asky23
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martedì 30 luglio 2013
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pero sono contento perché....
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Gli elementi principali dell'illusione sono tre : La promessa, La svolta ed il prestigio... Come Nolan ci insegna nel suo "The Prestige"
La promessa: stasera svaligeremo una banca di parigi da las vegas davanti ai vostri occhi
La svolta: i maghi presentano un macchinario in grado di smateriallizzare le persone e scelgono una persona a caso tra il pubblico
Il prestigio : la persona si ritrova nella banca di Parigi ( Forse )
Bisogna tenere a mente queste tre regole per apprezzare e cercare di comprendere questa pellicola.
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Gli elementi principali dell'illusione sono tre : La promessa, La svolta ed il prestigio... Come Nolan ci insegna nel suo "The Prestige"
La promessa: stasera svaligeremo una banca di parigi da las vegas davanti ai vostri occhi
La svolta: i maghi presentano un macchinario in grado di smateriallizzare le persone e scelgono una persona a caso tra il pubblico
Il prestigio : la persona si ritrova nella banca di Parigi ( Forse )
Bisogna tenere a mente queste tre regole per apprezzare e cercare di comprendere questa pellicola... Anche se tanto... Non ci riuscirete ugualmente ed è questo il bello... l'illusione... Il fascino dell'illusione, dello spettacolo, del crimine e dell'inganno si fondono per dar vita ad un intrigante thriller tutto da scoprire... La mano è piu veloce dell'occhio... La macchina da presa pilotata da Leterier è piu veloce dell'occhio.
un vortice spazio temporale ci riporta nell'Inception di Nolan e nell'Ocean's eleven di Soderbergh immersi in luoghi suggestivi accompagnati da un cast stellare.
Un gruppo di illusionisti criminali rendono il furto una vera attrazione anche per il piu onesto degli spettatori ... Braccati constantemente da Ruffalo e Laurent e guidati da Caine... Gli illusionisti corrono contro il tempo per passare alla storia e per raggiungere un segreto obbiettivo... Un finale inaspettato è pronto a sorprendere lo spettatore e a farlo uscire soddisfatto dalla sala ma, per fortuna, non si resta con il dubbio che si puo avere dopo uno spettacolo di Copperfield ovvero: come ha fatto? Leterrier svela ogni trucco... Lo spettatore si ritrova quindi a vivere realtà, menzogna, spettacolarità e adrenalina... detto questo ho trovato gli effetti speciali a volte esageratamente fastidiosi perche, ok che è magia ma, non davvero !!
delle cose se non si possono fare... non si possono fare... non è "Inception" è l'mgm grand !!
Magie del Cinema... o NEL Cinema.
Gianmarco Di Traglia
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daf_ma
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lunedì 22 luglio 2013
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il crimine dell'illusione
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Inganno e illusione sono i principi guida sui quali poggia l’intero racconto del film “Now You See Me – I maghi del crimine”, che vanta un cast eccellente, formato da Jesse Eisenberg, Woody Harrelson, Isla Fisher, Dave Franco, Morgan Freeman, Mark Ruffalo e Michael Claine.
Daniel Atlas, Merritt McKinney, Henley Reeves e Jack Wilder ricevono un invito speciale da Arthur Tressler. L’idea è di creare uno spettacolo che vada oltre ogni immaginazione e renda possibile l’impossibile. Nascono I Quattro Cavalieri, gli illusionisti più coraggiosi della storia, pronti a rischiare il tutto per tutto con un colpo grosso.
Ad un anno dal loro primo incontro si presentano, quindi, a Las Vegas per un numero sensazionale, la rapina di una banca di Parigi.
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Inganno e illusione sono i principi guida sui quali poggia l’intero racconto del film “Now You See Me – I maghi del crimine”, che vanta un cast eccellente, formato da Jesse Eisenberg, Woody Harrelson, Isla Fisher, Dave Franco, Morgan Freeman, Mark Ruffalo e Michael Claine.
Daniel Atlas, Merritt McKinney, Henley Reeves e Jack Wilder ricevono un invito speciale da Arthur Tressler. L’idea è di creare uno spettacolo che vada oltre ogni immaginazione e renda possibile l’impossibile. Nascono I Quattro Cavalieri, gli illusionisti più coraggiosi della storia, pronti a rischiare il tutto per tutto con un colpo grosso.
