The Shrouds - Segreti sepolti

Film 2024 | Thriller, V.M. 14 119 min.

Regia di David Cronenberg. Un film Da vedere 2024 con Vincent Cassel, Diane Kruger, Guy Pearce, Sandrine Holt, Elizabeth Saunders. Cast completo Titolo originale: Les Linceuls. Genere Thriller, - Canada, Francia, 2024, durata 119 minuti. Uscita cinema giovedì 3 aprile 2025 distribuito da Europictures, Adler Entertainment. Oggi tra i film al cinema in 5 sale cinematografiche Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 3,38 su 29 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 1 aprile 2025

Cronenberg continua la sua esplorazione dei confini tra tecnologia, corpo e mente, offrendo una riflessione profonda sul dolore e sulla memoria. The Shrouds - Segreti sepolti è 107° in classifica al Box Office. lunedì 28 aprile ha incassato € 235,00 e registrato 24.568 presenze.

Consigliato sì!
3,38/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,25
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Sotto l'apparenza dimessa, un film che approfondisce le riflessioni di Cronenberg, conducendole in luoghi inattesi.
Recensione di Emanuele Sacchi
martedì 21 maggio 2024
Recensione di Emanuele Sacchi
martedì 21 maggio 2024

Rimasto vedovo di Becca da quattro anni, Karsh ha faticosamente trovato il modo di elaborare il lutto, benché in maniera peculiare. Grazie ai suoi ingenti mezzi finanziari ha fondato una società, GraveTech, che fabbrica sudari speciali, che permettono di riprendere con videocamere i defunti e di farli osservare post mortem ai congiunti attraverso un dispositivo elettronico. Soprattutto Karsh può così osservare Becca in ogni momento, anche da morta. Così facendo, scopre un'anomalia nelle ossa di Becca, come se queste stessero mutando sottoterra. Nel frattempo il cimitero GraveTech dove è sepolta Becca subisce un atto di vandalismo e di hacking informatico, apparentemente riconducibile a un gruppo di ecoterroristi islandesi. Maury, cognato di Karsh, e Terry, sua ex moglie e sorella di Becca, identica a lei tranne per carattere e acconciatura, pensano che siano coinvolti servizi segreti russi e cinesi, interessati alle potenzialità strategiche offerte dai sistemi GraveTech.

In continuità con Crimes of the Future David Cronenberg prosegue nel suo percorso di rarefazione del ritmo e di riflessione metafisica, nuovamente accompagnato dai bordoni ipnotici assemblati da Howard Shore.

In netta discontinuità con l'immediato predecessore della filmografia del regista canadese, invece, The Shrouds è un film costruito sul dialogo, verboso e quasi dimesso sul piano scenografico, benché la tecnologia reciti un ruolo di primaria importanza. Se l'idea dei sudari che coprono interamente il corpo, per riprenderlo ad aeternum, mostra qualche comunanza con la tuta del recente L'uomo invisibile di Leigh Whannell, il resto di The Shrouds è materia profondamente cronenberghiana, con più di un momento di dichiarata autoreferenzialità. Le ossessioni storiche di Cronenberg ritornano puntualmente: voyeurismo; mutazione del corpo, qui oltre la vita; sessualità libera(ta) nella sua morbosità; necessità di esperire fino in fondo qualcosa di estremo e metafisico che la società ignora, condanna o non comprende. Il protagonista, un Vincent Cassel trasformato anche a livello fenotipico in alter ego del regista, elabora il lutto a suo modo, ma durante il processo - visto dai più come malato e sacrilego - si avvicina a zone percettive che gli erano sin qui ignote. Benché il modo di raccontare sia mutato e si sia adeguato al linguaggio cinematografico contemporaneo, Cronenberg prosegue un discorso sulla carne e sull'ossessione scopica che è coerente sin dai tempi di Scanners e Videodrome. Il corpo di Becca è un "mondo" per Karsh, è "l'unico luogo in cui abbia realmente vissuto". Karsh non riesce a separarsi da esso né a resistere all'impulso di osservarlo e controllarlo, fino a creare un simulacro digitale per poter giacere virtualmente con lei. L'altro tema di The Shrouds, e l'altro male del secolo per Cronenberg, è il cospirazionismo, la paranoia da complotto, che inevitabilmente finisce per tirare in ballo russi e cinesi, gettandosi a capofitto nel luogo comune della spy story e svuotandolo di ogni significato. Decidere se si tratti di un MacGuffin o di una chiave interpretativa è questione che riguarda lo spettatore, a cui è giusto non svelare di più.

