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huli1983
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lunedì 24 settembre 2012
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un film troppo sottovalutato...
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Che lo amiate o che lo odiate Prometheus ha diviso la platea con potenza incredibile... Sui fori online sono flames a non finire, almeno per quanto riguarda quelli in lingua inglese ed italiana.
Prometheus è da 0 o da 10? Ognuno dice la sua, così mi appresto a fare io, motivando là dove posso le mie parole.
Prometheus non è un capolavoro, sia perchè mi aspetto ancora di piú da Scott, sia perchè su un film di questo genere il giudizio di "capolavoro" lo puó solo dare la stagionatura in botte, ops, in pellicola.
Prometheus è spettacolare? Sì! Senza dubbio! Potente negli effetti e tutta potenza ben impiegata nella creazione di un'ambientazione gigeriana ed epica.
Si puó dire il contrario ma le immagini parlano da sole, innegabile.
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Che lo amiate o che lo odiate Prometheus ha diviso la platea con potenza incredibile... Sui fori online sono flames a non finire, almeno per quanto riguarda quelli in lingua inglese ed italiana.
Prometheus è da 0 o da 10? Ognuno dice la sua, così mi appresto a fare io, motivando là dove posso le mie parole.
Prometheus non è un capolavoro, sia perchè mi aspetto ancora di piú da Scott, sia perchè su un film di questo genere il giudizio di "capolavoro" lo puó solo dare la stagionatura in botte, ops, in pellicola.
Prometheus è spettacolare? Sì! Senza dubbio! Potente negli effetti e tutta potenza ben impiegata nella creazione di un'ambientazione gigeriana ed epica.
Si puó dire il contrario ma le immagini parlano da sole, innegabile.
Ed eccoci alle note "dolenti": la trama e il cast.
Unanime il giudizio sulla bontà di Fassbender, della Theron e della terribile performance della Rapace, lapidari i commenti su un finto vecchio interpretato da Guy Pearce etc etc... Unanime il voto su un pessimo Lindelof, ma... Sono le motivazioni che mi lasciano a desiderare.
Rapace pessima? E perché? L'unica risposta che ho trovato fra me e me è che NON è la Weaver, ormai su un Olimpo che rende blasfemo ogni confronto.
L' interpretazione della Rapace è drammatica al punto giusto e la sola argomentazione tecnica che ho trovato contro di lei, al momento, è il suo accento troppo londinese che mi è un po' "sfuggito" nel doppiaggio italiano. Quindi direi cast promosso a pieni voti, compreso Pearce che incarna un vecchio fantascientificamente artefatto al punto giusto, in un'ipertecnologica società di fine secolo, una Theron in forma, un Fassbender incredibile e un Logan Marshall-Green che ho già più che apprezzato in Devil.
Lindelof? Lindelof la tira troppo per le lunghe, ha fra le mani vere "bombe", ma non sempre le fa brillare a dovere.
Come un David che, dotato del dono che Weyland agogna, essere immortale, con sano egoismo si "cala le braghe" di fronte a una ipotetica solitudine millenaria, esprimendo alla Shaw, che nemmeno lo comprende, una più che autentica paura..
Come questi alieni "creatori", cloni militarizzati, che si dimostrano meschini e violenti, alla stregua delle lore stesse creature.
Come lo slittamento della creazione: loro hanno creato noi, ma... Chi ha creato loro? Che rende inalienabile il tema della fede.
Tutti incredibili spunti narrativi relegati a pennellate presenti ma difficili da intercettare perse in un ritmo un po' frenetico e caotico che pervade la seconda metà del film, dove troppi avvenimento risultano compressi in uno spazio non adeguato.
Poi si possono lanciare strali contro un biologo da documentario che non troppo irrealisticamente, comunque, abbandona ogni prudenza di fronte ad una "biscia" mai vista prima o un Fitfield cannabinoide che dimentica la strada.
