robertovalenzi
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giovedì 1 novembre 2018
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per chi soffre di insonnia
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Non sono riuscito ad arrivare al finale. L'espressione della faccia fissa a paura/stupore della Amy Adams è stucchevole. La bambina che appare ogni 5 minuti , con l' intento di fare di una vicenda planetaria una questione personale è veramente datata. L'ampio uso delle voci dei telegiornali fa pensare ad un espediente per non spendere soldi, occultando l' azione dietro a semplici annunci parlati. Il film ha il solo scopo di promuovere la "comprensione dei popoli" cosa molto gradita alle buoniste-pacifiste fai da te moderne, di cui il film è chiaramente mirato.... Pur non essendo amante dell' azione pura, sento un po la mancanza dei vecchi star trek dove si respirava un aria forse un pò artefatta ma dinamica.
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Non sono riuscito ad arrivare al finale. L'espressione della faccia fissa a paura/stupore della Amy Adams è stucchevole. La bambina che appare ogni 5 minuti , con l' intento di fare di una vicenda planetaria una questione personale è veramente datata. L'ampio uso delle voci dei telegiornali fa pensare ad un espediente per non spendere soldi, occultando l' azione dietro a semplici annunci parlati. Il film ha il solo scopo di promuovere la "comprensione dei popoli" cosa molto gradita alle buoniste-pacifiste fai da te moderne, di cui il film è chiaramente mirato.... Pur non essendo amante dell' azione pura, sento un po la mancanza dei vecchi star trek dove si respirava un aria forse un pò artefatta ma dinamica. Insomma una noia totale per un film che ottiene solo il risultato di aspettare con impazienza i titoli di coda.
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foxxina
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venerdì 1 dicembre 2017
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bellissimo!
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Ottima trama, molto toccante e complicato. Ti fa riflettere davvero sul fatto che potrebbe davvero succedere un giorno una cosa simile. Anche se all'inizio può sembrare pesante, quando parte parte davvero in marcia. Ha un bellissimo colpo di scena finale che mi ha veramente stupito! Bello davvero!
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raysugark
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martedì 28 novembre 2017
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arrival
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I film sulla comunicazione del linguaggio extraterrestre sono interessanti per quanto i protagonisti, possano comprendere quali sono i motivi per cui gli extraterrestri sono venuti sul pianeta Terra. La narrazione di questi film sono spesso intriganti, allo stesso modo anche filosofici pieno di simbolismi. Allo stesso tempo i film sui loop sono intriganti per vivere l’esperienza, su come i protagonisti affrontano il cambiamento del passato per migliorare il proprio futuro. Dopo il successo di Prisoners, Enemy e Sicario, il regista canadese Denis Villeneuve passa a realizzare un progetto diverso. Infatti il suo prossimo progetto, si addentra nei temi sia sulla comunicazione del linguaggio extraterrestre sia sul loop.
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I film sulla comunicazione del linguaggio extraterrestre sono interessanti per quanto i protagonisti, possano comprendere quali sono i motivi per cui gli extraterrestri sono venuti sul pianeta Terra. La narrazione di questi film sono spesso intriganti, allo stesso modo anche filosofici pieno di simbolismi. Allo stesso tempo i film sui loop sono intriganti per vivere l’esperienza, su come i protagonisti affrontano il cambiamento del passato per migliorare il proprio futuro. Dopo il successo di Prisoners, Enemy e Sicario, il regista canadese Denis Villeneuve passa a realizzare un progetto diverso. Infatti il suo prossimo progetto, si addentra nei temi sia sulla comunicazione del linguaggio extraterrestre sia sul loop. Nel 2016 Denis Villeneuve realizza Arrival con protagonisti Amy Adams e Jeremy Renner, con la partecipazione di Forest Whitaker. Nel film la protagonista è una professoressa linguista che deve comprendere, il motivo per cui gli extraterrestri sono atterrati sul pianeta Terra. Man mano che la protagonista comunica con gli extraterrestri attraverso il loro linguaggio, comprenderà sempre di più su di loro fino ad arrivare a una sorprendente conclusione. Arrival a differenza degli altri film sugli extraterrestri, non è un film sul eroismo pieno di esplosioni. Su questo punto di vista rende il film originale ed emozionante, soprattutto nella sequenza di apertura e di chiusura che vengono accompagnati dalla musica di Max Richter ‘On the nature of Daylight‘. I personaggi vengono caratterizzati da renderli interessanti, da far funzionare la narrazione del film. Rende ancora più interessante soprattutto come la comunicazione tra la protagonista e gli extraterrestri, si sviluppa nel andamento della storia. Amy Adams fa una performance interessante ed emozionante, da poter costruire l’andamento della storia dal inizio alla fine senza rovinare il ritmo della narrazione.
