andrea giostra
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venerdì 2 agosto 2013
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guardate da vicino!
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Volete passare 115 minuti di distrazione e di divertimento puro? Allora correte a vedere questo film immergendovi senza pregiudizi e senza preconcetti lasciandovi trasportare da questa bella storia raccontata con leggerezza, dinamicità, ritmo, fantasia, creatività, estro ed ottima invettiva. L’opera cinematografica – perché a mio avviso di questo si tratta - è sapientemente creata da quattro eccellenti artisti – come i Quattro Cavalieri maghi e illusionisti del film - capeggiati dal regista Louis Leterrier che insieme agli sceneggiatori Ed Solomon, Boaz Yakin e Edward Ricourt forgiano un eccellente prodotto cinematografico che cattura inesorabilmente lo spettatore e lo catapulta per 115 minuti in scene divertenti, dinamiche e pirotecniche come deve riuscire a fare un buon film che poggia le sue basi narrative e percettive sulla magia e sull’illusionismo.
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Volete passare 115 minuti di distrazione e di divertimento puro? Allora correte a vedere questo film immergendovi senza pregiudizi e senza preconcetti lasciandovi trasportare da questa bella storia raccontata con leggerezza, dinamicità, ritmo, fantasia, creatività, estro ed ottima invettiva. L’opera cinematografica – perché a mio avviso di questo si tratta - è sapientemente creata da quattro eccellenti artisti – come i Quattro Cavalieri maghi e illusionisti del film - capeggiati dal regista Louis Leterrier che insieme agli sceneggiatori Ed Solomon, Boaz Yakin e Edward Ricourt forgiano un eccellente prodotto cinematografico che cattura inesorabilmente lo spettatore e lo catapulta per 115 minuti in scene divertenti, dinamiche e pirotecniche come deve riuscire a fare un buon film che poggia le sue basi narrative e percettive sulla magia e sull’illusionismo.
I Quattro Cavalieri protagonisti del film – per i quali “essere il più in gamba nella stanza è la prima regola di un mago” - sono tutti attori bravissimi e in ottima sintonia recitativa, ed il cast di star hollywoodiane che li circondano ne rendono la sceneggiatura ancora più convincente e coinvolgente.
Ma il film non narra solo di magia e illusionismo, sarebbe troppo banale e scontato per i quattro eccellenti creatori di quest’autentica opera cinematografica. C’è un potente meta messaggio che gli sceneggiatori e il regista subliminalmente e poderosamente lanciano agli spettatori con una ossessiva, calda e profonda voce fuori campo, che ad intervalli regolari, durante tutto il film, ripete allo spettatore più volte: “avvicinatevi, perché più credete di vedere, più sarà facile ingannarvi”, e ancora, “guardate da vicino, perché più vicini sarete, in realtà, meno vedrete”. E’ questo il livello di guardia che vogliono lanciarci i Quattro Cavalieri affinché impariamo ad osservare con occhi più attenti la nostra dura realtà quotidiana: “Siete tutti vittime dell’attuale momento difficile. C’è chi ha perso la casa, la macchina. Quindi stasera vogliamo restituirvi parte di quei soldi”. E mentre i potenti ci costringono, come gli illusionisti con i loro spettatori, a guardare dove vogliono loro, da un’altra parte sta succedendo qualcosa che può accadere solo perché siamo stati distratti e solo perchè non siamo stati abbastanza vigili. Il film, allora, punisce i ricchi e i potenti, impietosamente, nei loro beni terreni – il danaro! - proprio per regalare allo spettatore il godimento che si prova quando la giustizia o il fato colpiscono inesorabilmente nei beni terreni coloro che hanno migliorato la loro posizione economica e sociale approfittando delle disgrazie del loro prossimo: Michael Caine arricchitosi con la sua compagnia assicurativa non rimborsando le vittime di un disastro; Morgan Freeman arricchitosi da mercenario distruggendo la reputazione di giovani artisti di successo; le banche, organizzazioni che storicamente arricchiscono i potenti a danno di indifesi risparmiatori e di gente comune; le grandi industrie multinazionali che si arricchiscono risparmiando sulla qualità delle materie prime. Ed è lì che lo spettatore del film gode fugacemente e mediaticamente in quella che appare sì una piccola vendetta virtuale, che ha più valore perchè forse mai realizzabile nella vita reale. Solo per questo vale la pena di vedere questo bel film.