Per il resto: fan services agli alienofili. Alcuni catturati, alcuni disgustati.. Io ho trovato i rimandi alla saga piú che gradevoli cosí come lo scoprire che una razza di "uomini" giganti (eh, dato il loro genoma, chiamiamoli così) ha creato lo xenomorfo oltre ai terrestri che conosciamo, uno xenomorfo fratello dell'umanità, terribile e perfino venerato, dai fans e dagli "ingegneri" stessi, come i loro murales mostrano.
L'unico che sembra immune dalla xenomorfo-mania è proprio Scott, che dimostra di non aver paura di andare a toccare un personaggio salito nell'iperuranio collettivo dell'intoccabilità, mettendosi in gioco, alla grande, ancora una volta.
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vesicapiscis
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lunedì 24 settembre 2012
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deludente
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Il titolo già lascia intuire le ambizioni della pellicola, ricamando sulla mitologia greca e sulla possibile genesi extraterrestre della razza umana, ma con lo scorrere dei minuti lo spettatore capisce che la pellicola non sarà in grado di mantenere le promesse. L'occhio del buon Ridley ci regala qualche bel momento, gli effetti speciali fanno il loro dovere creando atmosfere affascinanti, ma il film è tutto qua. La sceneggiatura è imbarazzante, piena di buchi e con personaggi appena tratteggiati, fatta eccezione per il cyborg interpretato da un Michael Fassbender in buona forma che potrebbe far squadra da solo. La protagonista interpretata da Noomi Rapace riporta sicuramente alla mente Sigourney Weaver ed Alien, di cui questo film è il prequel, ma senza averne la forza.
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Il titolo già lascia intuire le ambizioni della pellicola, ricamando sulla mitologia greca e sulla possibile genesi extraterrestre della razza umana, ma con lo scorrere dei minuti lo spettatore capisce che la pellicola non sarà in grado di mantenere le promesse. L'occhio del buon Ridley ci regala qualche bel momento, gli effetti speciali fanno il loro dovere creando atmosfere affascinanti, ma il film è tutto qua. La sceneggiatura è imbarazzante, piena di buchi e con personaggi appena tratteggiati, fatta eccezione per il cyborg interpretato da un Michael Fassbender in buona forma che potrebbe far squadra da solo. La protagonista interpretata da Noomi Rapace riporta sicuramente alla mente Sigourney Weaver ed Alien, di cui questo film è il prequel, ma senza averne la forza. Discutibili scelte a livello di sceneggiatura schiacciano il suo personaggio nel ruolo di paladina della fede, senza però offrirle armi per combattere. La tematica religiosa in generale sembra forzata e affrontata in maniera superficiale. Il film scorre così tra qualche buon momento adrenalinico e qualche defaillance, verso il suo frettoloso finale, nel quale scopriremo per bocca di un cyborg onniscente che la pellicola avrà prossimamente un seguito. Un vero peccato, perché senza eccessive pretese questo sarebbe stato un ottimo prequel per la famosa saga di Alien, invece finisce per essere una scarpa troppo larga e un'occasione mancata. Deludente.
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andreaross
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lunedì 24 settembre 2012
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da fan di alien il miglior prequel
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Nelle più rosee aspettative speravo in un film eccezionale sotto ogni punto di vista quale è Prometheus e il grande Ridley Scott a 30 anni da Alien (l'unico capitolo da lui diretto) ecco ci sforna una nuova probabile saga ed un fresco capolavoro che i più eruditi in tema ameranno alla follia. (Non adatto invece agli pseudo/fan più ignoranti della saga che si chiedono perchè non ci siano orde di alien e predators, forse pensavano di andare a vedere "cowboys and aliens".. no ragazzi Prometheus non è una cagata commerciale, è pellicola da intenditori, felici di esserlo a confronto di ignoranti detrattori).
