depalma
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lunedì 17 dicembre 2012
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tutto già visto...
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..anzi anche meno...stessi effetti speciali, botte da orbi, e soprattutto trama semi-assente...
...trilogia di un filone fantasy oramai in declino inesorabile...
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paranoidandroid
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lunedì 17 dicembre 2012
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critiche gratuite
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Solite critiche gratuite e prevenute da parte della critica e di altri "capiscioni" cinematografici...fedele al libro quanto basta, 3D perfetto (non date retta alle critiche), tutto il resto perfetto perfetto PERFETTO! Impossibile poi fare un confronto col "Signore Degli Anelli" dato che chi ha letto il libro sa che Lo Hobbit è una fiaba, e Jackson la resa alla perfezione!
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intothewild4ever
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lunedì 17 dicembre 2012
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lo hobbit spalmato...
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Era abbastanza scontato che con l'uscita de Lo Hobbit sarebbe partito il confronto con il Signore degli Anelli, ma chiunque abbia letto entrambi i libri, è andato al cinema conscio del fatto che un vero confronto tra le due storie non era e non è per nulla attuabile. Il Signore degli Anelli si può forse definire l'unica vera e propria favola adatta ad adulti e piccini esistente al mondo, mentre Lo Hobbit nasce, è, e rimane una favola prettamente per bambini.
La scelta di farne una trilogia poi, è sicuramente un grave errore...
Mentre una trilogia per il Signore degli Anelli poteva essere quasi riduttiva, un film da 166 minuti come questo, sarebbe sicuramente bastato per raccontare al meglio tutta la storia.
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Era abbastanza scontato che con l'uscita de Lo Hobbit sarebbe partito il confronto con il Signore degli Anelli, ma chiunque abbia letto entrambi i libri, è andato al cinema conscio del fatto che un vero confronto tra le due storie non era e non è per nulla attuabile. Il Signore degli Anelli si può forse definire l'unica vera e propria favola adatta ad adulti e piccini esistente al mondo, mentre Lo Hobbit nasce, è, e rimane una favola prettamente per bambini.
La scelta di farne una trilogia poi, è sicuramente un grave errore...
Mentre una trilogia per il Signore degli Anelli poteva essere quasi riduttiva, un film da 166 minuti come questo, sarebbe sicuramente bastato per raccontare al meglio tutta la storia. La trilogia è una mera scelta commerciale, e sinceramente non porta alcun vantaggio all'economia del film, in cui si ha spesso la netta sensazione che ci si sta prendendo tutto il tempo necessario, e anche più, per raccontare una storia breve.
Molte le lungaggini, molte le cose aggiunte qui e là, solo per allungare il minutaggio, solo per giustificare la scelta dei tre film.
L'effetto 3D poi, a mio avviso non basta a dare al film quel tocco in più che ti fa dire, va beh...non è Il Signore degli Anelli, però vale la pena vederlo per gli effetti speciali! In fin dei conti poi, nemmeno la scelta di continuare con gli stessi colori, la stessa fotografia e persino le stesse musiche in alcuni tratti del film, utilizzati nei film precedenti, siano state scelte giuste. Così come nei due libri si hanno atmosfere diverse, allo stesso modo nei film sarebbe stato giusto riportare una differenziazione. Lo Hobbit sarebbe dovuto essere raccontato in modo più favolistico e meno avventuriero e anche i colori sarebbero dovuti essere più vivaci e adatti al racconto.
Per il resto, nulla da dire sulla regia sempre magnifica di Peter Jackson, sui costumi e sulle ambientazioni... tutto come da manuale.
Insomma, se non siete dei fanatici di Tolkien, andate a vedere il film consapevoli che Il Signore degli Anelli era davvero altra cosa, se lo siete...sapete già a cosa andate incontro.
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[+] è chiaro
(di davidalcor)
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andrea2702
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lunedì 17 dicembre 2012
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un inizio inaspettato
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Lo Hobbit si, Lo Hobbit no. Grande capolavoro, delusione totale.