Insomma, un film imperdibile!
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beppe baiocchi
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mercoledì 4 marzo 2015
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abracadabra???
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Un gruppo di maghi (Jesse Eisenberg, Isla Fischer, Dave Franco e Woody Harrelson) vengono selezionati da un uomo misterioso. I quattro si ritroveranno in un appartamento, cercando indizi su chi li ha convocati fanno partire una proiezione e... MAGIA!
E' passato un anno,Las Vegas, i quattro maghi sono ormai un gruppo (chiamato i quattro cavalieri) che esegue spettacoli ad alto livello. Il gran finale dello show sarà... Rapinare una banca! Da qui l'inizio di innumerevoli eventi FBI, inseguimenti, sette segrete, giochi di prestigio. Ma quale sarà il piano di questi maghi? A cosa Ambiscono? Chi è l'uomo misterioso che li ha fatti incontrare? E soprattutto come diavolo fanno?
Va detto che il film è godibile,ritmato, un buon film di intrattenimento, di quelli che ti fanno passare due ore in totale serenità sul divano.
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Un gruppo di maghi (Jesse Eisenberg, Isla Fischer, Dave Franco e Woody Harrelson) vengono selezionati da un uomo misterioso. I quattro si ritroveranno in un appartamento, cercando indizi su chi li ha convocati fanno partire una proiezione e... MAGIA!
E' passato un anno,Las Vegas, i quattro maghi sono ormai un gruppo (chiamato i quattro cavalieri) che esegue spettacoli ad alto livello. Il gran finale dello show sarà... Rapinare una banca! Da qui l'inizio di innumerevoli eventi FBI, inseguimenti, sette segrete, giochi di prestigio. Ma quale sarà il piano di questi maghi? A cosa Ambiscono? Chi è l'uomo misterioso che li ha fatti incontrare? E soprattutto come diavolo fanno?
Va detto che il film è godibile,ritmato, un buon film di intrattenimento, di quelli che ti fanno passare due ore in totale serenità sul divano. Va altresì detto che suddetto film gode di difetti non indifferenti. La sceneggiatura infatti è totalmente priva di veridicità, di quelle situazioni che non sono proprio realizzabili nemmeno con lo sforzo di una mente davvero fantasiosa. Inoltre le capacità dei protagonisti sono ad un livello troppo elevato, di quelle che nemmeno i Fantastici 4 reggerebbero il confronto. Il mentalismo del personaggio di Woody Harrelson, la capacità di ipnosi di questo mago è ad un livello tale che fare delle rapine al limite dell'impossibile è ,come dire, frustrante per le sue capacità. Uno con talì poteri potrebbe controllare il mondo. Così come le capacità fisiche di Dave Franco... cose che nemmeno uno Spiderman al top della forma si sognerebbe di fare!
Parlando del lato "tecnico" come già detto il regista francese Louis Leterrier (The Transporter, Danny The Dog) è a suo agio con il ritmo frenetico che non annoia, forte dei numerosi film d'azione (di quelli beceri che piacciono a Luc Besson) che ha diretto e riesce a trasportarlo bene in un film un po' di più ampio respiro. Il cast leggendo i nomi è stellare.Ai già citati protagonisti (va segnalato che Jesse Eisenberg, con la sua faccia da Nerd è un po' fuori luogo a condurre il ruolo del prestigiatore che sbuoneggia) c'è Mark Ruffalo nel ruolo di agente del FBI, Shoshanna di Bastardi senza gloria (io la chiamo così), Micheal Caine ( che aimè non è un gran che in questo film) e il sempreverde Morgan Freeman.
Un film che farà sicuramente storcere il naso per alcune scelte di trama troppo azzardate ma che saprà sicuramente intrattenere.