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franco1206
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mercoledì 30 agosto 2017
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la più grande scemenza degli ultimi anni
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non capisco proprio tutte queste lodi. già a partire da lei che va lì con la lavagnetta con su scritto il suo nome, indicandosi per dire "questa sono io", viene il classico latte alle ginocchia. neanche un bambino delle elementari inventerebbe una cosa tanto insulsa. ce ne sarebbe da dire, perché tutto il film è costellato di ingenuità disarmanti. ma mi limito ad elencarne un paio perché davvero non vale la pena di perderci del tempo. pensate ad esempio che un popolo alieno che arriva da chissà quanti anni luce di distanza con incredibili astronavi che stanno sospese in cielo e quindi con tecnologie avanzatissime venga a visitarci senza aver prima studiato perfettamente il modo di comunicare con noi?? già noi con google translator possiamo comunicare in tutte le lingue! e la loro "lingua" e la velocità con cui è stata decifrata: no comment (sennò mi scappa una parolaccia)! e poi questi octopus: non se ne può più!! gli alieni "americani" o sono esseri umanoidi filiformi o piovre!! ma quanto li pagano questi inventori di infantili storielle e soggetti? in fin dei conti, l'unico alieno che mi ha convinto e impressionato era quello de "la cosa" di john carpenter! insuperato! basta.
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non capisco proprio tutte queste lodi. già a partire da lei che va lì con la lavagnetta con su scritto il suo nome, indicandosi per dire "questa sono io", viene il classico latte alle ginocchia. neanche un bambino delle elementari inventerebbe una cosa tanto insulsa. ce ne sarebbe da dire, perché tutto il film è costellato di ingenuità disarmanti. ma mi limito ad elencarne un paio perché davvero non vale la pena di perderci del tempo. pensate ad esempio che un popolo alieno che arriva da chissà quanti anni luce di distanza con incredibili astronavi che stanno sospese in cielo e quindi con tecnologie avanzatissime venga a visitarci senza aver prima studiato perfettamente il modo di comunicare con noi?? già noi con google translator possiamo comunicare in tutte le lingue! e la loro "lingua" e la velocità con cui è stata decifrata: no comment (sennò mi scappa una parolaccia)! e poi questi octopus: non se ne può più!! gli alieni "americani" o sono esseri umanoidi filiformi o piovre!! ma quanto li pagano questi inventori di infantili storielle e soggetti? in fin dei conti, l'unico alieno che mi ha convinto e impressionato era quello de "la cosa" di john carpenter! insuperato! basta. non affatico ulteriormente i polpastrelli per un film che non vale nemmeno la pelle che rimane sui tasti. secondo me dall'inizio alla fine soldi buttati al vento, sia per la sua produzione, sia per le persone che speranzose se lo sono sorbito al cinema. io l'ho guardato fino in fondo giusto per sapere fino a che punto poteva arrivare la scemenzeria di chi l'ha scritto e diretto. in tema fantascienza andiamo davvero di male in peggio. e a giudicare dalle lodi qui, gli spettatori altrettanto.
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[+] e summa summarum...
(di franco1206)
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nerowolfe
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venerdì 25 agosto 2017
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film complesso, potrebbe essere nuova fantascienza
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Ecco, al finco di cose poco chiare, se non oscure, delle idee stupefacenti. La non linearità del tempo è un concetto che stravolge la nostra logica, e da origine ad un intersecarsi di più piani storici (o di sequenza degli eventi), di cui non si capisce le interrelazioni, posto che ci sono, ovviamente. Da seguire gli sviluppi, se ci saranno.
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pastorius
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giovedì 24 agosto 2017
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vivi pienamente la tua vita
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Purtroppo essere recensori vuol dire andare spesso fuori dal contesto della summa visiva di un regista come Villeneuve. Bisogna essere veramente acuti per poter scrivere una sceneggiatura così semplice e incisiva. Qui non si tratta della solita boiata di indipendence day e analoghi, si esplora l'universo complesso della psiche umana, attraverso la possibilità , ipotetica , di poter avere una visione a 360° di ciò che saranno le nostre scelte e la nostra vita e dalla conseguente fatica di accettare sempre e comunque quello che avverrà. In un ottica quasi Buddista Villeneuve utlizza il deus ex-machina alieni per poter accettare la morte, la vita e una forza nuova per poter affrontare entrambe: la comunicazione .