Ci sarebbe tanto da dire perché questo film, che sia piaciuto o meno, è comunque un' opera monumentale… ma con delle piccole falle.
Inizialmente i film tratti da Lo Hobbit dovevano essere solo due perché il libro era piuttosto piccolo rispetto al Signore degli Anelli. Ora, nell’estate del 2012 Jackson aveva espresso la volontà di voler sviluppare altri aspetti del libro, dando più importanza ai collegamenti con la passata trilogia; la Warner Bros. gli aveva dato il via libera e i film erano passati da due a tre. La domanda in questione è: dove si vanno a prendere le vicende da narrare, se Lo Hobbit è un libro infinitamente più piccolo rispetto ai tre film precedenti?
Le appendici del Signore degli Anelli (le prime pagine del libro, prima della storia vera e propria) sembrano aver dato la risposta a questa questione così articolata.
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Lo Hobbit si, Lo Hobbit no. Grande capolavoro, delusione totale.
Ci sarebbe tanto da dire perché questo film, che sia piaciuto o meno, è comunque un' opera monumentale… ma con delle piccole falle.
Inizialmente i film tratti da Lo Hobbit dovevano essere solo due perché il libro era piuttosto piccolo rispetto al Signore degli Anelli. Ora, nell’estate del 2012 Jackson aveva espresso la volontà di voler sviluppare altri aspetti del libro, dando più importanza ai collegamenti con la passata trilogia; la Warner Bros. gli aveva dato il via libera e i film erano passati da due a tre. La domanda in questione è: dove si vanno a prendere le vicende da narrare, se Lo Hobbit è un libro infinitamente più piccolo rispetto ai tre film precedenti?
Le appendici del Signore degli Anelli (le prime pagine del libro, prima della storia vera e propria) sembrano aver dato la risposta a questa questione così articolata.
Il problema però è un altro: questa decisione c'è stata solo a Luglio e la gran parte del montaggio finale per il primo film era già stata fatta, ma siccome la storia era comunque da dividere in 3 film non si potevano raccontare troppi avvenimenti solo nel primo. Per questo la storia si è dovuta fermare prima del previsto. Ma le scene eliminate erano consistenti e hanno portato il film a durare troppo poco, quindi, ecco l’idea di aggiungere delle parti che nel libro non c'erano (quelle delle appendici) per riconferire la durata effettiva al film. Ma di tempo per svilupparle bene all'interno della narrazione non ce n'era abbastanza (siamo in estate) ed è proprio guardando il film che si notano precisamente i punti deboli dove ci sono queste digressioni narrative che non si sono cucite bene con il resto della storia (Radagast che cerca di depistare gli orchi, il Negromante, etc.).
Il problema sostanziale de Lo Hobbit è questo.
La colpa, però, non si può dare a nessuno. Il solo fattore colpevole è il poco tempo a disposizione, per come la vedo io. Perciò non c'era modo di fare un film migliore: l’opera non si può giudicare completamente.
Sono sicuro che per il secondo e il terzo capitolo Jackson riuscirà ad articolare meglio questi pezzi di storia in più (manca solo il lavoro di post-produzione). Naturalmente alcuni errori sciocchi ci sono (come ad esempio il re degli orchi che, prima di morire, dice: “Sto per essere sconfitto!”). Tuttavia la critica non dovrebbe fossilizzarsi su altri elementi insignificanti a livello scenico e narrativo, perché un minimo di libertà per la regia deve sempre esserci. Per come la vedo io, tutti (sia fan che critici) non possono non vedere questo film come un piccolo inizio indipendente. Come primo film di una nuova trilogia è tutt’altro che accettabile e la maestria di Jackson torna a sorprenderci ancora. I dettagli del libro ci sono tutti, anche i più piccoli, e gli effetti speciali sono senza ombra di dubbio i migliori di quest’anno. Non ci si poteva aspettare qualcosa di meglio rispetto al Signore degli Anelli. La storia non è certamente come la precedente, ma non si tratta comunque di un impianto banale.
