beppe baiocchi
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lunedì 15 settembre 2014
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odioso e disturbante
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Erick Packer, giovane magnate della finanza mondiale, in una Manatthan scossa da una crisi finanziaria, decide di andare a tagliarsi i capelli dal suo barbiere di fiducia dall'altro capo della città. In questo viaggio ,in limousine, il ricco finanziere si troverà a vivere la sua personale odissea, chiuso nella sua ampolla di vetro, impermeabile alla realtà che lo circonda, distrutta e in rivolta per un sistema (economico) che è diventato insostenibile.
Cronenberg mette in atto il romanzo di DeLillo con estrema coerenza rispetto alla sua controparte stampata. In scena dialoghi al limite dell'assurdo, continue ripetizioni di idee e concetti, una linea temporale piatta (il film si svolge nell'arco di una giornata, ma il tempo sembra essere fermo) la forza del tema trattato (l'assurdità del sistema economico capitalista) fanno di questo film un opera odiosa e disturbante.
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Erick Packer, giovane magnate della finanza mondiale, in una Manatthan scossa da una crisi finanziaria, decide di andare a tagliarsi i capelli dal suo barbiere di fiducia dall'altro capo della città. In questo viaggio ,in limousine, il ricco finanziere si troverà a vivere la sua personale odissea, chiuso nella sua ampolla di vetro, impermeabile alla realtà che lo circonda, distrutta e in rivolta per un sistema (economico) che è diventato insostenibile.
Cronenberg mette in atto il romanzo di DeLillo con estrema coerenza rispetto alla sua controparte stampata. In scena dialoghi al limite dell'assurdo, continue ripetizioni di idee e concetti, una linea temporale piatta (il film si svolge nell'arco di una giornata, ma il tempo sembra essere fermo) la forza del tema trattato (l'assurdità del sistema economico capitalista) fanno di questo film un opera odiosa e disturbante.
Robert Pattinson nel ruolo del protagonista riesce bene a sostenere questo peso, a caricarsi del messaggio del film, appare infatti allo spettatore un uomo insopportabile, apatico, arrogante, emblema del sistema a cui fa riferimento. Erick vede il mondo fuori dalla sua limousine (la realtà, il mondo "comune") come un nulla, ne è distante, distaccato, ma forzatamente ne verrà in contatto.
Cronenberg stupisce dunque con questo anti-film visionario e complesso, sicuramente non adatto a tutti (meglio dire adatto a pochi) per colpa di una lentezza estenuante (certamente voluta), e della totale apatia che i personaggi offrono allo spettatore. Cronenberg in questo modo provoca nello spettatore un odio verso il film e di conseguenza verso il sistema finanziario, il modello capitalistico estraneo alla realtà.Il regista rresce dunque nel suo intento provocando però estrema noia in uno spettatore "normale" , meno analitico e tollerante.
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themaster
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martedì 5 agosto 2014
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il miglior cronenberg
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Il mio amore per Cronenberg non è ancora maturo,mi sto solamente negli ultimi anni avvicinando a questo autore e non nel migliore dei modi,poichè ho iniziato da La Zona Morta che è forse il film su commissione per eccellenza,il meno Cornenberghiano di tutta la sua filmografia,in seguito ho visionato La Promessa dell'Assassino che mi aveva entusiasmato ma che non mi aveva dato quel qualcosa in più che invece mi ha dato A History of Violence e anche A Dangerous Method. In attesa di recuperare l'ultimo Maps to the Stars che mi dicono sia fantastico pure quello,ho comprato in dvd Cosmopolis che alla fine della visione mi ha lasciato interdetto,ma che dopo due,tre,quattro giorni ho capito che mi ha segnato profondamente,solo che non me ne ero ancora reso conto.
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Il mio amore per Cronenberg non è ancora maturo,mi sto solamente negli ultimi anni avvicinando a questo autore e non nel migliore dei modi,poichè ho iniziato da La Zona Morta che è forse il film su commissione per eccellenza,il meno Cornenberghiano di tutta la sua filmografia,in seguito ho visionato La Promessa dell'Assassino che mi aveva entusiasmato ma che non mi aveva dato quel qualcosa in più che invece mi ha dato A History of Violence e anche A Dangerous Method. In attesa di recuperare l'ultimo Maps to the Stars che mi dicono sia fantastico pure quello,ho comprato in dvd Cosmopolis che alla fine della visione mi ha lasciato interdetto,ma che dopo due,tre,quattro giorni ho capito che mi ha segnato profondamente,solo che non me ne ero ancora reso conto. Cosmopolis è un film "di Cronenberg" ovvero una pellicola molto personale,che racconta la situazione della nostra società in maniera chiara e realistica pur non essendo realistico nemmeno un secondo nella narrazione e in ciò che succede nel film,il protagonista è interpretato dal grandioso Robert Pattinson che dimostra di essere un attore con in controfiocchi e dopo il disastro di mediocrità di Twilight è entrato nell'ala protettrice di questo autore che lo sta risollevando in maniera incredibile. Il personaggio di Pattinson ovvero Rick Packer è uno dei migliori protagonisti degli ultimi dieci anni,molto complesso,magnetico eppure totalmente avulso da quella che è la realtà,un personaggio totalmente grottesco e fuori dagli schemi pur incarnando uno stereotipo ovvero quello della feccia capitalista,che si è arricchito con i soldi della povera gente che muore di fame e ora protesta contro di lui e contro quella società corrotta e malata che lo circonda.
