singolo
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martedì 19 giugno 2012
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ottimo esordio per il regista rupert sanders
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Sono riuscito a vedere "Biancaneve e il cacciatore" in lingua originale e devo dire che l'ho apprezzato molto. Questo è un ottimo esordio per il regista Rupert Sanders. Il film funziona, scorre veloce e cattura l'attenzione del pubblico, le interpretazioni dei tre attori principali (Kristen, Charlize e Chris) sono credibili, gli effetti speciali sono tra i migliori visti quest'anno, le scene d'azione sono ben girate, l'atmosfera cupa e oscura della Foresta Oscura si contrappone al candore e alla purezza del Santuario, la sceneggiatura è ben scritta, le musiche sono buone e mai banali, la fotografia è forse l'elemento più forte di questo kolossal e la trama, anche se segue la storia originale dei fratelli Grimm, è tutt'altro che banale e stupirà più volte lo spettatore.
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Sono riuscito a vedere "Biancaneve e il cacciatore" in lingua originale e devo dire che l'ho apprezzato molto. Questo è un ottimo esordio per il regista Rupert Sanders. Il film funziona, scorre veloce e cattura l'attenzione del pubblico, le interpretazioni dei tre attori principali (Kristen, Charlize e Chris) sono credibili, gli effetti speciali sono tra i migliori visti quest'anno, le scene d'azione sono ben girate, l'atmosfera cupa e oscura della Foresta Oscura si contrappone al candore e alla purezza del Santuario, la sceneggiatura è ben scritta, le musiche sono buone e mai banali, la fotografia è forse l'elemento più forte di questo kolossal e la trama, anche se segue la storia originale dei fratelli Grimm, è tutt'altro che banale e stupirà più volte lo spettatore. Nonostante questi aspetti vincenti il film presenta alcuni punti deboli: il flashback su Ravenna è appena sufficiente per far capire allo spettaore le motivazioni che spingono l'antagonista a voler regnare, i momenti divertenti sono scarsi e quindi non aiutano ad alleggerire il film. Nel complesso il film risulta ottimo, ma non un capolavoro. Voto: 8
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donni romani
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giovedì 21 giugno 2012
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biancaneve, un fantasy moderno
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Dimenticate la Biancaneve di disneyana memoria, che cantava "i sogni son desideri" e parlava con i passerotti. Dimenticate anche, per fortuna, l'ultima pessima Biancaneve cinematografica con Julia Robert strega cattiva e dimenticate anche per un attimo tutto ciò che sapete sulla favola più nota dei fratelli Grimm.
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Dimenticate la Biancaneve di disneyana memoria, che cantava "i sogni son desideri" e parlava con i passerotti. Dimenticate anche, per fortuna, l'ultima pessima Biancaneve cinematografica con Julia Robert strega cattiva e dimenticate anche per un attimo tutto ciò che sapete sulla favola più nota dei fratelli Grimm. Perchè il film di Sanders racconta un'altra Biancaneve, un eroina moderna e coraggiosa che non cucina per i dolci nanetti e non ha paura della propria ombra. Una Biancaneve in versione fantasy, gotica quanto basta e infarcita di effetti speciali di altissima qualità. Sicuramente in debito con i grandi successi televisivi di questi anni "Game of Thrones" e "Once upon a time" la favola dark interpretata dall'eroina di Twilight e da Charlize Theron nei due ruoli principali ha un merito innanzitutto, quello di far assurgere a ruolo di coprotagonista il cacciatore, altrove personaggio oscuro e destinato a scomparire ben presto. Qui invece sarà il mentore di Biancaneve, le insegnerà a combattere e a nascondersi, la aiuterà a riconquistare il regno e saprà starle vicino nel suo diventare adulta, con tutte le sofferenze e le responsabilità che comporta. Divertente, ben girato, un film che intrattiene e stupisce con le creature animate della foresta, dove le fate che cavalcano conigli sembrano uscite dal mondo di Avatar e dove i troll vengono ammansiti dallo sguardo malinconico di Biancaneve. I nani sono combattivi, irosi e coraggiosi come da