onufrio
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giovedì 28 febbraio 2013
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a biancaneve preferisco la strega
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La classica fiaba de Biancaneve e i sette nani rivisitata in chiave dark con notevoli modifiche. L'inizio è davvero interessante, ma con il susseguirsi delle scene il film perde l'originalità della storia; di battaglie fra uomini ne vediamo sempre, qua c'era da mettere in risalto altro cose, continuare magari con creature fantastiche, come il troll o il bosco stregato.. qua i nani hanno poco di idilliaco, biancaneve diventa un guerriero, ed il principe non risveglia la bella amata, va bene che l'atmosfera è dark, però bisognava dare le giuste misure ai personaggi. La strega cattiva Theron ruba la scena a biancaneve Stewart che pare sempre caduta dalle nuvole in ogni suo film (Twilight compreso).
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La classica fiaba de Biancaneve e i sette nani rivisitata in chiave dark con notevoli modifiche. L'inizio è davvero interessante, ma con il susseguirsi delle scene il film perde l'originalità della storia; di battaglie fra uomini ne vediamo sempre, qua c'era da mettere in risalto altro cose, continuare magari con creature fantastiche, come il troll o il bosco stregato.. qua i nani hanno poco di idilliaco, biancaneve diventa un guerriero, ed il principe non risveglia la bella amata, va bene che l'atmosfera è dark, però bisognava dare le giuste misure ai personaggi. La strega cattiva Theron ruba la scena a biancaneve Stewart che pare sempre caduta dalle nuvole in ogni suo film (Twilight compreso).
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kiary83
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venerdì 30 agosto 2013
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piacevole rivisitazione del mito
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Ciao tutti,
personalmente ho trovato il film molto carino, una rivisitazione originale più adatta ad un pubblico adulto del mitico film di Walt Disney (per quanto adori tutti i capolavori Disney).
Magia, azione e romanticismo sono ben equilibrati, inoltre per la prima volta (almeno tra tutti i film che ho visto) viene spiegato il motivo per cui la Strega vuole a tutti i costi essere la più bella del reame (da piccola infatti mi sono sempre chiesta: ma perchè ci tiene così tanto? Non le può andare bene essere seconda?)
Mi sono piaciuti anche i personaggi dei Nani, li ho trovati un po' meno caricaturati e stereotipati che in altri film
Mi unisco alle recensioni precedenti e ho apprezzato molto l'interpretazione di Charlize Theron, sublime nella sua glaciale bellezza e nella sua calcolata follia.
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Ciao tutti,
personalmente ho trovato il film molto carino, una rivisitazione originale più adatta ad un pubblico adulto del mitico film di Walt Disney (per quanto adori tutti i capolavori Disney).
Magia, azione e romanticismo sono ben equilibrati, inoltre per la prima volta (almeno tra tutti i film che ho visto) viene spiegato il motivo per cui la Strega vuole a tutti i costi essere la più bella del reame (da piccola infatti mi sono sempre chiesta: ma perchè ci tiene così tanto? Non le può andare bene essere seconda?)
Mi sono piaciuti anche i personaggi dei Nani, li ho trovati un po' meno caricaturati e stereotipati che in altri film
Mi unisco alle recensioni precedenti e ho apprezzato molto l'interpretazione di Charlize Theron, sublime nella sua glaciale bellezza e nella sua calcolata follia.
Altrettanto concorde nel fatto che Kristen Stewart sia del tutto inadatta ad un ruolo da protagonista, ha rischiato seriamente di rovinare il film con la sua interpretazione scialba (sarà stato un caso che avesse pochissime battute?). Inoltre ecco di nuovo il clichè visto in Twilight, in cui lei viene contesa da due bellie ovviamente non sa chi scegliere, da brava gatta morta.
Infine mi ha stupito positivamente l'attore Chris Hemsworth, pensavo non avesse capacità espressive (nel senso più letterale del termine) invece mi sono ricreduta.
Insomma adatto a passare una serata spensierata
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samanta
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domenica 1 dicembre 2019
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una biancaneve guerriera ...
