lynette
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lunedì 9 settembre 2013
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magico film
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Quattro maghi ricevono dei tarocchi, seguendo le tracce riportate si ritrovano su un appartamento abbandonato dove trovano le istruzioni complicatissime per dei trucchi di magia. Un anno dopo il gruppo di maghi, adesso chiamati 'I Quattro Cavalieri' si esibiscono a Las Vegas. Per il numero finale dello spettacolo, i maghi teletrasportano un uomo del pubblico nel caveau di una banca di Parigi, per poi attivare un getto d'aria che lo riporta a Las Vegas insieme a ben tre milioni di euro. Proprio nello stesso momento, il caveau viene aperto e viene trovato vuoto. L'FBI e l'Interpol incaricano rispettivamente gli agenti Dylan Rhodes (Mark Ruffalo) e Alma Dray (Mélanie Laurent) di investigare su questo assurdo caso.
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Quattro maghi ricevono dei tarocchi, seguendo le tracce riportate si ritrovano su un appartamento abbandonato dove trovano le istruzioni complicatissime per dei trucchi di magia. Un anno dopo il gruppo di maghi, adesso chiamati 'I Quattro Cavalieri' si esibiscono a Las Vegas. Per il numero finale dello spettacolo, i maghi teletrasportano un uomo del pubblico nel caveau di una banca di Parigi, per poi attivare un getto d'aria che lo riporta a Las Vegas insieme a ben tre milioni di euro. Proprio nello stesso momento, il caveau viene aperto e viene trovato vuoto. L'FBI e l'Interpol incaricano rispettivamente gli agenti Dylan Rhodes (Mark Ruffalo) e Alma Dray (Mélanie Laurent) di investigare su questo assurdo caso. Tuttavia, non ci sono prove di come effettivamente essi abbiano fatto a rapinare la banca trovandosi a migliaia di km di distanza. Non potendo addurre come motivazione la vera magia, i quattro vengono rilasciati, nonostante abbiano chiaramente annunciato nuovi "trucchi" di questo tipo.
Anche questa volta non mancano le solite scene d'azione fatte per amaliare il pubblico, ma non importa: a regnare è la magia del film, non quella degli effetti speciali. Sul serio, il film è stato veramente ben realizzato sotto tutti gli aspetti. La trama è abbastanza originale e riesce (secondo il mio modesto parere) ad essere interessante, perchè per tutto il tempo gioca sui fattori sorpresa e mistero: si sa già che i maghi sono già un passo in avanti e giocheranno qualche tiro mancino agli agenti, ma il come è la sorpresa, e chi c'è dietro i loro piani è il mistero. Niente da dire neanche sulla sceneggiatura: è curata e coinvolgente. Ma il regista non è il solo ad aver compiuto la magia: gli attori, anche se non proprio eccellenti, si sono davvero distinti per la loro capacità recitativa.
Questo film è ottimo per passare una bella serata senza impegno con gli amici.
VOTO: 8
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seaofmovies
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lunedì 6 marzo 2017
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magia e crimine - robin hood dei giorni nostri
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Premetto che ero partita con un’idea totalmente differente di “Now you see me” e mi ha sorpreso positivamente. La trama non rende giustizia al film che, a mio parere, è molto accattivante; non c’è un solo momento scarico di adrenalina, il mistero si mantiene fino al finale stupefacente. Se dovessi scegliere una parola per definirlo sarebbe sicuramente: “Intrigante”. Troviamo come protagonisti tre ragazzi e una ragazza che si esibiscono in numeri di “magia” in cui il loro potenziale viene adoperato a favore del crimine; la magia si interseca perfettamente con la criminalità nei loro numeri di spettacolo in cui rapinano banche, svuotano conti bancari… il tutto viene poi donato, in un moderno stile “Robin Hood”, agli spettatori.
