albydrummer
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domenica 29 gennaio 2017
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dodici monoliti...
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Che cosa vogliono queste dodici navi spaziali??..
Pace oppure Guerra?
Il film va seguito passo per passo,con i suoi flashback,è un giro virtuoso della moderna fantascienza,che cinfa capire in un futuro,nuovo,il contatto del linguaggio,capire in un futuro lontano nuovi ospaiti sulla terra. Mentre i terrestri si preparonomad una guerra contro di loro,la Cina è la prima a combatterli,invece la dottoressa Louise Banks (Amy Adams) cerca di evitare in un dialogo cupo,sofferto,lento con dei misteriosi due alieni,che loro simpaticamente chiamano Tom e Jerry. Con l' aiuto del fisico Ian Donnely (Jeremy Renner) riusciranno a scoprire cosa vogliono questi strani extraterrestri.
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Che cosa vogliono queste dodici navi spaziali??..
Pace oppure Guerra?
Il film va seguito passo per passo,con i suoi flashback,è un giro virtuoso della moderna fantascienza,che cinfa capire in un futuro,nuovo,il contatto del linguaggio,capire in un futuro lontano nuovi ospaiti sulla terra. Mentre i terrestri si preparonomad una guerra contro di loro,la Cina è la prima a combatterli,invece la dottoressa Louise Banks (Amy Adams) cerca di evitare in un dialogo cupo,sofferto,lento con dei misteriosi due alieni,che loro simpaticamente chiamano Tom e Jerry. Con l' aiuto del fisico Ian Donnely (Jeremy Renner) riusciranno a scoprire cosa vogliono questi strani extraterrestri. Un film diverso dal solito film di fantascienza pochi effettinspecilai,invece mette in evidenza un tema affascinate quello dell amicizia,,della vita che loro vorrebbero in un futuro vivere sulla terra,far parte del pianeta,e questo dialogo che riesca a salvare la terra dagli attacchi prima dimtuttomda quello cinese..e con ciò con la metafora della morte e della nascita della fiflia della protagonista,si evisenzia,il punto eesatto delfilm ,il concetto della vita ,gia visto diversamente dal fim The life of tree di Malik. qui abbiamo il linguaggio,gli stani messaggi degli alieni,dei vari segni cercando di capire a piùà presto cio che hanno intenzione. w qui dobbiamo un pò capire anche,che c è qualcosa di Kubrick,l astronave come Un Monolito che sta li fermo,dove rappresenta tutta la forza degli extraterresrti,dove la dottoresa si trova in passaggio tra i deu mondi,all interno dell astronave... La terra è salva!!!
Missione Compiuta!!
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deborahm
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domenica 29 gennaio 2017
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la parola è ciò che conta
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“Arrival” nuovo film di Denis Villeneuve, basato sul racconto “Storia della tua vita”, ci trasporta in una coinvolgente esperienza fantascientifica che non riecheggia all’orecchio e all’occhio come qualcosa di già sentito o visto. È un insieme di emozioni e sentimenti che noi viviamo assieme alla protagonista Louise Banks (Amy Adams), linguista di fama e Ian Donnely (Jeremy Renner), abile scienziato. In dodici zone del mondo atterrano dei monoliti alieni che lasciano trasparire ben poco il perché del loro arrivo. Louise è chiamata dal governo per cercare di capirne lo scopo sulla terra, assieme a Ian. Dall’inizio notiamo subito la rottura con l’ambiente terreno nel passaggio dalla verticalità all’orizzontalità per poter entrare nella strana presenza nel tentativo di interagire con l’ “altro”.