Raccontando di morte, di lutto e di necessità di vedere oltre la vita, il ritmo impresso da Cronenberg si adegua di conseguenza. Tutto è rallentato fino all'esasperazione, i dialoghi sono recitati con fredda precisione e l'impressione - voluta e tutt'altro che casuale - è che alcune battute tra i personaggi siano quasi pleonastiche, più pertinenti a una discussione quotidiana che alla selezione della medesima (la famosa "vita senza le parti noiose" hitchockiana) in genere adottata dagli sceneggiatori. La tecnologia sempre più invasiva e l'intelligenza artificiale sono applicate da Karsh all'ultimo tabù possibile dell'esistente. Cronenberg non demonizza la tecnologia, ma mostra un'inedita diffidenza verso di essa e ne osserva lo strapotere, guidato dalla necessità umana di vedere di più, abusando di uno dei cinque sensi al di là di ogni ostacolo. Solo chi non vede - come una cliente magiaro-coreana - finisce così per essere affidabile e rassicurante, in un contesto di specie umana deteriorato dall'incapacità di porsi dei limiti e dalla cultura del sospetto e destinato a un necessario e salutare esilio offline.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 5 aprile 2025
athos

Film gelido, impersonale e fuori dal tempo. Un imprenditore inventa il cimitero in diretta, dove i parenti possono vedere il disfacimento dei corpi dei propri congiunti. Questo nuovo modo di concepire il "dopo" scatena gli interessi di spie di mezzo mondo. Bravi attori, Cronenberg come Lynch sa rendere al meglio il corpo delle attrici, per il resto rimane un esercizio fine a se stesso.

martedì 8 aprile 2025
adele mingrone

Non posso credere che questo film sia dello stesso regista che ha firmato opere come M. Butterfly ed Inseparabili. Ho trovato la narrazione non solo incomprensibile, ma anche noiosa. Non capisco come la critica si sia espressa positivamente, perché se anche vi siano degli spunti che sarebbero potuti essere interessanti, lo svolgimento è confuso e pasticciato, aldilà della tecnica [...] Vai alla recensione »

FOCUS
FOCUS
venerdì 28 marzo 2025
Emanuele Sacchi

L’uscita in sala di The Shrouds – Segreti sepolti è un’opportunità per restituire al film un ruolo rilevante nella filmografia di David Cronenberg, dopo una tiepida accoglienza a Cannes. Sottilmente dimesso in apparenza, concettuale e ardito nella sostanza, è un film intriso di elementi autobiografici, in cui la linea di demarcazione tra regista e alter ego si fa più sottile. 

Ancorato alla realtà da un lutto personale – la morte della moglie nel 2017 – Cronenberg appare in dialogo con se stesso, con la sua produzione passata e con i suoi critici, in un film che è sempre più paravento per una riflessione filosofica sul presente e sul futuro, individuale e universale. Ma proprio questa natura – esplicitata fino alla nudità - teorica e autoreferenziale, rende The Shrouds un interessante oggetto di studio. I temi tipici del cinema di Cronenberg sono tutti presenti, ma l’ironica consapevolezza che permea la superficie porosa del film ci suggerisce non solo che il regista sa anche prendersi in giro, o quantomeno osservarsi dall’esterno, ma anche che le pulsioni scopiche dell’epoca di Videodrome sono diventate la norma nel nostro quotidiano.