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mickey97
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lunedì 17 dicembre 2012
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il prequel si spoglia dal tema dark e non brilla
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Peter Jackson, regista della fantastica trilogia dell'anello realizza un prequel con meno dramma e con meno epica che viene spogliato totalmente dal genere dark e nel contempo privato della perfezione, risultando così inferiore al primo capitolo della trilogia, la compagnia dell'anello. Jackson stranamente presenta con mio grande rammarico, uno stile non integro e non perfetto, per poi avere un risultato complessivo poco brillante, più approssimativo ma ugualmente ottimo per via di altri aspetti che fungono da salvatori del film, recuperandolo dalle scene meno interessanti anche da un punto di vista narrativo. Infatti, il film nella prima parte risulta molto lento e poco coinvolgente, dal momento che ci si sofferma molto nelle scene che avvengono all'interno della casa di Bilbo che sinceramente si potevano evitare e le scene che narravano la sconfitta dei nani non erano state girate attentamente per ovvi motivi, la troppa luce non ha reso possibile l'atmosfera di terrore e il drago non è stato inquadrato, l'unica cosa visibile è stata la scia di distruzione che si portava dietro di sè, la stessa cosa dicasi per il secondo atto di questa sconfitta non riuscita benissimo sempre per via della luce che rifletteva la guerra che si svolgeva in campo, dove l'orco pallido ha staccato la testa al povero padre di Thorin Scudo di Quercia, mostrandogliela alla luce del sole che non ha nuovamente permesso di farci intendere la brutalità di quel gesto che sommato all'assedio della dimora "nanica" fece crescere in Thorin il desiderio di vendetta contro un nemico che ha un suo potenziale ed è con questo che la disputa dei due si protrarrà ancora sino a quando Thorin lo vincerà, rientrando in pieno possesso della sua dimora che ancora deve essere liberata dal drago che si cela dietro la montagna di denaro, che rappresentava per il padre del nostro guerriero una malattia impossibile da guarire.
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Peter Jackson, regista della fantastica trilogia dell'anello realizza un prequel con meno dramma e con meno epica che viene spogliato totalmente dal genere dark e nel contempo privato della perfezione, risultando così inferiore al primo capitolo della trilogia, la compagnia dell'anello. Jackson stranamente presenta con mio grande rammarico, uno stile non integro e non perfetto, per poi avere un risultato complessivo poco brillante, più approssimativo ma ugualmente ottimo per via di altri aspetti che fungono da salvatori del film, recuperandolo dalle scene meno interessanti anche da un punto di vista narrativo. Infatti, il film nella prima parte risulta molto lento e poco coinvolgente, dal momento che ci si sofferma molto nelle scene che avvengono all'interno della casa di Bilbo che sinceramente si potevano evitare e le scene che narravano la sconfitta dei nani non erano state girate attentamente per ovvi motivi, la troppa luce non ha reso possibile l'atmosfera di terrore e il drago non è stato inquadrato, l'unica cosa visibile è stata la scia di distruzione che si portava dietro di sè, la stessa cosa dicasi per il secondo atto di questa sconfitta non riuscita benissimo sempre per via della luce che rifletteva la guerra che si svolgeva in campo, dove l'orco pallido ha staccato la testa al povero padre di Thorin Scudo di Quercia, mostrandogliela alla luce del sole che non ha nuovamente permesso di farci intendere la brutalità di quel gesto che sommato all'assedio della dimora "nanica" fece crescere in Thorin il desiderio di vendetta contro un nemico che ha un suo potenziale ed è con questo che la disputa dei due si protrarrà ancora sino a quando Thorin lo vincerà, rientrando in pieno possesso della sua dimora che ancora deve essere liberata dal drago che si cela dietro la montagna di denaro, che rappresentava per il padre del nostro guerriero una malattia impossibile da guarire. Ma Jackson fortunatamente dopo questi errori si riprende improvvisamente e la narrazione assume un ritmo molto più incalzante, molto più dinamico e decisivo realizzando così una seconda parte che riesce a risollevare le sorti del film, che comunque non riesce a raggiungere la perfezione nonostante alcune scene siano state girate benissimo, sto parlando dell'incontro tra Bilbo e Gollum davvero godibilissima, anche grazie alla computer grafica