Ad un anno dal loro primo incontro si presentano, quindi, a Las Vegas per un numero sensazionale, la rapina di una banca di Parigi. Numerose banconote piovono da cielo dopo il primo furto de I Quattro Cavalieri, ma è per magia che il pubblico ha la possibilità di assistere ad un simile spettacolo o si tratta di una semplice truffa?
Interviene l’FBI per risolvere il caso, ma i giovani cavalieri sono più scaltri di quanto previsto e vengono rilasciati, giusto in tempo per un altro furto. Questa volta però la polizia è presente allo show ed è pronta ad intervenire. La magia ha il sopravvento anche questa volta, ma il caso si complica e assume una certa rilevanza anche per il detective Dylan Rhodes, inizialmente poco propenso ad occuparsene.
Il trucco è lontano dall’occhio dello spettatore, come più volte sottolinea Thaddeus Bradley (Morgan Freeman) l’ex prestigiatore, ora impegnato a svelare i trucchi dei migliori illusionisti nel suo programma tv, pertanto, per riuscire a venire a capo del gioco e catturare la banda di criminali, Dylan Rhodes e la sua collega dell’Interpol, Alma Dray (Mélanie Laurent), dovranno provare a fissare lo sguardo sui punti meno focali dell’illusione.
Alla leggerezza e alla maestosità delle immagini, che incantano anche gli spettatori presenti in sala, si associa l’azione e la suspense per la cattura dei maghi del crimine, ma l’attenzione cala con il passare del tempo e con lo sviluppo della storia, all’inizio molto trainante e suggestiva, poi, facilmente intuibile e poco fantasiosa. Pur riuscendo a creare suggestioni piacevoli con grandi “effetti di magia”, Leterrier conclude il progetto con affanno.
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giugy3000
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domenica 14 luglio 2013
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letterier: un mago incompleto
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Se guarderete troppo da vicino verrete ingannati, l'occhio del mago e del suo conseguente spettatore abbisogna di uno sguardo assai più ampio per portare in scena il "prestigio" che vi sta dietro. Letterier e la sua più che mezza delusione inizia così. Un film con un cast immenso (che non c'era forse bisogno di scomodare) che cerca fin dai primi minuti di mimare il successo di Nolan con il suo "The prestige", mixando ingredienti magici al fascino di rapine, furti ed effetti speciali in alta definizione. I quattro cavalieri sono un gruppo di ladri ad hoc che non si accontentano certo di fare il trucco del coniglio o della donna tagliata a metà, il loro obbiettivo è rapinare banche e personaggi danarosi prescelti.
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Se guarderete troppo da vicino verrete ingannati, l'occhio del mago e del suo conseguente spettatore abbisogna di uno sguardo assai più ampio per portare in scena il "prestigio" che vi sta dietro. Letterier e la sua più che mezza delusione inizia così. Un film con un cast immenso (che non c'era forse bisogno di scomodare) che cerca fin dai primi minuti di mimare il successo di Nolan con il suo "The prestige", mixando ingredienti magici al fascino di rapine, furti ed effetti speciali in alta definizione. I quattro cavalieri sono un gruppo di ladri ad hoc che non si accontentano certo di fare il trucco del coniglio o della donna tagliata a metà, il loro obbiettivo è rapinare banche e personaggi danarosi prescelti...ma se pensate che nel mirino vi sia solo una semplice fuga con tanto di valanghe di quattrini vi sbagliate di grosso:ognuno di loro ha ricevuto una carta e dietro ai loro numeri con milioni di spettatori cosa si cela davvero? Possono essere ladri a tutti gli effetti per non intervenendo mai fisicamente nel sito del furto?Possono essere ricercati dall'FBI in qualità di truffatori se alla base vi sono sopraffini ed ingegneriestici elementi magici? Ma un trucco, per quanto elaborato sia, è sempre e solo un trucco e c'è chi di rimando si costruisce fama e soldi attraverso lo svelamento di quegli elementi che dapprincipio fanno pensare di assistere al più (prestigio)so spettacolo mai portato in scena. Una caccia all'uomo o meglio alla squadra più furba e misteriosa che possa capitare con però risvolti successivi più epilogo finale tutt'altro che soddisfacenti alle più che buone premesse iniziali. Letterier si perde. Si perde dietro i fantastici ed iperrealistici inseguimenti in auto, dietro gli algebrici macchingegni alla base di ogni virtuale rapina magica, che stancano e che di certo uno non si aspetta di vedere per tutta la durata del film. I colpi di scena riusciti sono pochissimi e il finale è talmente contorto ed astruso che si preferirebbe forse non conoscerne la stramba realtà alla base. Una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti,in cui Mark Ruffalo e Melanie Laurent risultano essere i meno convincenti. Ambientazioni banalissime (Las Vegas e Parigi), dialoghi poco taglianti, dove nelle spiegazioni "dietro ai prestigi" subentra più che la noia che l'effetto stupore. Tutto si può dire fuorchè scontato, ma la decisione di non renderlo tale è meno efficace di quella di un trucco da elementare prestigiatore alle prime armi. Ottimi Jesse Eisenberg ed Isla Fischer, ma non basta la loro presenza a risollevare le sorti di una trama in discesa libera. Peccato perchè l'estetica, la fotografia e alcune inquadrature sono davvero bellissime, ma come sempre si risente di una buona parte di pellicola "americanizzata" all'ennesima potenza.
