, tra i proprietari ed nullatenenti, tra i fortunati della vita ed i meno fortunati. Auguri Sorrentino, bravissimo ma cerca di allargare un pò i confini della tua anima tanto quanto sai fare con la fotografia dei tuoi film.
[+] lascia un commento a patric »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di patric:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||