luca scialo
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sabato 23 settembre 2023
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giusto equilibrio tra divulgazione scientifica ed esigenze di franchise
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Christopher Nolan è riuscito a mantenere il giusto compromesso tra la divulgazione scientifica di una materia così difficile quale la Meccanica quantistica da un lato e le esigenze di franchise dall'altro. Non ha banalizzato argomenti molto rigorosi e precisi, seppur, al contempo, sia riuscito ugualmente a romanzare la vita seria e quanto più lontana dal glam come può essere quella di uno scienziato. Inoltre, non è scaduto in moralismi, né in esaltazioni eccessive che a Hollywood sono una costante. Insomma, la vita di J. Robert Oppenheimer ci viene mostrata per quella che è sostanzialmente stata, per quanto ovviamente un film debba sempre semplificare dei passaggi e, come mai in questo caso, dei temi complicati per la massa.
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Christopher Nolan è riuscito a mantenere il giusto compromesso tra la divulgazione scientifica di una materia così difficile quale la Meccanica quantistica da un lato e le esigenze di franchise dall'altro. Non ha banalizzato argomenti molto rigorosi e precisi, seppur, al contempo, sia riuscito ugualmente a romanzare la vita seria e quanto più lontana dal glam come può essere quella di uno scienziato. Inoltre, non è scaduto in moralismi, né in esaltazioni eccessive che a Hollywood sono una costante. Insomma, la vita di J. Robert Oppenheimer ci viene mostrata per quella che è sostanzialmente stata, per quanto ovviamente un film debba sempre semplificare dei passaggi e, come mai in questo caso, dei temi complicati per la massa. Certo, il lungometraggio è finito nel tritacarne dei Social, posto addirittura alla stregua se non in competizione con un film diametralmente opposto come Barbie. Tuttavia, se si guarda questo film per il puro piacere di conoscere un personaggio storico, nella fattispecie, colui che "ha inventato la bomba atomica", e non per accodarsi al trend virale del momento, se ne apprezza tutta la qualità. Per il resto, ci troviamo buona parte del cast "fedele" a Nolan, più qualche altro volto noto del cinema americano, chiamato a rinforzare una squadra già forte e collaudata. Il regista sceglie inoltre la strada più battuta: partire dalla fine per poi ricostruire la vita del protagonista fin da quando era un giovane studente. Esaltandone poi gli aspetti più personali, come i dubbi e le inquietudini, ma anche le tragedie. Fino alla sua trasformazione da parte di chi si era servito di lui, da eroe nazionale a un nemico della patria. Lo scambio di battute finale tra Oppenheimer ed Einstein è un monito ancora valido per il futuro. La guerra fredda riuscì infatti a congelare certi rischi, ora tornati quanto mai presenti. Insomma, una pellicola che probabilmente farà incetta di Oscar, ma che, quanto meno, è stata un'opera di divulgazione scientifica e culturale in un'era come questa, dove pressapochismo e banalizzazione sono la vera bomba atomica sganciata sull'umanità.
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alberto58
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martedì 3 ottobre 2023
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bellissimo ed agghiacciante
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La scena che mi ha continuato a frullare nella testa per ore e che ancora rivedo nella mia mente è quella in cui quando la bomba esplode si incendia l'atmosfera. Un vero incubo da Armageddon. E poi la scena finale in cui Oppenheimer, parlando quasi tra se e se dopo aver incontrato Einstein, a proposito dei quell'ipotesi che aveva probabilità "quasi zero" dice "e forse lo abbiamo fatto". In quelle parole c'è tutta l'angoscia dello scienziato e dell'uomo che nel 1942, davanti alla possibilità che Hitler arrivasse per primo a quella bomba, ci mette tutta la sua forza e la sua capacità e che nel 1945 raggiunge pienamente gli obiettivi con un grande successo tecnologico e scientifico, ma che poi a Truman che lo vuole ringraziare dice "Mi sento le mani sporche di sangue" e Truman si arrabbia e lo caccia via.