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Premetto che ero partita con un’idea totalmente differente di “Now you see me” e mi ha sorpreso positivamente. La trama non rende giustizia al film che, a mio parere, è molto accattivante; non c’è un solo momento scarico di adrenalina, il mistero si mantiene fino al finale stupefacente. Se dovessi scegliere una parola per definirlo sarebbe sicuramente: “Intrigante”. Troviamo come protagonisti tre ragazzi e una ragazza che si esibiscono in numeri di “magia” in cui il loro potenziale viene adoperato a favore del crimine; la magia si interseca perfettamente con la criminalità nei loro numeri di spettacolo in cui rapinano banche, svuotano conti bancari… il tutto viene poi donato, in un moderno stile “Robin Hood”, agli spettatori. Tutti e quattro hanno un gran talento per la magia e svolgono insieme un ottimo lavoro di squadra, tuttavia presentano caratteristiche molto differenti che mostrano veramente i diversi aspetti di una persona e come, nonostante questo, si possa formare una squadra compatta e unita.. Il fatto che il loro carattere venga messo in risalto più di una volta non è da sottovalutare, al contrario, a mio parere può essere un buon punto sul quale riflettere. Daniel rappresenta un po’ l’egocentrismo, uomo calcolatore sempre organizzato, fedele ai piani architettati e molto schematico. Merritt è invece una persona più ironica, spesso anche sarcastica, molto intuitivo, attento ai dettagli ma anche diffidente e per questo rappresenta anche un po’ la tentazione di lasciare la missione gestita da persone apparentemente “invisibili” , in quanto non si conoscono nè i loro nomi nè i volti. Henley è una donna difficile da decifrare, sicuramente leale e disponibile ma anche determinata e sincera… in ogni situazione. Jack è ancora giovane e inesperto, ha molta foga di imparare e voglia di mettersi alla prova, il suo personaggio sembra mantenersi spesso in seconda fila ma emergerà piano piano come la sua personalità, decisa e acuta. Infine Dylan, lo vediamo un po’ come l’uomo che “ da la caccia alle mosche” sin dall’inizio del film. Sembra un uomo scrupoloso, realista e a volte anche troppo legato ai suoi doveri, spesso più morali che lavorativi… alla fine si rivelerà una piacevole sorpresa. Assolutamente consigliato, spiritoso, divertente e intenso!
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elgatoloco
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martedì 27 dicembre 2016
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leterrier quasi"visionario"
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Rispetto a un cinema veramente"visionario", qui, con Leterrier in questo"Now you see me"siamo ancora fermi a uno stadio non primordiale, ma di"esordio", in qualche modo, di soluzioni incomplete, non realizzate. Tutto è giocato(bene, bisogna ammetterlo)sull'illusione, su quale sia la"vera realtà"-nessuna, la soluzione migliore, più attendibile, diremmo. Impossibile, per dirla con i Vedanta Veda e/o Schopenhauer, squarciare il velo di Maja. Grandi giochi di luce e ombre, sull'illusionismo(vale il titolo originale inglese, non quello italiano, adatto solo ad attirare gli"appassionati di genere", dove sarebbe anche complesso dire quale sia il genere, "fantastico", "thriller", "d'azione"o altro, dato che di questi generi"Now.
