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cinephilo
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lunedì 31 marzo 2025
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il miglior garrone mai visto
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Film nudo, crudo, terrificante e anche necessario.
Indescrivibile, va visto e rivisto.
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cinephilo
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venerdì 28 marzo 2025
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una tensione allucinante
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Il film italiano più bello degli ultimi 40 anni e un'opera maestra per costruzione della tensione e del dramma. Tiene incollati allo schermo dal primo all'ultimo minuto. Anche la recitazione è a livelli mostruosi.
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gb show
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martedì 29 ottobre 2024
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miseria e dignità (senza riscatto)
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Marcello conduce una vita misera e solitaria a cui dà un certa dignità con il suo lavoro di toelettatore di cani, animali che cura con amore e tenerezza. Scarsi sono invece i rapporti umani, ad eccezione del legame con sua figlia, che però "vive" per un tempo limitato, da padre separato, seppur amorevole. In questa esistenza piuttosto grigia e piatta, irrompe Simone, un ex pugile tossicodipendente, violento e crudele, cui Marcello procura la droga (spesso senza nemmeno riuscire ad ottenere il denaro spettante) e da cui subisce continue prepotenze, angherie e violenze, ma a cui sembra concedere un'immeritata amicizia, proprio perché nella pochezza della sua esistenza, anche un rapporto di sottomissione e di complicità "drogata" può dare un senso alla sua vita squallida.
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Marcello conduce una vita misera e solitaria a cui dà un certa dignità con il suo lavoro di toelettatore di cani, animali che cura con amore e tenerezza. Scarsi sono invece i rapporti umani, ad eccezione del legame con sua figlia, che però "vive" per un tempo limitato, da padre separato, seppur amorevole. In questa esistenza piuttosto grigia e piatta, irrompe Simone, un ex pugile tossicodipendente, violento e crudele, cui Marcello procura la droga (spesso senza nemmeno riuscire ad ottenere il denaro spettante) e da cui subisce continue prepotenze, angherie e violenze, ma a cui sembra concedere un'immeritata amicizia, proprio perché nella pochezza della sua esistenza, anche un rapporto di sottomissione e di complicità "drogata" può dare un senso alla sua vita squallida. Per questo, sembra irrimediabilmente soggiogato e plagiato da Simone, tanto da fare anche un anno di prigione in sua vece pur di tenere fede ad un accordo (con ricompensa) in occasione di un suo furto. Ma sotto la cenere della sua apparente mitezza e remissività, cova inopinatamente la brace di una ribellione, che si realizzerà in un gesto estremo (passando da vittima a carnefice). Il suo vagare solitario e smarrito nel finale del film, con il macabro "trofeo" sulle spalle, ci fa presagire che non riuscirà, comunque, ad ottenere un riscatto che lo reintegri nell'ambiente sociale che lo circonda, da cui sembra ormai irrimediabilmente avulso. L'impressione è che non abbia possibilità di farsi perdonare del rapporto "malato" avuto con Simone (estremamente violento e prepotente con tutto il quartiere, non solo con Marcello). Matteo Garrone, ci racconta il tutto senza darci mai false illusioni sulla sorte del protagonista, ma riuscendo ciò nonostante a dare poesia a questa storia di solitudine, in un'ambientazione oltremodo scarna e di una desolazione distopica. Marcello Fonte, nei panni del protagonista, offre una prova eccellente e dà notevole credibilità a questo ruolo da antieroe. Edoardo Pesce, si conferma un ottimo interprete anche di personaggi negativi, rendendo bene le sfumature del suo personaggio che al drammatico unisce del grottesco.
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fabrizio friuli
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martedì 7 giugno 2022
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er canaro e l'' orco
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In una zona poco raccomandabile di Roma , un umile toelettatore di nome Marcello conduce una vita tranquilla, ed ha un rapporto amichevole don gli abitanti del posto , che tuttavia, vengono intimoriti costantemente da un piccolo furfante ed ex pugile chiamato Simone , con il quale Simone ha un rapporto di amicizia, anche se in realtà Simone lo ritiene soltanto un amico da sfruttare per il suo tornaconto. Tuttavia, le cose cambiano quando Marcello sconta una pena in carcere per Simone , e la sua reputazione viene rovinata, come se non bastasse , Simone ha usato i suoi soldi per comprare una moto , e quindi , il minuto Marcello decide di rendere pan per focaccia il ben piazzato e pericoloso Simone.
