
Una rivisitazione dell'horror ecclesiastico molto curata nella narrazione ma carente per inventiva e colpi di scena. Recensione di Rudy Salvagnini, legge Veronica Bitto.
di A cura della redazione
Abbazia di St. Carta, Romania, 1952. Una giovane suora, dopo essere stata a contatto con qualcosa di misterioso e terribile, si impicca chiedendo perdono al Signore. L'esperto padre Burke è incaricato da alti prelati di investigare su quanto accaduto; sarà accompagnato da sorella Irene, una giovane novizia.
Il film è una sorta di rivisitazione dell'horror ecclesiastico, con più di qualche rimando al filone esorcistico, soprattutto per il protagonista sacerdotale che è una riedizione dei preti tormentati. Manca l'inventiva di altri horror conventuali, ma la storia è condotta con attenzione, seppur con un ritmo piuttosto lento e senza particolari sorprese.
Il regista dirige con buona mano e attenzione alle atmosfere e Taissa Farmiga si conferma un'interprete sensibile e versatile.
In occasione dell'uscita al cinema di The Nun - La vocazione del Male, Veronica Bitto interpreta la recensione di Rudy Salvagnini.