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Il film del 2012 ha come ispirazione, assai evanescente, l'immortale favola dei Grimm resa celebre dal bel film di Walt Disney. La regia è di Rupert Sanders alla sua prima direzione, la seconda Ghost in the shell è stato un flop clamoroso (meritatamente). La vicenda è sostanzialmente un misto di fantasy, horror e d'avventura, si prega di non fare riferimenti a Tolkien, come ispiratore sarebbe come affermare che Dante Alighieri è il riferimento di Gigi D'Alessio, in Tolkien c'è un mondo, un mito, una poesia, qui c'è una storia confusa e abborracciata.
La trama: la cattiva strega Ravenna (Charlize Theron) con la sua bellezza ammalia il Re da poco vedovo e lo uccide la prima notte di nozze, diventata regina ammazza i fedeli del Re (si salva solo il duca Hammond e il figlio William) e rinchiude la figlia Biancaneve in una torre.
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Il film del 2012 ha come ispirazione, assai evanescente, l'immortale favola dei Grimm resa celebre dal bel film di Walt Disney. La regia è di Rupert Sanders alla sua prima direzione, la seconda Ghost in the shell è stato un flop clamoroso (meritatamente). La vicenda è sostanzialmente un misto di fantasy, horror e d'avventura, si prega di non fare riferimenti a Tolkien, come ispiratore sarebbe come affermare che Dante Alighieri è il riferimento di Gigi D'Alessio, in Tolkien c'è un mondo, un mito, una poesia, qui c'è una storia confusa e abborracciata.
La trama: la cattiva strega Ravenna (Charlize Theron) con la sua bellezza ammalia il Re da poco vedovo e lo uccide la prima notte di nozze, diventata regina ammazza i fedeli del Re (si salva solo il duca Hammond e il figlio William) e rinchiude la figlia Biancaneve in una torre. 10 anni dopo Biancaneve (Kristen Stewart) è diventata fanciulla e lo specchio rivela a Ravenna che è lei la più bella del reame. Ravenna decide di ucciderla, ma Biancaneve fugge nella foresta oscura inseguita da Finn (Sam Spruell) fratello della regina che si fa aiutare malvolentieri dal cacciatore Eric (Chris Hemsworth) che trova la ragazza, ma la salva e dopo avere incontrato i nani (ben otto), la porta dal Duca Hammond e dal Principe William (Sam Claflin) che ormai grande si è innamorato della ragazza. Ma Ravenna per vendicarsi prende le sembianze di William e le dà il pomo fatale, Biancaneve cade apparentemente morta, ma Eric con un bacio la fa rinvenire. Parte la riscossa di Biancaneve che indossata l'armatura guida le truppe di Hammond contro Ravenna che viene annientata, così che Biancaneve viene incoronata.
Per quanto riguarda lo spettacolo niente da ridire sulla scenografia, l'ambientazione, i costumi, i paesaggi fantastici (ad esempio la foresta incantata) e gli effetti speciali (d'altra parte il film è costato 170 milioni di $ !) sono ottimi e di buon livello, come la musica. Peraltro è carente la sceneggiatura: ci sono troppe scene confuse, accavallate, troppe interruzioni nella trama narrativa, i dialoghi sono di una banalità sconcertante. I personaggi sono mal definiti: Biancaneve è diventata una Giovanna D'Arco, il cacciatore è un personaggio né carne né pesce, i cattivi sono ridicoli come ad esempio Finn il fratello della Regina cattiva. La interpretazione di Charlize Theron, che è una bella e discreta atttrice, è sopra le righe: per sembrare cattiva urla troppo e digrigna i denti, Karin Stewart (per me attrice sopravvalutata) fa un'interpretazione amorfa di Biancaneve (si prese pure un Razzie Award), anche Chris Hemsworth appare passivo. Direi che manca proprio la mano della regia nel dare calore ai personaggi.
Insomma un film che si vede, ma una sola volta.
