Il piccolo principe |
||||||||||||||
Un film di Mark Osborne.
Con Riley Osborne, Alessandro Gassmann, Rachel McAdams, James Franco, Marion Cotillard.
continua»
Titolo originale The Little Prince.
Animazione,
Ratings: Kids,
durata 107 min.
- Francia 2015.
- Lucky Red
uscita venerdì 1 gennaio 2016.
MYMONETRO
Il piccolo principe
valutazione media:
3,41
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Saint-Exupéry tra ragione e sentimento
di Roberto Nepoti La Repubblica
Portare sullo schermo "Il Piccolo Principe", l'opera della letteratura francese più letta al mondo (conterebbe oltre duecento traduzioni) da quando, negli anni 40, fece la sua prima apparizione, era impresa da spaventare chiunque. Un po' come dovette esserlo, nel 1951, la trasposizione in cartoon di "Alice nel Paese delle Meraviglie". Pur senza raggiungere la genialità lisergica del film di Walt Disney, però, Mark Osborne lo ha fatto molto bene, spruzzando la sua versione con un pizzico di benefica follia e riuscendo dove perfino Stanley Donen, nel 1974, era naufragato con un adattamento dimenticabile del celebre racconto iniziatico. Nel frattempo il Principino di Antoine de Saint-Exupéry aveva colonizzato l'immaginario di più generazioni ed era finito (raro esempio di merchandising generato da un "classico", su pigiamini, magliette, zainetti e quant'altro).
Ed ecco cosa hanno pensato Osborne e i suoi sceneggiatori (Irene Brignull e Bob Persichetti) per rinverdire la storia senza tradirne lo spirito. Una bambina di dieci anni, afflitta da mamma super-efficientista, passa l'estate a studiare indigesti libroni scientifici per affrontare il concorso che dovrebbe aprirle le porte della prestigiosa Accademia Werth. La genitrice, una specie di mamma-tigre, le ha addirittura organizzato un'agenda che prevede l'impiego del suo tempo ora per ora, fino all'età adulta.
Fortuna vuole che, nella casa accanto, abiti un vecchio aviatore eccentrico dall'elica un po' svitata. Il quale, raccontando alla bambina la storia del Piccolo Principe incontrato tanto tempo prima nel deserto in seguito a un atterraggio di fortuna, la introduce ai personaggi di Saint-Exupéry e le rivela quale sia stato il loro destino dopo la fine del libro. Facendole scoprire, così, l'importanza di non tradire ciò che siamo stati da bambini e di continuare a sognare anche una volta diventati adulti.
La scelta, insomma, è consistita nel mettere inizialmente "in abisso" la storia del Piccolo Principe, facendone un racconto- nel-racconto; poi nel proseguire con l'incontro tra questi e la Bambina, in un epilogo all'insegna dell'azione che integra il tono - più poetico e filosofico - della prima parte. Dove lo spettatore ha conosciuto il Principino, la Volpe, la Rosa, il Serpente, l'asteroide B612 e i personaggi di contorno del piccolo grande classico letterario. Tutto ciò non sarebbe così interessante, però, se Osborne (uscito dalla DreamWorks e già premiato regista di Kung Fu Panda) non avesse optato per un originale mix di tecniche d'animazione, alternando le immagini generate al computer con altre in stop-motion (dove il movimento è realizzato fotogramma per fotogramma), classico disegno animato a due dimensioni, carta ritagliata. Con una serie continua di sorprese visive che, in qualche caso, evocano le visioni poetiche di Miyazaki. Si affaccia, qui, l'ipotesi di un conflitto di valori tra le immagini: dato che quelle di sintesi sono adottate per illustrare il mondo grigio ossessionato dalla performance e dal successo (quello dove la mamma vuole rinchiudere la bambina: il nostro, in pratica) mentre quelle della fiaba rimandano piuttosto a un colorato immaginario antico, lo stesso delle illustrazioni originali di Saint-Exupéry.
Senza forzarci a ipotizzare un Osborne "pentito", insomma, si direbbe che se la sua ragione sta dalla parte della computer animation, il sentimento penda più da quella dei vecchi maestri del cartoon. La convivenza d'immaginari diversi, in ogni caso, ha il merito di dare vita a un film non solo pieno d'incanti, ma che ti dà il senso di una rara libertà creativa.
|
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | filippotognoli 2° | alessio parmigiani 3° | grazia.sveva 4° | cristiana sorrentino 5° | zarar 6° | elgatoloco 7° | cristiana sorrentino 8° | marce84 9° | enrike b 10° | zarar 11° | enrike b 12° | flyanto 13° | jackiechan90 14° | elpiezo 15° | giuliasal12 16° | jackiechan90 |
Cesar (2) Articoli & News |
|