Si lascia guardare?Tutto sommato sì, ma it's not "a kind a magic"...e se per un po' si sta piacevolmente al gioco, la sensazione è che a forza di rimescolare le carte ogni tanto qualcuna sfugga dal mazzo, e anche il nostro interesse.
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mister t.
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domenica 14 luglio 2013
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....perchè?
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L'uomo dietro la macchina da presa è Louis Leterrier, il cui atto creativo ultimo era quello di conferire il remake in 3D di Scontro fra Titani 2010 . Il suo nuovo film è più piccolo in scala, anche se ugualmente a corto di senso. In esso, un quartetto di illusionisti improbabili, interpretato da Jesse Eisenberg, Isla Fisher, Woody Harrelson e Dave Franco, sono incoraggiati da una figura misteriosa ad effettuare una serie di rapine alla Robin Hood , mentre l'agente dell'FBI Mark Ruffalo, sempre due passi indietro, fa del suo meglio per assicurarli alla giustizia.
Per il loro primo trucco, il quartetto rapina un caveau di una banca a Parigi, apparentemente attraverso un teletrasporto sul palco di Las Vegas, alla fine del prestigio, "innaffiano" il loro pubblico con gli euro rubati.
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L'uomo dietro la macchina da presa è Louis Leterrier, il cui atto creativo ultimo era quello di conferire il remake in 3D di Scontro fra Titani 2010 . Il suo nuovo film è più piccolo in scala, anche se ugualmente a corto di senso. In esso, un quartetto di illusionisti improbabili, interpretato da Jesse Eisenberg, Isla Fisher, Woody Harrelson e Dave Franco, sono incoraggiati da una figura misteriosa ad effettuare una serie di rapine alla Robin Hood , mentre l'agente dell'FBI Mark Ruffalo, sempre due passi indietro, fa del suo meglio per assicurarli alla giustizia.
Per il loro primo trucco, il quartetto rapina un caveau di una banca a Parigi, apparentemente attraverso un teletrasporto sul palco di Las Vegas, alla fine del prestigio, "innaffiano" il loro pubblico con gli euro rubati. Questa sequenza, e molte altre ancora, sono realizzate con ampio uso di computer grafica abbastanza scadenti, indebolendo la pellicola di qualsiasi senso di magia di sorta: quando si può vedere come è fatto, dopo tutto, non è più un trucco. E se poi come si dice,lo scopo di un Trucco o di un Prestigio è quello di intrattenere il pubblico,di creare "magia";beh a Leterrier questo risulta difficile.( The Illusionist docet...)
Non che l'eleganza e la bellezza della pellicola risiedano altrove: i metodi e le motivazioni del gruppo, inevitabilmente, i monologhi di Freeman, ci si domanda sempre : PERCHE? senza MAI arrivare ,anche alla fine del film ad una reale e logica spiegazione. L'unica nota positiva,è un Eisenberg in crescita. Leterrier gestisce la sua macchina da presa con poca destrezza...ma soprattutto poco senso logico. Un Film da vedere certo,dimenticandosi prima però di altri capolavori precedentemente fatti da registi nell'ambito dell'Illusionismo...Perchè?!
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mickey97
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lunedì 15 luglio 2013
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magnifica fusione tra crimine e magia
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Michael Atlas è un noto prestigiatore secondo cui il trucco non lo si può comprendere se visto da vicino, Merrit Osbourne invece è un famoso ed abile mentalista, Henley Ravees è una bravissima escapologa ed infine Jack Wilder è un semplice mago di strada ma già ladro di un portafoglio sottratto a un suo spettatore. I quattro maghi non si conoscono, ma una carta tarocca li identifica e li invita alla grande occasione della vita. Infatti un anno dopo, i magnifici quattro si ritrovano a Las Vegas oramai conosciuti come i quattro cavalieri, per rapinare una banca a Parigi, ricompensando poi in denaro, degli spettatori particolarmente entusiasti.