Nel guardare non c’è più alcuna trasgressione, tutto è talmente sovraesposto e moltiplicato attraverso innumerevoli dispositivi che al protagonista Karsh non resta che l’aldilà per saziare il suo desiderio voyeuristico. Dal punto di vista stilistico, Cronenberg utilizza una fotografia fredda e clinica, che accentua il distacco emotivo dei personaggi e riflette la natura asettica della tecnologia presentata. Le inquadrature statiche e l'uso di ambienti minimalisti contribuiscono a creare un'atmosfera di inquietante serenità, in cui l'orrore si insinua sottilmente nella quotidianità.
 

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 15 aprile 2025
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Il vedovo inconsolabile Vincent Cassel osserva il cadavere della moglie che si decompone nella tomba. Si può fare, grazie a un sudario (shroud) di sua invenzione, coi sensori e una app. Ha messo in piedi un cimitero hi-tech, c'è chi apprezza e chi no. Fra un'occhiata e l'altra al corpo amato, esce con altre donne, prescrizione del dentista: «II dolore ti sta facendo marcire i denti».

venerdì 11 aprile 2025
Gianlorenzo Franzì
CineCritica

Cercare di scrivere qualcosa su opere come The Shrouds - Segreti sepolti (di qui in avanti solo The Shrouds) è un fallimento in partenza: film così enormi, colossali, perfetti e chiusi in sé stessi, da rendere impossibile essere riassunti criticamente. Nello stesso tempo, il nuovo film del regista di Videodrome -dopo la morte di Lynch, uno dei pochissimi, veri giganti del cinema che ancora resistono [...] Vai alla recensione »

sabato 5 aprile 2025
Daniele De Angelis
Cineclandestino

Davvero uno strano e paradossale destino, praticamente il segnale di un declino culturale del tutto inarrestabile. David Cronenberg, amato e definito regista di culto sin dagli inizi di carriera, ora che affronta direttamente le proprie paure ed ossessioni senza troppe mediazioni cinematografiche viene accolto con indifferenza (vedere Cannes 2024 dove era in concorso) quando non con esplicito fastidio. [...] Vai alla recensione »

sabato 5 aprile 2025
Andrej Bosco
Il Secolo XIX

Se non è stato l'inventore del body horror, David Cronenberg ne è stato il padrino e il codificatore. Una qualifica che in realtà il cineasta canadese si ostina a rifiutare e di cui ammette candidamente di non capire il significato, ma che per milioni di spettatori ha riassunto efficacemente quel rapporto tra mente e corpo e quell'immaginario a base di mutazioni, deturpazioni e ibridazioni che sono [...] Vai alla recensione »

sabato 5 aprile 2025
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

E ultima venne la morte. Chi altro se non il poeta della carne, il geniale e controverso profeta della trasformazione, il cantore del martirio del sé, avrebbe potuto guardare con affetto, scoprendovi lo spettro di un sentimento, quasi una parvenza di lugubre bellezza, nella decomposizione di un lunghissimo addio, nello sfacelo del corpo, nell'estrema, definitiva, mutazione? Chi se non il regista de [...] Vai alla recensione »

sabato 5 aprile 2025
Alessandra Levantesi
La Stampa

Ispirato dalla sofferta perdita della moglie Carolyn nel 2017, David Cronenberg mette in scena con Shrouds (Sudari) il tentativo di elaborazione del lutto di un protagonista, l'imprenditore Kash che, inconsolabile per la perdita dell'adorata moglie Rebecca, ha escogitato l'idea di un cimitero High Tech dove è possibile sintonizzarsi tramite speciali sensori sulle spoglie inumato del proprio caro estinto, [...] Vai alla recensione »

sabato 5 aprile 2025
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Il vedovo inconsolabile Vincent Cassel inventa un cimitero in diretta. I cari estinti si decompongono nelle proprie bare senza un minimo di privacy. I dolenti, grazie a un' app, possono osservare in diretta quel che succede all'interno delle bare. E struggersi. "Shroud" sta per sudario, lenzuolo funebre, in prospettiva potrebbe essere una sindone, ma non a tutti riesce.