che lo ha reso magistralmente e all'attore Andy Serkys che lo ha interpretato benissimo, un'altra scena degna di nota è stata la battaglia sugli alberi e un'altra ancora quando i nani si sono imbattuti nei Goblin. Queste tre scene sono stati determinanti, se Jackson non avrebbe prestato attenzione nemmeno a queste allora sarebbe stata la fine, e nemmeno la trama ben articolata, la sceneggiatura ben costruita e la bravura degli attori lo avrebbero potuto salvare. Per fortuna in queste scene si è vista l'attenzione del regista anche per il buon uso degli effetti speciali del tutto ottimi, e per i miei personaggi preferiti che si sono adoperati in queste. Bilbo è molto simpatico e adorabile ma la sua figura ha molta più valenza nella seconda parte e personalmente l'ho apprezzato nell'incontro con l'irresistibile Gollum più precisamente nel gioco degli indovinelli e anche quando ha salvato Thorin dall'orco pallido mostrando un grande coraggio, Thorin incredibile guerriero è un'altro dei miei personaggi preferiti perchè è così piccolo e combattiero e si batte non solo per sè ma anche per gli altri che come lui hanno perso la casa, Gandalf ricorda l'Albus Silente di Harry Potter e presenta un fascino non solo estetico, è intelligente e salva più di una volta i nani dal pericolo, infine Gollum di cui ne vado pazzo non per la sua voce incredibile ma anche le espressioni facciali davvero irresistibili. Quindi in sommicapi, il film le quattro stelle se le merita tutte ma per i prossimi due film spero che Peter Jackson faccia molto meglio e inserisca l'aspetto dark che caratterizzava i bellissimi episodi della trilogia dell'anello facendo in modo di imparare dai suoi errori. I libri non li ho letti, sicuramente i più lunghi saranno quelli del Signore degli anelli, non so come è stata la trasposizione sul grande schermo, ma di questo film sono sicuro che la storia sia stata allungata anche se non vi era alla base un reale motivo. Ricordo bene il terzo episodio del signore degli anelli il ritorno del re uscito nove anni fa, mi era sembrato di passare all'interno del cinema un tempo interminabile, inoltre questo capitolo si è rivelato molto più pesante e difficile ma lo Hobbit risulta molto lineare, più breve e leggero oltre ad essere più chiaro persino della Compaggnia dell'anello, anch'esso di difficile dicitura e questo lo apprezzo molto anche se questo prodotto lo avrei stimato ancora di più se solo Jackson avrebbe prestato attenzione alla prima parte e anche se ha eseguito una notevolissima ripresa, non posso di certo dimenticare la mancanza di epica, dramma e tensione che non possono essere di certo soppianati dalla semplicità per nulla banalizzata e ben equilibrata.
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wounded knee
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lunedì 17 dicembre 2012
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grossa delusione
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Scrivo in qualità di persona ignorante sulla produzione Tolkeniana, non avendone mai letto un libro. Sapevo comunque che "Lo Hobbit" non fosse al livello della precedente trilogia; visto però quanto mi era piaciuta quella, sono tornato direttamente al cinema. Non mi sarei mai aspettato un risultato così differente: una noia! Il film non presenta lo spessore della trilogia differente, già nello spunto di base: la storia. Poi dal punto di vista della spettacolarità dello svolgimento, niente da dire: una fotografia superba, effetti visivi e speciali di prim'ordine. Da un punto di vista della storia appunto,non ha la complessità della trilogia precedente (se non nei nomi), ed in più si svolge lentissima nella prima parte, per poi "rianimarsi" nella parte più itinerante, ma con una semplicità negli obiettivi che impoverisce gli avvenimenti stessi.