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“Arrival” nuovo film di Denis Villeneuve, basato sul racconto “Storia della tua vita”, ci trasporta in una coinvolgente esperienza fantascientifica che non riecheggia all’orecchio e all’occhio come qualcosa di già sentito o visto. È un insieme di emozioni e sentimenti che noi viviamo assieme alla protagonista Louise Banks (Amy Adams), linguista di fama e Ian Donnely (Jeremy Renner), abile scienziato. In dodici zone del mondo atterrano dei monoliti alieni che lasciano trasparire ben poco il perché del loro arrivo. Louise è chiamata dal governo per cercare di capirne lo scopo sulla terra, assieme a Ian. Dall’inizio notiamo subito la rottura con l’ambiente terreno nel passaggio dalla verticalità all’orizzontalità per poter entrare nella strana presenza nel tentativo di interagire con l’ “altro”. Louise fin da subito tenta di instaurare un rapporto con gli eptapodi, così chiamati gli “alieni” nel corso del film, capendo che si avvalgono di un loro linguaggio scritto. Nelle poche ore che Louise è sulla Terra, è posta di fronte a delle scelte, che la porteranno a dare un senso a quei simboli circolari che le vengono mostrati nel monolite dai due alieni. La parola è ciò che aiuta Louise e Ian a mettersi in contatto con l’altro ed è quindi il linguaggio che creerà un legame tra l’umano e l’alieno, tra noi e loro. Ciò che prevale è la rottura con il tempo umano, e la prevalenza di una nuova percezione del tempo: “Cosa faresti se potessi vedere tutta la tua vita e il suo svolgersi?”.
La fotografia del film è di una purezza sofisticata nei giochi di luce e oscurità, tra bianco e nero; l’occhio dello spettatore è addolcito dalla scelta dei colori e dalla chiarezza delle immagini. Ci troviamo dinanzi a un film che ha ben poco dei comuni cliché fantascientifici, qui ciò che rende possibile il gioco a somma zero è il linguaggio ed è quindi fondamentale la figura di una linguista più della figura di uno scienziato. Mette in scena una storia nuova che si posiziona bene tra i vari film del suo genere. Ciò che rende godibile e accattivante la visione del film sono le musiche di Jóhann Jóhannsson, con suoni vibranti e decisi.
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barone di firenze
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domenica 29 gennaio 2017
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buono
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Io non sono un estimatore dei film di fantascienza a meno che non siano fatti da registi a livello di Steven Spielgher, ma questo mi è piaciuto e spiego il perchè:
Forest Whitaker, nulla da dire ormai è un veterano, ma i due attori principali finalmente non due piacioni come è solito fare il cinema Holliwoodiano, Amy Adams è deliziosa e anche Jeremy Renner fa la sua parte.
Il film è onorico, sentimantale a tal punto da essere dispiaciuto dalla morte di Jerry il calamaro gigante, la tensione che da il mondo guerrafondaio, che vuole la guerra a tutti costi, un pò sopra le righe il premier cinese che dal il cellulare privato alla ragazza paragnosta, ma tutto sommato si fa perdonare.
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Io non sono un estimatore dei film di fantascienza a meno che non siano fatti da registi a livello di Steven Spielgher, ma questo mi è piaciuto e spiego il perchè:
Forest Whitaker, nulla da dire ormai è un veterano, ma i due attori principali finalmente non due piacioni come è solito fare il cinema Holliwoodiano, Amy Adams è deliziosa e anche Jeremy Renner fa la sua parte.
Il film è onorico, sentimantale a tal punto da essere dispiaciuto dalla morte di Jerry il calamaro gigante, la tensione che da il mondo guerrafondaio, che vuole la guerra a tutti costi, un pò sopra le righe il premier cinese che dal il cellulare privato alla ragazza paragnosta, ma tutto sommato si fa perdonare. Da vedere.
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debrab
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domenica 29 gennaio 2017
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noi siamo human, voi?
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Villeneuve cavalca l'onda del facile successo con il neonato genere fantascientifico emozionale di cui Interstellar è il principale manifesto. Quindi c'è tutto. Ci sono gli alieni, c'è la distorsione del tempo e poi c'è il triste caso umano e familiare che fa da collante per tutto il film e che, ancora una volta, cavalca i buoni sentimenti e i rapporti tra madre e figlio. Veniamo al primo aspetto: gli alieni. Un merito per la fotografia di sicuro lo si può riconoscere. Ancora una volta gli alieni sono poliponi che, se tratti dall'atmosfera nebbiosa e ovattata in cui sono calati, potrebbero parere alquanto bizzarri e ridicoli. Ma noi ascoltiamo le musiche e ci lasciamo travolgere quindi alla fine tutto bene.