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owlofminerva
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martedì 29 gennaio 2013
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è la strega la più bella del reame
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La famosa fiaba viene rivisitata in versione “uccellini dark” . Rimane lo specchio anche se liquido, la mela e il bacio, cambiano i nani, non i minatori e simpatici briganti della versione precedente ma 8 rudi e vecchi nanetti, uno spirerà. Ma la star del film è la matrigna, Ravenna, che ribolle con il suo sviscerato odio sessuale per gli uomini che usano le donne fintanto sono belle, giovani e pimpanti e che si serve del succube fratello, Finn per catturare la principessa.
Biancaneve d’altronde è Kristen Stewart, con al suo comando solo un’espressione, in modalità Twilight per tutta la durata del film, e per carità, non regge il confronto con la regina per aggiudicarsi il titolo di più bella del reame.
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La famosa fiaba viene rivisitata in versione “uccellini dark” . Rimane lo specchio anche se liquido, la mela e il bacio, cambiano i nani, non i minatori e simpatici briganti della versione precedente ma 8 rudi e vecchi nanetti, uno spirerà. Ma la star del film è la matrigna, Ravenna, che ribolle con il suo sviscerato odio sessuale per gli uomini che usano le donne fintanto sono belle, giovani e pimpanti e che si serve del succube fratello, Finn per catturare la principessa.
Biancaneve d’altronde è Kristen Stewart, con al suo comando solo un’espressione, in modalità Twilight per tutta la durata del film, e per carità, non regge il confronto con la regina per aggiudicarsi il titolo di più bella del reame. Una piccola Alice in wonderland che diventa una Giovanna D’Arco nelle foresta oscura di Tolkien, con troll, fate, cervi e folletti contesa tra un villano cacciatore, Thor barbuto e alcolizzato e un’effeminato principe.
Un’accozzaglia di scene già viste, poco intrecciate tra loro e fin troppo diluite in un’eccessiva e soporifera durata. A reggere l’intero film è comunque la strega cattiva, che dà corpo a un personaggio caricaturale; è la favolosa strega dell’immaginario collettivo che si trasforma in uno stormo di corvi neri e gracchianti. Non ci sono dubbi, è lei la più “Bella” del reame.
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ultimoboyscout
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venerdì 14 febbraio 2014
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specchio, specchio delle mie brame...
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Su ordine della regina, il cacciatore ubriacone viene spedito con l'inganno nella foresta col compito di uccidere la bella Biancaneve. Ma, scoperta la fregatura, finirà per allearsi con lei per porre fine al dispotico regno della perfida monarca. La regia è di Rupert Sanders, pluriacclamato e pluripremiato autore pubblicitario con un immaginario patinato e dark che ha totalmente riversato nel film. Il casting dei nani è geniale e astuto e tra gli stessi ci sono Bob Hoskins, Ian McShane, Nick Frost e Ray Winstone. Infine Kristen Stewart, foderata di un'armatura e accessoriata di una spada sembra più Giovanna D'Arco che Biancaneve. Dopo la colorata rivisitazione di Tarsem, la fiaba cambia completamente volto, diventa nera e gotica, si fa serissima, restano lo specchio e la mela come simboli ma la storia è meno femminile e la bellezza rimane solo perché serve a Ravenna per conquistare e mantenere il suo potere sugli uomini.