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Purtroppo essere recensori vuol dire andare spesso fuori dal contesto della summa visiva di un regista come Villeneuve. Bisogna essere veramente acuti per poter scrivere una sceneggiatura così semplice e incisiva. Qui non si tratta della solita boiata di indipendence day e analoghi, si esplora l'universo complesso della psiche umana, attraverso la possibilità , ipotetica , di poter avere una visione a 360° di ciò che saranno le nostre scelte e la nostra vita e dalla conseguente fatica di accettare sempre e comunque quello che avverrà. In un ottica quasi Buddista Villeneuve utlizza il deus ex-machina alieni per poter accettare la morte, la vita e una forza nuova per poter affrontare entrambe: la comunicazione . "in un epoca di informatica la gente a perso il dono della comunicazione" Dalai Lama. Solo accettando ciò che si è e ciò che ci accade possiamo superare con equanimità ciò che la vita e il fato ci propone. Voi avreste il coraggio di avere un figlio sapendo che morirebbe? Con maestria ed arte ci viene proposto una riflessione su chi siamo e sulla forza del verbo .In principio era il verbo ...e Villeneuve ha fatto un piccolo capolavoro che arriva diritto ai sentimenti più profondi.
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alexmanfrex
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venerdì 11 agosto 2017
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fastascienza matura
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Il più classico dei cliche sulla fantascienza è al centro di questo suggestivo film diretto da Villeneuve: l'incontro fra l'uomo e una forma di vita aliena. Se il tema in questione è stato abbondantemente ripreso dal mondo del cinema, interessante è invece il tema al centro del film e cioè il linguaggio e il tentativo di stabilire una qualche forma di comunicazione primordiale con gli essere alieni. Tema che era quasi sempre rimasto volutamente nascosto nel filone fantascientifico pop-corn, laddove i vari Superman, Thor etc ... sui loro pianeti di origine sono già in grado di parlare l'inglese e arrivano sulla terra senza il minimo problema di ambientamento linguistico (con buona pace del turista medio che a fatica riesce a chiedere informazioni stradali all'estero .
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Il più classico dei cliche sulla fantascienza è al centro di questo suggestivo film diretto da Villeneuve: l'incontro fra l'uomo e una forma di vita aliena. Se il tema in questione è stato abbondantemente ripreso dal mondo del cinema, interessante è invece il tema al centro del film e cioè il linguaggio e il tentativo di stabilire una qualche forma di comunicazione primordiale con gli essere alieni. Tema che era quasi sempre rimasto volutamente nascosto nel filone fantascientifico pop-corn, laddove i vari Superman, Thor etc ... sui loro pianeti di origine sono già in grado di parlare l'inglese e arrivano sulla terra senza il minimo problema di ambientamento linguistico (con buona pace del turista medio che a fatica riesce a chiedere informazioni stradali all'estero ...). Improvvisamente, in 12 punti diversi della Terra, compaiono delle enormi navi spaziali che recano al loro interno una forma di vita aliena molto complessa a dalla conformazione che richiama quella di enormi polpo a 7 tentacoli ... Nel tentativo di stabilire un contatto con gli ospiti alieni, le nazioni coinvolte nell'incontro ravvicinato reclutano le migliori menti del pianeta, principalmente fisici ed esperti di lingua. Per l'America viene richiamata Louise, linguista di fama mondiale, a collaborare con il fisico teorico Ian. Il compito si dimostrerà estremamente arduo, soprattutto in relazione alle tempistiche decisamente strette che gli stati offrono ai loro esperti per risolvere la crisi ... Il punto forte del film risiede nella sua capacità di affrontare in maniera diretta l'argomento della comunicazione, quello che è stato alla base delle grandi campagne di colonizzazione della storia umana, ma che in questo caso è spostato su un piano più universale e complesso. Sicuramente ne risente un po'la scorrevolezza che a tratti potrebbe fa sembrare anche noiosi i passaggi in cui Louise vive i le sue esperienze di lucide visioni, ma che poi si scopriranno essere fondamentali nella comprensione della vicenda. Gli attori donano un'interpretazione molto ermetica a funzionale alla vicenda. Arrival ; mescola i generi e abbraccia in una volta sola molteplici tematiche: il senso della vita, la fisica, la metafisica, la comunicazione, la politica. Un film decisamente originale che rientra in quella categoria di film di fantascienza che tengono anche conto della scienza, proseguendo nel solco tracciato da Gravity e Interstellar.
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elguape
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martedì 11 luglio 2017
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il miglior film di fantascienza da anni
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Denis Villeneuve è uno dei registi più interessanti degli ultimi anni (Enemy, Prisoners, Sicario e presto Blade Runner 2049); con Arrival dimostra di avere una padronanza del mezzo cinematografico rara da trovare in questo periodo.