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miroforti
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lunedì 29 luglio 2013
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now you see me - i maghi del crimine
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Daniel, Jack, Merritt e Henley sono dei giovani dediti all’arte dell’illusionismo, ognuno con una propria specifica abilità da impiegare come meglio crede: chi per la fama, chi per dei furtarelli, piccoli ricatti o spettacoli sexy. Il loro talento è indiscusso e l’ambizione – mista a una naturale dose di arroganza – fatica ad accettare la mediocrità delle loro imprese. L’occasione per evolversi in qualcosa di grandioso saranno una data e un luogo, vergati sopra dei misteriosi tarocchi. A ognuno il suo, l’innamorato, l’eremita, la morte e la papessa entreranno in un labirinto di inganni e palcoscenici, e sotto scintillanti riflettori i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse si esibiranno in un film che è un unico ed elaboratissimo spettacolo di alta magia.
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Daniel, Jack, Merritt e Henley sono dei giovani dediti all’arte dell’illusionismo, ognuno con una propria specifica abilità da impiegare come meglio crede: chi per la fama, chi per dei furtarelli, piccoli ricatti o spettacoli sexy. Il loro talento è indiscusso e l’ambizione – mista a una naturale dose di arroganza – fatica ad accettare la mediocrità delle loro imprese. L’occasione per evolversi in qualcosa di grandioso saranno una data e un luogo, vergati sopra dei misteriosi tarocchi. A ognuno il suo, l’innamorato, l’eremita, la morte e la papessa entreranno in un labirinto di inganni e palcoscenici, e sotto scintillanti riflettori i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse si esibiranno in un film che è un unico ed elaboratissimo spettacolo di alta magia.
Un film che riflette sullo stupore, sulla fede nella magia e sulla volontà di lasciarsi ingannare senza incantare e senza rendere piacevole l’inganno. Un poco Il mistero dei templari un poco The prestige (chiedendo scusa a Nolan per il paragone), questo Now you see me è confuso e senza personalità. Inoltre narrazione e riprese sono nettamente sbilanciate verso il cinema d’azione e l’atmosfera che si respira è da caccia del gatto al topo, anche se i ruoli del gioco non sono mai sicuri o dichiarati. Ciò che viene sacrificata è l’anima magica che un film con queste premesse dovrebbe sempre mostrare e mantenere, e non bastano lunghi spettacoli e numeri di illusionismo a catinelle per farla emergere. Né tantomeno effetti speciali o computer grafica.
Dal punto di vista dei personaggi il film non è un totale fallimento; la sfacciataggine dei protagonisti risulta simpatica e crea attorno a loro un’aura di superiorità palpabile. Altri elementi di pregio sono le presenze sceniche di Michael Caine – che sa come muoversi in un film a tema illusionistico – e Morgan Freeman, che regalano all’opera un po’ di solidità e di mestiere. (E le loro espressioni sono sempre piacevoli da osservare).
Purtroppo quel (poco) che c’è non basta a evitare un inconveniente fatale: la noia. Il meccanismo di Now you see me è facile da capire; non i più piccoli ingranaggi narrativi certo, ma seguendo il monito di Bionda e allontanando lo sguardo il risultato generale cigola e stride. La curiosità che da principio poteva pur essere presente diventa fredda constatazione degli eventi e l’immancabile twist conclusivo, che si colloca come al solito ai limiti dell’accettabilità, non resuscita il nostro coinvolgimento. La noia porta a dimenticare in fretta e il film di Leterrier svanisce veloce dal nostro cuore e dalla nostra mente come i giovani Cavalieri, senza però lasciare dietro di sé il consolante fruscio delle banconote. Anzi, si lascia dietro qualche banconota in meno.
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flyanto
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lunedì 22 luglio 2013
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quando l'illusionismo è tutto
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Film in cui si narra di alcuni maghi che si riuniscono portando in giro per varie città degli States i loro spettacoli di magia e di illusionismo. Proprio nel corso dei quali essi riescono a "rapinare banche" ed a diventare in tutto e per tutto dei ladri di classe professionisti riuscendo ad eludere ed anche confondere tutto il corpo dell'FBI che dà loro la caccia. Alla fine dell' intera vicenda verranno svelati allo spettatore i trucchi e le motivazioni per le quali essi hanno deciso di agire e di comportarsi in tal modo, sbalordendo notevolmente. Senza dubbio in questa pellicola non si deve assolutamente cercare la veridicità ed accettare come un grande spettacolo di stupore ed illusione tutto ciò che viene rappresentato e poi, fortunatamente, anche spiegato.