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Rispetto a un cinema veramente"visionario", qui, con Leterrier in questo"Now you see me"siamo ancora fermi a uno stadio non primordiale, ma di"esordio", in qualche modo, di soluzioni incomplete, non realizzate. Tutto è giocato(bene, bisogna ammetterlo)sull'illusione, su quale sia la"vera realtà"-nessuna, la soluzione migliore, più attendibile, diremmo. Impossibile, per dirla con i Vedanta Veda e/o Schopenhauer, squarciare il velo di Maja. Grandi giochi di luce e ombre, sull'illusionismo(vale il titolo originale inglese, non quello italiano, adatto solo ad attirare gli"appassionati di genere", dove sarebbe anche complesso dire quale sia il genere, "fantastico", "thriller", "d'azione"o altro, dato che di questi generi"Now..."contiene vari elementi, ma non al punto da potersi incasellare in un genere preciso, determinato), sull'impossibilità di scindere tra realtà e illusione, dove l'attività dell'illusionista-mago è tipica, anzi emblematica del gioco irrisolto e indistricabile... Solo che il film vorrebbe riferirsi anche ad altro, con la tematica della crisi, risalente ormai al 2007-2008, che ha colpito soprattutto gli investimenti bancari, penalizzando(ovvio, in questo sistema iper-capitalistico)i"piccoli"... e questo tentativo in gran parte non riesce, in quanto rimane"al di qua della soglia"(il lancio di banconote, se fossero vere, farebbe pensare ai"quattro cavalieri"-più il quinto, che si svela solo nel finale, "oscuro", che fa da"burattinaio"-siano dei"Robin Hood"...). Decisamente poco, rispetto al"fuoco e fiamme"dell'apparato scenico-spettacolare, "fenomeno"che fa intuire un"noumeno"che però, vista anche la"fregatura"della"cuffia per il teletrasporto", non si intuisce neppure). Fosse il cinema del"puro enigma", andrebbe bene, ma così, oltre a tutto con un"Now you see me"già in cantiere o quasi in uscita nelle sale(non so dire), si rimane in qualche modo"al di qua del guado", in una condizione liminale irrisolta... Interpreti di tutto rispetto, da Ruffalo alle"old glories"Freeman e Caine, a Mélanie Laurent e non solo, con alcune presenze di notevole spessore anche tra gli/le interpreti meno noti/e.Un cinema che avrebbe maggiori potenzialità se si esprimesse più"liberamente"senza il ricatto del profitto assicurato nel caso ci si fermi al mero"spettacolo"... El Gato
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iuriv
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venerdì 12 gennaio 2018
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illusione e divertimento.
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Uscito sull'onda lunga di The Prestige e The Illusionist, questo Now You See Me mette in scena le vicende di un gruppo di illusionisti che, come novelli Robin Hood, rubano ai gruppi di potere per donare ai poveri.
Leterrier ricorda la lezione di Nolan e sfrutta la prestidigitazione per ingannare e sviare il proprio pubblico. Ciò che ne esce è un film ad alto contenuto spettacolare, che diverte lo spettatore e lo sorprende con un colpo di scena finale inaspettato.
Il regista ci tiene lontano dal nucleo della sua soluzione, continuando a distrarci con particolari fasulli che ci illudono di essere vicini a scoprire l'identità del cavaliere nascosto nell'ombra.
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Uscito sull'onda lunga di The Prestige e The Illusionist, questo Now You See Me mette in scena le vicende di un gruppo di illusionisti che, come novelli Robin Hood, rubano ai gruppi di potere per donare ai poveri.
Leterrier ricorda la lezione di Nolan e sfrutta la prestidigitazione per ingannare e sviare il proprio pubblico. Ciò che ne esce è un film ad alto contenuto spettacolare, che diverte lo spettatore e lo sorprende con un colpo di scena finale inaspettato.
Il regista ci tiene lontano dal nucleo della sua soluzione, continuando a distrarci con particolari fasulli che ci illudono di essere vicini a scoprire l'identità del cavaliere nascosto nell'ombra.
Tuttavia per giungere al suo scopo la sceneggiatura sembra un filino troppo intricata. Il piano messo in piedi dal protagonista nascosto della vicenda è così complesso che basterebbe un temporale per mandare tutto a carte e quarantotto.
Inoltre per riagganciare i fili Leterrier sceglie la via dello spiegone, forse più per necessità che per vezzo estetico o stile autoritario. Senza la parte finale raccontata nel dettaglio, nulla di ciò che si è visto qui rischierebbe di avere senso.
Insomma, i trucchi qui scavalcano la sostanza della trama, distraendo continuamente e stupendo anche grazie a un cast stellare e istrionico, perfettamente in linea con il senso della pellicola.