copione di ogni fantasy e il bacio del principe non sveglia Biancaneve, perchè i tempi son cambiati, e l'ironia della scena è palpabile e di gran soddisfazione per chi ama abbattere i clichè. Un film che avrebbe potuto avere un altro titolo, perchè a parte lo specchio magico la mela e i nani poco resta della tradizione, ma che proprio per questo ha una sua originalità e una sua tipicità, e che nella versione originale si arricchisce della bellissima voce narrante di Chris Hemsworth che del dio Thor ha mantenuto la potenza e il coraggio. Charlize Theron è una strega quasi suo malgrado, vittima di un odio per gli uomini e di un bisogno di primeggiare fra le donne che la consuma e la umanizza pur nella sua crudeltà. Un'ottima pellicola fantasy dunque, in cui i principi sono meno necessari, i cacciatori hanno uno spirito nobile, le streghe sono bambine violate e le principesse cavalcano cavalli bianchi impugnando una spada. Una rivoluzione morbida, ma profonda, del concetto di favola. Tanto più che per sapere se "vissero tutti felici e contenti" si dovrà attende il sequel previsto per il 2014.
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carlomirante
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sabato 14 luglio 2012
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la più bella del reame è la strega charlize theron
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Dimentichiamoci per un attimo la bellissima versione di Walt Disney e prendiamo un pizzico di atmosfera dalle Cronache di Narnia, Il Signore degli Anelli e ancora, un po di colori dark, effetti speciali ben utilizziati e mescoliamo.
Uscirà fuori una nuova versione di Biancaneve, l'eroina rose e fiori della versione Disney è letteralmente sparita per far spazio ad una principessa che ha forza e coraggio, che usa spade, cavalca e incita alla guerra.
E il principe azzurro? direte voi...lui è solo una parentesi, questa volta il bello di turno è un cacciatore dai modi rozzi, ubriaco, ma che con il suo sguardo riesce a far innamorare la combattiva Biancaneve.
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Dimentichiamoci per un attimo la bellissima versione di Walt Disney e prendiamo un pizzico di atmosfera dalle Cronache di Narnia, Il Signore degli Anelli e ancora, un po di colori dark, effetti speciali ben utilizziati e mescoliamo.
Uscirà fuori una nuova versione di Biancaneve, l'eroina rose e fiori della versione Disney è letteralmente sparita per far spazio ad una principessa che ha forza e coraggio, che usa spade, cavalca e incita alla guerra.
E il principe azzurro? direte voi...lui è solo una parentesi, questa volta il bello di turno è un cacciatore dai modi rozzi, ubriaco, ma che con il suo sguardo riesce a far innamorare la combattiva Biancaneve.
Non mancano certo i nani, che hanno abbandonato il mestiere del lavoro, per intraprendere quello dei fuorilegge.
Alla famosa frase "Chi è la più bella del Reame", questa volta la prescelta è la cattiva Strega interpretata da una bellissima Charlize Theron, che con il suo sguardo ipnotico stende la Kristen Stuart, attrice di minore bellezza e recitazione poco convincente.
La nuova versione di Biancaneve risulta un film godibile, qualche momento morto, ma alla fine divertente, ma non adatto ai bambini.
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matteo fedele
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martedì 24 luglio 2012
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bella e thor contro una vampira
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Passeggiando nel suo giardino coperto di neve, una regina vide che una rosa rossa era cresciuta in mezzo al freddo manto invernale. Colpita da tale meraviglia, la volle prendere, ma una spina le ferì la mano e tre gocce di sangue caddero sul soffice tappeto bianco. Sognò allora di diventare madre di una bambina che avesse la pelle bianca come la neve, le abbra rosse come il sangue e la forza di quella rosa. Termina qui la poeticità di "Biancaneve e il cacciatore", dato che già troppo tempo è stato rubato alle pesanti scene d'azione e alla trama indigente di fantasia. Questo fantasy si presenta come una rivisitazione in chiave tenebrosa di una delle fiabe più amate, ma non è altro che una vecchia storia con qualche aggiunta poco incisiva.