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In una zona poco raccomandabile di Roma , un umile toelettatore di nome Marcello conduce una vita tranquilla, ed ha un rapporto amichevole don gli abitanti del posto , che tuttavia, vengono intimoriti costantemente da un piccolo furfante ed ex pugile chiamato Simone , con il quale Simone ha un rapporto di amicizia, anche se in realtà Simone lo ritiene soltanto un amico da sfruttare per il suo tornaconto. Tuttavia, le cose cambiano quando Marcello sconta una pena in carcere per Simone , e la sua reputazione viene rovinata, come se non bastasse , Simone ha usato i suoi soldi per comprare una moto , e quindi , il minuto Marcello decide di rendere pan per focaccia il ben piazzato e pericoloso Simone.
Grazie alla pellicola di Matteo Garrone , è stato possibile conoscere una pagina della storia italiana poco conosciuta, ovvero la storia del Canaro , che ha seviziato e assassinato un poco di buono di nome Giancarlo Ricci , un pugile fallito divenuto un criminale che trattava er Canaro ( Pietro De Negri ) come il bullo di quartiere tratta la sua vittima preferita, però, la vittima di Giancarlo Ricci è diventato il suo predatore. Interloquendo della pellicola del regista Matteo Garrone , sebbene i dialoghi siano alquanto scarni , gli attori principali : Marcello Fonte interpreta Marcello , il protagonista del film , mentre Edoardo Pesce interpreta l' antagonista del film , il pericoloso Simone , ed entrambi gli attori hanno saputo interpretare i loro personaggi in maniera egregia, quindi , entrambi meritano di fare strada. Oltre ai due attori principali, Domani vanta una sceneggiatura valida e la scena emblematica del film è la scena dove Simone viene ucciso : infatti , mentre Marcello viene catturato da Simone , entrambi sono posizionati su una pedana che può essere abbassata tramite un comando che Marcello aziona e Simone muore tramite l' impiccagione , avendo il collo inserito in una catena , anche il finale del film appare suggestivo, dato che Marcello , sebbene abbia salvato il quartiere dall " Orco " , rimane da solo con il corpo senza vita del suo ex avversario , in un certo senso , Marcello ha meritato l' emarginazione, perché , pur avendo avuto la possibilità di mandare Simone in galera , tuttavia, non ha colto la palla al balzo , ed ha scontato una pena inutilmente, però, bisognerebbe tenere in considerazione il fatto che Simone gli avrebbe rovinato la vita dopo essere uscito dal penitenziario, comunque, Marcello ha preso un granchio evitando di vendere Simone alle autorità, e per un altro motivo : una testa calda riottosa come Simone non sarebbe durato nemmeno tre giorni in galera , dato che gli altri detenuti lo avrebbero inquadrato come un nemico.
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roberto pizzuti
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mercoledì 3 novembre 2021
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un viaggio nell''abisso in una società distrutta
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Pellicola che trascina lo spettatore in un girone infernale , da cui non c'é possibilità di redenzione. Marcello il protagonista, è una persona che vive ed assorbe sempre più , in una escalation verso l'abisso questo piccolo mondo popolato da demoni.
C'é il venditore/ricettatore d'oro, il titolare di una squallida sala giochi e poi il suo "amico" Simone.
La trama si svolge fluida ed inevitabilmente stessa la visione delle immagini, vuote e dissacrate, travolgono lo spettatore dentro l'orrido amorale di una società sgretolata, di amicizie che sanno di polvere e sabbia sporca. Tutto è marcio come le anime nere dei personaggi.
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Pellicola che trascina lo spettatore in un girone infernale , da cui non c'é possibilità di redenzione. Marcello il protagonista, è una persona che vive ed assorbe sempre più , in una escalation verso l'abisso questo piccolo mondo popolato da demoni.
C'é il venditore/ricettatore d'oro, il titolare di una squallida sala giochi e poi il suo "amico" Simone.
La trama si svolge fluida ed inevitabilmente stessa la visione delle immagini, vuote e dissacrate, travolgono lo spettatore dentro l'orrido amorale di una società sgretolata, di amicizie che sanno di polvere e sabbia sporca. Tutto è marcio come le anime nere dei personaggi. La violenza è nella visione del contesto nel quale vive il personaggio.
I suoi piccoli, grandi sforzi di uscire da questa realtà sono vani, pur assecondandola.
La fotografia sul bluastro da una idea di morte, come se tutto fosse appassito.
Un'opera magistrale che porta a comprendere quanto sia difficile ed a volte impossibile sopravvivere in certi ambienti subumani, progettati per rendere la vita più vita (la vicinanza al mare, il parco giochi) ma alla fin fine complici dell'abbrutimento dei suoi abitanti.