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Su ordine della regina, il cacciatore ubriacone viene spedito con l'inganno nella foresta col compito di uccidere la bella Biancaneve. Ma, scoperta la fregatura, finirà per allearsi con lei per porre fine al dispotico regno della perfida monarca. La regia è di Rupert Sanders, pluriacclamato e pluripremiato autore pubblicitario con un immaginario patinato e dark che ha totalmente riversato nel film. Il casting dei nani è geniale e astuto e tra gli stessi ci sono Bob Hoskins, Ian McShane, Nick Frost e Ray Winstone. Infine Kristen Stewart, foderata di un'armatura e accessoriata di una spada sembra più Giovanna D'Arco che Biancaneve. Dopo la colorata rivisitazione di Tarsem, la fiaba cambia completamente volto, diventa nera e gotica, si fa serissima, restano lo specchio e la mela come simboli ma la storia è meno femminile e la bellezza rimane solo perché serve a Ravenna per conquistare e mantenere il suo potere sugli uomini. C'è ben poco di disneyano, il cacciatore diventa co-protagonista, i nani sono furbi e ladri e Biancaneve si trasforma in un'eroina guerriera per nulla svenevole, il tutto accompagnato da effetti mirabolanti. La rilettura è di quelle spiazzanti, dal gusto non solo dark ma fantasy, la messa in scena nonostante gli effetti è a tratti dispersiva ma perfetta per raccontare un nuovo mondo post Grande Depressione fatto di tempi oscuri dove a trionfare sono i ribelli mentre a crollare sono i narcisi, come la regina. Non si capisce se realmente Sanders abbia un grande talento cinematografico (Si è parlato troppo del suo flirt con la Stewart e ciò non è cosa buona...), di fatto però il film ha incassato benone, è gradevole e le oltre due ore scorrono via lisce e sicure, svecchiando la storia originale dei Grimm per darne una visione tutta nuova e inedita in cui inizialmente i nani sono otto e la regina Charlize Theron è inarrivabile, la vera anima del film. Sanders riesce a esprimere il suo stile che però rimane spesso intrappolato nelle suggestioni di genere. Ma ha mano ferma e piuttosto sicura.
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callist0
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martedì 2 dicembre 2014
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lascia l'amaro in bocca
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Sembra tutto molto bello inizialmente: una fanciulla apparentemente "vittima" che si rivela carnefice uccidendo il Re e prendendosi il suo regno.
Poi Biancaneve che scappa e le sue disavventure nel bosco, incontra il cacciatore, i nani.
Tutto molto piacevole diciamo, ma cè qualcosa che lascia l'amaro in bocca. Non si vedono sviluppi nella conoscenza tra Biancaneve e il cacciatore. Ciò nonostante ad un certo punto del film bacia il principe con cui era cresciuta da piccola, e questo a me personalmente ha dato una bella ventata di soddisfazione dal momento che col cacciatore non c'era molto da spartire.
Però purtroppo neanche col principino si conclude nulla alla fine.
Il colpo di scena in cui il principe in realtà si rivela essere la regina cattiva non è di buon gusto a mio parere, ma non voglio essere pignolo e quindi ci passo sopra.
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Sembra tutto molto bello inizialmente: una fanciulla apparentemente "vittima" che si rivela carnefice uccidendo il Re e prendendosi il suo regno.
Poi Biancaneve che scappa e le sue disavventure nel bosco, incontra il cacciatore, i nani.
Tutto molto piacevole diciamo, ma cè qualcosa che lascia l'amaro in bocca. Non si vedono sviluppi nella conoscenza tra Biancaneve e il cacciatore. Ciò nonostante ad un certo punto del film bacia il principe con cui era cresciuta da piccola, e questo a me personalmente ha dato una bella ventata di soddisfazione dal momento che col cacciatore non c'era molto da spartire.
Però purtroppo neanche col principino si conclude nulla alla fine.
Il colpo di scena in cui il principe in realtà si rivela essere la regina cattiva non è di buon gusto a mio parere, ma non voglio essere pignolo e quindi ci passo sopra.
Quello che più mi ha deluso di questo film è stato proprio il finale.
Un finale in cui l'innocente fanciulla dall'animo gentile si trasforma in una gerriera.
Questo cambio di personalità non è la prima volta che lo riscontro in un film, e onestamente mi ha sempre dato fastidio perchè le personalità secondo me non vanno mai cambiate.
Poi la conclusione: un combattimento di breve durata in cui la regina cattiva dimostra di essere nettamente superiore...e paradossalmente però Biancaneve riesce a sconfiggerla con un misero pugnale nascosto solo lei sa dove.
Insomma un finale veramente deludente.
Nel complesso il film è guardabile, ma poteva essere fatto meglio a mio giudizio.