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La scena che mi ha continuato a frullare nella testa per ore e che ancora rivedo nella mia mente è quella in cui quando la bomba esplode si incendia l'atmosfera. Un vero incubo da Armageddon. E poi la scena finale in cui Oppenheimer, parlando quasi tra se e se dopo aver incontrato Einstein, a proposito dei quell'ipotesi che aveva probabilità "quasi zero" dice "e forse lo abbiamo fatto". In quelle parole c'è tutta l'angoscia dello scienziato e dell'uomo che nel 1942, davanti alla possibilità che Hitler arrivasse per primo a quella bomba, ci mette tutta la sua forza e la sua capacità e che nel 1945 raggiunge pienamente gli obiettivi con un grande successo tecnologico e scientifico, ma che poi a Truman che lo vuole ringraziare dice "Mi sento le mani sporche di sangue" e Truman si arrabbia e lo caccia via. Oppenheimer è uno che non se la cava dicendo "la guerra è guerra" e porta nella sua coscienza il peso di quello che lui ha contribuito a realizzare. Da appassionato di fisica, di relatività, quanti e particelle, mi sono goduto tantissimo la parte scientifica e tecnologica del film, sviluppata alla grande, come mi aspettavo da Nolan. Meno quella giudiziaria che ha fìnito un pò per annoiarmi. Resta un pensiero. La bomba esplosa nel Nuovo Messico era da 5 Kilotoni e combina quel po pò di roba che nel film è reso alla perfezione. Adesso ci sono in giro diverse migliaia di bombe da 5 megatoni. Però sarà meglio che lo cancello.
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gabriella
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martedì 5 settembre 2023
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you can change the sheets
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Sin dalla prima immagine s’intuisce che l’ultimo lavoro di Nolan è un ordigno pronto a esplodere , il ritmo sostenuto e la colonna sonora incalzante , tengono sospeso l’inevitabile, ancora una volta il suono incessante e ossessivo, come quello che scandiva il tempo sulla spiaggia di Dunkirk in un crescendo angosciante, che accompagnano e raccontano l’epopea di un uomo, la sua ascesa, le sue contraddizioni e la fallibilità dell’essere umano, l’eterno dilemma tra scienza ed etica. Jules Robert Oppenhaimer è una figura ambigua nella sua complessità, nei piani narrativi suddivisi in cromature diverse ,nei frammenti colorati di ricordi in cui vediamo un giovane e impacciato studente, al bianco e nero che marca l’ostilità e la diversità con il suo antagonista, Lewis Strauss ( un notevole Robert Downey Junior), che sarà anche l’artefice della fine dell’attività governativa del fisico, e ne documenta l’oggettività storica.
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Sin dalla prima immagine s’intuisce che l’ultimo lavoro di Nolan è un ordigno pronto a esplodere , il ritmo sostenuto e la colonna sonora incalzante , tengono sospeso l’inevitabile, ancora una volta il suono incessante e ossessivo, come quello che scandiva il tempo sulla spiaggia di Dunkirk in un crescendo angosciante, che accompagnano e raccontano l’epopea di un uomo, la sua ascesa, le sue contraddizioni e la fallibilità dell’essere umano, l’eterno dilemma tra scienza ed etica. Jules Robert Oppenhaimer è una figura ambigua nella sua complessità, nei piani narrativi suddivisi in cromature diverse ,nei frammenti colorati di ricordi in cui vediamo un giovane e impacciato studente, al bianco e nero che marca l’ostilità e la diversità con il suo antagonista, Lewis Strauss ( un notevole Robert Downey Junior), che sarà anche l’artefice della fine dell’attività governativa del fisico, e ne documenta l’oggettività storica. La soggettività ( Nolan stesso ne ha spiegato la scelta stilistica) colora le emozioni e lo stato d’animo del protagonista, la passionale e controversa storia d’amore con Jean Tatlock, un’attivista comunista, donna dall’intelligenza viva ma con tendenza alla depressione, che cestinava regolarmente i mazzi di fiori che lui le regalava, o la moglie Kitty, anch’essa donna brillante ma con problemi di alcolismo e depressione, causati anche dal forzato isolamento a Los Alamos ( luogo dove venne concepita la bomba), e con scarsa propensione al ruolo materno. C’è veramente tanto nel film di Nolan, oltre il maestoso impatto visivo e i dialoghi densi e articolati, c’è un folto cast di volti noti, elemento importante che permette allo spettatore di non perdersi nella complessità della narrazione anche perché alcuni di loro hanno scene di pochissimi minuti.Cillian Murphy è magnetico nell’interpretazione del cosiddetto padre della bomba atomica, nella concentrazione di primi piani intensissimi, il volto tesissimo, le mani sui fianchi, lo sguardo azzurro e liquido in cui si percepisce un profondo conflitto tenuto sotto controllo, consapevole che gli equilibri del mondo sono definitivamente compromessi. Quella stessa consapevolezza che diventa strumento per Nolan di mettere l’uomo di fronte alle responsabilità delle sue scelte e delle sue conseguenze, un mondo che brucia. L’unico difetto, se così vogliamo chiamarlo è la durata del film, tre ore sono impegnative e richiedono attenzione anche se i tempi lunghi non sono una novità per il regista britannico. Un film sicuramente da vedere e obbligatoriamente al cinema.