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Film in cui si narra di alcuni maghi che si riuniscono portando in giro per varie città degli States i loro spettacoli di magia e di illusionismo. Proprio nel corso dei quali essi riescono a "rapinare banche" ed a diventare in tutto e per tutto dei ladri di classe professionisti riuscendo ad eludere ed anche confondere tutto il corpo dell'FBI che dà loro la caccia. Alla fine dell' intera vicenda verranno svelati allo spettatore i trucchi e le motivazioni per le quali essi hanno deciso di agire e di comportarsi in tal modo, sbalordendo notevolmente. Senza dubbio in questa pellicola non si deve assolutamente cercare la veridicità ed accettare come un grande spettacolo di stupore ed illusione tutto ciò che viene rappresentato e poi, fortunatamente, anche spiegato. Ma la trama, per quanto, appunto, irreale, risulta però molto avvincente e ben costruita grazie al continuo scontro-incontro tra i maghi e gli agenti dell'FBI ed anche al nutrito cast di attori, quali Morgan Freeman, Woody Harrelson, Mark Rufalo e la francese Mélanie Laurent. Insomma, sebbene non sia da considerare un capolavoro, certamente come film di "svago" per la calda estate è da consigliare altamente.
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rickettsiatsutsugamushi
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mercoledì 4 settembre 2013
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ridondante e retorico
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Pollice verso.
I personaggi sono privi di una reale profondità, nonostante la profusa verbosità, purtroppo sprecata in dialoghi poco significativi, quando non francamente poveri (eccezion fatta per alcune scene con la Laurent e le adorabili sconcerie di Harrelson), e la bassa retorica della "magia come illusione" e del "tempo di crisi". Troppo facile accecare con straordinari luci e colori ripetendo in continuazione "avvicinati, così ti inganno meglio": menzione d'onore ai curatori degli effetti speciali digitali (incredibile quante cose si possano realizzare con un calcolatore di ultima generazione), ma l'Illusione magica è un'altra cosa. Ancor più facile far dire un paio di battute sui "tempi duri" da un palcoscenico sfavillante e considerare di aver così dato una sfumatura di significato sociale.
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Pollice verso.
I personaggi sono privi di una reale profondità, nonostante la profusa verbosità, purtroppo sprecata in dialoghi poco significativi, quando non francamente poveri (eccezion fatta per alcune scene con la Laurent e le adorabili sconcerie di Harrelson), e la bassa retorica della "magia come illusione" e del "tempo di crisi". Troppo facile accecare con straordinari luci e colori ripetendo in continuazione "avvicinati, così ti inganno meglio": menzione d'onore ai curatori degli effetti speciali digitali (incredibile quante cose si possano realizzare con un calcolatore di ultima generazione), ma l'Illusione magica è un'altra cosa. Ancor più facile far dire un paio di battute sui "tempi duri" da un palcoscenico sfavillante e considerare di aver così dato una sfumatura di significato sociale. Sarebbe stato più pudico evitare l'argomento. Triste il ricorso all'"ipnosi"/"mentalismo" per spiegare ciò che eccede di gran lunga la capacità di sospendere la propria incredulità dello spettatore medio.
Trucchi esageratamente complicati, ma non autenticamente ingegnosi, si alternano a spiegazioni eccessivamente perspicaci, ogni cosa è sproporzionata, non finalizzata a convogliare alcuna solida idea di fondo, o forse, al contrario, è un minestrone di troppe idee, senza che alcuna raggiunga la profondità e la complessità necessarie a conferire un vero senso al film.
La banalità trionfa nel finale, nonostante un oscuro presagio ("Non ditemi che è un'altra di QUELLE storie...") su dove tutto questo enorme carrozzone digitale voglia andare a parare non molto tempo dopo l'inizio del film.
