Un racconto d'esilio
intimo e universale, dove l'amore diventa la forma più duratura della sopravvivenza. Espandi ▽
Alla morte di Siham, Namir fatica ad accettare l'idea della perdita: per lui, una madre è un'assenza impossibile.
Da questo smarrimento nasce un'indagine personale, tra Egitto e Francia, che intreccia memoria, identità e
immaginario cinematografico. Evocando l'opera di Youssef Chahine, il film trasforma il lutto in un racconto d'esilio
intimo e universale, dove l'amore diventa la forma più duratura della sopravvivenza.