Come una altalena arrugginita che cigola, così sono loro , cigolano , cigolano sino poi a spezzarsi.
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roberto pizzuti
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mercoledì 3 novembre 2021
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dogman , abisso morale di un uomo
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Film che trascina lo spettatore in un un girone infernale da cui non c'è possibilità di redenzione. Marcello il protagonista, è una persona che vive ed assorbe sempre più in una escalation verso l'abisso in questo piccolo mondo popolato da demoni. C'è il venditore ricettatore d'oro, il titolare di una squallida sala giochi e poi il suo " amico" Simone. La trama si svolge fluida ed inevitabilmente stessa la visione delle immagini, vuote e dissacrate, travolgono lo spettatore dentro l'orrido amorale di una società sgretolata, di amicizie che sanno di polvere e sabbia sporca. Tutto è marcio come le anime nere dei personaggi. La violenza è nella visione del contesto nel quale sopravvive il personaggio.
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Film che trascina lo spettatore in un un girone infernale da cui non c'è possibilità di redenzione. Marcello il protagonista, è una persona che vive ed assorbe sempre più in una escalation verso l'abisso in questo piccolo mondo popolato da demoni. C'è il venditore ricettatore d'oro, il titolare di una squallida sala giochi e poi il suo " amico" Simone. La trama si svolge fluida ed inevitabilmente stessa la visione delle immagini, vuote e dissacrate, travolgono lo spettatore dentro l'orrido amorale di una società sgretolata, di amicizie che sanno di polvere e sabbia sporca. Tutto è marcio come le anime nere dei personaggi. La violenza è nella visione del contesto nel quale sopravvive il personaggio. I suoi piccoli , grandi sforzi di uscire da questa realtà sono inutili, pur assecondandola. Un'opera magistrale che porta a comprendere quanto sia difficile ed a volte impossibile sopravvivere in certi ambienti subumani, progettati per rendere la vita più vita ( la vicinanza con il mare, il parco giochi) ma alla fin fine complici dell'abbrutimento dei suoi abitanti. Come una altalena arruginita che cigola così sono loro, cigolano , cigolano sino poi a spezzarsi.
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gianfranco
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lunedì 26 aprile 2021
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garrone eccelle,creando il suo capolavoro
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La prima scena che si vede nel suddetto film è quella di un gruppo di cani(tenuti chiusi in delle gabbie),a cui segue lo sguardo furioso di un pitbull che ringhia sotto gli occhi inermi ed impauriti di tutti gli altri.Subito dopo,vediamo un uomo assai goffo,basso e dall'aspetto insignificante,il cui nome è Marcello.Egli può considerarsi come l'ultima ruota del carro e vive in un quartiere alla periferia di Roma;un quartiere dimenticato da tutti,anche dalle istituzioni e in cui degrado e corruzione ne fanno da padroni.Ad ogni modo,l'uomo lavora in un negozio di toilettatura per cani e trascorre le sue giornate all'insegna del suo amato lavoro e delle partite di calcetto con gli altri residenti del quartiere,vivendo una vita abbastanza tranquilla.