Cast stellare semi-sprecato: senso di costernazione ("Oh, no! Rieccolo...") ogni volta che entra in scena un Mark Ruffalo abbastanza fuori parte. Sospiro di sollievo e risveglio dell'interesse alla comparsa di Harrelson, Laurent (purtroppo sempre in concomitanza con Ruffalo) e Freeman.
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mericol
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mercoledì 31 luglio 2013
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dalla magia al thriller ?
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Protagonista un gruppo bene organizzato di 4 maghi. Mostrano una diversa specializzazione nel loro mestiere (o arte?): con le carte,nella ipnosi, nello slacciare sott’acqua catene e lucchetti, nello sfilare portafogli. Per altro verso e in sintesi possono anche distinguersi: 1 artista nella fuga, 1 lettore del pensiero, 2 illusionisti. Si prospetta anche la direzione e la supervisione di un invisibile supermago.
Tra Las Vegas, New Orleans e Parigi. In un imponente spettacolo a Las Vegas i maghi con la collaborazione(apparentemente volontaria) di uno spettatore dotato di un casco telecomandato, compiono una colossale rapina in una grande banca di Parigi. La montagna di banconote rubate attraversa tutto l’Oceano e piove sugli increduli spettatori: la ricchezza dai ricchi ai poveri.
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Protagonista un gruppo bene organizzato di 4 maghi. Mostrano una diversa specializzazione nel loro mestiere (o arte?): con le carte,nella ipnosi, nello slacciare sott’acqua catene e lucchetti, nello sfilare portafogli. Per altro verso e in sintesi possono anche distinguersi: 1 artista nella fuga, 1 lettore del pensiero, 2 illusionisti. Si prospetta anche la direzione e la supervisione di un invisibile supermago.
Tra Las Vegas, New Orleans e Parigi. In un imponente spettacolo a Las Vegas i maghi con la collaborazione(apparentemente volontaria) di uno spettatore dotato di un casco telecomandato, compiono una colossale rapina in una grande banca di Parigi. La montagna di banconote rubate attraversa tutto l’Oceano e piove sugli increduli spettatori: la ricchezza dai ricchi ai poveri.
Sul metodo e sugli obiettivi, sul retroscena della attività dei 4 maghi, indagano però un detective FBI (Mark Ruffalo), una sua affascinante collega dell’Interpol (Melanie Laurent), un ex mago, conoscitore dei trucchi, ora smascheratore di magie per conto di un canale televisivo, di fatto un telegiornalista (Morgan Freeman).Dovrebbero chiarire se esistono trucchi dietro le opere di magia, e di conseguenza quali meccanismi, quali inganni, quali e quanti reati si nascondono.
La vicenda quindi dalla magia si trasferisce alla realtà, come richiede la professione e l’impegno dei 3 investigatori.
Dunque da una fase di magia ad una di thriller. Qui però la vicenda ,e il racconto cinematografico, apparsi all’inizio interessanti e intriganti, si fanno deludenti. Troppo sbrigativi i passaggi dall’immaginario e dalla fantasia alla realtà. Eccessivamente semplificate le soluzioni del presunto thriller. Rimane probabilmente deluso chi si aspettava una commedia e altrettanto chi si aspettava un thriller. Ma in particolare resteranno ancora più delusi quanti (non abbagliati dai movimenti di macchina e dagli effetti speciali) si attendevano un adeguato, fine,elegante passaggio dall’un genere all’altro, come efficacemente hanno realizzato grandi registi nella storia del Cinema.
Buchi palesi della sceneggiatura. Ma difetto anche della regia che indulge eccessivamente,come già anticipato, ai movimenti di camera e agli effetti speciali. Louis Leterrier, abile autore di blockbuster, non sembra dimostrare uguale efficacia nel mutare genere.
In conclusione da spettatore sono passato da un divertente gioco di magia ad un thriller all’inizio intrigante, ma poi macchinoso ed evanescente.
Seguendo questa analisi appare esagerato il giudizio entusiasta espresso da alcuni critici sul film e poi, ancora di più, quello di qualcuno, tra il pubblico, che giudica il film come uno dei migliori dell’ultima stagione. Si potrà pure considerare l’ultima stagione non esaltante. Ma ci si chiede: con quali film è posto il confronto?
