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laurence316
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sabato 21 ottobre 2017
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horror scontato e convenzionale, senza mordente...
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... che non rende giustizia al romanzo
Si dice che adattare le opere di Stephen King per il grande (e piccolo) schermo sia impresa ardua, e la grande mole di film e serie TV per nulla riuscite induce quasi a pensare che potrebbe in effetti essere proprio così.
Jump-scares, superficialità e banalità
Ma non si tratta solo di una questione di fedeltà alla pagina scritta, quanto piuttosto di una questione di essere in grado di proporre, nell’eventualità in cui si decida di deviare anche profondamente dal materiale d’origine, qualcosa in alternativa.
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... che non rende giustizia al romanzo
Si dice che adattare le opere di Stephen King per il grande (e piccolo) schermo sia impresa ardua, e la grande mole di film e serie TV per nulla riuscite induce quasi a pensare che potrebbe in effetti essere proprio così.
Jump-scares, superficialità e banalità
Ma non si tratta solo di una questione di fedeltà alla pagina scritta, quanto piuttosto di una questione di essere in grado di proporre, nell’eventualità in cui si decida di deviare anche profondamente dal materiale d’origine, qualcosa in alternativa. Qualcosa, possibilmente, di sensato e ben costruito, qualcosa di qualitativamente equiparabile.
Cosa che questo It come una miriade di altri adattamenti non si dimostra assolutamente in grado di fare. Non è in grado di ricreare l’atmosfera, quell’impalpabile sensazione di ansia e inquietudine che permeava quasi come una cappa di smog le strade, i vicoli, le case, i canali dell’ormai quasi mitica città di Derry, Maine, nelle pagine del romanzo, e, di conseguenza, ripara sua una serie di facili e banali spaventi meccanici che spesso non sortiscono neppure l’effetto sperato, ovvero si fanno via via sempre più involontariamente ridicoli e insopportabili. Perché, questo It di Muschietti, al suggerire preferisce il mostrare platealmente, scadendo per forza di cose nella banalità e nella convenzione, alle sfumature, alle sfaccettature e alle molte interpretazioni rintracciabili nel romanzo preferisce le jump scares e la computer-graphic.
Il film si configura così come un’estenuante maratona di oltre due ore in cui praticamente ogni scena si apre e si chiude alla stessa maniera, con un rumore, un suono, un movimento che attira l’attenzione di questo o quel personaggio e poi con una fugace apparizione di It che, si suppone, dovrebbe suscitare inquietudine mentre invece molto spesso finisce solo per sortire l’effetto opposto (e poi, al di là della generale bassa qualità dell’adattamento televisivo del 1990, quell’ormai iconico Pennywise il Clown di Tim Curry risultava, sinceramente, molto più inquietante e disturbante di questa nuova incarnazione, col volto di Bill Skarsgård).
Così facendo, comunque, si riduce la complessità del romanzo e le conseguenti potenzialità del film ad una successione di scenette che invece che far paura finiscono per farsi, via via, sempre più involontariamente esilaranti (vedi il clamoroso caso dell’uscita dallo schermo che manco in The Ring).
Un mosaico di scenette che non fanno paura, ovvero l'incapacità di fare l'horror
Ma quel che è ancor più grave è che queste numerose scene finiscono per annoiare perché portano lo spettatore a chiedersi quale sia il senso di assistere per oltre due ore alla continua e stanca riproposizione dei più disparati e scalcinati cliché dell’horror (clown malefici, mummie, mostri della laguna nera, cose inanimate che prendono vita, c’è veramente di tutto), oltreché, nel caso il qual spettatore abbia anche letto il romanzo d’origine, a chiedersi per quale oscuro motivo gli sceneggiatori non abbiano seguito lo stesso meccanismo dell’opera scritta, ovvero di fare in modo di riunire prima i protagonisti per poi, gradualmente (ed è questa la parola chiave) rivelare degli incontri che ognuno di loro ha avuto con la propria più recondita paura, incarnata da It, e, di conseguenza, rendere il tutto molto più sensato.