sabato 5 aprile 2025
Paolo Zelati
La Voce di Mantova

I film di David Cronenberg non hanno mai avuto molto a che fare con la religione. Sin dagli esordi, negli anni Settanta, il regista canadese ha messo al centro il corpo umano (tanto che il suo nome viene spesso identificato con il body horror) o la mente e le sue implicazioni filosofico-comportamentali. Sia corpo che mente sono soggetti a mutazioni che Cronenberg ha raccontato con coerenza poetica [...] Vai alla recensione »

venerdì 4 aprile 2025
Claudio Gargano
Nocturno

L'ultima frontiera per David Cronenberg non poteva essere altro che sfondare il velo che separa la vita e la morte, in questo caso allestendo una thanato/visione che ossessiona Karsh (Vincent Cassel), il protagonista di The Shrouds. Se fino ad ora il cinema del cineasta canadese era riuscito a rappresentare visivamente ciò che prorompeva dai corpi, estroflettendone le parti interne, l'autore di Scanners [...] Vai alla recensione »

venerdì 4 aprile 2025
Davide Turrini
Il Fatto Quotidiano

David Cronenberg è uno dei rari registi che riesce a rendere personale e affascinante l'inquadratura classica e anonima di un'auto che arriva in un determinato luogo. Un raccordo sostanzialmente inutile che nel cinema italiano, a esempio, diventa spesso una pietra al collo. Invece in The Shrouds, l'inquadratura unica da quindici venti secondi di un automobile (qui una Tesla molto amata, altro che scandalo) [...] Vai alla recensione »

venerdì 4 aprile 2025
Justin Chang
The New Yorker

All'inizio del suo nuovo cupo, elegante, graffiante e divertente film, il maestro dell'horror cerebrale svela la sua ultima invenzione: un sudario funebre tecnologicamente avanzato che permette di vedere il corpo della persona amata decomporsi nella tomba. Così comincia una perlustrazione fluida e bizzarra di alcuni temi classici del cinema di Cronenberg (il deterioramento della carne, l'instabilità [...] Vai alla recensione »

giovedì 3 aprile 2025
Piero Zardo
Internazionale

The shrouds. Segreti sepolti è il nuovo film di David Cronenberg, presentato in concorso al festival di Cannes dell'anno scorso. Il protagonista è Karsh, interpretato da Vincent Cassel, un uomo d'affari di successo, che dopo la morte della moglie Becca (Diane Kruger) ha inventato un sudario, una sindone ipertecnologica che consente di vedere la decomposizione di un corpo in una tomba.

giovedì 3 aprile 2025
Giulio Zoppello
Today

The Shrouds era uno dei titoli più attesi a Cannes 2024 e segnava il ritorno di lui, del maestro del body horror: David Cronenberg. In sala dal 3 aprile, tra i film in concorso è forse quello più personale, più intimo, lo è per forza di cose visto che il regista canadese l'ha cesellato connettendosi al ricordo della moglie, Carolyn Zeifman, morta sette anni.

giovedì 3 aprile 2025
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

David Cronenberg elabora il proprio lutto per la scomparsa della moglie, avvenuta ormai otto anni or sono, nel 2017, attraverso una nuova storia tra il thriller e la fantascienza dopo "Crimes of the Future", che riprende antichi e mai smessi temi del regista candese, ormai 82enne, dalle ossessioni per il corpo e le sue mutilazioni e deformazioni, dagli strumenti chirurgici alle tecniche più avanzate [...] Vai alla recensione »

giovedì 3 aprile 2025
Claudia Giampaolo
Ciak

Arriva in sala dal 3 aprile con Europictures, a quasi un anno di distanza dall'anteprima mondiale nel concorso di Cannes 2024, The Shrouds - Segreti sepolti, il nuovo film di David Cronenberg con Vincent Cassel, Diane Kruger e Guy Pearce. Karsh (Vincent Cassel) è un ricco imprenditore, fondatore della GraveTech, un'azienda conosciuta in tutto il mondo per aver sviluppato dei sudari tecnologici (gli [...] Vai alla recensione »