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[+] i maghi del crimine sono messi a confronto...
(di mickey97)
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fcknrckstar
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venerdì 11 ottobre 2013
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tanta "illusione", poca "magia".
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Le vite di quattro illusionisti, ognuno specializzato in un'arte diversa (c'è un mentalista, un prestigiatore, una illusionista, ed un mago-truffatore) cambieranno radicalmente, quando riceveranno una strana carta, che li porterà a incontrarsi: un anno dopo, la loro fama, sarà in ascesa. I "4 cavalieri" (questo il loro nuovo nome d'arte) organizzeranno uno spettacolo a Las Vegas, dove "rapineranno" una banca di fronte a tutto il pubblico. E verranno incriminati dall'FBI per il furto: ma una magia, può essere considerata un reato?
Tanta carne al fuoco per Leterrier, che dirige un film con tanti elementi da incastrare, un cast interessante, ed una premessa interessante.
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Le vite di quattro illusionisti, ognuno specializzato in un'arte diversa (c'è un mentalista, un prestigiatore, una illusionista, ed un mago-truffatore) cambieranno radicalmente, quando riceveranno una strana carta, che li porterà a incontrarsi: un anno dopo, la loro fama, sarà in ascesa. I "4 cavalieri" (questo il loro nuovo nome d'arte) organizzeranno uno spettacolo a Las Vegas, dove "rapineranno" una banca di fronte a tutto il pubblico. E verranno incriminati dall'FBI per il furto: ma una magia, può essere considerata un reato?
Tanta carne al fuoco per Leterrier, che dirige un film con tanti elementi da incastrare, un cast interessante, ed una premessa interessante. Andare ad indagare il mondo dell'illusionismo, associandolo al thriller, poteva essere la scelta vincente, per un film che avrebbe avuto molto da dire. Ma purtroppo, tutto diventa vano. Nonostante l'inizio sia intrigante e pieno di quella suspance che ti spinge a seguire attentamente, dopo un po', tutto diventa troppo veloce, incomprensibile, forzato e per nulla plausibile. A nulla valgono gli "spiegoni" presenti lungo il corso del film, se non a cercare di incastrare pezzi, che risultano già incastrati in maniera approssimativa nella stesura della sceneggiatura. Va bene la magia, l'illusionismo, ma complice l'industria degli effetti speciali, si ricorre ad un uso ed abuso della normale sospensione dell'incredulità. Insomma, forzatissimo, e nonostante tutto questo, banale e scontato nello sviluppo e nella conclusione, "Now you see me" è un tremendo flop di Leterrier, decisamente sottotono. Ed uno spreco di attori che, meriterebbero più spazio e personaggi più sfaccettati (leggasi Michael Caine, o ancora peggio Woody Harrelson, che nonostante sia un protagonista, risulta relegato ad un ruolo da macchietta). Da un titolo così atteso e pubblicizzato, francamente, ci si aspettava molto di più.