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Passeggiando nel suo giardino coperto di neve, una regina vide che una rosa rossa era cresciuta in mezzo al freddo manto invernale. Colpita da tale meraviglia, la volle prendere, ma una spina le ferì la mano e tre gocce di sangue caddero sul soffice tappeto bianco. Sognò allora di diventare madre di una bambina che avesse la pelle bianca come la neve, le abbra rosse come il sangue e la forza di quella rosa. Termina qui la poeticità di "Biancaneve e il cacciatore", dato che già troppo tempo è stato rubato alle pesanti scene d'azione e alla trama indigente di fantasia. Questo fantasy si presenta come una rivisitazione in chiave tenebrosa di una delle fiabe più amate, ma non è altro che una vecchia storia con qualche aggiunta poco incisiva.
La dolce Biancaneve con armatura, spada e scudo è un'immagine ghiotta, affascinante, molto promettente, ma che non soddisfa chi la voleva impegnata in un vero combattimento. Gli amanti di "Twilight" possono stare tranquilli. La più bella del reame è la fotocopia di Bella Swan. Ancora pallida e intimorita da ciò che la circonda, ancora espressione corrucciata e cristallizzata, ancora contesa da due uomini (e quello che ha la peggio, guarda caso, è l'amico d'infanzia), la Stewart non corre il pericolo di cambiare anche solo qualcosina di sè.
Personaggio più che marginale nella fiaba classica, il cacciatore qui è co-protagonista della vicenda e alleato ben più importante dei nani, ottima idea sfruttata sufficientemente male. Hemsworth incarna l'ennesimo duro cinico dal cuore sanguinante e dal rude umorismo (figura della quale Hollyhood sembra non stancarsi mai), che solo all'inizio si scontra con l'innocente faccino impaurito della protagonista. Il loro unico battibecco (anche se abbastanza spento) da un gradito saporino e altri simili scambi di battute non farebbero che bene, ma no c'è pericolo che qualcuno pensi a inserirli. Vedovo e ubriacone, appena arriva una fanciulla in pericolo che lo trascina nei guai se ne innamora e ritrova la voglia di lottare (lei, ovviamente, gli ricorda la moglie defunta). Di personaggi così è pieno il cinema.
Merita un plauso Charlize Theron (la migliore del cast), che fa del suo meglio per dare fascino a una nera strega-vampira che succhia la vita ad altri per non invecchiare (una figura assolutamente rivoluzionaria e mai vista prima, vero?).
Oltre a queste cosucce irrilevanti, ci sono tanti altri elementi che danno fastidio. I nani non si capisce quanti sono, il fratello della cattiva è una presenza detestabile e praticamente inutile, la battaglia finale è troppo breve e manca di vera azione, alla pochezza della sceneggiatura si prova a rimediare con effetti speciali da sogno o incubo ed elfi e animaletti messi lì solo per intenerire. Il finale potrebbe salvare il film. Biancaneve potrebbe trovarsi di fronte alla scelta più importante (il principe azzurro o il cacciatore?), ma un portone si chiude e la decisione troppo difficile viene evitata impunemente.
Risulta inevitabile il confronto con l'altra Biancaneve di quest'anno. A uscire vincitori sono l'amorevole e vispo sorrisino della sosia di Audrey Hepburn (Lily Collins) e la scherzosa e buffonesca cattiveria di Julia Roberts.
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transatlanticism
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martedì 12 giugno 2012
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ok biancaneve, devo ammettere che sei credibile!