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Scrivo in qualità di persona ignorante sulla produzione Tolkeniana, non avendone mai letto un libro. Sapevo comunque che "Lo Hobbit" non fosse al livello della precedente trilogia; visto però quanto mi era piaciuta quella, sono tornato direttamente al cinema. Non mi sarei mai aspettato un risultato così differente: una noia! Il film non presenta lo spessore della trilogia differente, già nello spunto di base: la storia. Poi dal punto di vista della spettacolarità dello svolgimento, niente da dire: una fotografia superba, effetti visivi e speciali di prim'ordine. Da un punto di vista della storia appunto,non ha la complessità della trilogia precedente (se non nei nomi), ed in più si svolge lentissima nella prima parte, per poi "rianimarsi" nella parte più itinerante, ma con una semplicità negli obiettivi che impoverisce gli avvenimenti stessi. Il tutto risulta essere un film d'azione, con questa però che è quasi fine a se stessa. In una trilogia come questa, è importante la risposta alla domanda che ognuno di noi spettatori certamente si farà uscendo dal cinema: "andrò a vedere gli altri capitoli?" Io sicuramente no.
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[+] la noia
(di davidalcor)
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bessel
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lunedì 17 dicembre 2012
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grande attesa, aspettative più che soddisfatte
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Assolutamente ben fatto. L'idea di distribuire le vicende dello hobbit su 3 film può sembrare una scelta azzardata e di marketing, ma per l'autore diventa occasione di descrivere con la giusta calma episodi e restroscena del mondo di Tolkien, dalla rappresentazione del Regno Sotto la Montagna alla deliziosa atmosfera della Contea. I puristi non possono che apprezzare questo aspetto. Molto apprezzato l'incipit, in cui ricompare Frodo, ed ambientato prima della festa di Bilbo - Frodo ha ancora tutte le dita delle mani. Gli sceneggiatori ed il regista si sono presi qualche libertà in più rispetto a quanto fatto nel Signore degli Anelli, ma gli accorgimenti hanno buone motivazioni cinematografiche -talvolta più credibili e coinvolgenti degli accadimenti del libro stesso, vedi incontro con i Troll-Uomini Neri- e le digressioni verso episodi non contenuti nel Libro Rosso (Lo Hobbit, appunto), comunque pescano dalla Mitologia Tolkeniana, e quindi allargano la visione del mondo della Terra di Mezzo.
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Assolutamente ben fatto. L'idea di distribuire le vicende dello hobbit su 3 film può sembrare una scelta azzardata e di marketing, ma per l'autore diventa occasione di descrivere con la giusta calma episodi e restroscena del mondo di Tolkien, dalla rappresentazione del Regno Sotto la Montagna alla deliziosa atmosfera della Contea. I puristi non possono che apprezzare questo aspetto. Molto apprezzato l'incipit, in cui ricompare Frodo, ed ambientato prima della festa di Bilbo - Frodo ha ancora tutte le dita delle mani. Gli sceneggiatori ed il regista si sono presi qualche libertà in più rispetto a quanto fatto nel Signore degli Anelli, ma gli accorgimenti hanno buone motivazioni cinematografiche -talvolta più credibili e coinvolgenti degli accadimenti del libro stesso, vedi incontro con i Troll-Uomini Neri- e le digressioni verso episodi non contenuti nel Libro Rosso (Lo Hobbit, appunto), comunque pescano dalla Mitologia Tolkeniana, e quindi allargano la visione del mondo della Terra di Mezzo. La cosa dovrebbe risultare gradita anche ai più puristi.