[+] ahah
(di orlando1983)
[ - ] ahah
[+] hai sbagliato sala
(di emt1974)
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(di tany_mary)
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peterbenjaminparker
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lunedì 24 settembre 2012
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alieni rugbisti
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il film Parla di una coppia di ciellini che pensano che l’universo sia stato creato da una specie di giocatore di rugby che beve un caffè shakerato sopra una cascata e poi si scoglie formando il Dna umano. Partono alla volta del pianeta da dove dovrebbero venire questi alieni rugbisti su una navicella comandata da Charlize Theron, che sembra Cristina Chiabotto nel suo appartamento spaziale tutto Chateau d’Ax. Poi – come si dice oggi: SPOILER – il ciellino maschio si prende una congiuntivite di vermi, ingravida la femmina (che è Noomi Rapace, il piglio di una donna di servizio moldava) che si ritrova con un polipo nella pancia, e anche se è ciellino-creazionista decide di abortire, ché sul pianeta dei rugbisti non c’è nessun comitato pro-life a cui render conto.
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il film Parla di una coppia di ciellini che pensano che l’universo sia stato creato da una specie di giocatore di rugby che beve un caffè shakerato sopra una cascata e poi si scoglie formando il Dna umano. Partono alla volta del pianeta da dove dovrebbero venire questi alieni rugbisti su una navicella comandata da Charlize Theron, che sembra Cristina Chiabotto nel suo appartamento spaziale tutto Chateau d’Ax. Poi – come si dice oggi: SPOILER – il ciellino maschio si prende una congiuntivite di vermi, ingravida la femmina (che è Noomi Rapace, il piglio di una donna di servizio moldava) che si ritrova con un polipo nella pancia, e anche se è ciellino-creazionista decide di abortire, ché sul pianeta dei rugbisti non c’è nessun comitato pro-life a cui render conto. Il polipo sarebbe l’embrione di Alien...........
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kentpark
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lunedì 24 settembre 2012
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pessimo....
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Se ne potrebbe parlare e scrivere (male) per ore, ma resta il fatto che il film è brutto, noioso e totalmente irrealistico, non tanto nella trama sconclusionata, ma nella caratterizzazione dei personaggi, che sembrano pupazzi in attesa dell'inevitabile fine...per non parlare dell'espianto del feto/alieno! E i due rimast nella caverna? abbandonati a loro stessi, impauriti dalle loro ombre, ma che giocano come deficienti con il "serpente" alieno? e il vecchio che non vuole morire? Roba trita e ritrita...Ad un certo punto non capivo se stavo guardando Resident Evil o cosa...E pensare che il "Regista" m'ha diretto Alien e Blade Runner...Altri tempi, quando non contava che il film fosse per forza in 3D (pure mediocre) ma contava la storia.
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Se ne potrebbe parlare e scrivere (male) per ore, ma resta il fatto che il film è brutto, noioso e totalmente irrealistico, non tanto nella trama sconclusionata, ma nella caratterizzazione dei personaggi, che sembrano pupazzi in attesa dell'inevitabile fine...per non parlare dell'espianto del feto/alieno! E i due rimast nella caverna? abbandonati a loro stessi, impauriti dalle loro ombre, ma che giocano come deficienti con il "serpente" alieno? e il vecchio che non vuole morire? Roba trita e ritrita...Ad un certo punto non capivo se stavo guardando Resident Evil o cosa...E pensare che il "Regista" m'ha diretto Alien e Blade Runner...Altri tempi, quando non contava che il film fosse per forza in 3D (pure mediocre) ma contava la storia...Schifo...
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(di orlando1983)
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(di tomparis7)
[ - ] spero di no!
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aquilabianca71
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lunedì 24 settembre 2012
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la liberalizzazione dell’impresa spaziale privata.
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L’Aquila / Prometheus è l’incipit apocalittico di Ridley Scott alla ricerca di Dio e dell’origine della vita nell’Universo grazie alla liberalizzazione dell’impresa spaziale privata. Prometheus è un omaggio all’Islanda ed all’Europa, ai nostri cervelli pronti a inventare il reale Warp Drive sulla base della Relatività Generale di Einstein. Promethesus è la caccia all’energia negativa in grado di far muovere oltre la velocità della luce lo spaziotempo attorno alle future navi interstellari. L’Astronave Prometheus di Ridley Scott esplora il mondo alieno LV-223 grazie alle Weyland/Yutani Industries frutto della privatizzazione dell’impresa spaziale scientifica e commerciale. Quando la realtà supera la fantasia: ecco la vera Prometheus della Orbital Sciences.