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La scorsa settimana mi trovavo a Londra per lavoro e devo ammettere che i vari trailer di "Biancaneve e il cacciatore" mi avevano molto incuriosita, cosi' sono andata a vederlo. Ero molto scettica per vari motivi, tra cui l'ultimo Biancaneve appena uscito, quello di Tarsem, che mi ha davvero lasciata senza parole, negativamente naturalmente.
Questo film deve essere preso per quello che è, cioè una favola dai toni e colori scuri, ma pur sempre una favola(scene come quella in cui l'eroina trova sulla spiaggia un cavallo bianco, non sono da criticare ma da capire nel contesto della storia. Un mondo in cui una persona viene avvelenata da una mela non può essere altro che non realistico.
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La scorsa settimana mi trovavo a Londra per lavoro e devo ammettere che i vari trailer di "Biancaneve e il cacciatore" mi avevano molto incuriosita, cosi' sono andata a vederlo. Ero molto scettica per vari motivi, tra cui l'ultimo Biancaneve appena uscito, quello di Tarsem, che mi ha davvero lasciata senza parole, negativamente naturalmente.
Questo film deve essere preso per quello che è, cioè una favola dai toni e colori scuri, ma pur sempre una favola(scene come quella in cui l'eroina trova sulla spiaggia un cavallo bianco, non sono da criticare ma da capire nel contesto della storia. Un mondo in cui una persona viene avvelenata da una mela non può essere altro che non realistico...) . E come favola "dark" è secondo me, molto carina. La storia è naturalmente scontata, come lo è anche l'happy ending, ma le due ore di film scorrono velocemente e ci lasciano davvero con il dubbio su chi Biancaneve sceglierà, o se la regina alla fine morirà davvero oppure no. Avendolo visto in lingua originale ho potuto apprezzare il lavoro di accenti fatto dagli attori (cosa che purtroppo verrà annullata nella versione italiana..) . Chris Hemsworth crea un curioso accento scozzese ben reso, Kristen Stewart (contrariamente a quello che pensano i suoi "oppositori") è davvero brava a rendere un accento inglese che però non sia troppo accentuato e quindi finto, come invece ho trovato quello di Charlize Theron. Forse è proprio lei una delle cose che non mi ha entusiasmato del film, ho trovato la sua recitazione sopra le righe e non sempre azzeccata. Davvero un peccato. Altra cosa negativa, i nani...ma non mi sono mai piaciuti nella storia di Biancaneve e quindi non faccio eccezione qui. Altra piccola nota negativa, il principe Sam Claflin(che poi qui è un Duca..), è bello non c'è che dire, però il suo personaggio è davvero poco sviluppato e non ha per niente Chemistry con Kristen-Biancaneve (avantaggiando il rapporto Biancaneve-Cacciatore).
Comunque sia, l'ho trovato un film piacevole e visivamente molto bello. Lo consiglio sicuramente, ma a persone a cui piacciono questo tipo di storie tendenti al fantastico.
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francesca72
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lunedì 6 agosto 2012
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lettera a uno specchio guasto
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Caro Specchio,
se Biancaneve con:
- la palpebra a tendina cadente,
- gli occhietti all'ingiù,
- il sorriso storto alla Lurch della famiglia Addams
- monoespressiva (un pò da platessa findus)
è più bella della Regina: splendida, algida e di una bellezza da togliere il fiato, fatti vedere da un bravo piastrellista.
Di per sè il film non è malvagio.
Ed è una rilettura della favola di Grimm abbastanza fedele all'idea dark dei fratelli.
Ma questa Biancaneve è persino peggio di quella della figlia di Collins.
Carisma nullo e bellezza relativa.
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Caro Specchio,
se Biancaneve con:
- la palpebra a tendina cadente,
- gli occhietti all'ingiù,
- il sorriso storto alla Lurch della famiglia Addams
- monoespressiva (un pò da platessa findus)
è più bella della Regina: splendida, algida e di una bellezza da togliere il fiato, fatti vedere da un bravo piastrellista.