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killbillvol2
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mercoledì 11 settembre 2013
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now you see me
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Dopo aver diretto quell'orripilante Scontro Tra Titani, il cineasta francese torna al cinema con questo thriller che vorrebbe unire The Prestige all'heist movie (in particolare Ocean's Eleven). E, almeno nella prima parte, il gioco funziona, e ci si diverte, nonostante la piattezza dei personaggi. [+]
Dopo aver diretto quell'orripilante Scontro Tra Titani, il cineasta francese torna al cinema con questo thriller che vorrebbe unire The Prestige all'heist movie (in particolare Ocean's Eleven). E, almeno nella prima parte, il gioco funziona, e ci si diverte, nonostante la piattezza dei personaggi. Ho letto alcune cose riguardo a questo Now You See Me che mi hanno abbastanza sorpreso: molti lo considerano un capolavoro e uno dei film più belli della stagione. Non è niente di tutto ciò. Il colpo di scena, da molti decantato, funziona, ma lascia un mucchio di "perché?" che non trovano risposta (o la troveranno nel sequel che -purtroppo- ci aspetta?). E' un film molto furbo e calcolatore: è diretto ad un pubblico di giovani, che non hanno mai visto film come I Soliti Sospetti, C'era Una Volta in America o lo stesso The Prestige, e il fatto che ci sia un twist finale li ha esaltati. Però il film, nonostante sia divertente e piacevole da vedere, non soddisfa, lascia, come già detto, incompiute molte cose, anche se è sicuramente il miglior film del regista (ci voleva poco....). Ma la più grande pecca di questo film è la piattezza e la noncuranza con le quali sono stati trattati i personaggi. E' difficile dire quali altri personaggi di altri film siano stati stereotipati come questi Quattro Cavalieri. L'unico personaggio degno di questo nome è quello interpretato da Mark Ruffalo (gli attori soprattutto Eisenberg e la Fisher non si impegnano particolarmente per dare maggiore spessore ai loro personaggi) e, anche se è inferiore, quello di Morgan Freeman. Il resto è piattume. Per questo Now You See Me NON è un capolavoro e NON è il miglior film della stagione. Ma, se non si pretende molto, se ci si vuole solo divertire un po', giusto quell'ora e mezza, è meglio di molto altro. Infatti, guardandolo con questo spirito, è un film che diverte.
VOTO REALE: 2 E MEZZO/5
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jaylee
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sabato 3 agosto 2013
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il trucco c'è e si vede (purtroppo)
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Prendere 4 maghi (prestigiatori/mentalisti/escapisti/illusionisti) e realizzare il più grande spettacolo di magia al mondo, che ha però lo scopo di raddrizzare torti del passato remoto e recente: questa è l'improbabile presupposto di Now You See Me, film di azione diretto dal francese Louis Leterrier e con un cast stellare (Jesse Eisenberg, Woody Harrelson, Morgan Freeman, Michael Caine, Mark Ruffalo), ambientato in tre metropoli USA (Las Vegas, New Orleans, New York) ed una francese (Parigi, ça va sans dire... chissà come mai. Però Muccino mica ha preteso di ambientare La Ricerca della Felicitá a Roma... E poi siamo noi i provinciali!).
Dopo il primo spettacolo dei 4 Cavalieri (cosi sono chiamati i protagonisti, chiamati a raccolta da un misterioso burattinaio dietro le quinte) una banca è realmente rapinata ed i soldi distribuiti al pubblico.
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Prendere 4 maghi (prestigiatori/mentalisti/escapisti/illusionisti) e realizzare il più grande spettacolo di magia al mondo, che ha però lo scopo di raddrizzare torti del passato remoto e recente: questa è l'improbabile presupposto di Now You See Me, film di azione diretto dal francese Louis Leterrier e con un cast stellare (Jesse Eisenberg, Woody Harrelson, Morgan Freeman, Michael Caine, Mark Ruffalo), ambientato in tre metropoli USA (Las Vegas, New Orleans, New York) ed una francese (Parigi, ça va sans dire... chissà come mai. Però Muccino mica ha preteso di ambientare La Ricerca della Felicitá a Roma... E poi siamo noi i provinciali!).
Dopo il primo spettacolo dei 4 Cavalieri (cosi sono chiamati i protagonisti, chiamati a raccolta da un misterioso burattinaio dietro le quinte) una banca è realmente rapinata ed i soldi distribuiti al pubblico. Interviene dunque la polizia USA (L'ispettore Dylan Rhodes, ovvero Mark Ruffalo) e internazionale (l'spettrice Alma Dray, cioè Melanie Laurent) per provare a prenderli con le mani nel sacco ai prossimo round... Inutilmente? Il trucco è svelato all'inizio... Troppo vicino e non riuscirai a vederlo.
Una via di mezzo tra Ocean's 11 (12, 13... Scegliete voi) e The Prestige, Now You See Me si pone la domanda (non particolarmente attesa): cosa succederebbe se David Copperfield (il mago, non il personaggio di Dickens) agisse da Robin Hood? Dobbiamo dunque ringraziare Leterrier, francamente uno dei registi più sopravvalutati del recente cinema d'azione, che ci ha dato la risposta: chissenefrega. Dopo gli esordi di Danny The Dog, Leterrier è riuscito a massacrare sia Hulk (cinematograficamente parlando, facendo peggio della noiosa versione di Ang Lee, e sprecando dei calibri come Edward Norton e Tim Roth), che il remake dello Scontro tra Titani (il peggior 3D di tutti i tempi), ed ora fa il filotto.