É esattamente questo il maggior pregio di Arrival: la coerenza. Il regista è costantemente in controllo degli avvenimenti e di ciò che vuole raccontare, non c'è bisogno di eccessivi "spiegoni" (v. monologo sull'amore in Interstellar) perchè ciò che ci serve è davanti ai nostri occhi, basta aprirli e usare il cervello. Detto questo è ovvio che si tratti di un film di fantascienza "atipico", molto ragionato e con poca azione (se cercate qualcosa alla Trasformers guardate altrove).
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Denis Villeneuve è uno dei registi più interessanti degli ultimi anni (Enemy, Prisoners, Sicario e presto Blade Runner 2049); con Arrival dimostra di avere una padronanza del mezzo cinematografico rara da trovare in questo periodo.
É esattamente questo il maggior pregio di Arrival: la coerenza. Il regista è costantemente in controllo degli avvenimenti e di ciò che vuole raccontare, non c'è bisogno di eccessivi "spiegoni" (v. monologo sull'amore in Interstellar) perchè ciò che ci serve è davanti ai nostri occhi, basta aprirli e usare il cervello. Detto questo è ovvio che si tratti di un film di fantascienza "atipico", molto ragionato e con poca azione (se cercate qualcosa alla Trasformers guardate altrove). É un'opera che parla della lingua, della comunicazione, della possibilità di comunicare tra noi in quanto specie, di unirci nei momenti del bisogno.
Il film in sè è tecnicamente perfetto: fotografia, attori (Amy Adams ancora una volta in un grande ruolo) colonna sonora... trovare un difetto è pressochè impossibile. Assolutamente un must per chi ama il cinema (non necessariamente di fantascienza)
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[+] la "coerenza"....
(di franco1206)
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hollyver07
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lunedì 12 giugno 2017
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cosa conta di più...
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....sapere o essere consapevoli...?! Ciao. Mi pongo il quesito iniziale evitando così di reiterare la descrizione del film che in questo caso mi appare decisamente superflua. Anticipo anche il giudizio personale sull stesso - Ottimo - perchè lo considero realmente tale nel suo genere. Bella storia, ben trattata, diretta e recitata da attori adeguati al climax della trama. Sono da stigmatizzare le consistenti assonanze con numerose pellicole del genere (intreso a quelle più sensibili e paradossalmente meno commerciali). Assonanze che in questo caso non hanno nuociuto allo sviluppo della trama ma, a suo merito, ne hanno evidenziato gli spunti narrativi ed i possibili elementi di riflessione che chiunque può manifestare.
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....sapere o essere consapevoli...?! Ciao. Mi pongo il quesito iniziale evitando così di reiterare la descrizione del film che in questo caso mi appare decisamente superflua. Anticipo anche il giudizio personale sull stesso - Ottimo - perchè lo considero realmente tale nel suo genere. Bella storia, ben trattata, diretta e recitata da attori adeguati al climax della trama. Sono da stigmatizzare le consistenti assonanze con numerose pellicole del genere (intreso a quelle più sensibili e paradossalmente meno commerciali). Assonanze che in questo caso non hanno nuociuto allo sviluppo della trama ma, a suo merito, ne hanno evidenziato gli spunti narrativi ed i possibili elementi di riflessione che chiunque può manifestare. In merito alla mia frase di lancio, su cosa conti di più, la protagonista mediante una sorta di "catarsi" empatica giunge ad una consapevolezza che (forse..) si potrebbe etichettare come "autodeterminazione del proprio destino". Caspita che spreco di paroloni... ma in sostanza, a lei (SPOILER - SPOILER - SPOILER)....
... è concesso di scegliere il proprio destino (conseguenze annesse ed optional), In merito, evito d'intraprendere riflessioni sul fatto che lei veda solo gli esiti delle sue azioni, quindi i "pre-ricordi" che ha sono esclusivamente legati alla scelta fatta e non a quelle non fatte ed è chiaro indice di quali saranno le sue decisioni sul proprio "futuro". Chiedo scusa, mi sono lasciato prendere la mano da superficiali elucubrazioni, ad ogni buon conto, il film merita d'esser visto e Denis Villeneuve si merita un bell'attestato di personale stima. Saluti a tutti
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cyrus70
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mercoledì 31 maggio 2017
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noia interstellare
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Un film che pareva convincente all'inizio si tramuta dopo mezz'ora in un mattone pesantissimo
[+] oohh! meno male!
(di franco1206)
[ - ] oohh! meno male!
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