Di per sè il film non è malvagio.
Ed è una rilettura della favola di Grimm abbastanza fedele all'idea dark dei fratelli.
Ma questa Biancaneve è persino peggio di quella della figlia di Collins.
Carisma nullo e bellezza relativa.
Il pezzo del discorso motivazionale dopo che il Cacciatore (????????) l'ha risvegliata col bacio è un esempio notevole di insulsaggine: il ferro si fonde su sè stesso, diamo ghiaccio al fuoco e fuoco al ghiaccio? A Biancanè, ma che cavolo dici?
Io dopo un discorso del genere me ne andavo a casa o passavo dalla parte della Regina....
Per non parlare del amorfo Principe o del solo muscoloso Cacciatore/Thor
Mah!
Ottima Charlize. Il film vale solo per lei
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franny_
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lunedì 6 agosto 2012
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kristen stewart penosa e storia senza senso
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Che la vera storia di Biancaneve ne uscisse sconvolta l'avevo già messo in conto quando ho deciso di andarlo a vedere, e anzi non è stato nemmeno così tragico: Alla fine la storia è quella, anche se molto più fantasy e piena d'azione. Il film però sarebbe stato molto più apprezzabile prima di tutto con una Biancaneve più bella e almeno alla pari dell'incantevole Charlize Theron; ma soprattutto con una protagonista che sapesse recitare e non con la solita Stewart che cambia espressione a malapena due volte.
Poi sull'evoluzione della storia avrei molto da ridire, a tratti scorre lenta, a tratti non si capisce cosa voglia dire il film (la comparsa dell'alce e delle fate che si svegliano solo quando c'è Biancaneve, oppure l'arrivo di quel mostro nella foresta e Bianceneve che MAGICAMENTE riesce a calmarlo) e dei 7 nani completamente assurdi e fuori luogo.
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Che la vera storia di Biancaneve ne uscisse sconvolta l'avevo già messo in conto quando ho deciso di andarlo a vedere, e anzi non è stato nemmeno così tragico: Alla fine la storia è quella, anche se molto più fantasy e piena d'azione. Il film però sarebbe stato molto più apprezzabile prima di tutto con una Biancaneve più bella e almeno alla pari dell'incantevole Charlize Theron; ma soprattutto con una protagonista che sapesse recitare e non con la solita Stewart che cambia espressione a malapena due volte.
Poi sull'evoluzione della storia avrei molto da ridire, a tratti scorre lenta, a tratti non si capisce cosa voglia dire il film (la comparsa dell'alce e delle fate che si svegliano solo quando c'è Biancaneve, oppure l'arrivo di quel mostro nella foresta e Bianceneve che MAGICAMENTE riesce a calmarlo) e dei 7 nani completamente assurdi e fuori luogo.
Nel complesso carino, ma non vi aspettate assolutamente niente di che.
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fedson
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giovedì 6 giugno 2013
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c'era una volta ad hollywood...
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"Cosa è successo a Biancaneve?" sarà la prima domanda che il pubblico verrà a porsi una volta terminata la visione del film. La fiaba universalmente nota di "Biancaneve e i sette nani", diventa frutto di una produzione hollywoodiana oltre ogni limite. La trama è sempre la stessa: la bellissima regina Ravenna regna sovrana indiscussa in un regno che, sotto il suo controllo, perde ogni qualità positiva e fantastica. Tutto sembra andare per il verso della regina, finché la stessa non viene a scoprire che, proprio nel suo regno, vive una fanciulla dotata di una bellezza superiore alla sua, Biancaneve, per l'appunto. Da quel momento, Ravenna conserverà una gelosia nei confronti della bellezza pura e candida della ragazza, tanto da mandargli un cacciatore affinché gli porti il suo cuore.
