borghij
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lunedì 9 settembre 2013
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grandioso
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Sono sicuro che questo film rivoluzionerà magari anche con il sequel il 2, il modo di intendere la creazione,
questo film è un autentico capolavoro! E' un' alternativa alla teoria darwiniana, il mare, l'acqua, all' inizio del film
sembra non centrare, ma è l'elemento fondamentale del film , l'acqua rappresenta la feritilà, e l'alieno che all' inizio
si uccide bevendo la sostanza nera, può essere visto come un dio che poi sgretolandosi nell' acqua, ci darà la vita.
Infatti la vita è nata in acqua.
E' tecnicamente perfetto, con effetti speciali mozzafiato, è continuamente pieno di misteri, e fino alla fine
non gli si distoglie lo sguardo .
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Sono sicuro che questo film rivoluzionerà magari anche con il sequel il 2, il modo di intendere la creazione,
questo film è un autentico capolavoro! E' un' alternativa alla teoria darwiniana, il mare, l'acqua, all' inizio del film
sembra non centrare, ma è l'elemento fondamentale del film , l'acqua rappresenta la feritilà, e l'alieno che all' inizio
si uccide bevendo la sostanza nera, può essere visto come un dio che poi sgretolandosi nell' acqua, ci darà la vita.
Infatti la vita è nata in acqua.
E' tecnicamente perfetto, con effetti speciali mozzafiato, è continuamente pieno di misteri, e fino alla fine
non gli si distoglie lo sguardo .
CONSIGLIATO .
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jackmalone
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lunedì 19 agosto 2013
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sbalorditivo e prevedibile allo stesso tempo
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Molto spettacolare,alcune sequenze lasciano senza fiato. La struttura narrativa ricorda jurassic Park, gli scienziati più codardi fanno una brutta fine;persino l'alieno delle ultime inquadrature somiglia ad un dinosauro .Ci sono anche dei riferimenti a 2001 Odissea nello spazio,il top dei film di fantascienza di cui non si può mai fare a meno.Per Kubrick la risposta all'atavica domanda sulle origini della vita è nella vita stessa, l'uomo e Dio sono la stessa cosa se l'uomo è stato capace di tanto.In Prometheus la visione è più pessimistica e meno filosofica , il mito americano sembra morto; per quanto sia stata dura e tenace la lotta ed eccezionali i risultati tecnologici nessuno vince contro la forza bruta del polpo gigante, una delle specie viventi più semplici ma a detta di molti dotata di una certa intelligenza.
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Molto spettacolare,alcune sequenze lasciano senza fiato. La struttura narrativa ricorda jurassic Park, gli scienziati più codardi fanno una brutta fine;persino l'alieno delle ultime inquadrature somiglia ad un dinosauro .Ci sono anche dei riferimenti a 2001 Odissea nello spazio,il top dei film di fantascienza di cui non si può mai fare a meno.Per Kubrick la risposta all'atavica domanda sulle origini della vita è nella vita stessa, l'uomo e Dio sono la stessa cosa se l'uomo è stato capace di tanto.In Prometheus la visione è più pessimistica e meno filosofica , il mito americano sembra morto; per quanto sia stata dura e tenace la lotta ed eccezionali i risultati tecnologici nessuno vince contro la forza bruta del polpo gigante, una delle specie viventi più semplici ma a detta di molti dotata di una certa intelligenza.Fa riflettere che a condurre la battaglia siano una donna ed un robot mentre gli uomini giocano solo un ruolo di comprimari , figure ormai superflue come sono gli attori stessi ,sempre più statici ed inespressivi che fanno da contorno agli effetti speciali.
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jacopo b98
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lunedì 22 luglio 2013
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il gran ritorno di scott.