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L’Aquila / Prometheus è l’incipit apocalittico di Ridley Scott alla ricerca di Dio e dell’origine della vita nell’Universo grazie alla liberalizzazione dell’impresa spaziale privata. Prometheus è un omaggio all’Islanda ed all’Europa, ai nostri cervelli pronti a inventare il reale Warp Drive sulla base della Relatività Generale di Einstein. Promethesus è la caccia all’energia negativa in grado di far muovere oltre la velocità della luce lo spaziotempo attorno alle future navi interstellari. L’Astronave Prometheus di Ridley Scott esplora il mondo alieno LV-223 grazie alle Weyland/Yutani Industries frutto della privatizzazione dell’impresa spaziale scientifica e commerciale. Quando la realtà supera la fantasia: ecco la vera Prometheus della Orbital Sciences. Oggi le Corporation posso davvero inaugurare la nuova era dell’esplorazione cosmica per fini commerciali e industriali. Siete pronti a partire per visitare davvero i pianeti alieni appena scoperti? “La storia di Prometheus – rivela Ridley Scott – è l’idea che se ricevi un dono dagli dei, non devi abusarne e non devi pensare di competere con loro. Prometeo rubò il fuoco e, come punizione, fu condannato ad essere straziato da un’aquila tutti i giorni per l’eternità. Ogni notte il suo ventre ritornava normale e la mattina dopo l’aquila tornava per cibarsi nuovamente con le sue interiora. È un purgatorio perpetuo. In buona sostanza non si scherza con gli dèi”. I segreti di Prometheus e le eterne domande di Ridley Scott sull’Umanità:“Questa palla sulla quale siamo seduti in questo momento è stata qui per tre miliardi di anni o un miliardo? Siamo stati i primi ominidi? Atlantide che cos’è? Da dove viene? È reale, lo è stato, è un ricordo, è esistita? E se è esistita, è esistita 250.000 anni fa? Chi e come l’ha creata? La vita: c’è stata una forza che ha guidato questo processo? È un’idea o un’entità molto più grande di quanto possiamo fantasticare? C’è un Dio o non c’è un Dio? Siamo una piastra da laboratorio e, se sì, di chi? Qual è la forza, quale l’entità che non possiamo neanche immaginare, solo perché non abbiamo ancora superato quella linea?”. Il Telescopio Spaziale Spitzer osserva la sua prima super-Terra, “55 Cancri e”. La Nasa estende le missioni dei telescopi spaziali Spitzer, Planck e Kepler, a caccia di mondi alieni come la Terra, in colloraborazione con la European Space Agency. Come fa la Prometheus ad evitare di finire dentro una stella, un pianeta vagabondo, un asteroide e una cometa? Volete saperne di più. Il mio articolo è on line.
(di Nicola Facciolini)
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furiosaltamerenda
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lunedì 24 settembre 2012
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interessante, ma per cultori di alien
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Sono rimasto molto colpito da questo film, mi ha davvero scosso e interessato. Sono uscito dal cinema sazio, e pieno di nuovi interrogativi, più che di risposte alle domande sorte dopo l'Alien del 1979. Tornato a casa mi sono subito messo ad osservare con attenzione il film di cui Prometheus è una specie di prequel, e ho potuto apprezzare come personaggi, atmosfere e ambientazioni siano stati rispettati alla grande dallo stesso Ridley. La cura della luce, i lunghi silenzi, le scene di azione rapide e improvvise sono le stesse, persino migliorate con l'opportuno utilizzo delle nuove tecnologie a disposizione dei registi, che sono certo Ridley Scott avrebbe apprezzato anche nel '79. Persino i personaggi del Prometheus e la loro struttura sono molto simili alla ciurma del Nostromo.