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Michael Atlas è un noto prestigiatore secondo cui il trucco non lo si può comprendere se visto da vicino, Merrit Osbourne invece è un famoso ed abile mentalista, Henley Ravees è una bravissima escapologa ed infine Jack Wilder è un semplice mago di strada ma già ladro di un portafoglio sottratto a un suo spettatore. I quattro maghi non si conoscono, ma una carta tarocca li identifica e li invita alla grande occasione della vita. Infatti un anno dopo, i magnifici quattro si ritrovano a Las Vegas oramai conosciuti come i quattro cavalieri, per rapinare una banca a Parigi, ricompensando poi in denaro, degli spettatori particolarmente entusiasti. Il quartetto è saldo e compatto, uniti più che mai in nome della criminalità, L' FBI li arresta nonostante la mancanza di prove, motivo per cui verranno rilasciati e una volta richiamati alla libertà, cominciano a progettare le loro illusioni e a pensare come orchestrare la prossima. Per il secondo numero di magia criminale si decide di giocare con i conti in banca di Arthur Tressler e si ritorna a rubare ma per incrementare il conto bancario del singolo spettatore, il quale rimane senza parole. I Maghi del Crimine seguono il modello di Robin Hood, che ruba ai ricchi per dare ai poveri, un cast di primo ordine ci incanta con illusioni ed interpretazioni, a risultare alquanto eccelsa è la performance di Mark Ruffalo ( The Avengers, Notte folle a Manhattan ), così come quella di Jesse Eisenberg ( The Social Network ) Woody Harrelson ( Hunger Games, 2012 ) e Morgan Freeman ( Attacco al potere - Olympus has fallen, Wanted scegli il tuo destino, Invictus ). In questa sorprendente pellicola, avviene una magnifica fusione tra crimine e magia, Leterrier dimostra di avere un grande talento, la sua regia è fin troppo attenta e curata, tutto è curato ai minimi dettagli, il ritmo c'è, è presente e si fa sentire. L'idea è originalissima, la sceneggiatura è stata abilmente studiata e per questo non riporta falle di nessun tipo, bensì risulta una delle migliori. Un thriller pieno di colpi di scena, praticamente perfetto ed eccezionale mentre si rivela come il migliore della stagione per averci fatto emozionare con la grande arte dell'illusionismo, la quale viene felicemente ammirata dallo spettatore, i cui occhi, di questa, ne colgono la magnifica fusione con il crimine, reato assolutamente valido anche per i maghi che di questo ne fanno a loro volta un'arte, la quale si amalgama con quella dell'illusione, contribuendo così alla nascita dei Maghi del Crimine.
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mrmettiu
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domenica 4 agosto 2013
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leterrier ha imparato la lezione
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Cast stellare, risultato stratosferico. Si potrebbe concludere così la recensione di Now you see me. Abituato come sono (specialmente negli ultimi tempi) ad assistere al cinema a film non eccezionali, anche nell’andare a vedere l’ultima fatica di Leterrier ero piuttosto scettico. Specialmente considerando che pur essendo tecnicamente all’avanguardia, i suoi recenti Scontro tra titani e L’incredibile Hulk, non si annoverano tra i migliori film mai girati.
Devo dire di essere rimasto, invece, piacevolmente spiazzato. Di certo il film non è perfetto, specialmente a livello di sceneggiatura ci sono dei passaggi poco chiari e collegamenti campati per aria.
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Cast stellare, risultato stratosferico. Si potrebbe concludere così la recensione di Now you see me. Abituato come sono (specialmente negli ultimi tempi) ad assistere al cinema a film non eccezionali, anche nell’andare a vedere l’ultima fatica di Leterrier ero piuttosto scettico. Specialmente considerando che pur essendo tecnicamente all’avanguardia, i suoi recenti Scontro tra titani e L’incredibile Hulk, non si annoverano tra i migliori film mai girati.