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2093 d.C. L’astronave Prometheus fa rotta verso una luna lontana anni luce dalla Terra su cui, secondo sue scienziati (Rapace e Marshall-Green) è possibile trovare delle risposte alle domande fondamentali dell’umanità. Ma quando l’equipe di scienziati raggiunge il pianeta coloro che avrebbero dovuto dare delle risposte si rivelano delle creature intenzionate a distruggere l’umanità e fanno strage del gruppo. Dopo anni di kolossal storici e polizieschi veloci più o meno riusciti (dipende dai casi), Ridley Scott torna al genere che lo ha portato al successo con questo prequel di Alien. Il risultato? Dunque, i critici di mezzo mondo lo hanno bastonato per le sue ambizioni filosofiche mal sviluppate dalla indegna sceneggiatura di Jon Spaihts e Damon Lindelof, ma in realtà molte delle critiche sono sbagliate e, in generale, a Scott si può dire ben poco, dato che la eccezionale messa in scena è tutta merito suo e, se Prometheus è uno degli sci-fi più spettacolari di sempre è merito suo, a fronte di un budget elevato, ma non straordinario rispetto a tanti altri (“solo” centotrenta milioni di dollari).
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2093 d.C. L’astronave Prometheus fa rotta verso una luna lontana anni luce dalla Terra su cui, secondo sue scienziati (Rapace e Marshall-Green) è possibile trovare delle risposte alle domande fondamentali dell’umanità. Ma quando l’equipe di scienziati raggiunge il pianeta coloro che avrebbero dovuto dare delle risposte si rivelano delle creature intenzionate a distruggere l’umanità e fanno strage del gruppo. Dopo anni di kolossal storici e polizieschi veloci più o meno riusciti (dipende dai casi), Ridley Scott torna al genere che lo ha portato al successo con questo prequel di Alien. Il risultato? Dunque, i critici di mezzo mondo lo hanno bastonato per le sue ambizioni filosofiche mal sviluppate dalla indegna sceneggiatura di Jon Spaihts e Damon Lindelof, ma in realtà molte delle critiche sono sbagliate e, in generale, a Scott si può dire ben poco, dato che la eccezionale messa in scena è tutta merito suo e, se Prometheus è uno degli sci-fi più spettacolari di sempre è merito suo, a fronte di un budget elevato, ma non straordinario rispetto a tanti altri (“solo” centotrenta milioni di dollari). Ma cos’ha di diverso questo film da Alien? Innanzitutto manca Sigourney Weaver e, nonostante la Rapace si confermi un’attrice brava e carismatica, la differenza tra le due è abissale; inoltre la formula, seppur simile nella costruzione: l’androide cattivo, i personaggi che si dividono e cadono vittima dei mostri nelle caverne del pianeta…, ma se nel capolavoro del ’79 Scott realizzava un modello di fantascienza innovativa, qui deve trovare materiale per reggere un prequel intero di oltre due ore e sceglie la filosofia. Ammettendo che non è il massimo come filosofo, non bisogna negare che questa scelta dia spessore al film e lo renda interessante ed avvincente per tutta la sua durata. E se i due sceneggiatori provenienti dalla TV al film non hanno certo fatto bene, Scott ha saputo mettere del suo nel film così che esso possa essere riletto filosoficamente. È carico di vita e mortePrometheus: il regista parte dalla nascita della vita (la prima inquadratura del film è uguale a quella di 2001: odissea nello spazio), un alieno si sacrifica per fecondare la Terra, e continua a riempire il suo film di vita, la scena della fecondazione dell’ingegnere da parte del mostro con i tentacoli che darà alla luce l’Alieno è violente, repellente, eppur estremamente commovente, una vita (l’Alieno) nasce dalla morte (dei due mostri), e se alla fine del film David (Fassbender) dice a Weiland (Pearce): “Faccia buon viaggio signore.”, il viaggio a cui allude l’androide è un tragitto attraverso la morte per raggiungere la vita. E qui il messaggio da filosofico diventa religioso, ma non cattolico: gli ingegneri arrivano dal Paradiso, sono degli agenti divini, ma Scott non vede l’aldilà come un luogo cristiano, ma come un luogo per tutte le religioni, seppur l’essere cristiana di Elisabeth possa sviare lo spettatore a credere che il film abbia un messaggio profondamente cattolico, cosa errata, come dimostra la scena in cui David guarda i sogni di Elisabeth e vede lei che dialoga sulla morte con il padre. Perciò la morte che nel film è dappertutto, è vista come un espediente per raggiungere la vita (eterna?). Tutto bene quindi? No, il film è obbiettivamente un po’ confuso nella seconda parte specialmente. Ricorrente il tema del viaggio (odissea come in 2001, più volte citato da Scott, vedi Peter Weiland, brutta coppia del David Bowman invecchiato nel capolavoro di Kubrik), che è un tragitto verso la morte (ovvero la vita: i due concetti nel film si equivalgono) dell’umanità. Non manca la componente epica: il capitano (Elba) che si sacrifica per salvare la Terra. Tutti gli attori sono bravi e funzionali (con la già spiegata riserva sulla Rapace), con una citazione speciale per Fassbender, qui androide, sempre bravissimo. Oltre quattrocento milioni di incasso al botteghino mondiale. Lascia la porta aperta ad uno o più sequel non forzati. Ottimo 3D.