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Villeneuve cavalca l'onda del facile successo con il neonato genere fantascientifico emozionale di cui Interstellar è il principale manifesto. Quindi c'è tutto. Ci sono gli alieni, c'è la distorsione del tempo e poi c'è il triste caso umano e familiare che fa da collante per tutto il film e che, ancora una volta, cavalca i buoni sentimenti e i rapporti tra madre e figlio. Veniamo al primo aspetto: gli alieni. Un merito per la fotografia di sicuro lo si può riconoscere. Ancora una volta gli alieni sono poliponi che, se tratti dall'atmosfera nebbiosa e ovattata in cui sono calati, potrebbero parere alquanto bizzarri e ridicoli. Ma noi ascoltiamo le musiche e ci lasciamo travolgere quindi alla fine tutto bene. Un po' meno bene (ed è la parte che più fa innervosire lo spettatore un pochino più pignolo) è tutta la questione scientifica. Non è credibile che la nostra eroina si piazzi con una lavagnetta con scritto HUMAN per tentare di stabile un contatto. Chomsky, emerito padre della linguistica, si sarà rivoltato nella sua aula del MIT. E non serve essere un luminare, basta aver anche solo fatto un corso base di tale disciplina per comprendere che la comunicazione primitiva è basata sul disegno. Quindi bella mia, non serve che ci metti due settimane per comprendere che il loro sistema di scrittura non si basa su morfemi e fonemi come il nostro. Ma qua andrebbe visto cosa ha scritto quel tale che ha inventato la storia. E forse Heisserer potrebbe essere scusato nell'aver commesso tutta una serie di ingenuità che fa parere gli americani privi di ogni intelligenza. L'ossatura e gli eventi che si affastellano sono purtroppo trattati con faciloneria. Come ad esempio la bomba nel guscio, buttata lì da dei ribelli che hanno visto un video su youtube (nessuno spessore psicologico a questa gente) o ancora le procedure militare con cui vengono stabiliti i contatti. Ma che stiamo giocando a Risiko? Insomma sotto questi due aspetti c'è parecchio da criticare. Ma l'amalgama che si va a formare con l'aggiunta di due ingredienti fondamentali come il tempo e l'amore madre-figlia, va a compensare diverse mancanze. In primis l'inserimento dei flashfoward che stordiscono lo spettatore. A metà film forse si è già capito tutto, ma resta comunque una buona dose di dubbi da risolvere. Era da evitare qualche indizio probabilmente, in modo da poter godere del colpo di scena finale. Ma si deve ammettere che per il resto fila tutto. E infine i sentimenti. Non si può non riconoscere la delicatezza delle inquadrature e il sentimento che infonde tutta la vicenda. Detto ciò Amy Adams non è forse in una delle sue interpretazioni migliori, ma il cast nonostante tutto funziona. Insomma un film da vedere, per il quale forse si spendono un po’ troppe energie per affibbiare oscar (ben 8 in nominations) complice, forse, un'annata di magra per il cinema statunitense.
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ralphscott
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sabato 28 gennaio 2017
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la dr.ssa louise tramite di due mondi
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Opera originale,criptica,intensa ed affascinante. Il piano del tempo è stravolto e con lui,in parte,lo spettatore. Nonostante il ritmo compassato,la trama coinvolge e le vicende del manipolo di scienziati e soldati ci fanno trepidare. La brava A. Adams cambierà il futuro dell'umanità con una telefonata e la sensibilità propria di una creatura predestinata.
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weachilluminati
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sabato 28 gennaio 2017
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bello perché buio e lento?
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Invito??