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Sono rimasto molto colpito da questo film, mi ha davvero scosso e interessato. Sono uscito dal cinema sazio, e pieno di nuovi interrogativi, più che di risposte alle domande sorte dopo l'Alien del 1979. Tornato a casa mi sono subito messo ad osservare con attenzione il film di cui Prometheus è una specie di prequel, e ho potuto apprezzare come personaggi, atmosfere e ambientazioni siano stati rispettati alla grande dallo stesso Ridley. La cura della luce, i lunghi silenzi, le scene di azione rapide e improvvise sono le stesse, persino migliorate con l'opportuno utilizzo delle nuove tecnologie a disposizione dei registi, che sono certo Ridley Scott avrebbe apprezzato anche nel '79. Persino i personaggi del Prometheus e la loro struttura sono molto simili alla ciurma del Nostromo. Di contro, le numerose critiche negative che ho letto, e i commenti durante e dopo il film da spettatori in sala, evidenziano quanto Prometheus non possa essere apprezzato senza aver visto e conoscendo molto bene il predecessore-sequel Alien. In effetti da solo è un film fine a se stesso, ma preso insieme alla pellicola del '79 diventa un film di qualità, di cui si sentiva la mananza nel genere. Alcuni film richedono un pò di preparazione per essere visti, per spogliarsi da pregiudizi e facili sentenze. Bentornato quindi a Ridley Scott nell'universo di Alien, troppo a lungo vittima di errate interpretazioni. Alien e Prometheus non sono e non sono mai stati banali film horror-fantascientifici, ma una vera e propria Opera con tutta la sua filosofia e senso. Attendo con ansia la prossima uscita, sia per avere qualche risposta alle nuove domande che Prometheus pone, in verità soddisfando poco le curiosità del primo Alien, con la speranza che l'intera saga, tra qualche anno, corrisponderà all'idea che Ridley Scott ha e vuole realizzare sin dal lontano 1979.
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alessandro paladino
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lunedì 24 settembre 2012
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alessandro paladino
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Ridley Scott torna a dirigere un film di fantascienze, con Prometheus, un prequel del ben più famoso e celebre Alien. Quando si guarda questi film bisogna fare due distinzioni del film: quella visiva e quella sceneggiata. La parte del film visiva è di sicuro impatto con scene di medio e lungo campo molto suggestive ed il film parte con delle buone aspettative. Mentre nella parte sceneggiata è dove il film si perde quasi completamente. Per chi ha visto il primo Alien (avrà avuto sicuramente tante aspettative) ne rimarrà sicuramente deluso, Prometheus nonostante cerchi di ricalcare la stessa struttura di Alien e nonostante si è cercato in tutti i modi di manterere vivi e curiosi tutti i misteri, i segreti e gli intrecci risulta essere una piccola copiatura non riuscita benissimo.
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Ridley Scott torna a dirigere un film di fantascienze, con Prometheus, un prequel del ben più famoso e celebre Alien. Quando si guarda questi film bisogna fare due distinzioni del film: quella visiva e quella sceneggiata. La parte del film visiva è di sicuro impatto con scene di medio e lungo campo molto suggestive ed il film parte con delle buone aspettative. Mentre nella parte sceneggiata è dove il film si perde quasi completamente. Per chi ha visto il primo Alien (avrà avuto sicuramente tante aspettative) ne rimarrà sicuramente deluso, Prometheus nonostante cerchi di ricalcare la stessa struttura di Alien e nonostante si è cercato in tutti i modi di manterere vivi e curiosi tutti i misteri, i segreti e gli intrecci risulta essere una piccola copiatura non riuscita benissimo. Rimane una sceneggiatura semplice e con tante parti dove si ha la sensazione che siano state messe solo per allungare il brodo mancando però di sostanza. Le pretese di questo film e di Ridley Scott erano altissime, arrivando a toccare temi molto delicati, come i dubbi sull'esistenza dell'uomo, che però hanno un fine che non può essere accettata per come è stata impostata. Tutto sommato buona o sufficiente l'interpretazione degli attori coinvolti (su tutti Michael Fassbender), anche se alcuni personaggi (come quello interpretato da Charlize Theron) non vengono approfonditi come dovrebbero anche se hanno un ruolo di autorietà. Di tutti i film di fantascienza di RIdley Scott, Promotheus non sarà quello che più verrà ricordato e difficilmente verrà paragonato a quello dei suoi film precedenti, ma può essere un film che incuriosisce le menti amanti del mistero e dei perché. Ma è anche giusto dire che non è al livello del primo Alien nonostante il tema e tante parte del film sono ovviamente collegati.