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orion84
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giovedì 23 maggio 2013
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sbrigativa operazione di marketing
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Trovandosi di fronte ad un film come Prometheus è normale che si creino enormi aspettative. Da un lato vi è un sapiete marketing che ha pompato moltissimo l’aspetto “prequel di Alien”, dall’altro vi è Ridley Scott alla regia di un film di fantascienza e questo per gli amanti del genere, significa speranza di assistere ad un capolavoro che tracci nuovi sentieri per questa tipologia di film. L’inizio in effetti sembra dare ragione a chi si aspetta un capolavoro: le inquadrature, la musica e i tempi sono perfetti, l’enigmatico essere che si dissolve da un forte senso di mistero, poi però...la magia svanisce! Di colpo, nel giro di pochi minuti, ci si ritrova a passare con due salti mortali in un sito archeologico e poi su un’astronave dove Scott si lascia andare ad un omaggio a l’odissea del maestro Kubrick.
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Trovandosi di fronte ad un film come Prometheus è normale che si creino enormi aspettative. Da un lato vi è un sapiete marketing che ha pompato moltissimo l’aspetto “prequel di Alien”, dall’altro vi è Ridley Scott alla regia di un film di fantascienza e questo per gli amanti del genere, significa speranza di assistere ad un capolavoro che tracci nuovi sentieri per questa tipologia di film. L’inizio in effetti sembra dare ragione a chi si aspetta un capolavoro: le inquadrature, la musica e i tempi sono perfetti, l’enigmatico essere che si dissolve da un forte senso di mistero, poi però...la magia svanisce! Di colpo, nel giro di pochi minuti, ci si ritrova a passare con due salti mortali in un sito archeologico e poi su un’astronave dove Scott si lascia andare ad un omaggio a l’odissea del maestro Kubrick. In pratica senza averci capito nulla lo spettatore si trova proiettato sul mondo alieno dove, dopo la solita adunata della ciurma ignara comincia il film vero e proprio. Da qui alla fine possiamo serenamente dire che tutto ciò che uno si aspetterebbe viene tradito: le ambizioni enormi che il film si pone vengono appena abbozzate, chi si attendeva forti rimandi al mondo di alien rimarrà deluso, gli unici rimandi sono nelle inquadrature e in certi attimi di suspance che però sembrano suggerire più che altro mancanza di nuove idee da parte del regista, la tensione poi è davvero ai minimi termini e anche la durata del film, appena due ore, dimostra che si aveva fretta di finirlo. Nel complesso rimane un film di buona fattura, anche se con evidenti errori nella sceneggiatura, di certo gli effetti speciali sono la cosa meglio riuscita, delude molto il cast dove l’unico che svetta è il robot Fassbender, per il resto i personaggi sono appena abbozzati e la protagonista si scopre tale a circa 15 minuti dalla fine del film (lasciamo perdere poi alcuni personaggi completamente inutili e altri al limite della caricatura come ad esempio il capitano). Il giudizio è quindi una via di mezzo, di certo non si può parlare di film scandente, è un film sopra la media che però avrebbe potuto elevarsi a ben altra statura se solo si fosse curata un po’ di più la parte emotiva dello spettatore. Di sicuro, per chi sperava in un Ridley Scott all’altezza di Alien o Blade Runner, una profonda delusione.
