Anno | 2019 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 72 minuti |
Regia di | Nadia Ranocchi, David Zamagni |
Attori | Sergio Fantoni, Paolo Zanfanti, Mirco Zanfanti, Ginevra Rohr, Enrico Zoffoli, Francesca Ricci . |
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Ultimo aggiornamento giovedì 30 gennaio 2020
Il flusso dell'uomo attraverso lo spazio ed il tempo messo a confronto con le fatiche di Ercole.
CONSIGLIATO N.D.
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Il primo Invincibile della storia è Ercole, l'eroe delle fatiche. Ora lo vediamo galleggiare attorno all'orbita terrestre, in attesa di toccare terra per entrare in azione. Lo ritroviamo di nuovo nelle pose di un lottatore e di un futuro torero. Il suo mito lo tramanda come un vincente anche se il suo cammino è stato messo in costante difficoltà dagli dei che lo hanno costretto ad attraversare continue prove. Zeus Machine è una "macchina" che registra l'esperienza del nostro movimento nel tempo e nello spazio attraverso le avventure di Ercole: un flusso discontinuo di eventi in cui le tracce di una civiltà remota appaiono nella vita quotidiana e nei suoi riti. Con umorismo e leggerezza il film sperimenta molteplici forme espressive, e tra immagini e suono, slapstick e performance, luoghi anonimi e stravaganze umane compone una narrazione capace di "giocare" con lo spettatore ridefinendo i contorni del reale.
Il mio primo contatto con l'operazione Zeus Machine di Zapruder è stato al MAXXI di Roma, dove dal 2016 è possibile visitare la videoinstallazione Zeus Machine/Salita all'Olimpo, estenuante ma clamorosa esperienza in loop all'interno di un tempio cubico dorato, al cospetto delle riprese dal festival di Santarcangelo di una cuccagna di 15 metri da scalare, mentre il duo trash metal ZEUS! ritma dal vivo [...] Vai alla recensione »