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antonio montefalcone
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lunedì 24 settembre 2012
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alien rimane fuori campo. e con lui anche il film!
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Tanto rumore per poco, potremmo dire. Il tanto atteso “Prometheus” di Ridley Scott; intenzionato a ridefinire la saga di “Alien” grazie all’enorme potenzialità di un progetto che si voleva originale, ambizioso e notevole, non soltanto dal punto di vista cinematografico, narrativo, ma anche concettuale; delude le aspettative. E sia chiaro, non soltanto dei molti appassionati e affezionati ai precedenti capitoli della saga (della quale il film, inserendosi a metà tra un reboot e un prequel, vuol spiegare gli antefatti ma anche prenderne le distanze, sperando in una nuova serialità o in un’opera con una sua propria autonomia), ma anche di chi vi si approccia spontaneamente. Opera di fantascienza tecnologicamente all’avanguardia (il 3D è elegante ed efficace per farci immergere nella trama) con una forma impeccabile e un raffinato apparato figurativo, è incapace (ahinoi) di innovare in modo significativo l'immaginario di provenienza, e al tempo stesso non riesce a fondere in modo risolto ed equilibrato molti aspetti realizzativi propri.
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Tanto rumore per poco, potremmo dire. Il tanto atteso “Prometheus” di Ridley Scott; intenzionato a ridefinire la saga di “Alien” grazie all’enorme potenzialità di un progetto che si voleva originale, ambizioso e notevole, non soltanto dal punto di vista cinematografico, narrativo, ma anche concettuale; delude le aspettative. E sia chiaro, non soltanto dei molti appassionati e affezionati ai precedenti capitoli della saga (della quale il film, inserendosi a metà tra un reboot e un prequel, vuol spiegare gli antefatti ma anche prenderne le distanze, sperando in una nuova serialità o in un’opera con una sua propria autonomia), ma anche di chi vi si approccia spontaneamente. Opera di fantascienza tecnologicamente all’avanguardia (il 3D è elegante ed efficace per farci immergere nella trama) con una forma impeccabile e un raffinato apparato figurativo, è incapace (ahinoi) di innovare in modo significativo l'immaginario di provenienza, e al tempo stesso non riesce a fondere in modo risolto ed equilibrato molti aspetti realizzativi propri. Era arduo replicare, perlomeno con la stessa magia espressiva, il geniale mix di idee ed elementi fantasy-horror con cui Scott negli anni ’80 aveva contribuito a rifondare il genere fantascientifico. Ma dispiace che di questa pellicola, alla fine, si riesca a salvare ben poco. Tecnicamente e stilisticamente ogni aspetto è spettacolarizzato in modo estremo e curato: gli effetti speciali visivi straordinari, la fotografia evocativa, le musiche eteree, il montaggio serrato e funzionale, paesaggi e scenografie visionarie, l’iconografia futuristica della serie (affidata di nuovo agli incubi dell'artista surreale Giger), il tentativo di riproposizione di vecchie e nuove figure mitologiche, e altro ancora. Ma dietro questa magniloquenza, si avverte però confusione, tante e mal coese linee guida e, soprattutto, la mancanza di fascino in fatto di narrazione, emozioni e riflessioni. C’è una linea guida che vuol prendere a pretesto la storia per rispondere ai grandi interrogativi filosofico-esistenziali (“Chi siamo? Da dove veniamo? Chi ci ha creati? ”); un’altra che vuol puntare solo sull’azione; una che mira alla saga da cui attinge l’essenza e il presupposto narrativo di partenza; un’altra che cerca una propria autonomia con annessa riflessione metafisica; una che tenta un’operazione seriale tutta nuova; e un’altra che vuol semplicemente