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lord violent
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giovedì 23 maggio 2013
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nessuna speranza
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La speranza è l'ultima a morire, ma come in un B movie anni '90 essa interpreta il nero e finisce sempre per morire. Il film funziona fino e coinvolge fino ad un certo punto.Certo è come uno sudario in nuovissima e fiammante fibra sintetica che si adagia sulle ossa defunte del vecchio capolavoro, lasciando visibile il contorno e la traccia, ma non i particolari. Le carenze sono per lo più narrative che visive, i deficit della sceneggiatura più che della regia, le storpiature più della verosimilità che delle inquadrature. I dubbi più importanti: 1) perchè David avvelena lo scienziato? non ne trae nessun giovamento oltretutto pensavo volesse un campione vivo di xenomorfo, ma ciò sarebbe un conflitto col suo scopo di salvare la vita a Mayfield oltre a compromettere a missione 2) Se ci sono più astronavi, ovvero basi genetiche per creare armi biologiche è davvero possibile che tutte sul pianeta siano state compromesse, facendo fallire le varie missioni? 3) se il segnale di soccorso in Alien viene dalla nave spaziale perchè questa non cade nella stessa posizione e soprattutto l'ingegnere è ancora al suo interno, mentre in Prometheus l'unico sopravvissuto esce per inseguire la protagonista? Si tratta di una nuova nave? ma come ha fatto lo xenomorfo ad infestarne un'altra da solo tra i due film? 4) il liquido nero a quanto pare fa un pò quello che vuole: una volta crea i vermetti, una volta crea dei polipi, una volta distrugge le cellule, una volta fa esplodere la testa, altre volte fa impazzire e diventare degli Hulk fomentati.
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La speranza è l'ultima a morire, ma come in un B movie anni '90 essa interpreta il nero e finisce sempre per morire. Il film funziona fino e coinvolge fino ad un certo punto.Certo è come uno sudario in nuovissima e fiammante fibra sintetica che si adagia sulle ossa defunte del vecchio capolavoro, lasciando visibile il contorno e la traccia, ma non i particolari. Le carenze sono per lo più narrative che visive, i deficit della sceneggiatura più che della regia, le storpiature più della verosimilità che delle inquadrature. I dubbi più importanti: 1) perchè David avvelena lo scienziato? non ne trae nessun giovamento oltretutto pensavo volesse un campione vivo di xenomorfo, ma ciò sarebbe un conflitto col suo scopo di salvare la vita a Mayfield oltre a compromettere a missione 2) Se ci sono più astronavi, ovvero basi genetiche per creare armi biologiche è davvero possibile che tutte sul pianeta siano state compromesse, facendo fallire le varie missioni? 3) se il segnale di soccorso in Alien viene dalla nave spaziale perchè questa non cade nella stessa posizione e soprattutto l'ingegnere è ancora al suo interno, mentre in Prometheus l'unico sopravvissuto esce per inseguire la protagonista? Si tratta di una nuova nave? ma come ha fatto lo xenomorfo ad infestarne un'altra da solo tra i due film? 4) il liquido nero a quanto pare fa un pò quello che vuole: una volta crea i vermetti, una volta crea dei polipi, una volta distrugge le cellule, una volta fa esplodere la testa, altre volte fa impazzire e diventare degli Hulk fomentati.. 5) Chi manderebbe nello spazio astronauti che non sanno neanche tenersi un fottuto casco in testa? Ok, l'aria è respirabile, ma ci sono possibil contaminazioni da radiazioni, da minerali tossici, da liquidi, da parassiti e virus alieni contro cui il nostro sistema immunitario non potrebbe nulla. nessun biologo si toglierebbe mai il casco su un pianeta sconosciuto, anche se l'aria fosse la più fresca delle alpi.