Devo dire di essere rimasto, invece, piacevolmente spiazzato. Di certo il film non è perfetto, specialmente a livello di sceneggiatura ci sono dei passaggi poco chiari e collegamenti campati per aria. Possibile che Mélanie Laurent piova dal cielo con il chiodo fisso di Lionel Shrike? Il comportamento di Ruffalo, mostrato anche nei retroscena, non fa sospettare nulla e lo smascheramento finale lascia parzialmente insoddisfatti (al modo di Gossip Girl). Ciononostante Leterrier ha dimostrato di aver imparato qualcosa dai suoi errori. Selezionando un cast assimilabile a quello degli Ocean’s, quello che mancava nei suoi precedenti lavori, ossia la recitazione, risulta praticamente impeccabile. Freeman, la Fisher, Harrelson, Eisenberg e gli altri sono tutti molto convincenti.
Di fronte a un simile film non posso che ricordare una lezione di vita appresa di un grande pubblicitario: “Ragazzi, io sono anche arbitro di pallavolo. Ma quando vado ad assistere a una partita con mia figlia e la partita mi prende, lascio da parte l’arbitro che è in me e mi godo lo spettacolo”.
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angelo bottiroli - giornalista
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sabato 13 luglio 2013
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uno dei migliori film della stagione
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E’ vero: la magia, i prestigiatori, i trucchi dei “maghi” che si vedono in televisione stimolano i nostri ricordi da bambino, la fantasia e il mistero che si cela dietro ad ogni trucco, ed è proprio per questo la recensione di un film come “Now You See Me - I maghi del crimine” non è semplice perché è possibile essere condizionati da tutto ciò, ma effettivamente siamo davvero di fronte ad uno dei film migliori della stagione cinematografica (se si può ancora chiamare così, visto che ormai i film sono in prima visione tutto l’anno) e il motivo è semplice: gli effetti speciali, come quelli che siamo abituati a vedere in “Pacific rim” contemporaneamente nelle sale, ad esempio, sono ridotti al lumicino.
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E’ vero: la magia, i prestigiatori, i trucchi dei “maghi” che si vedono in televisione stimolano i nostri ricordi da bambino, la fantasia e il mistero che si cela dietro ad ogni trucco, ed è proprio per questo la recensione di un film come “Now You See Me - I maghi del crimine” non è semplice perché è possibile essere condizionati da tutto ciò, ma effettivamente siamo davvero di fronte ad uno dei film migliori della stagione cinematografica (se si può ancora chiamare così, visto che ormai i film sono in prima visione tutto l’anno) e il motivo è semplice: gli effetti speciali, come quelli che siamo abituati a vedere in “Pacific rim” contemporaneamente nelle sale, ad esempio, sono ridotti al lumicino.
La teatralità e la spettacolarità di alcune scene che vedete nel film come la pioggia di soldi in un grandissimo teatro è avvenuta realmente. La scena è stata girata con tutte quelle persone e con tutta quella carta che cade dal cielo.
E’ solo un esempio per spiegare come “Now You See Me - I maghi del crimine” sia stato girato utilizzando soprattutto le tecniche tradizionali, con pochi innesti grafici ed pochi effetti speciali e molta, moltissima azione.
La spettacolarità di questo film, oltre che nella trama, che oserei dire impeccabile e piena di suspence dal primo all’ultimo minuto, è data infatti velocità dell’azione in cui si svolgono le scene, senza mai un attimo di pausa.
Questo non riguarda solo gli inseguimenti della polizia, ma anche gli stessi spettacoli che i 4 maghi mttono in scena. I 4 protagonisti del film sono abilmente interpretati da attori non di prima grandezza nel firmamento di Hollywood ma sicuramente molto bravi e abbastanza conosciuti che qui riescono a dare il meglio di loro stessi dando vita a performance impeccabili.
Quattro “maghi prestigiatori” dalla personalità completamente diversa che insieme formano un team esplosivo con Woody Harrelson (il biondo precettore di Hunger Games, 7 psicopatici, 2012 e molti altri), Jesse Eisenberg (attore principale in To Rome With Love, The Social Network e molti altri), Isla Fischer (Il grande Gatsby e The Wedding Patry) e Dave Franco, fratello minore di James che sta cercando di seguire le sue orme con discreto successo.
Ma la stella di questo film è sicuramente Mark Ruffalo che abbiamo apprezzato nel ruolo di Hulk in The Avengers, oltre che in altre pellicole (chiamiamole così anche se di fatto non esistono praticamente più) come Collateral e In The Cut.
Ruffalo lavora insieme alla bella poliziotta francese Melanie Laurent (Treno di Notte per Lisbona e Bastardi senza gloria) e il film si snoda in maniera quasi parallela tra i due gruppi: da una parte i 4 maghi e dall’altra i due poliziotti che danno loro la caccia.