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fabriziog
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venerdì 8 settembre 2023
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un film sulla coscienza
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“Oppenheimer” di Christopher Nolan è un film con incantevoli effetti speciali sulla coscienza e sulla sua reazione ogniqualvolta prende atto di aver compiuto qualche cosa di terribile, come creare un secondo sole.
Il fisico americano (Cillian Murphy) che tradusse le intuizioni di Einstein in bomba atomica e nei morti di Hiroshima e Nagasaki, era il direttore del “Progetto Manhattan” e comprese cosa avesse creato quando vide esplodere la Bomba durante il test Trinity che precedette di qualche settimana il lancio di Little Boy sulle due cittadine nipponiche: Oppenheimer vide sorgere il sole come i piloti dell’Enola gay.
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“Oppenheimer” di Christopher Nolan è un film con incantevoli effetti speciali sulla coscienza e sulla sua reazione ogniqualvolta prende atto di aver compiuto qualche cosa di terribile, come creare un secondo sole.
Il fisico americano (Cillian Murphy) che tradusse le intuizioni di Einstein in bomba atomica e nei morti di Hiroshima e Nagasaki, era il direttore del “Progetto Manhattan” e comprese cosa avesse creato quando vide esplodere la Bomba durante il test Trinity che precedette di qualche settimana il lancio di Little Boy sulle due cittadine nipponiche: Oppenheimer vide sorgere il sole come i piloti dell’Enola gay.
Lo spettatore deve andare oltre la serrata e tragica recitazione, penetrare gli sguardi, le espressioni mimiche, le movenze della bocca, la postura dei corpi.
Lo spettatore deve scorgere nella fisicità lo sviluppo della crisi di coscienza del Prometeo a stelle e strisce.
Se non lo avessero costruita per tempo gli americani l’avrebbero fatta i nazisti.
Einstein: “Se pensate che la Bomba potrebbe distruggere il pianeta dovete condividere l’informazione con i nazisti”.
La coscienza dei giganti.
La coscienza che si muove sempre in ritardo.
La coscienza dovrebbe bloccare le azioni umane ma spesso non lo fa.
La domanda che si pone il pubblico con Oppenheimer: “E’ stato certamente giusto concepire la Bomba prima della Germania hitleriana, ma è stato giusto adoperarla contro una popolazione civile inerme di uno Stato che aveva già perso la guerra?”
La punizione il fisico se la impone offrendosi alla ingiusta accusa di comunismo rifiutandosi di partecipare alla ideazione dell’ordigno nucleare all’idrogeno.
Guardate oltre e dietro l’atomo: scrutate i misteri della coscienza.
Fabrizio Giulimondi
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luciana razete
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martedì 12 settembre 2023
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tre ore di tensione
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Biopic abbastanza rigoroso nella ricostruzione storica ed introspettivo La prima istintiva percezione è stata quella di una musica di sottofondo martellante , quasi ossessiva che talora soverchia il dialogo .e di un pò di confusione per la trama narrativa non lineare (sempre discontinua nella filmografia di Nolan ) costruita sui flashback con continui rimandi dai processi ,quello claustrofobico davanti alla commissione per il rilascio del nulla osta alla sicurezza e quello dinanzi al Senato , distinti dalla diversa sfumatura cromatica ( il primo a colori il secondo in bianco e nero ) .