In definitiva siamo di fronte a un film riuscito per larga parte del suo incedere, forse appena penalizzato da un finale troppo articolato. Una visione, comunque, se la merita tutta.
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antoniodeca
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sabato 5 gennaio 2019
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si ma anche no...
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Il regista francese Letellier pur con un cast di tutto rispetto (si va da un buon Mark Buffalo ad un mago,è il caso di dirlo,del cinema come Morgan Freeman,la cui presenza è però bella ma non impeccabile) non riesce completamente nella creazione di un thriller basato su magia ed illusionismo.
Quattro illusionisti con diversi passati alle spalle vengono radunati ed in meno di un anno organizano un colpo in banca e da novelli "Robin Hood" restituiscono ai loro spettatori i loro soldi,persi a causa di imbrogli e malefatte di banchieri e agrenzie di assicurazione,entrando in quel limbo di personaggi non buoni ma nemmeno cattivi che non è facile inquadrare.
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Il regista francese Letellier pur con un cast di tutto rispetto (si va da un buon Mark Buffalo ad un mago,è il caso di dirlo,del cinema come Morgan Freeman,la cui presenza è però bella ma non impeccabile) non riesce completamente nella creazione di un thriller basato su magia ed illusionismo.
Quattro illusionisti con diversi passati alle spalle vengono radunati ed in meno di un anno organizano un colpo in banca e da novelli "Robin Hood" restituiscono ai loro spettatori i loro soldi,persi a causa di imbrogli e malefatte di banchieri e agrenzie di assicurazione,entrando in quel limbo di personaggi non buoni ma nemmeno cattivi che non è facile inquadrare.
Da questo momento in poi però probabilmente Letelier avrà iniziato ad alzare un po il gomito nella stesura della sceneggiatura,traformando un film che tiene lo spettatore incollato allo schermo quasi cercando di prevedere i movimenti del quartetto ad un Action in perfetto stile americano con botte da orbi,poliziotti presi a pugni e inseguimenti a velocità folle per le strade di 3 metropoli USA. In breve il film si trasforma in un action polizieesco in cui la magia sembra essere solo un pretesto per dare una trama di fondo alla storia. Da personaggi dettagliati è ben caraterizati si passa a esasperazioni del termine mago (davvero un uomo che sa ipnotizzare semplicemente con un tocco di mano si limita a fare da Robin Hood invece di provare a,per dirne una,conquistare il mondo?). Il film prosegue tra colpi sempre più audaci e spiegazioni alquanto improbabioli fino al plot twist finale che non rimette in piedi un film partito bene e finito non malissimo ma che ha molto lavoro da fare. Di certo non un capolovoro del cinema,ma un film da vedere magari in una di quelle serate fredde in cui rimanere in casa è d'obbligo. Nel complesso mi sento di consigliarlo solo se lo si vuole guardare con spensieratezza,spegnendo il cervello e dando per buone le spiegazioni sui colpi dei quattro "Cavalieri".
Menzione particolare per la doppiatrice della poliziotta francese che talvolta si dimentica di parlare con l'accentoi francese e per il povero Micheal Caine che viene derubato e poi sparisce dalla trama del film senza un preciso "perchè" lasciando il buon Morgan Freeman al fresco e senza avergli fatto vedere neanche una lira
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paolo salvaro
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martedì 30 luglio 2013
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un cast meraviglioso per un buon film
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Un film che si colloca sotto a The prestige per quanto riguarda intensità e coinvolgimento emotivo, ma che riesce comunque ad entusiasmare lo spettatore. Il risultato è globalmente buono, ma con il cast che il regista si ritrovava ad avere a disposizione non si sarebbe potuto fare altrimenti, per questo non me la sento di esaltarlo eccessivamente. Oltretutto, mi sembra che alcuni attori siano stati sfruttati meno di quanto si sarebbe potuto, tra gente che appare a singhiozzi (Melanie Laurent, Morgan Freeman) o che sparisce all'improvviso (Michael Caine che fine ha fatto? E' morto nel corso delle riprese?) e gli stessi quattro cavalieri in realtà sono solo due, con Jesse Eisenberg e Woody Harrelson a dominare la scena, mentre Isla Fisher e Dave Franco sono solo delle comparse e poco più nella sceneggiatura del film, a cui vengono fatte dire giusto quelle tre-quattro battute per far sembrare che siano sullo stesso livello degli altri quando in realtà non è così.