Ci possiamo stare dentro
ma possiamo anche sbadigliare.
Va accettato solo come esperimento
ma non lo amerò mai.....................
mi ha annoiato
ha detto poco o nulla
stop
weachilluminati
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storyteller
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sabato 28 gennaio 2017
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l'umanesimo della fantascienza classica
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Girato in stato di grazia, un po' pretenzioso nel rappresentare le battute finali ma indubbiamente ricco di spunti sviluppati con competenza e intelligenza, il film di Villeneuve porta avanti una riflessione umanista sulla forza delle parole (da sole, capaci di determinare il futuro ancor più di certe armi) e riprende temi e tropi cari della fantascienza classica ricodificandoli a modo proprio.
Ciò che colpisce maggiormente, però, è la funzionalità con cui il montaggio e il sonoro supportano le complesse circonvoluzioni emotive, percettive e sensorie della protagonista, riuscendo a rendere coerente e credibile una soluzione di sceneggiatura che in film analoghi (vedi Interstellar) cedeva un po' troppo al melodramma di carattere figurativo.
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Girato in stato di grazia, un po' pretenzioso nel rappresentare le battute finali ma indubbiamente ricco di spunti sviluppati con competenza e intelligenza, il film di Villeneuve porta avanti una riflessione umanista sulla forza delle parole (da sole, capaci di determinare il futuro ancor più di certe armi) e riprende temi e tropi cari della fantascienza classica ricodificandoli a modo proprio.
Ciò che colpisce maggiormente, però, è la funzionalità con cui il montaggio e il sonoro supportano le complesse circonvoluzioni emotive, percettive e sensorie della protagonista, riuscendo a rendere coerente e credibile una soluzione di sceneggiatura che in film analoghi (vedi Interstellar) cedeva un po' troppo al melodramma di carattere figurativo.
Un'opera che verrà ricordata, oltre che per il suo valore filmico, anche per i Valori che intende trasmettere - e senza darci l'impressione di voler "insegnare" cosa sia la tolleranza, ma semplicemente mostrandoci uno o più futuri possibili, e invitandoci a scegliere.
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vandamme84
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sabato 28 gennaio 2017
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grande delusione
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Onestamente film estremamente deludente. Non che mi aspettassi un film d'azione, ma per fare un paragone Contact, era molto migliore come storia.
Non voglio spoilerare il finale, ma credo che quando si arriva alla conclusione, penso che la trama del film si dimostri troppo poco credibile. Un film senza un briciolo di azione dovrebbe reggersi su una trama credibile, invece si arriva alla fine rendendosi conto che si è messo insieme solo un castello di carte che crolla inesorabilmente
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maumauroma
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sabato 28 gennaio 2017
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arrival
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L' origine e il progressivo svilupparsi del linguaggio ha rappresentato una vera e propria pietra miliare per l'evoluzione della specie umana, mentre la nascita della scrittura ha dato luogo attraverso i millenni alla diffusione della Conoscenza e del Sapere. Fonemi e grafemi che hanno creato le fondamenta per lo sviluppo della civilta' terrestre. La professoressa Louise Banks e' una grande studiosa delle lingue parlate e scritte, delle loro affascinanti e misteriose origini, di come una lingua abbia potuto plasmare il carattere di un popolo e la personalita' di un singolo. Louise ha alle spalle un difficile e doloroso passato a causa della morte precoce per cancro della figlia adorata.