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"Cosa è successo a Biancaneve?" sarà la prima domanda che il pubblico verrà a porsi una volta terminata la visione del film. La fiaba universalmente nota di "Biancaneve e i sette nani", diventa frutto di una produzione hollywoodiana oltre ogni limite. La trama è sempre la stessa: la bellissima regina Ravenna regna sovrana indiscussa in un regno che, sotto il suo controllo, perde ogni qualità positiva e fantastica. Tutto sembra andare per il verso della regina, finché la stessa non viene a scoprire che, proprio nel suo regno, vive una fanciulla dotata di una bellezza superiore alla sua, Biancaneve, per l'appunto. Da quel momento, Ravenna conserverà una gelosia nei confronti della bellezza pura e candida della ragazza, tanto da mandargli un cacciatore affinché gli porti il suo cuore. La storia rimane, fortunatamente, fedele a quella originale (il cacciatore viene incaricato di portare Biancaneve alla regina, Biancaneve morde la mela avvelenata, il bacio del risveglio e via dicendo); ma la cosa che più dà all'occhio è l'intero spirito commerciale che la pellicola contiene. Non esiste più un principe che salva Biancaneve, non esistono più i nani, ognuno con una propria psicologia, che bisticciano tra loro in siparietti comici quanto godibili e, cosa più importante nel contesto: non esiste più la vera bellezza di Biancaneve. La principessa viene rivestita di una prima passività che, tutto ad un tratto, diventa aggressività, furia, coraggio, ambizione. Ma dov'è il fascino (oltre che estetico) spirituale di Biancaneve? Dov'è quella dolcezza che ha incantato milioni di lettori (e, in caso del film Disney, spettatori)? Dov'è quella sua sensibilità così spontanea e semplice da rendere magica un'intera atmosfera? Ma soprattutto: dov'è il vero amore? L'Universal Pictures, casa che ha prodotto il film, ha ben pensato di scegliere attori commerciali (e certamente per niente dotati) come la Stewart ed Hemsworth e di combinarli insieme in un'avventura (attenzione, NON UNA FIABA!) con lo scopo di accattivarsi più fan possibili (il che è riuscito, visto l'incasso che supera di poco i 300 milioni netti). Due sono solo le cose positive del film: una divina e fedelissima Charlize Theron, che qui vediamo in tutta la sua bellezza, rispecchiando fedelmente la psicologia della regina che tutti noi conosciamo; e degli effetti speciali molto avanguardisti. Al di là di questi elementi, non c'è più lo spirito fiabesco (nonostante foreste incantante e creature fantastiche), non c'è più l'amore (il che viene dedotto da un finale a dir poco sbagliato) e non ci sono nemmeno i veri nani. Tutto sembra composto perfettamente a scopo commerciale: Kirsten Stewart, prima vampira e qui principessa, è completamente sbagliata per il ruolo di Biancaneve (non dispone certo del suo fascino, non dispone della sua sensibilità ed è priva di magia), la sua inespressività è talmente marcata e tremenda, qui, che è quasi impossibile continuare a guardare la pellicola nella sua durata di due ore; Chris Hemsworth, reduce dal suo (incompreso) successo di Thor, qui lo si rivede nello stesso ruolo, indossa un'armatura, è insensibile e, al posto del potente martello, tiene un'ascia. Che dire, purtroppo nemmeno le fantastiche colonne sonore di Howard possono alzare il livello del film, nonostante ci sia anche l'immensa (e qui perfetta, è il caso di dirlo) bellezza della Theron (che poi non si capisce il perché dovrebbe essere gelosa di una "bellezza" di basso rango come quella della Stewart, il che spiega ancor più lo scopo commerciale del film). La pellicola gode anche di un'artificialità nei dialoghi e nelle situazioni a dir poco prevedibili (sembra di trovarsi di fronte ad una sceneggiatura inutile e scritta da una ragazzina di quattordici anni). Brutto, oltraggioso, scontatissimo e fin troppo moderno (Biancaneve combatte, il cacciatore diventa un esperto di autodifesa in un tempo come quello del Medioevo, i nani sono dotati di uno spirito combattivo al di là della loro innocenza cui eravamo abituati). La visione del film, in sintesi, vale solo ed esclusivamente per l'immensa presenza della Theron (qui divina, sia in bellezza sia in recitazione, cosa ormai appurata), e di effetti speciali efficienti. Spero vivamente che Hollywood non produca ancora fiabe modernizzate in maniera così grossolana e rozza.