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Un film che si colloca sotto a The prestige per quanto riguarda intensità e coinvolgimento emotivo, ma che riesce comunque ad entusiasmare lo spettatore. Il risultato è globalmente buono, ma con il cast che il regista si ritrovava ad avere a disposizione non si sarebbe potuto fare altrimenti, per questo non me la sento di esaltarlo eccessivamente. Oltretutto, mi sembra che alcuni attori siano stati sfruttati meno di quanto si sarebbe potuto, tra gente che appare a singhiozzi (Melanie Laurent, Morgan Freeman) o che sparisce all'improvviso (Michael Caine che fine ha fatto? E' morto nel corso delle riprese?) e gli stessi quattro cavalieri in realtà sono solo due, con Jesse Eisenberg e Woody Harrelson a dominare la scena, mentre Isla Fisher e Dave Franco sono solo delle comparse e poco più nella sceneggiatura del film, a cui vengono fatte dire giusto quelle tre-quattro battute per far sembrare che siano sullo stesso livello degli altri quando in realtà non è così.
Come mi ero aspettato è comunque un buon prodotto, tra i migliori di questi ultimi mesi. Niente di stupefacente, con qualche limite ma comunque godibile e divertente.
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jabawack84
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sabato 4 gennaio 2014
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pessimo!
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Ennesimo film col supercolpodiscenafinale, già sgamato nella prima metà. Meno male che non l'ho visto al cinema. Pessimo, comunque, buchi nella trama grossi quanto l'oceano Atlantico, magie assurde che nemmeno l'onnipotente, espedienti fin troppo semplici, la sceneggiatura sembra scritta da una scimmia senza dita. Menzione speciale per la doppiatrice della poliziotta dell'interpol, ogni tanto aveva l'accento francese, molto più spesso se lo perdeva per strada.
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Ennesimo film col supercolpodiscenafinale, già sgamato nella prima metà. Meno male che non l'ho visto al cinema. Pessimo, comunque, buchi nella trama grossi quanto l'oceano Atlantico, magie assurde che nemmeno l'onnipotente, espedienti fin troppo semplici, la sceneggiatura sembra scritta da una scimmia senza dita. Menzione speciale per la doppiatrice della poliziotta dell'interpol, ogni tanto aveva l'accento francese, molto più spesso se lo perdeva per strada.
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muttley72
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domenica 4 agosto 2013
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thriller.... di quelli con continui colpi di scena
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Questo film "thriller" (quasi senza sparatorie) è di quelli che punta tutto sui continui "colpi di scena"...basando tutto su questo schema. In questi casi (cioè con questo genere di film) si rischia di indovinare il finale..... puntando proprio sui personaggi più insospettabili... e spesso ci si azzecca...
Se si amano film costruiti in questo modo, questo film sarà gradito. Una banda formata da 4 prestigiatori, ognuno specializzato in un determinato "settore", sono reclutati da un personaggio misterioso (e segreto anche per loro 4) allo scopo di organizzare dei numeri (spettacoli) collegati a dei furti milionari "a distanza" (compiuti anche in Europa). L' FBI (in particolare un agente aiutato da una donna francese dell'Interpol) cerca di smascherare la banda con l'aiuto di un ex prestigiatore ritiratosi dalle scene (M.
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Questo film "thriller" (quasi senza sparatorie) è di quelli che punta tutto sui continui "colpi di scena"...basando tutto su questo schema. In questi casi (cioè con questo genere di film) si rischia di indovinare il finale..... puntando proprio sui personaggi più insospettabili... e spesso ci si azzecca...