un film a sé stante e aperto. Insomma c’è una continua sconnessione tra un piano e l’altro e addirittura anche un dislivello dentro gli stessi piani (grandi interrogativi ma fragili risposte; aspirazioni metafisiche ma impantanamento nello stereotipo e nel superficiale; vari livelli di lettura della storia ma tanta incoerenza narrativa e schematicità). La pellicola si perde nella ricerca dello spettacolo, dell’effetto plateale e crolla sotto il peso della sua ambizione. La verbosità e i concetti filosofici rischiano di annullare l’opera e di rendere un po’ coinvolgente solo la parte relativa all’azione. Colpa principale è di una sceneggiatura debole e con troppi buchi, più interessata alla messa in scena che allo sviluppo; che non dà approfondimenti narrativi, offre dialoghi mal composti ed esili personaggi, rende poco plausibili le loro motivazioni e comportamenti. Troppe mancanze logiche nella trama e troppe leggerezze con cui si succedono gli accadimenti finiscono per generare, purtroppo, solo noia e perplessità nello spettatore. E fanno di “Prometheus” un’ occasione mancata.
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ginger snaps
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lunedì 24 settembre 2012
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supremo
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e veramente fantastico, io a differenza di molti ho sognato sia sull'astronave, sia sulle immagini in 3d che sono a dir poco mozzafiato. Trama ben congeniata anche se a tratti presenta qualche disordine e qualche domanda irrisolta, ma certamente voluta dal regista. Un'ottimo prodotto da molti punti di vista. Le domande non risposte dal mio punto di vista sono una scelta accurata per divertire lo spettatore, che immagina e crede di capire, ma sopratutto per creare curiosità, direi che è una trovata intelligente. La fantascenza ne fa da padrona, non ho sentito le atmosfere dei vecchi film da me amatissimi. Credo che anche questa scelta sia fondamentale e ben riuscita, ma credo sopratutto che dopo trenta anni era praticamente impossibile.
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e veramente fantastico, io a differenza di molti ho sognato sia sull'astronave, sia sulle immagini in 3d che sono a dir poco mozzafiato. Trama ben congeniata anche se a tratti presenta qualche disordine e qualche domanda irrisolta, ma certamente voluta dal regista. Un'ottimo prodotto da molti punti di vista. Le domande non risposte dal mio punto di vista sono una scelta accurata per divertire lo spettatore, che immagina e crede di capire, ma sopratutto per creare curiosità, direi che è una trovata intelligente. La fantascenza ne fa da padrona, non ho sentito le atmosfere dei vecchi film da me amatissimi. Credo che anche questa scelta sia fondamentale e ben riuscita, ma credo sopratutto che dopo trenta anni era praticamente impossibile. Di certo in molti si aspettavano qualcosa di molto simile ai primi. Basta riguardarli e si verrà accontentati. In ogni caso io mi sono veramente divertita e aspetto con ansia il prossimo. Chiedo perdono ai molti che hanno dissentito da tutte le recensioni positive. Abbiate la creanza ( a Napoli si dice così) di rispettare le idee altrui e anche la volontà di non essere indisponenti. Mi rivolgo a tutti coloro che si esprimono con estrema cattiveria. Da un po di tempo mi accorgo che le recensioni sono molto offensive e che la gente si erige a giudice con molta antipatia. Chiedo perdono anche per l'italiano non proprio fluente. Non sono ne una scrittrice ne una giornalista. Sono una semplice cinefila appassionatissima e golosissima di qualsiasi cosa
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[+] approvo....
(di deckard83)
[ - ] approvo....
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