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La prima scena che si vede nel suddetto film è quella di un gruppo di cani(tenuti chiusi in delle gabbie),a cui segue lo sguardo furioso di un pitbull che ringhia sotto gli occhi inermi ed impauriti di tutti gli altri.Subito dopo,vediamo un uomo assai goffo,basso e dall'aspetto insignificante,il cui nome è Marcello.Egli può considerarsi come l'ultima ruota del carro e vive in un quartiere alla periferia di Roma;un quartiere dimenticato da tutti,anche dalle istituzioni e in cui degrado e corruzione ne fanno da padroni.Ad ogni modo,l'uomo lavora in un negozio di toilettatura per cani e trascorre le sue giornate all'insegna del suo amato lavoro e delle partite di calcetto con gli altri residenti del quartiere,vivendo una vita abbastanza tranquilla.A stravolgere questo stato di quiete,arriva purtroppo Simone,ex pugile e cocainomane,a cui nessuno osa ribellarsi,al quale Marcello legato da un rapporto di sottomissione e che coinvolge l'uomo in situazioni sempre più estreme,sino a chiedergli di commettere un furto in un negozio di gioielli vicino al suo,facendogli credere che soltanto in questo modo le loro vite potranno cambiare e prendere la direzione giusta.Marcello,sempre più ammaliato da Simone,continuerà a fare ciò che il giovane gli ordinerà e sia per timore,ma soprattutto in nome del rispetto che prova per l'amico,lascerà che questi lo incastri,arrivando ad ammettere la propria colpevolezza,scontando un anno in carcere e permettendo anche questa volta a Simone di farla franca.Una volta uscito di galera,all'uomo non è rimasto più niente,anzi,i residenti del quartiere addirittura lo evitano,fingendo di non averlo mai conosciuto e trattandolo con diffidenza e non poco disprezzo.L'unica sua speranza sembrerebbe solo Simone,ma anche quest'ultimo gli chiuderà la porta in faccia,giungendo persino a picchiarlo con irruenza dinnanzi a tutti.Dopo questa ennesima umiliazione subita da colui che credeva fosse il suo unico amico e avendo finalmente capito di essere stata soltanto una pedina nelle sue mani,l'uomo deciderà di reagire,attuando un'atroce vendetta,in cui i ruoli vittima e carnefice finiranno con l'invertirsi,culminando in tragedia.In questo dramma dei nostri giorni,Garrone riesce come non mai a descrivere non solo la psicologia dei due protagonisti,ma ad addentrarsi nella realtà di un contesto sociale estremamente difficile,in cui il grigiore del cielo e il desolante paesaggio,si scontrano con un destino avverso,a cui è difficile,se non impossibile opporsi,così come è difficile la condizione di Marcello,dolorosa e immodificabile al tempo stesso.Garrone,nel suo Dogman,omaggia a modo suo un Borghese Piccolo Piccolo,rendendo quasi simili le situazioni in cui entrambi i protagonisti vengono a trovarsi.Se Sordi,infatti,perdeva il proprio figlio nel corso di una rapina a mano armata,il protagonista di Garrone,invece,perde la propria dignità,per colpa di uno Stato assente ed incapace di tutelare i più deboli,abbandonandoli completamente a loro stessi.Non a caso,la scena iniziale che vede il pitbull ringhiare ferocemente contro gli altri cani,ben si colloca nel contesto ed esprime con efficacia il vero significato del film,ossia che non solo nel regno animale,ma anche in quello umano è il più forte a voler dettare le regole e dominare sul più debole,prendendo inevitabilmente il sopravvento su di lui,a volte con conseguenze anche estreme,proprio come accade a Marcello.Anche quì,come in un Borghese Piccolo Piccolo,alla fine non ci saranno nè gioie,nè consolazioni,nè vincitori,nè vinti,ma soltanto la crudezza delle immagini e il rumore della pioggia a farne da sfondo,seguiti dal continuo stato di amarezza e rassegnazione che accompagneranno il nostro Marcello dall'inizio alla fine di questa terrificante storia,dove anche lo spettatore più distratto,non potrà non uscirne,se non profondamente e tristemente sgomento.
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stefano73
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sabato 13 marzo 2021
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violento capolavoro
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Di Matteo Garrone si piò dire che riesce a districarsi in pellicole distanti tra loro tra genere e ambientazione ma riesce sempre a dirigere dei prodotti eccellenti. In DOGMAN l'ambientazione, le caratteristiche dei personaggi, la vicenda e i temi sono trattati in modo dettagliato e coinvolgente. Sembra quasi di entrare nelle scene, nelle vicende personali dei protagonisti Marcello e Simone, ma anche negli altri personaggi secondari. Ci si sente immersi talmente tanto da provare paura in certi frangenti, immaginando se fossimo noi ad avere personaggi simili nelle nostre vite o di vivere in quel quartiere. I 2 attori (Marcello Fonte ed Edoardo Pesce) sono talmenmte bravi nel caratterizzare i personaggi che si prova rabbia, paura ,compassione.
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Di Matteo Garrone si piò dire che riesce a districarsi in pellicole distanti tra loro tra genere e ambientazione ma riesce sempre a dirigere dei prodotti eccellenti. In DOGMAN l'ambientazione, le caratteristiche dei personaggi, la vicenda e i temi sono trattati in modo dettagliato e coinvolgente. Sembra quasi di entrare nelle scene, nelle vicende personali dei protagonisti Marcello e Simone, ma anche negli altri personaggi secondari. Ci si sente immersi talmente tanto da provare paura in certi frangenti, immaginando se fossimo noi ad avere personaggi simili nelle nostre vite o di vivere in quel quartiere. I 2 attori (Marcello Fonte ed Edoardo Pesce) sono talmenmte bravi nel caratterizzare i personaggi che si prova rabbia, paura ,compassione. Le forze dell'ordine presenti in questa terra di nessuno sono presenti con irruenza volta soltanto ad eliminare i cattivi per non avere fastidi. Il film è molto violento ma ci vuole.