Se si amano film costruiti in questo modo, questo film sarà gradito. Una banda formata da 4 prestigiatori, ognuno specializzato in un determinato "settore", sono reclutati da un personaggio misterioso (e segreto anche per loro 4) allo scopo di organizzare dei numeri (spettacoli) collegati a dei furti milionari "a distanza" (compiuti anche in Europa). L' FBI (in particolare un agente aiutato da una donna francese dell'Interpol) cerca di smascherare la banda con l'aiuto di un ex prestigiatore ritiratosi dalle scene (M. Freeman) ed ora dedito a svelare i trucchi degli artisti..L'FBI fa sempre una pessima figura, ma sarà il finale (che svelerà chi sia il misterioso capo della banda) a far capire il motivo dei continui e non casuali fallimenti dell' Agenzia Statunitense, poichè in realtà tutto l'operato della banda consiste in una serie di vendette. Film da tre stelle (ma ben lontano da essere un capolavoro), in cui Mark Ruffalo (l'agente FBI), a livello recitativo, supera di misura tutti gli attori compresi Freeman e Caine e tutti gli altri co-protagonisti (....la cui prestazione nel film non è eccelsa). La fotografia è a livello hollywoodiano, anche con riprese panoramiche cittadine. Come scene "action" c'è un inseguimento in auto e molti a piedi, oltre a molti corpo a corpo, ma come ho detto sono i colpi di scena ad essere la spina dorsale del film.
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danylt
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venerdì 19 luglio 2013
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magia e mistero intrattengono fino alla fine
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All’occhio umano non tutto è dato vedere e se ad impedirglielo è un gioco di prestigio allora ancora meno esso riuscirà a carpire dove sta la verità e dove invece sta il trucco. E quando a performare l’inganno ci sono i 4 illusionisti più bravi del mondo allora la questione si complica. Perché loro non si limitano a fare spettacoli di magia e infatti quando l’inganno va ben oltre il lecito,e rapinano una banca, diventano il bersaglio numero uno per l’FBI del posto.
Il nuovo film di Louis Leterrier intrattiene e diverte, e lo fa accompagnando il pubblico come se fosse ad vero spettacolo di magia. Ci sono momenti di divertimento, di riflessione che ti portano a voler cercare di capire dove si sta consumando l’inganno.
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All’occhio umano non tutto è dato vedere e se ad impedirglielo è un gioco di prestigio allora ancora meno esso riuscirà a carpire dove sta la verità e dove invece sta il trucco. E quando a performare l’inganno ci sono i 4 illusionisti più bravi del mondo allora la questione si complica. Perché loro non si limitano a fare spettacoli di magia e infatti quando l’inganno va ben oltre il lecito,e rapinano una banca, diventano il bersaglio numero uno per l’FBI del posto.
Il nuovo film di Louis Leterrier intrattiene e diverte, e lo fa accompagnando il pubblico come se fosse ad vero spettacolo di magia. Ci sono momenti di divertimento, di riflessione che ti portano a voler cercare di capire dove si sta consumando l’inganno. Si rimane impressionati, stupiti e in alcuni momenti meravigliati. Perché se in alcune scene riusciamo a riconoscere i classici trucchi che fin da piccoli siamo abituati a vedere con i quali poi siamo accompagnati “dietro le quinte”, in altri i trucchi vengono completamenti reinventati e supportati da tecniche che intrattengono ed esaltano quando poi essi si scoprono.
Ad intrattenere non sono solo i giochi di prestigio, ma c’è un cast corposo e divertente, tra cui spiccano le prove recitative di Mark Ruffalo e Melanie Laurent. Il primo, agente dell’FBI che della cattura dei maghi ne farà una questione tanto personale quanto la sua esagitazione nell’operato, viene affiancato dalla seconda: una misteriosa agente francese dell’Interpol, spalla meno ansiosa ma efficace nella sua enigmaticità. Mentre tra i “4 cavalieri”, come si chiamano i maghi che saranno sempre di più osannati e ben voluti dal pubblico,dopo che questi compiranno azioni da “angeli custodi”, spiccano l’esilarante Woody Harrelson e il simpaticissimo Jesse Eisenberg.