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cenox
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lunedì 23 luglio 2012
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un'ottima rilettura in chiave fantasy
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Biancaneve, come altre fiabe famosissime, in questi anni sono state rilette in chiave moderna, ed in questo caso l'ambientazione fantasy e un po' dark giova molto alla storia. Inoltre con un ottimo cast alle spalle questo film non delude di certo. Siccome poi la vera storia non viene mutata enormemente, risulta forse un poco scontato qualche passaggio, ma sarebbe stato di gran lunga peggiore se la storia fosse stata completamente cambiata, tanto da avere solo il titolo in comune con la fiaba. Perfetta la Theron nei panni della malefica (ma bellissima) Ravenna e se la cava egregiamente anche Hemsworth interpretando un cacciatore piuttosto avvezzo all'alcol con alle spalle una storia tormentata.
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Biancaneve, come altre fiabe famosissime, in questi anni sono state rilette in chiave moderna, ed in questo caso l'ambientazione fantasy e un po' dark giova molto alla storia. Inoltre con un ottimo cast alle spalle questo film non delude di certo. Siccome poi la vera storia non viene mutata enormemente, risulta forse un poco scontato qualche passaggio, ma sarebbe stato di gran lunga peggiore se la storia fosse stata completamente cambiata, tanto da avere solo il titolo in comune con la fiaba. Perfetta la Theron nei panni della malefica (ma bellissima) Ravenna e se la cava egregiamente anche Hemsworth interpretando un cacciatore piuttosto avvezzo all'alcol con alle spalle una storia tormentata. Gli effetti speciali riescono ad estraniare lo spettatore dalla sala tanta ne è la bellezza. Unico neo forse è lo scontro finale tra la principessa e la regina, che forse si risolve in modo troppo semplicistico.
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joan holden
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domenica 29 luglio 2012
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charlize rimane la più bella del reame
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Ricordate la Biancaneve della nostra infanzia disneyana, tutta presa a prepara torte, rifare il letti ai nani, gorgheggiare con gli uccellini? Bene, dimenticatela, perchè la Biancaneve del 2012 al posto della scopa impugna la spada e invece di canticchiare agli animali del bosco arringa una folla di soldati per muovere alla riconquista del suo regno, neanche fosse Giovanna D'Arco.
Nella pallicola di Rupert Sanders, il vero sesso forte sono le donne: siano esse la matrigna, interpretata dalla sempre bravissima Charlize Theron, Biancaneve, impersonata dalla decisamente meno dotata Kristen Stewart, o le donne del villaggio dove la fanciulla trova riparo, pronte a mortificare il proprio aspetto per scampare alla fame di bellezza della regina.
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Ricordate la Biancaneve della nostra infanzia disneyana, tutta presa a prepara torte, rifare il letti ai nani, gorgheggiare con gli uccellini? Bene, dimenticatela, perchè la Biancaneve del 2012 al posto della scopa impugna la spada e invece di canticchiare agli animali del bosco arringa una folla di soldati per muovere alla riconquista del suo regno, neanche fosse Giovanna D'Arco.
Nella pallicola di Rupert Sanders, il vero sesso forte sono le donne: siano esse la matrigna, interpretata dalla sempre bravissima Charlize Theron, Biancaneve, impersonata dalla decisamente meno dotata Kristen Stewart, o le donne del villaggio dove la fanciulla trova riparo, pronte a mortificare il proprio aspetto per scampare alla fame di bellezza della regina.