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Biopic abbastanza rigoroso nella ricostruzione storica ed introspettivo La prima istintiva percezione è stata quella di una musica di sottofondo martellante , quasi ossessiva che talora soverchia il dialogo .e di un pò di confusione per la trama narrativa non lineare (sempre discontinua nella filmografia di Nolan ) costruita sui flashback con continui rimandi dai processi ,quello claustrofobico davanti alla commissione per il rilascio del nulla osta alla sicurezza e quello dinanzi al Senato , distinti dalla diversa sfumatura cromatica ( il primo a colori il secondo in bianco e nero ) .,Ci si accorge poi che questo uso estremo della colonna sonora ed i piani narrativi con sovrapposizioni e salti temporali - che all’ inizio disorientano lo spettatore - sono in realtà fortemente voluti dal regista per creare un vortice di ansia ed inquietudine in un crescendo inarrestabile verso un evento epocale , generatore di un nuovo ordine mondiale e di una reazione a catena apocalittica ed incontenibile . Suoni esagerati , immagini ed effetti speciali ( artigianali e non digitali ) scandiscono i sensi di colpa del protagonista per la sua enorme responsabilità dinanzi alla Storia
Un film avvincente, sorretto da un interpretazione magistrale che pone inquietanti interrogativi che il regista non risolve. il rapporto tra scienza , etica e Potere, o meglio tra ricerca scientifica e sfruttamento politico e militare delle scoperte , vantaggi e rischi delle applicazioni della scienza . ruolo e responsabilità dello scienziato dinanzi all umanità ed alla Storia .
Ben rappresentato il complesso e controverso personaggio di Oppenheimer con i suoi dilemmi , le sue debolezze ( timoroso dinanzi alle accuse di filocomunismo che coinvolgono i suoi affetti, spregiudicato nella scena inziale del film dove prepara una mela avvelenata per il suo docente con immediato e tempestivo ripensamento ), la sua alterna fama :da eroe nazionale ad accusato ,dalla gloria all'estromissione dalla ricerca , acclamato dalla comunità scientifica e congedato in malo modo da un ruvido Presidente Truman ,fino alla riabilitazione del 1961; Uno scienziato di origine ebraico -tedesca che ama ed è fedele a quello che considera il suo paese che lo perseguiterà negli anni plumbei del maccartismo , rivoltando la sua vita privata e sentimentale con la ottusa caccia ai filo comunisti e simpatizzanti ,Netta la condanna del cinico trionfalismo americano , condensata nella scena degli scroscianti ,quanto cinici, applausi subito dopo il bombardamento di Hiroshima e lo sterminio di massa che -dinanzi ad un nemico ormai sconfitto - ebbe il valore di una prova di forza contro l’ Urss per il controllo degli armamenti nucleari nella Guerra fredda.
Un film impegnativo e forse faticoso da seguire che conferma la genialità e l' estro di Nolan
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osservatore
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mercoledì 6 settembre 2023
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nolan colpisce ancora
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Con questo film Nolan conferma di essere il più credibile erede (nonostante le notevoli differenze di stile, contenuti, approccio e filosofia) dell'inimitabile Stanley Kubrick. Questo si denota nella sua capacità di unire l'intrattenimento ad un contenuto intellettualmente importante e "pesante". Sapere intrattenere dicendo qualcosa di importante. In Nolan forse la capacità di "coinvolgere" lo spettatore è persino a livelli più alti specie, come in questo caso, quando non si lascia andare a "virtuosismi" che in altri suoi film hanno reso la trama a tratti troppo complessa e difficile da seguire. In Ophenaimer il talento del regista si esprime nel parlarci di uno dei momenti più importanti della storia dell'umanità, la nascita della bomba atomica, affrontando la complessa relazione tra etica, scienza e politica.