Nel modo in cui si è scelto di realizzare il film, invece, tutto accade troppo in fretta, si pone lo spettatore di fronte ad un mosaico raffazzonato di scene spesso senza alcun collegamento tra loro (salvo che per il fatto che i ragazzi vedono qualcosa), i sette diventano poi amici nello spazio di un secondo e non c’è alcun approfondimento di nessuno di loro (tanti bei personaggi, come Richie, Ben, Stan, Eddie sono semplicemente sprecati).
Incapacità anche di raccontare l'infanzia
E c’è anche da dire che il film non eccelle per nulla neanche sull’altro versante della narrazione, quello del racconto di formazione e della profonda amicizia che lega il gruppo dei “Perdenti” (nel caso di incertezze o dubbi, bastava andare a riguardarsi Stand By Me per rendersi conto di come andava realizzato).
La sceneggiatura e la regia, insomma, semplificano eccessivamente la storia, dando vita ad un adattamento che più convenzionale non si può. La fotografia è buona e anche gli effetti speciali lo sono (ma non poi così tanto, date le ristrettezze di budget), ma in questo It c’è veramente poco altro degno di nota (forse le interpretazione degli attori bambini, tra i quali spicca Sophia Lillis), e il finale si configura probabilmente come uno dei più sfrontatamente ridicoli degli ultimi anni, (allerta spolier, per quel che è possibile spolierare, s'intende) con una montagna di cianfrusaglie attorno alla quale ruotano una miriade di corpi fluttuanti (visione che non si capisce da dove derivi) e la disfatta in quattro e quattr’otto del clown a colpi di bastonate e sprangate (fine spoiler), avendo cura poi, nei successivi due minuti, di ricordare allo spettatore che trattasi solo del “primo capitolo”. Come se ci fossero stati dubbi, al riguardo.
In sintesi, It è un film mediocre, realizzato con l’unico intento di abbracciare la più larga fetta di pubblico possibile, e sembra quasi autodefinirsi con la frase tracciata col sangue su una delle tre porte: “Not Scary At All” (“Per nulla spaventoso”).
In attesa che esca il secondo capitolo (ammesso che si sia disposti a vederlo, dopo essersi dovuti sorbire una tonnellata di banalità già in questo primo atto), meglio andare a recuperarsi il romanzo del Re dell'Orrore ed immaginarsi come il film sarebbe dovuto essere stato realizzato ma non sarà mai realizzato in una Hollywood che più che alla qualità guarda a fare quadrare i bilanci.
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ilcritico89
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sabato 21 ottobre 2017
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galleggiare sulla poltrona del cinema
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Titoli di coda: APPLAUSI IN SALA!
Difficile andare a vedere un film horror al cinema e trovare gente che applaude alla fine, anzi solitamente i commenti sono: che schifezza,soldi buttati,horror?
Invece il remake del film sul pagliaccio più famoso e inquietante del grande schermo è stata una bella sorpresa,finalmente un film Horror come si deve.
Lasciamo perdere i paragoni su ogni aspetto con il film uscito nel 1990 e quale sia il pagliaccio più inquietante e valutiamo il film per quello che è.
Gli effetti speciali sono stupendi,probabilmente uno dei miglior film horror sotto questo aspetto.
La storia è raccontata bene anche se non so se sia coerente e fedele ai libri perchè non letti,i ritmi giusti e i dialoghi tra i ragazzini sono spesso divertenti e spezzano la tensione.
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Titoli di coda: APPLAUSI IN SALA!
Difficile andare a vedere un film horror al cinema e trovare gente che applaude alla fine, anzi solitamente i commenti sono: che schifezza,soldi buttati,horror?
Invece il remake del film sul pagliaccio più famoso e inquietante del grande schermo è stata una bella sorpresa,finalmente un film Horror come si deve.
Lasciamo perdere i paragoni su ogni aspetto con il film uscito nel 1990 e quale sia il pagliaccio più inquietante e valutiamo il film per quello che è.
Gli effetti speciali sono stupendi,probabilmente uno dei miglior film horror sotto questo aspetto.
La storia è raccontata bene anche se non so se sia coerente e fedele ai libri perchè non letti,i ritmi giusti e i dialoghi tra i ragazzini sono spesso divertenti e spezzano la tensione.
Riguardo puramente l'aspetto della paura non si può dire che sia un film che ti faccia saltare dalla poltrona(ormai quale film horror riesce a farlo?) ma riesce a trasmetterti tensione e tenerti incollato fino alla fine senza i soliti e ormai abusati jump scare ma grazie all'ottima interpretazione degli attori e come già detto agli effetti speciali.