Al confronto gli uomini ci fanno una magra figura: il fratello della regina è un debole, una pedina nelle mani della sorella; il principe azzurro è insipido, suo padre un vigliacco che preferisce l'esilio all'onore.
L'unico a salvarsi di fronte a cotanta mascolina debàcle è il Cacciatore del titolo (Eric, a cui presta il volto Chris Hemsworth, recentissimo Thor), sempre attaccato alla bottiglia ma ammirevole per la sua schiettezza e sincerità.
Obbligatorio mettere a conronto le due protagoniste del film, un confronto dal quale Kristen Stewart ne esce sconfitta sotto tutti i punti di vista.
Della recitazione, ça va sans dire, con le sue smorfiette e la sua goffaggine perfette forse per il ruolo di Bella, improbabili per quello di una prinicipessa, seppur guerriera.
Della bellezza, raffronto inevitabile vista la storia raccontata: checché ne dica lo specchio-gong, non esiste regno, per quanto fantastico, in cui la Stewart possa risultare più avvenente della Theron. (A proposito, Kristen, capisco che quando una è in armatura in groppa a un cavallo l'estetica è l'ultima cosa a cui pensa e comprendo che i capelli raccolti siano più congeniali nella frenesia della battaglia...ma con le orecchie a sventola che ti ritrovi, più che Biancaneve parevi Dumbo!)
Charlize Theron è la vera e unica regina del film, quella che tiene in piedi la baracca. La sua Ravenna strappa cuori, urla a squarciagola, è una Dissennatrice che al posto della speranza risucchia la giovinezza. Terribile nella sua perfidia, ma allo stesso tempo umanissima e fragile nel suo disperato tentativo di conquistare la bellezza eterna. Perchè bellezza vuol dire potere, vuol dire non venir gettate via come un straccio dall'uomo padrone al primo sfiorire della gioventù.
Se la Grimilde disneyana è assurta a ruolo di icona gay per il suo vestiario simil-drag queen, Ravenna potrebbe diventare la paladina di tutte quelle donne agé che affollano i salottini dei chirurghi estetici.
Passiamo ora al raffronto tra i due uomini che si cotendono le attenzioni di Biancaneve.
Il "Principe Azzuro", che qui non è principe ma al massimo aspirante al titolo di Duca del padre, è l'amichetto d'infanzia che, una volta cresciuto, dà candidamente per scontato l'amore di Biancaneve nei suoi confronti. Povero illuso. Non ha fatto i conti col rozzo e sbronzo Cacciatore, consapevole della sua natura semplice e dei miglioramenti che una donna (la moglie defunta prima, la compagna di viaggio poi) può generare in un uomo.
D'altronde una Biancaneve guerriera cosa se ne fà di un principe cavaliere che la conduce al suo castello in groppa a un destriero, quando la ragazza è alla testa di un esercito pronto all'assalto per riconquistare il suo di regno? Una Biancaneve che non lascia il lavoro sporco ai nani, ma si sporca lei stessa le mani per eliminare la regina.
Quando allora l'inganno si nasconde sotto le spoglie del vero (?) amore e il bacio del Principe Azzurro non ridesta la Bella, è il momento di riscrivere la storia: perchè una principessa moderna non ha bisogno di un uomo che la salvi, ma di un uomo che combatta al suo fianco.
"Biancaneve e il Cacciatore" è un film apprezzabile per la riscrittura della favola, notevoli i costumi e gli effetti speciali, ma risulta un pò sempliciotto nel suo insieme e sono eccessivi i rimandi a ben più memorabili fantasy (i burberi nani ricordano quelli del Signore degli Anelli, la scena del cavallo nelle sabbie mobili è presa pari pari da La Storia Infinita, le battaglie non reggono il confronto con quelle che hanno affollato gli schermi negli ultimi anni).
Curioso il finale quasi aperto.
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