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enri.ca
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martedì 9 febbraio 2021
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la disumanità umana
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Marcello è un’anima pura, sperduta in un mondo in cui la bontà non è il valore con cui ci si afferma. Il film si apre con la manifestazione di un amore autentico che il nostro protagonista, che lavora in un negozio di toelettatura, rivolge ai cani (riesce ad addolcire anche i più rabbiosi ) e a sua figlia Alida. L’incantesimo dell’uomo perfetto, inserito in un mondo che mostra senza filtri il suo marciume, si rompe nel rapporto di subalternità con Simone, ex pugile temuto in tutto il quartiere. E' Marcello ad assecondarlo nella sua delinquenza e a procurargli la cocaina ed è sempre Marcello a porre fine al precario equilibrio dei due.
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Marcello è un’anima pura, sperduta in un mondo in cui la bontà non è il valore con cui ci si afferma. Il film si apre con la manifestazione di un amore autentico che il nostro protagonista, che lavora in un negozio di toelettatura, rivolge ai cani (riesce ad addolcire anche i più rabbiosi ) e a sua figlia Alida. L’incantesimo dell’uomo perfetto, inserito in un mondo che mostra senza filtri il suo marciume, si rompe nel rapporto di subalternità con Simone, ex pugile temuto in tutto il quartiere. E' Marcello ad assecondarlo nella sua delinquenza e a procurargli la cocaina ed è sempre Marcello a porre fine al precario equilibrio dei due. Lo fa nel riscatto, nella peggiore delle vendette. Il suo bisogno di rivalsa assume delle proporzioni più grandi di quella modesta gabbia per cani in cui Simone viene inizialmente rinchiuso. Diventa un raccapricciante spettacolo a cielo aperto che vuole gridare che la liberazione non è di Marcello ma dell’intero quartiere, del mondo, di un mondo così allo sfascio. Tra le scene finali, gli sguardi languidi dei cani che osservano inermi il compiersi della vendetta umana, ci suggeriscono, in modo così vivido, che forse son davvero gli unici a riuscire ad empatizzare ancora.
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enri.ca
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lunedì 8 febbraio 2021
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il potere del riscatto
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Marcello è un'anima pura, sperduta in un mondo in cui la bontà non è il valore con cui ci si afferma. Il film si apre con la manifestazione di un amore autentico che il nostro protagonista, che lavora in un negozio di toelettatura, rivolge ai cani (riesce ad addolcire anche i più rabbiosi) e a sua figlia Alida. L'incantesimo dell'uomo quasi perfetto, inserito in uno spazio che mostra senza filtri il suo marciume, si rompe nel rapporto di subalternità con Simone, ex pugile temuto in tutto il quartiere. E' Marcello a procurargli la droga e ad assecondarlo nella sua delinquenza ed è sempre Marcello a rompere Il precario equilibrio nel riscatto, nella peggiore delle vendette. Il suo bisogno di rivalsa assume delle proporzioni più grandi di quella modesta gabbia per cani in cui Simone viene inizialmente rinchiuso.
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Marcello è un'anima pura, sperduta in un mondo in cui la bontà non è il valore con cui ci si afferma. Il film si apre con la manifestazione di un amore autentico che il nostro protagonista, che lavora in un negozio di toelettatura, rivolge ai cani (riesce ad addolcire anche i più rabbiosi) e a sua figlia Alida. L'incantesimo dell'uomo quasi perfetto, inserito in uno spazio che mostra senza filtri il suo marciume, si rompe nel rapporto di subalternità con Simone, ex pugile temuto in tutto il quartiere. E' Marcello a procurargli la droga e ad assecondarlo nella sua delinquenza ed è sempre Marcello a rompere Il precario equilibrio nel riscatto, nella peggiore delle vendette. Il suo bisogno di rivalsa assume delle proporzioni più grandi di quella modesta gabbia per cani in cui Simone viene inizialmente rinchiuso. Diventa un raccapricciante spettacolo a cielo aperto che vuole gridare che la liberazione non è di Marcello ma dell’intero quartiere, del mondo, di un mondo così allo sfascio. Tra le scene finali, gli sguardi languidi dei cani che osservano inermi il compiersi della vendetta umana, ci suggeriscono, in modo così vivido, che forse son davvero gli unici a riuscire ad empatizzare ancora.
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