Implacabile thriller telefonico messo in scena in tempo reale, tra due stanze e un corridoio. Recensione di Andrea Fornasiero, legge Giovanni Cannata.
di A cura della redazione
Asger Holm è un agente di polizia che si è messo nei guai e per questo è stato confinato a rispondere al numero d'emergenza. Quando riceve la telefonata disperata di una donna che dice di essere stata rapita, decide di mettersi in gioco e fare il possibile, fino a scavalcare le regole.
Messo in scena in tempo reale, tra due stanze e un corridoio e con quasi un solo interprete, questo thriller sulla coscienza è una vera sorpresa. Siamo in territorio di genere e al centro di tutto c'è il tema della colpa.
La sceneggiatura e la regia funzionano efficacemente in questa lotta contro il tempo.
Unico mattatore di questa discesa agli inferi è Jakob Cedergren, che regge con il proprio volto l'intera tensione del film: un'ora e venticinque minuti che possono cambiare più di una vita.
In occasione dell'uscita al cinema di Il colpevole - The Guilty, Giovanni Cannata interpreta la recensione di Andrea Fornasiero.