Anno | 2020 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 40 minuti |
Regia di | Filippo Ticozzi |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento lunedì 9 novembre 2020
In un desolante oltremondo, un uomo si lascia vivere nella ripetitività di un tempo sempre uguale. Il lockdown in una cittadina del nord Italia raccontato con sguardo lucido e impassibile.
CONSIGLIATO N.D.
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In un desolante oltremondo, un uomo osserva se stesso esistere nella ripetitività di un tempo sempre uguale. Stralci di comunicazioni e sirene punteggiano il silenzio di una vita sospesa, misteriosamente a proprio agio in uno stato di confinamento imposto e, forse, desiderato. Filippo Ticozzi racconta con sguardo composto e impassibile i mesi del suo lockdown in una cittadina del nord Italia.
È un regista fuori dal mercato del cinema industriale, Ticozzi. Ma anche dal mercatino di quello di ricerca. Un autore che scambia (con ironia macabra e nichilista) il rigore dello stile con il rigor mortis. L'esserci, insensato e ottuso, delle cose e dei corpi, nel mondo. Così il lockdown, quell'annullamento del possibile, quel limitarsi dello spazio e rifarsi naturale, sentirsi, del tempo, non poteva [...] Vai alla recensione »