Carnage |
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Un film di Roman Polanski.
Con Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz, John C. Reilly
Titolo originale Carnage.
Drammatico,
durata 79 min.
- Francia, Germania, Polonia, Spagna 2011.
- Medusa
uscita venerdì 16 settembre 2011.
MYMONETRO
Carnage
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Ma chi le ha chiesto di vomitare opinioni?
di Mattia LongobuccoFeedback: 93 | altri commenti e recensioni di Mattia Longobucco |
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domenica 9 ottobre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La morale di questa oretta e mezza scarsa di dialoghi continui è che non c'è più niente da dirsi. Ormai tutte le parole si sono esaurite, cancellate dal suono del telefono. Il film, come detto da molti, sarà privo di trama o scialbo in alcune parti, ma è proprio questo che Polanski vuole trasmetterci: il fatto che basta poco, un criceto abbandonato, una torta di frutta, uno specchietto rotto..., affinché due coppie, a prima vista cordiali e "carine", si azzannino tra di loro a suon di insulti e sberleffi continui e si lancino in discorsi buonisti di poco valore solo per il gusto di affondare l'avversario. Qualche goccia di alcool in più, vomito, tulipani pregiati di troppo, cataloghi rari rovinati e via! L'aurea di "santità", che all'inizio circonda i diversi personaggi e che ognuno poi cerca di proteggere difendendosi a spada tratta dalle insolenze altrui, è in realtà un velo di Maya, che copre la vera identità delle cose, come diceva Schopenhauer: Kate Winslet, da giovane madre composta, si scarica e (Grazie anche al whisky scozzese) confessa tutte le sue ansie e frustrazioni, Chris Waltz diventa ancora più cinico ed egoista di come si era mostrato all'inizio, Jodie Foster esplode di rabbia a causa della sua eccessiva pignoleria, e John Reilly si perde in chiacchiere (parolacce incluse)e si chiude in ciò che sua moglie (Foster) chiama "mediocrità". I personaggi, così, si mostrano bambini, peggio dei loro figli, che si prendono a bastonate non fisiche, ma morali: i dialoghi sono vacui ed inconcludenti, pieni di offese e parolacce (Forse troppe a mio avviso...), riemergono continuamente storie trite e contrite (come la storia del povero criceto Culetto) solo per il gusto di distruggere l'avversario e sentirsi forti. Ma tutto ciò si conclude col silenzio e un suono ronzante (vibrazione del telefono) in sottofondo. Per la serie:"Ma chi me lo ha fatto fare tutto questo?". Grandissimi attori, una piece da rivedere, magari a teatro.
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