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orion84
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lunedì 20 maggio 2013
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film troppo ambizioso
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L'aspettativa per questo film era davvero altissima. La saga di Alien come sfondo e la mancanza di film di fantascienza memorabili nell'ultimo periodo, aveva creato in tutti i fan del genere un'enorme speranza che finalmente si potessero mettere via i vecchi DVD ed avere qualcosa di nuovo con cui stropicciarsi gli occhi e di cui discutere gli anni a venire con altri appassionati. Prometheus inizia bene, creando un giusto mix di emozioni nello spettatore che si immerge nei paesaggi e si interrogga su quell'essere che si discioglie nell'acqua. Poi iniziano i problemi. In modo fin troppo frettoloso ci si ritrova a bordo di un astronave dove Scott si lancia in una sequenza di solitudine spaziale che omaggia in modo fin troppo palese l'odissea di Kubrick.
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L'aspettativa per questo film era davvero altissima. La saga di Alien come sfondo e la mancanza di film di fantascienza memorabili nell'ultimo periodo, aveva creato in tutti i fan del genere un'enorme speranza che finalmente si potessero mettere via i vecchi DVD ed avere qualcosa di nuovo con cui stropicciarsi gli occhi e di cui discutere gli anni a venire con altri appassionati. Prometheus inizia bene, creando un giusto mix di emozioni nello spettatore che si immerge nei paesaggi e si interrogga su quell'essere che si discioglie nell'acqua. Poi iniziano i problemi. In modo fin troppo frettoloso ci si ritrova a bordo di un astronave dove Scott si lancia in una sequenza di solitudine spaziale che omaggia in modo fin troppo palese l'odissea di Kubrick. nel giro di un lampo siamo sul pianeta di turno e già si ha la sensazione che qualcosa si sia dimenticato per strada. Ci penserà la solita riunione di ciurma a dare una prima spiegazione del motivo del viaggio intergalattico. L'obbiettivo del viaggio è quanto di più colossale si può immaginare, troppo per sbrigarlo in un film di soli 120'(io adoro i film da tre ore) e infatti Scott si perde nella fretta di far vedere tanta roba ma di concentrare tutto in modo troppo sintetico e sbrigativo.Chi si aspettava un Alien moderno rimarrà deluso, del film originale si ritrovano solo poche idee che più che riprese appaiono proprio scopiazzate, senza metterci un tocco di nuovo: le stesse inquadrature delle fughe nei corridoi, l'eroina donna, i robot di cui non ci si può fidare appieno, il solito secondo fine della multinazionale. Questo film sa tantissimo di un'occasione sprecata, c'erano tutti i presupposti per un capolavoro, c'era il cast, il budget, la regia e anche l'idea di base; tutto però appare come inconcluso, lasciando lo spettatore per tutto il film parallizato nell'idea che qualcosa manchi sempre. La risposta che tutti attendono dall'inizio arriva solo all'ultimo fotogramma, e più che un colpo di scena appare come una frettolosa pezza messa su una dimenticanza. Personalmente poi ritengo davvero sprecata Charlize Theron nel ruolo riservatole, che pure interpreta con la solita bravura.
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djfilippo
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venerdì 17 maggio 2013
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spettacolare
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Film di fantascienza ben fatto, e chi conosce la saga di Alien, questo è un degno prequel. Ci sono tanti indizi nel film, non date tutto per scontato.. godetevelo e occhio molto occhio ai particolari..
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alexvergnano
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venerdì 17 maggio 2013
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che delusione!
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Che film stupido! Non c'è niente che abbia un senso, non la minima preoccupazione di dare spiegazioni anche solo superficialmente scientifiche... la storia è veramente di una stupidità totale.
Evidentemente anche Ridley Scott invecchia, niente più creatività, solo ripetizione di se stesso a scopi commerciali, ma a livelli ben inferiori delle sue opere precedenti. Credo che sia ora che Ridley vada in pensione!
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bigjames
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lunedì 18 marzo 2013
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poca originalità....
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1. giudicandolo senza alcuna relazione coi precedenti non è male dal punto di vista degli effetti speciali e dello spettacolo...
certo non ha nulla di originale, e il cast non lo rende sicuramente speciale...
2. come prequel/sequel no comment....
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