Voto: 6
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mr.slapstick
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martedì 17 luglio 2012
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si prende troppo sul serio
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L'esordio alla regia di Rupert Sanders è uno dei più presuntuosi che si ricordi. Sulla scia delle riletture in chiave dark di grandi classici – Cappuccetto rosso sangue in prima fila – Sanders dirige un film fatto di vuoto pneumatico, che potrebbe essere finito già dopo dieci minuti e perde tempo nel tentativo di approfondire un rapporto tra una Biancaneve svuotata delle sue qualità sia dalla sceneggiatura sia dall'imbarazzante interpretazione di Kristen Stewart, e un cacciatore ubriacone che ha lo spessore di un capello anche grazie al monotono Chris Hemsworth, che dovrebbe nobilitare il film o almeno renderlo simile ai film che disegnano i personaggi.
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L'esordio alla regia di Rupert Sanders è uno dei più presuntuosi che si ricordi. Sulla scia delle riletture in chiave dark di grandi classici – Cappuccetto rosso sangue in prima fila – Sanders dirige un film fatto di vuoto pneumatico, che potrebbe essere finito già dopo dieci minuti e perde tempo nel tentativo di approfondire un rapporto tra una Biancaneve svuotata delle sue qualità sia dalla sceneggiatura sia dall'imbarazzante interpretazione di Kristen Stewart, e un cacciatore ubriacone che ha lo spessore di un capello anche grazie al monotono Chris Hemsworth, che dovrebbe nobilitare il film o almeno renderlo simile ai film che disegnano i personaggi.Invece si rimane imperdonabilmente nella rozzezza da cartone animato su questi aspetti e si tralascia l'autoironia, di cui ci sarebbe tanto, tanto bisogno, sostituita da un'azione improbabile e mal diretta. Visivamente il film si rivela succube delle precedenti e di molto superiori esperienze del Signore degli anelli e Harry Potter e si salva con gli effetti speciali, ma in proporzione è inferiore anche al Biancaneve Disneyano. La storia poi è privata di fascino con la rimozione di ogni elemento fiabesco, sostituito da un'epicità posticcia e stantia, con una Biancaneve che in dieci anni di reclusione in una torre ha ovviamente imparato a maneggiare una spada e a cavalcare, e si trasforma subito in una fomentatrice di ribellioni. Ovviamente il ridicolo di alcune scene è più che altro involontario. I dialoghi sono il fiore all'occhiello del ridicolo e non parliamo di quandolo sceneggiatore Evan Daugherty si cimenta con il monologo. 3 ½ per l'arroganza.
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anna_giulia
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martedì 13 maggio 2014
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bello, ma servirebbe un'altra biancaneve
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Era il lontano 1937 quando approdava al cinema Biancaneve e i sette nani, primo lungometraggio Disney: a distanza di 75 anni la celebre storia torna al cinema in una nuova versione. Biancaneve e il cacciatore spiana la strada al sempre più diffuso fenomeno di rivisitazione delle classiche fiabe, cominciato con Cappuccetto Rosso Sangue e che continua con Maleficent in uscita a breve. Rupert Sanders porta sullo schermo la celebre fiaba della principessa Biancaneve e dei simpatici nanetti disneyani in una versione dark, fantasy e gotica molto più vicina all’originale racconto dei fratelli Grimm che al cartone animato. Dopo anni di prigionia, Biancaneve riesce a fuggire dalla perfida regina Ravenna che dopo aver ucciso suo padre e usurpato il suo regno, ora vuole impossessarsi della sua bellezza.
