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Berlinale 2015, apre stasera Isabel Coixet

Nobody Wants the Night inaugura la 65a edizione del festival.
di Gabriele Niola

In foto l'attrice francese Juliette Binoche in una scena del film d'apertura Nobody Wants the Night.
Juliette Binoche (61 anni) 9 marzo 1964, Parigi (Francia) - Pesci. Interpreta Josephine Peary nel film di Isabel Coixet Nobody Wants the Night.

giovedì 5 febbraio 2015 - News

Tocca ad Isabel Coixet l'onore di aprire la Berlinale con il suo nuovo film (in anteprima mondiale) Nobody wants the night. È un gesto di grande affetto tra la regista e il festival che l'ha ospitata per ben 6 volte, regalandole la notorietà internazionale.
L'autrice spagnola è proprio nella neve di Berlino che nel 2003 ha cambiato la propria carriera vincendo l'Orso d'oro con La mia vita senza di me, punta più alta di un cinema splendidamente femminile che ha sempre raccontato un'unica grande storia: la riappropriazione di una dimensione autonoma e libera, da parte di donne piegate all'immagine che gli altri vogliono di loro.

Sarà Juliette Binoche questa volta a scoprire, in mezzo alle nevi della Groenlandia d'inizio Novecento, di avere molto più in comune con una donna Inuit (Rinko Kikuchi, di nuovo con la regista dopo Map of the sounds of Tokyo) che con tutte le persone con le quali si è accompagnata fino a quel momento. Tra echi della sopravvivenza polare a due da Dersu Uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure, Juliette Binoche si trova quindi nuovamente in scena a confrontarsi con un'attrice più giovane dopo l'esperienza con Kristen Stewart di Sils Maria.

Nobody Wants the Night, con un'ambientazione più di cento anni indietro, promette di girare intorno ai temi preromantici di scoperta interiore grazie all'immersione in una natura panica e al tempo stesso di tradurre quella poetica, spesso maschile, in un rapporto a due esclusivamente femminile.
Dunque un festival che si annuncia molto maschile apre con due attrici al centro di un film diretto da una donna. Tuttavia, nella giuria molto maschile capitanata da Darren Aronofsky, Isabel Coixet per un'incredibile coincidenza o volontà del destino potrà contare su Claudia Llosa, regista peruviana vincitrice a Berlino con Il canto di Paloma nel 2009, grazie ad una giuria al contrario molto femminile in cui, oltre alla presidente Tilda Swinton, figurava la stessa Coixet.

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