Insomma a mio parere un bellissimo film e un ottimo remake cosa difficile da realizzare e trovare in altri film al giorno d'oggi.
Unica nota negativa è che bisognerà "galleggiare" fino a fine 2019 per vedere la seconda parte.
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ricfaio
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sabato 21 ottobre 2017
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perfetto
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Devo dire che avevo paura prima di vedere il film, essendo l'adattamento cinematografico del mio romanzo preferito e perciò temevo di adottare un punto di vista troppo critico nel giudicarlo; però la mia paura era infondata e, nonostante il film non riprenda alla perfezione l'omonimo romanzo di King, riesce a trasmettere i valori e i temi di fondo presenti nel libro. Mettendo da parte i paragoni con la miniserie del 1990, che personalmente non ho mai adorato più di tanto, va ammesso che il Pennywise di Bill Skarsgård è a dir poco stupefacente; mi ha fatto rimanere a bocca aperta, letteralmente, grazie ad un'interpretazione magistrale da parte del giovane attore svedese. Detto ciò, a mio parere IT è un film horror completo, sotto tutti i punti di vista e uno dei migliori film horror mai creati, a mio parere.
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Devo dire che avevo paura prima di vedere il film, essendo l'adattamento cinematografico del mio romanzo preferito e perciò temevo di adottare un punto di vista troppo critico nel giudicarlo; però la mia paura era infondata e, nonostante il film non riprenda alla perfezione l'omonimo romanzo di King, riesce a trasmettere i valori e i temi di fondo presenti nel libro. Mettendo da parte i paragoni con la miniserie del 1990, che personalmente non ho mai adorato più di tanto, va ammesso che il Pennywise di Bill Skarsgård è a dir poco stupefacente; mi ha fatto rimanere a bocca aperta, letteralmente, grazie ad un'interpretazione magistrale da parte del giovane attore svedese. Detto ciò, a mio parere IT è un film horror completo, sotto tutti i punti di vista e uno dei migliori film horror mai creati, a mio parere. Consiglio di andarlo a vedere, ne vale davvero la pena.
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ema
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sabato 21 ottobre 2017
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da vedere, ma non necessariamente
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Il primo l'ho visto da bambino e come molti ne sono rimasto terrorizzato negli anni, tra l'altro rivisto 2 settimane non capisco come fosse possibile, cmq, sicuramente Tim Curry era più "pagliaccio" in certe scene fa davvero ridere(in biblioteca) mentre con l'attuale Pennywise hanno giocato più sul mostro, sul pagliaccio alieno spaventoso. Come effetti ovviamente questo è più spaventoso anche grazie all 'aiuto della CGI (forse troppa in alcune scene?), ma la storia del primo, la caratterizzazione dei vari personaggi e il gioco di squadra restano imbattibili e perché no anche alcune ambientazioni (il nascondiglio di IT). Nel complesso un 6 lo prende anche, ma non lo reputo né un horror, né un filmone.
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Il primo l'ho visto da bambino e come molti ne sono rimasto terrorizzato negli anni, tra l'altro rivisto 2 settimane non capisco come fosse possibile, cmq, sicuramente Tim Curry era più "pagliaccio" in certe scene fa davvero ridere(in biblioteca) mentre con l'attuale Pennywise hanno giocato più sul mostro, sul pagliaccio alieno spaventoso. Come effetti ovviamente questo è più spaventoso anche grazie all 'aiuto della CGI (forse troppa in alcune scene?), ma la storia del primo, la caratterizzazione dei vari personaggi e il gioco di squadra restano imbattibili e perché no anche alcune ambientazioni (il nascondiglio di IT). Nel complesso un 6 lo prende anche, ma non lo reputo né un horror, né un filmone. A livello di horror per esempio ho apprezzato molto insidious. In sostanza penso vada visto almeno una volta, ma se non lo si guarda al cinema( io l'ho visto in lingua coi sottotitoli in streaming prima che uscisse) nom ci si perde nulla, va visto, ma non sarà il film che lascerà il segno, né come horror né come film
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badlands
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sabato 21 ottobre 2017
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felice di essere stato smentito
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Essendo partito con molti pregiudizi, come spesso accade quando un romanzo del Re viene trasposto in film, devo dire che tutto sommato questo IT è un ottimo film, certo manca moltissimo di quanto è contenuto nelle memorabili pagine del romanzo e alcuni cose sono inventate di sana pianta e altre sono totalmente stravolte, ma in definitiva, il film ha un'anima, è ben girato, ben recitato e ha pathos.