Dopo i primi (buoni) trenta minuti, la trama inizia a fare acqua da tutte le parti, i salti logici sono inspiegabili (e non c'entra niente la suspense necessaria alle esibizioni magiche), molti ruoli sono pressoché inutili (due dei 4 cavalieri, sto parlando di Isla Fisher e del fratello di James Franco -inutile chiedersi come mai sia lì- potrebbero graziarci della magia di non esser mai comparsi; e qualcuno mi spieghi il ruolo di Michael Caine, da finanziatore a persecutore dei 4); se a questo aggiungiamo un finale incomprensibilmente mistico e prevedibilmente mieloso, il prodotto sembra una ratatouille con tanti pessimi ingredienti (laddove la sinergia agisce al contrario... Tanti ingredienti scarsi, risultato pessimo), incluso la rapina europea e gli inseguimenti di auto.
E infine la più grande magia di tutte: Melanie Laurent. Carina quanto vuoi, ma antipatica come solo i francesi quando vogliono sanno esserlo (il manierismo delle mani in tasca per un buon 20 minuti sono un vero fastidio, cosi come la camminata svogliata e il perenne broncio... Se avete visto Bastardi Senza Gloria o Beginners sapete a cosa mi riferisco), si conferma uno dei misteri del nuovo melting pot che prevede qualche attore straniero nel cast (per strizzare l’occhio al pubblico internazionale) e che fa tanto chic a Hollywood in questo momento.
Fatevi una magia: sparite dalla sala dove proiettano Now You See Me. (www.versionekowalski.it)
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(di kondor17)
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pistinna
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mercoledì 7 agosto 2013
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illusione globale
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Quattro illusionisti, ogni uno a modo suo il migliore nella propria specialità, vengono "ingaggiati" da un'oscuro cliente affinché insieme confezionino un'illusione tecnicamente strabiliante che li porti a sfiorare la pura magia.
Nascono così i quattro cavalieri ed uno spettacolo che promette un'ideale irraggiungibile: rendere concreta e possibile la giustizia terrena.
Regia e sceneggiatura, entrambe in stato di grazia, possono permettersi di lavorare su più livelli senza che il film si appesantisca. Il genere scelto tiene il ritmo della storia sempre alto con colpi di scena ben studiati. Contemporaneamente, complice sicuramente un buon lavoro di ricerca degli sceneggiatori e molto mestiere da parte della regia in sala di montaggio, vengono trattati e filtrati concetti e ragionamenti socialmente molto interessanti.
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Quattro illusionisti, ogni uno a modo suo il migliore nella propria specialità, vengono "ingaggiati" da un'oscuro cliente affinché insieme confezionino un'illusione tecnicamente strabiliante che li porti a sfiorare la pura magia.
Nascono così i quattro cavalieri ed uno spettacolo che promette un'ideale irraggiungibile: rendere concreta e possibile la giustizia terrena.
Regia e sceneggiatura, entrambe in stato di grazia, possono permettersi di lavorare su più livelli senza che il film si appesantisca. Il genere scelto tiene il ritmo della storia sempre alto con colpi di scena ben studiati. Contemporaneamente, complice sicuramente un buon lavoro di ricerca degli sceneggiatori e molto mestiere da parte della regia in sala di montaggio, vengono trattati e filtrati concetti e ragionamenti socialmente molto interessanti. Utopia, globalizzazione, tecnologia, crimine solo per citarne alcuni.
Non si sbaglia nemmeno nella scelta del cast. Affiatato e di buon livello su cui spiccano i sempre più apprezzati Mark Ruffalo e Jesse Eisenberg. Impeccabili i mostri sacri Michael Caine e Morgan Freeman.
Il risultato è un film intelligente che sa divertire, sorprendere e ragionare nelle giuste proporzioni.
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(di nota bi)
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