In definitiva, per un capostipite del genere, il primo episodio rende degna giustizia. Attendiamo gli altri due, aspettandoci forse maggiori iniezioni da altri racconti , considerando quanto ancora deve accadere nel resto del libro.
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laianoon
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lunedì 17 dicembre 2012
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da vedere dopo aver sognato con la saga letteraria
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3D perfetto, adattamento fantastico, la storia è semplice per sua stessa natura letteraria, ma è un film che va giudicato solo in base all'enorme quantità di sentimenti, nostalgia, aspettative e sogni regalati ai fan!
Rivivere la Terra di mezzo non ha prezzo, in ogni caso...
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4ng3l
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lunedì 17 dicembre 2012
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un opera magicamente bella, incanta immensamente
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Persino durante l'attesa dell'inizio del film, la magia inizia e ti porta in questo spettacolare mondo, dove una volta arrivato tutto il resto non esiste. I paesaggi maestosi e che tolgono il fiato, i personaggi così unici e carismatici al massimo, l'atmosfera fenomenale. La sceneggiatura è impeccabile, interessante sempre oltre ogni limite ed accompagnata da musiche e dialoghi di inestimabile bellezza. Un'avventura da brividi ed emozionante davvero, tra creature affascinanti e maestose e battaglie di altissima caratura. Le origini di un popolo, l'adolescenza di un personaggio importante e le imprese del grande stregone grigio. Indimenticabile.
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davidalcor
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lunedì 17 dicembre 2012
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il mondo della fantasia
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Il mondo della fantasia è fatto di magia e mistero, e gli uomini dotati di fantasia restano inevitabilmente affascinati da un film come Lo Hobbit. Chi definisce questo film insufficiente è evidentemente incapace di sognare!
Se questo film risulta meno coinvolgente e meno epico rispetto alla trilogia del signore degli anelli è solo perchè il libro da cui è ispirato è diverso e ha altri obiettivi, e di conseguenza la sceneggiatura ha un tono un po' diverso.
Tuttavia, effetti speciali e 3d apportano decisamente qualcosa in più, funzionale alla storia e di grande impatto visivo ed emotivo, rispetto alla trilogia de Il signore degli anelli. Purtroppo la nuova tecnologia dei 48 fotogrammi al secondo (che è un'importante novità di questo film) è ancora in fase sperimentale, e i cinema italiani non sono ancora in grado di supportarla in modo accettabile, ma di questo non si può dare la colpa a Peter jackson! Per quanto mi riguarda cercherò di rivedere il prima possibile il film nella versione High Frame Rate perchè sono convinto che sia questo il futuro del cinema.
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Il mondo della fantasia è fatto di magia e mistero, e gli uomini dotati di fantasia restano inevitabilmente affascinati da un film come Lo Hobbit. Chi definisce questo film insufficiente è evidentemente incapace di sognare!
Se questo film risulta meno coinvolgente e meno epico rispetto alla trilogia del signore degli anelli è solo perchè il libro da cui è ispirato è diverso e ha altri obiettivi, e di conseguenza la sceneggiatura ha un tono un po' diverso.
Tuttavia, effetti speciali e 3d apportano decisamente qualcosa in più, funzionale alla storia e di grande impatto visivo ed emotivo, rispetto alla trilogia de Il signore degli anelli. Purtroppo la nuova tecnologia dei 48 fotogrammi al secondo (che è un'importante novità di questo film) è ancora in fase sperimentale, e i cinema italiani non sono ancora in grado di supportarla in modo accettabile, ma di questo non si può dare la colpa a Peter jackson! Per quanto mi riguarda cercherò di rivedere il prima possibile il film nella versione High Frame Rate perchè sono convinto che sia questo il futuro del cinema.
In definitiva chi ha amato la trilogia del Signore degli Anelli non potrà non amare anche Lo Hobbit!
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