Snowpiercer |
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Un film di Bong Joon-ho.
Con Chris Evans, Song Kang-ho, Ed Harris, John Hurt, Tilda Swinton.
continua»
Titolo originale Seolguk-yeolcha.
Azione,
durata 126 min.
- Corea del sud, USA, Francia 2013.
- Koch Media
uscita giovedì 27 febbraio 2014.
MYMONETRO
Snowpiercer ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Tante belle immagini e una (piccola) trovata...
di Nicola BarberaFeedback: 8884 | altri commenti e recensioni di Nicola Barbera |
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lunedì 3 marzo 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Mettete da parte i classici della fantascienza, per favore! Qui non ne troverete neanche un lontano profumo... La storia parte bene, a dire il vero, anche se c'è subito da accettare qualcosa di improbabile: per un esperimento sbagliato l'umanità è stata sterminata da una nuova glaciazione, e sono sopravvissuti solo i (numerosi) passeggeri di un treno che corre all'infinito lungo l'intera ciconferenza del globo, tornando sullo stesso punto solo una volta l'anno. Come tutti i convogli, anche questo ha una testa e una coda: e in coda ci stanno i reietti, poveracci che sono stati fatti salire gratis a bordo ma che vengono confinati negli ultimi vagoni e a mala pena nutriti con strani parallelepipedi gelatinosi. C'è pure un tributo da pagare: di tanto in tanto bambini di circa cinque anni vengono prelevati da guardie armate e non se ne sa più niente... Fin qui, lo spettatore è quindi portato a solidalizzare con gli sventurati e con i loro propositi di rivalsa. Purtroppo, a differenza del treno il film un capo e una coda non ce li ha: per cui da questa premessa tutto sommato "realistica" (sia pure con le riserve di cui sopra) la pellicola si attorciglia presto lungo una serie di episodi che vorrebbero collocarsi tra il surreale e il metaforico - torture, vessazioni, comizi, scontri fisici - ma troppo spesso risultano semplicemente ridicoli. La meraviglia visiva delle scenografie e degli effetti speciali (nei vagoni del treno c'è di tutto: serre, acquari, discoteche, scuole, bagni turchi... e cose turche in generale) non è sufficiente a compensare personaggi stereotipati e dialoghi balbettanti, che mettono a dura prova l'abilità dei celebrati e consumati (qui, soprattutto consumati) interpreti. In sintesi, un film (presuntuosamente) ambizioso e sostanzialmente prevedibile - quindi, noioso - con un unico apprezzabile colpo di scena, che ovviamente non è il caso di rivelare (altrimenti si perde pure quello): diciamo solo che poichè il treno tutto sommato è un ecosistema, occorre in qualche modo tenerlo in equilibrio... Chi lo fa e come: è questa la (piccola) trovata della storia.
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