Tutta la durata della pellicola quindi riesce ad intrattenere, forse la seconda parte molto di più della prima, e il più delle volte è difficile che avvenga in un film. Alternando il genere thriller all’azione, dove è la magia a prevalere. Una magia non fine a se stessa e al divertimento, ma che viene usata per aiutare da una parte, chi ne ha bisogno e dall’altra per seguire un mistero che alla fine, una volta risolto, ci si sente come se tutto il film fosse stato un trucco invisibile all’occhio di chi viene ingannato.
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donni romani
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martedì 16 luglio 2013
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che cosa è la magia?
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Che cosa è la magia? chiede ripetutamente Daniel Atlas il personaggio interpretato da Jesse Eisenberg, uno dei maghi Robin Hood del nuovo film di Leterrier, una girandola di trucchi, effetti speciali ed colpi spettacolari che partono da un palcoscenico di Las Vegas per avventurarsi nei caveau di una banca di Parigi, sule strade di New York e dovunque ci sia la possibilità di mettere a segno uno show strabiliante e un rocambolesco furto. Eh sì, perchè i quattro illusionisti, i Quattro Cavalieri anzi, dopo aver ricevuto un misterioso invito, si trovano uniti in un progetto che miscela spettacolo, magia e truffa, sempre ai danni di grandi compagnie assicuratrici, banche e altre società non proprio immacolate.
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Che cosa è la magia? chiede ripetutamente Daniel Atlas il personaggio interpretato da Jesse Eisenberg, uno dei maghi Robin Hood del nuovo film di Leterrier, una girandola di trucchi, effetti speciali ed colpi spettacolari che partono da un palcoscenico di Las Vegas per avventurarsi nei caveau di una banca di Parigi, sule strade di New York e dovunque ci sia la possibilità di mettere a segno uno show strabiliante e un rocambolesco furto. Eh sì, perchè i quattro illusionisti, i Quattro Cavalieri anzi, dopo aver ricevuto un misterioso invito, si trovano uniti in un progetto che miscela spettacolo, magia e truffa, sempre ai danni di grandi compagnie assicuratrici, banche e altre società non proprio immacolate. L'Fbi mette sulle loro tracce l'agente Dylan Hobbs, affiancato da una giovane agente francese dell'Interpol Alma Dray. E sarà una partita a scacchi senza limiti, con mosse, contromosse, finte e colpi di scena a non finire. Senza svelare niente di più di una trama avvincente e divertente diciamo che il progetto ha molti debiti nei confronti di una serie storica della BBC come "The Hustle" e di quella americana "Leverage", dei vari "Ocean" come di "Tower heist" o "40 carati" senza neanche citare il capostipite del genere "La Stangata", ma questo non toglie nulla alla freschezza e al ritmo della pellicola interpretata da un cast all star - da Michael Cain a Morgan Freeman, da Woody Harrelson a Mark Ruffalo a Jesse Eisenberg - che grazie ad una sceneggiatura tiratissima e priva di sbavature ci fa assistere a quei prodigi liberatori come svuotare il conto in banca di un miliardario che ha truffato migliaia di persone dopo l'uragano Katrina o banche colpevoli di... beh di qualunque misfatto come ben si sa. Perfetta sintesi di film d'azione e di truffa si ritaglia anche lo spazio per una parenesi sentimentale fra Hobbs e la Dray e dopo quasi due ore di sospetti, doppi giochi e tripli voltafaccia di regala un superbo colpo di scena in sottofinale e un romantico ponte di Parigi come location per chiudere i giochi, cosa chiedere di più ad un film di ottimo intrattenimento?
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