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Era il lontano 1937 quando approdava al cinema Biancaneve e i sette nani, primo lungometraggio Disney: a distanza di 75 anni la celebre storia torna al cinema in una nuova versione. Biancaneve e il cacciatore spiana la strada al sempre più diffuso fenomeno di rivisitazione delle classiche fiabe, cominciato con Cappuccetto Rosso Sangue e che continua con Maleficent in uscita a breve. Rupert Sanders porta sullo schermo la celebre fiaba della principessa Biancaneve e dei simpatici nanetti disneyani in una versione dark, fantasy e gotica molto più vicina all’originale racconto dei fratelli Grimm che al cartone animato. Dopo anni di prigionia, Biancaneve riesce a fuggire dalla perfida regina Ravenna che dopo aver ucciso suo padre e usurpato il suo regno, ora vuole impossessarsi della sua bellezza. Trovando nel cacciatore mandato a ucciderla un mentore e un alleato, Biancaneve guida il suo popolo alla rivolta con l’aiuto anche del principe William, amato amico d’infanzia perduto e ritrovato, e dei burberi ma fedeli nani. Il film ha numerosi punti di forza concentrati indubbiamente sulle scenografie e sugli effetti speciali che riescono a trasportare lo spettatore in un mondo incantato così come in una tetra foresta, mantenendo sempre un certo realismo. Davvero notevole e perfettamente riuscita è la scelta di rappresentare in modo antropomorfico il celebre specchio. La colonna portante del film è di sicuro la bella ed eccezionale Charlize Theron che dà vita ad una folle e tormentata Ravenna, ossessionata dalla bellezza, che ruba la scena alla protagonista. Kristen Stewart mantiene la stessa espressione facciale per l’intero film e non convince proprio nei panni di una Biancaneve coraggiosa eroina, ma anzi la rende scialba e senza carattere. Apprezzabili invece le interpretazioni dei ruoli maschili principali, ovvero il cacciatore (Chris Hemsworth) e il principe William (Sam Claflin). Il cacciatore assume in questo film, come già immaginabile dal titolo, una grande importanza e risulta comunque un buon personaggio a cui Chris Hemsworth riesce a dare un certo spessore. Il talentuoso Sam Claflin se la cava bene alle prese con un personaggio a cui si sarebbe potuto dare più rilievo. Per curiosità è da notare che questo giovane attore si trova a lavorare con Ian McShane, pietra miliare del cinema che qui interpreta uno dei nani, per la terza volta dopo I pilastri della terra (miniserie che lo ha reso famoso) e Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare. Nonostante non sia un capolavoro Biancaneve e il cacciatore risulta un buon film godibile e capace di alcuni colpi di scena e di tenere comunque viva l’attenzione degli spettatori fino alla fine, perdendo raramente il ritmo. La parte migliore sono forse i titoli di coda con la bella canzone di Florence And The Machine Breath of Life e una fotografia splendida.
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elgatoloco
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giovedì 4 dicembre 2014
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simbolismi non sempre cristiani
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Sì, c'è il tempio, ma... potrebbe essere un tempio"a-confessionale", non mi sembra che ci siano elementi sen'zaltro identificabili come"cristiani"(meno che mai come"cattolici", sempre non si intende il significato etimologico), più che altro c'è l'eterna lotta bene/male e il tentativo, scostandosi dalla fiaba dei Grimm e delle altre versioni, di attingere filmicamente(per questo, con un certo dispendio di mezzi, in specie nella parte finale, di trucchi e d'altrO)la dimensione del mito. Cosa che riesce in parte, non convicendo sempre pienamente, come nell'irrisolta questione(ma risolverla avrebbe comportato un divieto ai minori, come negli States succede, con inevitabili costi ulteriori e perdite)se la regina cattiva sia incestuosa con il suo fratello e"doppio".
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Sì, c'è il tempio, ma... potrebbe essere un tempio"a-confessionale", non mi sembra che ci siano elementi sen'zaltro identificabili come"cristiani"(meno che mai come"cattolici", sempre non si intende il significato etimologico), più che altro c'è l'eterna lotta bene/male e il tentativo, scostandosi dalla fiaba dei Grimm e delle altre versioni, di attingere filmicamente(per questo, con un certo dispendio di mezzi, in specie nella parte finale, di trucchi e d'altrO)la dimensione del mito. Cosa che riesce in parte, non convicendo sempre pienamente, come nell'irrisolta questione(ma risolverla avrebbe comportato un divieto ai minori, come negli States succede, con inevitabili costi ulteriori e perdite)se la regina cattiva sia incestuosa con il suo fratello e"doppio". E qui la non -risoluzione significa debolezza, mancanza. Complessivamente l'opera , però, è solida e convincente, anche per il duello Kristen Stewart/Charlize Theron, ossia tra bene e male, giovinezza e sua graduale perdita(qui l'elemento riesce meglio che altrove), dove anche Chris Hemsworth è comunque interprete di indubbio rilievo. El Gato
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jacopo b98
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sabato 5 marzo 2016
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una rilettura matura e intelligente della favola!