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Con questo film Nolan conferma di essere il più credibile erede (nonostante le notevoli differenze di stile, contenuti, approccio e filosofia) dell'inimitabile Stanley Kubrick. Questo si denota nella sua capacità di unire l'intrattenimento ad un contenuto intellettualmente importante e "pesante". Sapere intrattenere dicendo qualcosa di importante. In Nolan forse la capacità di "coinvolgere" lo spettatore è persino a livelli più alti specie, come in questo caso, quando non si lascia andare a "virtuosismi" che in altri suoi film hanno reso la trama a tratti troppo complessa e difficile da seguire. In Ophenaimer il talento del regista si esprime nel parlarci di uno dei momenti più importanti della storia dell'umanità, la nascita della bomba atomica, affrontando la complessa relazione tra etica, scienza e politica. Fin dove può spingersi la sete di conoscenza, l'ambizione dello scienzato? Fino a quando egli è responsabile? Deve lo scienziato porsi problemi politici circa il come verrà utilizzata la sua scoperta? E' legittimo porsi questi dubbi? Deve essere esso stesso un politico? E a sua volta la politica ha dei limiti morali o deve essere soltanto pragmatica? Mentre il dilemma tra etica e scienza rimane tutto sommato insoluto e Nolan è attento a non sbilanciarsi particolarmente da una parte o da un'altra (certo si intuisce come la pensa), quella che ne esce con le ossa rotte è la politica rappresentata in maniera spietata nellle figure di Truman (che ne esce malissimo) e di Strauss. Il film non è un vero e proprio biopic perchè pur non nascondendo ed offrendo al pubblico senza reticenze le fragilità e le debolezze dell'uomo ne inquadra la parabola in un discorso molto più ampio e complesso. Importante la scelta, che ne dimuisce il livello di banale retoricità, di non mostrare immagini dell'attacco ad Hiroshima e a Nagasaki perchè questo avrebbe dato una piega militante al film che evidentemente non vuole avere. Il film non condanna nè assolve l'uomo ma sembra condannare in maniera spietata l'umanità e in particolare la politica con le sue viltà, ambizioni egoistiche, miopie e immoralità. Uno sguardo pessimistico ancora una volta simile a Kubrick che però risultava meno politico nella sua analisi ma molto più antropologico. Nel film ritroviamo le ossesioni di Nolan per la scienza e il tempo (scegliendo ancora una volta una linea narrativa dal punto di vista temporale non lineare) nonchè l'utilizzo dell'impatto visivo e soprattutto sonoro come strumenti narrativi importanti, sempre stumentali a quelllo che si vuole raccontare e mai gratuiti. La storia è avvicente e rende la pellicola quasi simile ad un thriller per il livello di tensione che non si abbassa mai fino alla fine con quella attesa per la famosa frase che pronuncia nei confronti di Einstein (sul quale sarebbe stato affascinante osare qualcosa di più ma a forte rischio ancora una volta di retorica). Il materiale attoriale è di primo ordine ma l'interpretazione di Cillian Murphy è di assoluta grandezza. Ottime prove anche di Damon e Downey J.
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lizzy
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giovedì 24 agosto 2023
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capolavoro: dategli tutti gli oscar possibili!
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Adesso se qualcuno negli USA ha voluto premiare una vera fetenzia come "sapete di cosa parlo", allora qua cosa si dovrebbe fare: oltre le statuette fare anche vere statue ad attori, regista, sceneggiatori e via via fino all'ultima comparsa?
Non c'è nulla in questo film che non sia azzeccato, financo la colonna sonora.
Certo...forse a qualcuno tutti questi va e vieni nel tempo per spiegare i vari accadimenti sembreranno un tantinello confusionari e a qualcuno, come a me, mancheranno le esplozioni di Hiroshima e Nagasaki.
Ma ... accontentiamoci.
Inutile che vi parli del film: l'imperativo è "andarlo a vedere" al Cinema o procurarselo in affitto appena esce sui siti di streaming (legale, mi raccomando).
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Adesso se qualcuno negli USA ha voluto premiare una vera fetenzia come "sapete di cosa parlo", allora qua cosa si dovrebbe fare: oltre le statuette fare anche vere statue ad attori, regista, sceneggiatori e via via fino all'ultima comparsa?
Non c'è nulla in questo film che non sia azzeccato, financo la colonna sonora.
Certo...forse a qualcuno tutti questi va e vieni nel tempo per spiegare i vari accadimenti sembreranno un tantinello confusionari e a qualcuno, come a me, mancheranno le esplozioni di Hiroshima e Nagasaki.
Ma ... accontentiamoci.
Inutile che vi parli del film: l'imperativo è "andarlo a vedere" al Cinema o procurarselo in affitto appena esce sui siti di streaming (legale, mi raccomando).
Eccezionale, imperdibile, entusiasmante.
E alla fne ti alzi, ancora una volta, con un certo magone... per quel che è stato, quel che sarebbe potuto essere o meno e... per il futuro che verrà.
Non vedo l'ora di rivederlo tranquillamente a casa: certo non sarà la stessa cosa, ma... va beh: stavolta il grande evento al Cinema non me lo sono voluta perdere!