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flaw54
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sabato 21 ottobre 2017
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la tensione non c'è
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Film horror che non crea nessun momento di tensione, mentre la paura è l' elemento dominante del racconto e della presenza del clown. Ridicoli e penosi i bulli del paese, migliore la caratterizzazione di alcuni dei giovani ( per esempio il ciccione studioso). Come gran parte dei film americani termina con scene di violenza nelle quali il clown sembra piuttosto l'asino di Alien che il riflesso delle nostre paure.
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(di badlands)
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udiego
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sabato 21 ottobre 2017
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galleggeremo tutti
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Dopo il più che positivo "La Madre" Andy Muschietti si cimenta alla realizzazione del remake di uno dei cult della cinematografia Horror mondiale "IT". Obiettivamente credo che non ci sia bisogno di dilungarsi troppo sui contenuti dell'opera, già ben sviscerati nell'analizzare il romanzo di Stephne King ed il primo film originale. Il mondo dei più piccoli, le loro paure ed il loro inconscio in contrapposizioni al mondo degli adulti, disinteressati, menefreghisti e distratti quando si tratta di ascoltare i più piccoli, sono anche qui rappresentati come erano rappresentati nei precedenti lavori. Il regista in questo caso riesce nella non facile prova di dare qualcosa di suo al prodotto, senza eseguire una mera e semplice scopiazzatura, ma allo stesso tempo senza stravolgere la natura e le atmosfere tanto caratteristiche del film originale.
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Dopo il più che positivo "La Madre" Andy Muschietti si cimenta alla realizzazione del remake di uno dei cult della cinematografia Horror mondiale "IT". Obiettivamente credo che non ci sia bisogno di dilungarsi troppo sui contenuti dell'opera, già ben sviscerati nell'analizzare il romanzo di Stephne King ed il primo film originale. Il mondo dei più piccoli, le loro paure ed il loro inconscio in contrapposizioni al mondo degli adulti, disinteressati, menefreghisti e distratti quando si tratta di ascoltare i più piccoli, sono anche qui rappresentati come erano rappresentati nei precedenti lavori. Il regista in questo caso riesce nella non facile prova di dare qualcosa di suo al prodotto, senza eseguire una mera e semplice scopiazzatura, ma allo stesso tempo senza stravolgere la natura e le atmosfere tanto caratteristiche del film originale. In "IT" non c'è la paura come la percepiamo noi grandi (da qui le lamentele da parte di alcuna parte del pubblico), ma ci sono le paure come le provano i più piccoli, da quelle più banali come passare davanti ad un quadro dal volto inquetante a quelle più importanti dopo esperienze traumatizzanti. "IT" per molti (anche per il sottoscritto) è stato il film che li ha battezzati al cinema dell'horror e della paura e credo che sinceramente anche questo prodotto abbia tutte le caratteristiche, rivisitate ai tempi moderni, di riprendere quel ruolo che aveva assunto il suo predecessore. voto 3.5/5
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gibbi72
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venerdì 20 ottobre 2017
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imperdibile
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Per gli amanti dei film horror un bel film come non si vedeva da molto tempo, si con qualche errore, ma ottimi attori specialmente il clown e un bel adattamento del libro di Stephen King anche se lo stravolge un po’ ma lo adatta ai giorni nostri.ottimi effetti speciali e tre scene memorabili, l’inizio con la barchetta, la casa abbandonata e il finale con la giostra dove sono appesi i bambini che galleggiano.
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Per gli amanti dei film horror un bel film come non si vedeva da molto tempo, si con qualche errore, ma ottimi attori specialmente il clown e un bel adattamento del libro di Stephen King anche se lo stravolge un po’ ma lo adatta ai giorni nostri.ottimi effetti speciali e tre scene memorabili, l’inizio con la barchetta, la casa abbandonata e il finale con la giostra dove sono appesi i bambini che galleggiano. Da vedere.
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