Un'opera innovatova al cuore della quale c'è la piena libertà di movimento dello spettatore, che può correre, fluttuare, arrampicarsi.
di Rossella Schillaci
"Ora sei sulla tua strada verso la luna" dice la voce di Laurie Anderson all'inizio dell'esperienza, che - come la definisce la stessa autrice - è un'installazione interattiva alla scoperta del lato oscuro del nostro satellite. È un viaggio in VR della durata di 15 minuti, guidato dalla voce narrante della stessa Laurie Anderson, che ne cura anche la sceneggiatura e le musiche, co-diretto con l'ingegnere e new media artist Hsin-Chien Huang.
To the Moon trae ispirazione dal lavoro di un antico pittore cinese, che realizzò un immenso paesaggio verticale, il dipinto di una montagna punteggiata di pini, cascate, capanne in bambù e paglia. Quando il pittore terminò il suo capolavoro, dopo molti anni di lavoro, ci camminò dentro. "Questo è quanto miriamo a fare con To The Moon - scrivono i due autori - ossia consentire all'osservatore di camminare letteralmente all'interno dell'opera d'arte. Il Virtual reality è una sfida, una forma d'arte ancora ai primordi. Ma è l'unica forma d'arte in cui si può volare, per questo ne sono così attratta."