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nino pellino
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domenica 3 settembre 2023
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pellicola straordinaria
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Non posso che essere entusiasta dopo la visione del film "Oppneheimer" diretto in maniera magistrale dal regista Christopher Nolan e interpretato in maniera altrettanto magnifica dal cast di attori tra cui spicca ovviamente Cillian Murphy che è risultato perfetto nel ruolo del noto scienziato americano che inventò la bomba atomica, il quale ci viene descritto in maniera esaustiva come uomo complesso nella sua personale catatterizzazione psicologica e nelle sue diverse sfaccettature intimiste. Da sempre Cillian Murphy ci ha abituato a dei ruoli di personaggi ambivalenti, a volte ambigui e questa volta, nel ruolo di protagonista principale, ha veramente dato il meglio della propria esperienza recitativa.
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Non posso che essere entusiasta dopo la visione del film "Oppneheimer" diretto in maniera magistrale dal regista Christopher Nolan e interpretato in maniera altrettanto magnifica dal cast di attori tra cui spicca ovviamente Cillian Murphy che è risultato perfetto nel ruolo del noto scienziato americano che inventò la bomba atomica, il quale ci viene descritto in maniera esaustiva come uomo complesso nella sua personale catatterizzazione psicologica e nelle sue diverse sfaccettature intimiste. Da sempre Cillian Murphy ci ha abituato a dei ruoli di personaggi ambivalenti, a volte ambigui e questa volta, nel ruolo di protagonista principale, ha veramente dato il meglio della propria esperienza recitativa. Il regista Nolan ci regala pertanto una pellicola dall'impeccabile fascino visionario e descrittivo, nonché una sana invettiva contro certo potere americano che da sempre è stato bersagliato in maniera audace da molti precedenti film nel corso della storia del Cinema. Forse 3 ore di pellicola sembrerebbero eccessive, ma la formula nel suo insieme sembra essere riuscita e ciò è stato sicuramente un grande traguardo.
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tranco
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giovedì 24 agosto 2023
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"lo terrò in considerazione"
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Il modo irriverente col quale Oppenheimer nel film risponde spesso alle proposte che gli vengono fatte sembrerebbe potersi a sua volta riutilizzare per rispondere a quanti potranno dirvi che il film è perfettamente riuscito o al contrario poteva esprimere qualcosa di più.
Intendiamoci, Nolan crea l'ennesimo film sopra la media, intricato quanto basta, con la "solita" sovrapposizione temporale (forse oramai un po' scontata? Ma squadra che vince...), fotografia adeguata e recitazioni sopraffine. TUttavia il regista sembra questa volta non riuscire a decidersi tra l'indagine del mondo tangibile, reale e lo sconfinamento a piè spinto nel "mondo oltre il nostro mondo", la scoperta (relativa alla nuova fisica) che nel film viene riconosciuta al fisico americano di origine ebraica e che, nel nostro caso, significherebbe invece sezionare la psiche del personaggio, scavarne in maniera molto più incisiva i rimorsi, i sensi di colpa (aspetto che viene tutt'al più lasciato alle splendide battute conclusive del finale).
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Il modo irriverente col quale Oppenheimer nel film risponde spesso alle proposte che gli vengono fatte sembrerebbe potersi a sua volta riutilizzare per rispondere a quanti potranno dirvi che il film è perfettamente riuscito o al contrario poteva esprimere qualcosa di più.
Intendiamoci, Nolan crea l'ennesimo film sopra la media, intricato quanto basta, con la "solita" sovrapposizione temporale (forse oramai un po' scontata? Ma squadra che vince...), fotografia adeguata e recitazioni sopraffine. TUttavia il regista sembra questa volta non riuscire a decidersi tra l'indagine del mondo tangibile, reale e lo sconfinamento a piè spinto nel "mondo oltre il nostro mondo", la scoperta (relativa alla nuova fisica) che nel film viene riconosciuta al fisico americano di origine ebraica e che, nel nostro caso, significherebbe invece sezionare la psiche del personaggio, scavarne in maniera molto più incisiva i rimorsi, i sensi di colpa (aspetto che viene tutt'al più lasciato alle splendide battute conclusive del finale).
Si ha così l'impressione che la biografia del fisico serva soprattutto ad indagare la psicopatologia di un'America vincitrice la II W.W e tuttavia costretta un attimo dopo ad un'altra guerra, seppur fredda, contro gli ex alleati sovietici, mentre l'indagine sulle concezioni profonde mistiche, psicologiche viene relegata a qualche battuta qua e là, a qualche episodio di crisi con la moglie e a qualche pur ottima "visione" del "mondo oltre il mondo" che sarebbe stato invece pane per i denti del regista britannico.
