Anno | 2021 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Anaïs Volpé |
Attori | Souheila Yacoub, Déborah Lukumuena, Mathieu Longatte, Sveva Alviti, Angélique Kidjo Sara Verhagen, Véronique Frumy. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 25 gennaio 2023
La profonda amicizia tra Alma e Margot viene messa alla prova dall'allestimento di uno spettacolo teatrale che si interseca alle difficoltà della vita.
CONSIGLIATO SÌ
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Alma e Margot hanno 27 anni e sono migliori amiche. Il loro sogno è diventare attrici e nel tentativo di realizzarlo hanno partecipato a innumerevoli provini, sfortunatamente con scarsi risultati. Per mantenersi sono costrette a fare lavori che non le appagano: Alma dipinge unghie in un centro estetico parigino, mentre Margot è cameriera in un bar. Un giorno, però, succede qualcosa che potrebbe cambiare le loro vite: entrambe vengono scritturate in una produzione teatrale che intende mettere in scena la storia di una giovane ragazza incinta che, seguendo le orme della bisnonna italiana, si trasferisce a New York. La preparazione dello spettacolo inizia e tutto sembra andare per il meglio, finché una scoperta inaspettata mette alla prova il loro rapporto.
Anaïs Volpé esordisce alla regia con una storia di amicizia intensa e tumultuosa, che prende forma tra la realtà delle strade di Parigi e la finzione di una New York sfumata e granulosa.
Ci sono donne che a 27 anni non hanno ancora trovato la propria strada e che per inseguire i loro sogni sono disposte a enormi sacrifici. Tra queste ci sono Alma (Déborah Lukumuena) e Margot (Souheila Yacoub), due amiche dalle personalità molto diverse ma unite dalla caparbietà e dall'amore per la vita e per la recitazione. Dopo innumerevoli provini fallimentari, Alma ottiene il ruolo di protagonista in uno spettacolo teatrale - The Shore - che verrà messo in scena in un importante teatro di Parigi. Fortunatamente, c'è posto anche per Margot: lei sarà la sostituta di Alma. La prima parte del film racconta questi avvenimenti con un ritmo fresco e incalzante, aiutato da un montaggio frenetico che restituisce la vivacità dell'amicizia tra le due protagoniste. Tutto comincia con una rissa improvvisata - profetico preludio delle rivalità che ostacoleranno in seguito il loro rapporto - che consente ad Alma e Margot di essere notate e scelte da Kristin, la regista di The Shore; poi i festeggiamenti e la notte in bianco prima di iniziare le prove dello spettacolo che potrebbe definitivamente dare una svolta alle loro vite. Da subito, la narrazione si caratterizza per i dialoghi brillanti, recitati dalle ottime Lukumuena e Yacoub, che sin qui riempiono lo schermo mettendo in scena una relazione amicale allegra e spensierata. Le feste, le bevute, il divertimento e la ricerca di avventure amorose leggere e senza impegno occupano i primi 30 minuti del film, facendo emergere un inedito e dinamico ritratto di due giovani donne che ancora riescono a lasciarsi andare a dinamiche adolescenziali, senza per questo risultare infantili. D'un tratto, però, la storia cambia registro: la sua freschezza svanisce improvvisamente a causa della scoperta della malattia terminale che affligge una delle protagoniste. Il film perde così il suo tono vivace per percorrere i sentieri più battuti del dramma strappa lacrime. E di lacrime si ricopre anche il volto di Yacoub, da qui in poi prevalentemente dedita allo struggimento emotivo, seppur intenso e mai artificioso. La profondità dei dialoghi e la qualità della recitazione rimangono, ma la repentina svolta della storia risulta un po' spiazzante, riportando al già visto una narrazione promettente che avrebbe potuto approdare in lidi di maggior interesse.
Ad ogni modo, l'idea di mostrare parallelamente l'evoluzione del dramma reale vissuto da Alma e Margot e la costruzione della pièce teatrale risulta originale e avvincente. Il forzato abbandono della propria terra di origine alla ricerca di un sogno potenzialmente racchiuso tra le strade di una grande metropoli accomuna la protagonista di The Shore alle due giovani donne scelte per interpretarla e rafforza la dimensione metacinematografica che fin dal principio permea la trama del film. Quando si osservano Alma e Margot gioire per aver ottenuto la parte nello spettacolo è infatti difficile non domandarsi come abbiano reagito invece Yacoub e Lukumuena dopo essere state scelte come protagoniste in Entres les vagues. Chissà se anche loro hanno qualcosa in comune con Alma e Margot, così come queste ultime sentono una connessione con il personaggio che sono state chiamate a interpretare a teatro. La direzione di Volpé, poi, sarà stata simile a quella di Kristin? Comunque stiano le cose, la vita continua e l'amore cambia forma, ma non scompare. L'unica cosa che conta, alla fine, è essersi davvero incontrate, aver avuto la fortuna di condividere un pezzo di esistenza con un'anima affine.
Alma e Margot hanno 27 anni e sono migliori amiche. Il loro sogno è diventare attrici e nel tentativo di realizzarlo hanno partecipato a innumerevoli provini, sfortunatamente con scarsi risultati. Un giorno, però, succede qualcosa che potrebbe cambiare le loro vite: entrambe vengono scritturate in una produzione teatrale. La preparazione dello spettacolo inizia e tutto sembra andare per il meglio, finché una scoperta inaspettata mette alla prova il loro rapporto.
Da subito, la narrazione si caratterizza per i dialoghi brillanti, recitati dalle ottime Lukumuena e Yacoub, che riempiono lo schermo mettendo in scena una relazione amicale allegra e spensierata. D’un tratto, però, la storia cambia registro: la sua freschezza svanisce improvvisamente a causa della scoperta della malattia terminale che affligge una delle protagoniste. Il film perde così il suo tono vivace per percorrere i sentieri più battuti del dramma strappa lacrime. La profondità dei dialoghi e la qualità della recitazione rimangono, ma la repentina svolta della storia risulta un po’ spiazzante, riportando al già visto una narrazione promettente che avrebbe potuto approdare in lidi di maggior interesse.
Anaïs Volpé, la regista di Entre les vagues (il titolo originale di The Braves), è anche attrice, di cinema e di teatro, e in questo suo lungo del 2021, presentato alla Quinzaine di Cannes e ora nell'ambito del MyFrenchFilmFestival (col titolo Fra le onde), ha presumibilmente messo tutta sé stessa, non solo perché del film è anche sceneggiatrice, ma perché nella storia che racconta - l'amicizia totalizzante [...] Vai alla recensione »