giovedì 3 aprile 2025
Giovanni Spagnoletti
Close-up

Non è certo una novità, per chi ha un minimo di conoscenza del cinema, scoprire che David Cronenberg ha, già sin dalla fine degli anni Sessanta, esplorato e sviscerato il rapporto tra corpo e tecnologia, la percezione della morte e la riflessione sulla memoria e sul lutto, sino a diventare il pioniere e/o il maggior rappresentante di quel (sotto)genere chiamato "body horror" dove ci ha lasciato opere [...] Vai alla recensione »

giovedì 3 aprile 2025
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

In un futuro appena là, persa la moglie adorata nel corpo e nell'anima, ma soprattutto nel corpo (è un film dell'ottantenne David Cronenberg...), un uomo d'affari produce un sudario elettronico radiografico e tombe con visore in app. Ne fa un business, ma è la sua via per seguire e dialogare tra conscio e inconscio col disfacimento delle membra della sposa, mentre fa una scoperta thriller tra le ossa, [...] Vai alla recensione »

martedì 1 aprile 2025
Isabella Fleri
NonSoloCinema

The Shrouds - Segreti sepolti, ultima fatica di David Cronenberg, in concorso a Cannes 2024 e in uscita nelle sale italiane il 3 aprile, è un film che unisce il body horror, di cui il regista è stato pioniere, alla fantascienza e, in maniera più sottile, al dramma psicologico. Karsh (Vincent Cassel) è l'inventore e possessore di un'azienda di sepolture ad alta tecnologia, ha ideato un cimitero dove [...] Vai alla recensione »

martedì 1 aprile 2025
Giona A. Nazzaro
Film TV

E se la morte fosse «il seme dal quale io cresco?», per riprendere un'intuizione di William S. Burroughs? E se questa crescita verso la fine fosse un'immagine fissa, secondo un'altra folgorazione burroughsiana? The Shrouds - Segreti sepolti è il film di un materialista profondamente innamorato della carne e dei suoi fantasmi, delle sue proiezioni. Il film di un creatore di immagini che si rende conto [...] Vai alla recensione »

martedì 28 maggio 2024
Giulio Sangiorgio
Film TV

Il medium è il messaggio. McLuhan? Anche Cronenberg. Cosa succede alla realtà e alla nostra percezione, al cinema dunque, quando tutto è visibile, ripreso, tenuto sotto controllo, fatto immagine? In The Shrouds lo sono i corpi, tracciati da dentro (e allora a cosa servono il gore, lo splatter, le frattaglie, se nulla è osceno, a questo punto, nemmeno le interiora?).

venerdì 24 maggio 2024
Massimo Causo
Duels.it

L'astrazione della carne, questione di definizione 8K, torsione 3D, distanza virtuale tra la decomposizione analogica e quella digitale: niente cellule, niente pixel, la materia occultata nello spazio puramente visivo di un sudario che invece di nascondere allo sguardo la materia che va via, ne palesa l'immagine... The Shrouds (in Concorso a Cannes77) è il punto di arrivo del cinema di David Cronenberg: [...] Vai alla recensione »

mercoledì 22 maggio 2024
Emanuela Martini
Cineforum

Un produttore canadese di video industriali, dalla morte della moglie Rebecca, quattro anni prima, si è dedicato principalmente a un cimitero futuristico nel quale ogni salma è avvolta in un sudario corredato di microcamere che permettono ai vivi, attraverso uno schermo sulla lapide, di osservare il progressivo disfacimento dei loro cari defunti. Un'impresa di successo, tanto che altri paesi vogliono [...] Vai alla recensione »