Dopo Dunkirk, si ha come l'impressione che con film che devono attenersi ad una realtà storica ben precisa il regista britannico, pur compiendo un lavoro sopraffino, abbia troppo "le mani legate"
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alex
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sabato 26 agosto 2023
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oscar assicurato
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Commento: Oppenheimer
Il film diretto da Christopher Nolan ci mette di fronte a un opera sbalorditiva e intrigante, basata tutta sulla tortuosa vita del fisico Robert Oppenheimer, considerato il padre della bomba nucleare . Il regista, in questo film, non esce dai suoi schemi, palesando un forte utilizzo dei flashback come stile narrativo, rendendo la pellicola un susseguirsi di dialoghi dal passato al futuro. Lo spettatore durante la visione del film è in un vortice di perplessità e ansia, rimanendo allo stesso tempo meravigliato dagli "enigmatici" dialoghi che compongono quest'opera.
La figura principale del film è ovviamente Oppenheimer, un uomo geniale che arriva a realizzare un'arma che non ha uguali ovvero la bomba atomica, che si rivelerà infine una vera e propria disgrazia per l'umanità, dopo la tragedia di Hiroshima e Nagasaki.
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Commento: Oppenheimer
Il film diretto da Christopher Nolan ci mette di fronte a un opera sbalorditiva e intrigante, basata tutta sulla tortuosa vita del fisico Robert Oppenheimer, considerato il padre della bomba nucleare . Il regista, in questo film, non esce dai suoi schemi, palesando un forte utilizzo dei flashback come stile narrativo, rendendo la pellicola un susseguirsi di dialoghi dal passato al futuro. Lo spettatore durante la visione del film è in un vortice di perplessità e ansia, rimanendo allo stesso tempo meravigliato dagli "enigmatici" dialoghi che compongono quest'opera.
La figura principale del film è ovviamente Oppenheimer, un uomo geniale che arriva a realizzare un'arma che non ha uguali ovvero la bomba atomica, che si rivelerà infine una vera e propria disgrazia per l'umanità, dopo la tragedia di Hiroshima e Nagasaki. L'opera si accinge a dimostrare Oppenheimer non solo geniale, ma anche molto determinato e impavido, facendo avvertire allo spettatore un senso di attrazione e interesse nei confronti del protagonista. In seguito nel film viene anche mostrato il rapporto che ha avuto il fisico con i suoi colleghi e persecutori "Il segretario Lewis Strauss", dimostrando nei loro confronti una personalità forte dotata di sagacia e prontezza. Il tutto difatti lo porterà a essere tra i fisici più eminenti e prolifici del secolo scorso.
Un fattore che ho apprezzato moltissimo è la fotografia, scura e grigia in alcune scene con altre dipinte di bianco e nero elegante, che rendono il film visibilmente unico. Inoltre a renderlo unico è l'estrema nitidezza e chiarezza delle scene, grazie all'impiego della sorprendente tecnologia IMAX. Questa macchina durante il film è in continuo movimento, realizzando molti piani sequenza e soprattutto straordinarie inquadrature in primo piano sul protagonista. Un altra scena altrettanto impattante e sorprendente è l'esplosione delle bomba atomica che definisce la fine del progetto Trinity, in cui lo spettatore durante questa visione rimane terrorizzato ma allo stesso tempo stupito positivamente dalla realistica creazione di questa scena, accompagnata inoltre dall' assordante e veritiero rumore della bomba.
L'opera è costellata da un impeccabile interpretazione da parte di tutti gli attori, ma lode soprattutto a Cillian Murphy che svolge un lavoro ineffabile, senza eguali, manifestando una forte capacità espressiva e morale. Un lavoro talmente svolto bene in cui lo spettatore percepisce il film non su Oppenheimer ma di Oppenheimer. Poi nulla da togliere ai brillanti attori come Robert Downey e Matt Damon che recitano una parte per nulla semplice, dal persecutore ingenuo (Robert Downey) al generale severo e presuntuoso (Matt Damon).
Per finire si può dire che Nolan mette in luce un film biografico che fa rabbrividire per la sua perfezione e attenzione ai dettagli, può risultare un po' prolisso per la prima ora e mezza poiché ci sono molti dialoghi e poca azione, ma sbloccandosi da quel fermo narrativo il film incanta e ti coinvolge a pieno.
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