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L' origine e il progressivo svilupparsi del linguaggio ha rappresentato una vera e propria pietra miliare per l'evoluzione della specie umana, mentre la nascita della scrittura ha dato luogo attraverso i millenni alla diffusione della Conoscenza e del Sapere. Fonemi e grafemi che hanno creato le fondamenta per lo sviluppo della civilta' terrestre. La professoressa Louise Banks e' una grande studiosa delle lingue parlate e scritte, delle loro affascinanti e misteriose origini, di come una lingua abbia potuto plasmare il carattere di un popolo e la personalita' di un singolo. Louise ha alle spalle un difficile e doloroso passato a causa della morte precoce per cancro della figlia adorata. Ma la sua competenza nel campo linguistico sara' chiamata in causa quando dodici enormi astronavi aliene con extraterrestri a bordo si mostreranno sospese a pochi metri dal suolo in dodici diversi luoghi del pianeta. La professoressa Banks verra' convocata dall'esercito americano per trovare un modo di relazionarsi con queste forme di vita, per cercare di comprendere la lingua scritta e parlata di alieni dalla forma di giganteschi polpi con sette tentacoli e che comunicano attraverso schizzi di inchiostro che si coagulano su una parete trasparente a formare cerchi con misteriosi ideogrammi ai loro bordi. A poco a poco Louise riuscira' a interpretare i loro segni, a capire il motivo della loro missione sulla terra, a evitare una devastante guerra dei mondi. Inoltre i loro messaggi di pace riusciranno a dare un senso al dolore sofferto per la perdita della figlia e la renderanno catalizzatrice di pace tra i popoli e profeta del proprio futuro. L'opera di Denis VIlleneuve e' sicuramente uno dei film di fantascienza piu' riusciti degli ultimi anni, affascinante e coinvolgente come pochi. Il messaggio principale di Arrival e' quello dell'importanza della Conoscenza per la vita di tutti gli esseri umani e di quanto siano fondamentali le relazioni e il dialogo tra tutte le genti del pianeta. La prima parte del film e' sicuramente la piu' riuscita per la tensione e l'attesa che il regista riesce a produrre nello spettatore, mentre il finale si aggroviglia un po' troppo sui turbamenti esistenziali di Louise. Comunque la bellezza quasi metafisica delle strutture aliene e la loro forma di scrittura resteranno a lungo nella memoria
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una voce
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sabato 28 gennaio 2017
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un gran bel film!
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Gli adepti della fantascienza tutta action se lo scordino, ma per tutti gli altri un film da non perdere! Per i quali non sarà un film lento, ma da assaporare nel suo svolgersi, che ti tiene incollato alla sedia fino alla fine. Non in senso adrenalinico da mangarsi le unghie, ma nel senso dei contenuti e dei significati che come in un puzzle si svelano completamente solo alla fine. Bravo Villeneuve a tenere insieme tutti i pezzi del puzzle senza mai stancare o disperdersi. Contribuisce anche la ottima performance della Amy Adams, sulle qui spalle si regge il film e si regge bene. Finlmente senza sbandierare, un film con un bel personaggio femminile come protagonista, merce rara. Non sto a ripetere quanto già detto in altre recensioni amanti del film con cui concordo pienamente.
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Gli adepti della fantascienza tutta action se lo scordino, ma per tutti gli altri un film da non perdere! Per i quali non sarà un film lento, ma da assaporare nel suo svolgersi, che ti tiene incollato alla sedia fino alla fine. Non in senso adrenalinico da mangarsi le unghie, ma nel senso dei contenuti e dei significati che come in un puzzle si svelano completamente solo alla fine. Bravo Villeneuve a tenere insieme tutti i pezzi del puzzle senza mai stancare o disperdersi. Contribuisce anche la ottima performance della Amy Adams, sulle qui spalle si regge il film e si regge bene. Finlmente senza sbandierare, un film con un bel personaggio femminile come protagonista, merce rara. Non sto a ripetere quanto già detto in altre recensioni amanti del film con cui concordo pienamente. Aggiungo solo che fino a un certo punto del film l'umanità tutta non ci fa una gran bella figura, ognuno a modo suo, nessuno escluso, finché non sopraggiunge un punto di vista diverso, (quello della vera umanità) portato dagli alieni, ovvero quello di voler aiutare, cercare l'unità, in un'ottica che trascende il tempo con le barriere che necessariamente questo impone, ma che sono là per essere superate, consentendoci così di aprirci a una vita nuova. Un film diverso dal solito, da vedere al cinema, perché anche visivamente molto bello.
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