martedì 21 maggio 2024
Andrea Martini
Quotidiano Nazionale

David Cronenberg dovrà ringraziare Vincent Cassel e Diane Kruger se The Shrouds - letteralmente i sudari - riesce a superare la noia cui induce il racconto di un vedovo inconsolabile che riesce a farsi costruire un velo digitale attraverso il quale può osservare la decomposizione del cadavere della moglie. Apprezzabile solo per l'appropriata freddezza della messa in scena e la misura degli effetti. Da [...] Vai alla recensione »

martedì 21 maggio 2024
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Partendo dalla tragedia personale (la moglie è morta nel 2017), Cronenberg continua il suo percorso artistico sul corpo e più propriamente sulla carne, praticamente mai interrotto. In "The shrouds", che riporta ai sudari e alle sepolture, racconta la storia di Karsh (Vincent Cassel, che echeggia fisicamente lo stesso regista), regista e benestante da poco vedovo, che per restare a fianco della moglie [...] Vai alla recensione »

martedì 21 maggio 2024
Carlo Valeri
Sentieri Selvaggi

Nel 2021, in piena pandemia mondiale, David Cronenberg mette in scena la sua morte in un cortometraggio intitolato The Death of David Cronenberg. Qui il regista entra nella sua camera da letto in accappatoio e si ritrova davanti al suo cadavere. La vista non lo traumatizza, anzi. Si stende accanto al suo corpo morto, lo abbraccia, sospirando in una forma di estasi.

martedì 21 maggio 2024
Elisa Battistini
Quinlan

Impossibile accostarsi al nuovo film di David Cronenberg, The Shrouds, senza partire da un dato biografico: l'autore ha perso sua moglie, Carolyn Zeifman, nel 2017 dopo quasi quarant'anni di matrimonio. E il protagonista Karsh (Vincet Cassel) è persino abbigliato e pettinato come il cineasta canadese, quasi fosse il suo avatar scenico. Regista di video industriali e molto benestante, Karsh fatica infatti [...] Vai alla recensione »

martedì 21 maggio 2024
Cristina Piccino
Il Manifesto

«Lo sa che i denti sono sensibili alle nostre emozioni? »chiede il dentista a Karsh - Vincent Cassel che somiglia incredibilmente a David Cronenberg quasi a dichiarare in modo esplicito un'autobiografia fra le tracce di sé, del suo immaginario, delle perdite e dei dolori vissuti. The Shrouds, il film con cui il regista canadese torna in concorso sulla Croisette a due anni di distanza da Crimini del [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 maggio 2024
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

Non si uccidono così anche i sudari? Per non dire dei maestri. A ottantuno anni suonati, David Cronenberg ci porta al cimitero, complice la bella trovata del suo protagonista, il Karsh di Vincent Cassel pettinato à la Cronenberg, che da vedovo inconsolabile si inventa la GraveTech, avveniristico e controverso espediente per monitorare i cari estinti nei loro sudari.

NEWS
NEWS
lunedì 31 marzo 2025
 

Il ritorno sul grande schermo del visionario cineasta canadese. Con Vincent Cassel e Diane Kruger. Dal 3 aprile al cinema. Guarda l'inizio del film »

NEWS
mercoledì 26 marzo 2025
 

Cronenberg continua la sua esplorazione dei confini tra tecnologia, corpo e mente, offrendo una riflessione profonda sul dolore e sulla memoria. Vai all'articolo »

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martedì 1 aprile 2025
 

Un'esplorazione dei confini tra tecnologia, corpo e mente. Una riflessione profonda sul dolore e sulla memoria. Dal 3 aprile al cinema. Guarda il trailer »

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martedì 21 maggio 2024
 

Piace anche The Apprentice sull'ascesa di Donald Trump. Oggi è il giorno di Paolo Sorrentino con ParthenopeVai alla gallery »

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lunedì 13 maggio 2024
 

Regia di David Cronenberg. Un film con Vincent Cassel, Diane Kruger, Guy Pearce, Sandrine Holt, Al Sapienza. Guarda il trailer »

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