L’abilità del regista Louis Leterrier (Scontro fra Titani e L’incredibile Hulk) è che in due ore di film pieno di azioni che si susseguono una dietro l’altra riesce anche a trovare il tempo di abbozzare la personalità dei 6 protagonisti, per cui lo spettatore riesce persino a capire a grandi linee il carattere di ognuno di loro.
Sei attori fra cui si inserisce un sempre ottimo Morgan Freeman nella parte dell’altro mago, colui che svela i segreti. E sarà proprio Morgan Freeman a spiegare, nel corso del film, tutti trucchi che hanno adottato i maghi.
E qui entra in ballo la frase guida del film “Più osserverete da vicino, più sarà facile ingannarvi” che viene ripetuta più volte e che riassume in modo molto efficace l’essenza di tutto il film.
Ecco: la differenza tra un film fantasy di veri maghi come può essere Harry Potter e questo, consiste nel fatto che qui, di magia, in verità ce n’è poca. E’ questa a mio modo di vedere una bellezza del film che può essere tranquillamente annoverare nel genere Thriller, con immancabile colpo di scena finale.
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[+] grande
(di zikutomo)
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filippo catani
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domenica 14 luglio 2013
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il ritmo c'è ma la sceneggiatura fa acqua
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Un gruppo di quattro illusionisti da vita a una formazione che prende il nome de i quattro cavalieri. Questi illusionisti però non propongono i soliti numeri di magia ma si esibiscono in trucchi ben più pericolosi: le rapine. Una task force dell'FBI e un altro personaggio si metteranno al loro inseguimento cercando di carpirne i trucchi, le intenzioni e la spinta che li anima.
La cosa migliore di questo film è indubbiamente il ritmo incalzante e quasi frenetico in alcune situazioni. Il cast a disposizione era notevole e non mancavano colpi di scena ma lo svolgimento della trama è a dir poco notevoli. Pur accettando ovviamente il patto che il regista ci fa sottoscrivere e cioè di lasciarci ingannare dalle illusioni e già messi in guardia dal trailer, gli spettatori all'uscita dalla proiezione si fermano ad interrogarsi e ad elencare i punti che proprio non possono andare giù.
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Un gruppo di quattro illusionisti da vita a una formazione che prende il nome de i quattro cavalieri. Questi illusionisti però non propongono i soliti numeri di magia ma si esibiscono in trucchi ben più pericolosi: le rapine. Una task force dell'FBI e un altro personaggio si metteranno al loro inseguimento cercando di carpirne i trucchi, le intenzioni e la spinta che li anima.
La cosa migliore di questo film è indubbiamente il ritmo incalzante e quasi frenetico in alcune situazioni. Il cast a disposizione era notevole e non mancavano colpi di scena ma lo svolgimento della trama è a dir poco notevoli. Pur accettando ovviamente il patto che il regista ci fa sottoscrivere e cioè di lasciarci ingannare dalle illusioni e già messi in guardia dal trailer, gli spettatori all'uscita dalla proiezione si fermano ad interrogarsi e ad elencare i punti che proprio non possono andare giù. Il problema è che sono veramente troppi. Specchi che dissimulano la presenza di una cassaforte che verrà in seguito rapinata nell'indifferenza generale, inseguimento grottesco e soprattutto il ruolo dell'FBI; allora in certi film o serie televisive da un minuscolo pezzettino di unghia riescono a risolvere il caso mentre in altri film (e questo è uno di questi) gli agenti della task force sembrano scolaretti alle prese con i primi giorni di addestramento. Certo sotto tutto questo ci sarebbe anche la parte degli illusionisti/Robin Hood che rubano ai ricchi per ridistribuire a chi è stato colpito da una catastrofe (vedi New Orleans con riferimento a Katrina); il fatto è che anche questo aspetto finisce fagocitato dentro il film e anzi finisce quasi per diluirsi. Insomma per chi lo ha visto fuori dalla sala viene subito citato il paragone con Prestige che era di tutt'altra fattura. Il cast si adatta alla situazione e a fare trucchetti o a leggere la mente; Caine regala un cameo mentre Freeman è un poco più presente. Insomma nemmeno specchi e illusioni servono a nascondere le difficoltà di questa pellicola che lascia scontento lo spettatore perchè pesca un po' tra diversi generi (commedia, thriller, azione) ma non sa nè di carne nè di pesce. All'uscita della sala qualcuno parlava di "tamarrata"; ecco se si può passare il termine e si può schematizzare al massimo una recensione, questo è il termine che forse descrive meglio l'intera pellicola.
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