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In un magico reame la crudele Ravenna (Theron), divenuta regina sposando il sovrano (Huntley), uccide il novello sposo e si impadronisce del potere. La figlia del re, Biancaneve (Stewart), tenuta prigioniera per anni dalla regina, un giorno riesce a fuggire e con l'aiuto di un cacciatore (Hemsworth), di un amico d'infanzia (Claflin) e di otto bizzarri nani riuscirà a riconquistare la libertà per il suo regno. Costato 170 milioni di dollari e diretto dall'esordiente regista pubblicitario Sanders, è un grosso blockbuster con cui la Universal sperava di iniziare un lungo e redditizio franchise, in realtà la risposta del pubblico non è stata delle migliori e gli incassi hanno largamente deluso le aspettative (ma il prequel [!!] si farà).
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In un magico reame la crudele Ravenna (Theron), divenuta regina sposando il sovrano (Huntley), uccide il novello sposo e si impadronisce del potere. La figlia del re, Biancaneve (Stewart), tenuta prigioniera per anni dalla regina, un giorno riesce a fuggire e con l'aiuto di un cacciatore (Hemsworth), di un amico d'infanzia (Claflin) e di otto bizzarri nani riuscirà a riconquistare la libertà per il suo regno. Costato 170 milioni di dollari e diretto dall'esordiente regista pubblicitario Sanders, è un grosso blockbuster con cui la Universal sperava di iniziare un lungo e redditizio franchise, in realtà la risposta del pubblico non è stata delle migliori e gli incassi hanno largamente deluso le aspettative (ma il prequel [!!] si farà). In realtà le critiche che gli sono mosse da molta gente mi paiono esagerate ed ingiustificate: è vero che si inserisce perfettamente nella tendenza hollywoodiana, da chi scrive non molto amata, di riportare al cinema storie già ben note, tuttavia si tratta di una rilettura assai matura, intelligente ed originale della fiaba, molto cupa e, finalmente, complessa. Lo spettro tematico che il film si propone di affrontare è assolutamente apprezzabile: in particolare il personaggio della regina cattiva, interpretata da una Theron in stato di grazia, è stratificato, una vera eroina femminista, che vede nella sterminio del genere maschile l'unico modo di mondare il regno dall'ingiustizia (e si corre quasi il rischio di arrivare a tifare per lei), e nella perdita di bellezza la perdita di potere (e in un mondo che bada così tanto all'estetica, che un blockbuster come questo intavoli una riflessione di questo tipo è quantomeno incoraggiante). La sceneggiatura riesce a dare dignità ai diversi personaggi, pur con qualche caduta (il discorso di incitamento della Stewart nel castello del duca Hammond è imbarazzante), e fa di tutto per essere adulta e matura, riuscendoci spesso. Anche alcuni sviluppi di trama sorprendono realmente: Biancaneve concede un bacio solo a William, ma sarà il cacciatore, senza che lei lo venga a sapere, a risvegliarla con un suo bacio. Quindi anche il triangolo amoroso che si viene a formare risulta interessante, grazie anche a un gruppo di giovani interpreti capaci (la Stewart si impegna a fondo, cominciando a liberarsi dell'egida di Twilight, Hemsworth non è più una sorpresa). Più dubbi provoca l'aspetto visivo del film: nonostante un gruppo di tecnici assai notevole, Sanders appare spaesato in una produzione così imponente e la sua regia, nonostante un paio di idee brillanti (il bagno nel latte di Ravenna, lo specchio d'oro...), risulta assai impersonale e modesta, incapace di trovare la grandiosità anche a fronte di un impianto scenografico di tutto rispetto (e gli effetti speciali sono di tutto rispetto). Peccato anche per i nani, assai sacrificati, nonostante il cast di grandi interpreti chiamato ad interpretarli. Comunque il film rimane un buon esempio di blockbuster intelligente, capace in anni di profonda crisi cinematografica, di rivitalizzare in maniera originale una storia già molto conosciuta e trasposta. Una sorpresa insperata.
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