è interessante vedere come la limousine sia lo specchio del viaggio fisico e spirituale che compie il protagonista,ovvero dapprima pulita e lussuosa,poi sporca e semi distrutta,dai quartieri dell'alta finanza fino ai bassifondi in cui il protagonista impazzirà totalmente insieme al personaggio di Paul Giamatti che qui ci dona un'interpretazione degna di tre oscar. Una pellicola che il pubblico,la critica sempre più incompetenti e sempre più stupidi continuano a distruggere probabilmente senza nemmeno aver capito di cosa parla. Cosmopolis è un film che lascia addosso una sensazione di incompletezza un pò come A Proposito di Davis dei Cohen anche se loro lo avevano fatto in maniera diversa. L'incompletezza del film è voluta e sta nel fatto che le azioni che si verificano su schermo non abbiano una conclusione,sono elementi isolati,che non avranno mai uno sviluppo nè una fine ma che sono propedeutici a simboleggiare tutta la paranoia e la follia di Packer. Cosmopolis è uno dei film migliori degli ultimi venti anni e chi dice il contrario dovrebbe smettere di parlare di cinema all'istante. Una pellicola sensazionale che fa capire ancora una volta come il mondo sia diviso in classi,sia come la classe più ricca sia corrotta e fuori controllo. In una giornata Rick Packer assiste alla propria caduta causata da egli stesso,dai sotterfugi che egli stesso ha creato e di cui è rimasto vittima,il che ci riporta a Brood,Il Demone sotto la Pelle e anche a La Mosca in cui lo scienziato rimane vittima della propria creazione. Un film imperdibile che l'imbecille che vuole solo esplosioni non potrà mai capire,ma che chi dice di amare il cinema deve visionare assolutamente.
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rita branca
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venerdì 27 dicembre 2013
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la misera fine del genere umano
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Cosmopolis, film diretto da David Cronenberg, con Robert Pattinson, Juliette Binoche, Sarah Gadon, Mathieu Amalric, Jay Baruchel
Film drammatico e inquietante, ispirato dall’omonimo romanzo di Don DeLillo che pur presentando un mondo futuribile ha già uno sconvolgente sapore di presente, dove la tecnologia e l’accumulo di ricchezza dominano un panorama feroce in cui regnano masse tormentate dalla povertà e pronte all’assalto dei pochi facoltosissimi dominatori, chiusi perennemente in chilometriche macchine blindate e super accessoriate. Salta subito agli occhi una waste land in cui dominano i contrasti, dove la comunicazione è spinta all’ennesima potenza con le avanzatissime tecnologie ma in cui il contatto profondo e le emozioni non hanno spazio, gli esseri che ci abitano sono robotizzati e privi di anima.
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Cosmopolis, film diretto da David Cronenberg, con Robert Pattinson, Juliette Binoche, Sarah Gadon, Mathieu Amalric, Jay Baruchel
Film drammatico e inquietante, ispirato dall’omonimo romanzo di Don DeLillo che pur presentando un mondo futuribile ha già uno sconvolgente sapore di presente, dove la tecnologia e l’accumulo di ricchezza dominano un panorama feroce in cui regnano masse tormentate dalla povertà e pronte all’assalto dei pochi facoltosissimi dominatori, chiusi perennemente in chilometriche macchine blindate e super accessoriate. Salta subito agli occhi una waste land in cui dominano i contrasti, dove la comunicazione è spinta all’ennesima potenza con le avanzatissime tecnologie ma in cui il contatto profondo e le emozioni non hanno spazio, gli esseri che ci abitano sono robotizzati e privi di anima.
Il protagonista non sembra totalmente rassegnato ad accettare tali aridi rituali ma, pur con il suo enorme potere, non riesce a modificare alcun che. Il film sembra preannunciare la catastrofe del nostro mondo, in cui le creature, ormai miseri automi, sono vittime, capaci solo di illusorie inutili ribellioni, costrette a seguire il flusso imposto dal progresso dove il tempo deve essere utilizzato solo per produrre danaro e a difendersi dai tentativi di costanti minacce.
Messaggio interessante che stimola riflessioni sui dilaganti stili di vita contemporanei preannuncianti un’inevitabile deriva.
Rita Branca
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(di fujiko nime)
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homer52
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martedì 12 novembre 2013
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claustropolis
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Sembrerebbe un film fantascientifico, sia nelle scene che nei dialoghi ma, purtroppo, é iperrealistico. É la rappresentazione della condizione umana del nostro secolo:narcisisti tecnologicamente avanzati alle prese con le esigenze primarie della vita(salute,paure,amore,sessualità...)che,per fortuna,rimangono inalterate.Unico modo per difendere la propria incolumità psicofisica é rinchiudersi in una torre d`avorio (limousine)salvo poi affrontare la realtà, qualunque essa sia,se non altro per dare una risposta all`esigenza di curiosità che é innata nell`indole umana e che,forse, é l`unico antidoto all`isolamento relazionale.Di qui il passaggio dalla simmetria difensiva all`asimmetria esplorativa che anima nel finale il protagonista di questa storia.
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Sembrerebbe un film fantascientifico, sia nelle scene che nei dialoghi ma, purtroppo, é iperrealistico. É la rappresentazione della condizione umana del nostro secolo:narcisisti tecnologicamente avanzati alle prese con le esigenze primarie della vita(salute,paure,amore,sessualità...)che,per fortuna,rimangono inalterate.Unico modo per difendere la propria incolumità psicofisica é rinchiudersi in una torre d`avorio (limousine)salvo poi affrontare la realtà, qualunque essa sia,se non altro per dare una risposta all`esigenza di curiosità che é innata nell`indole umana e che,forse, é l`unico antidoto all`isolamento relazionale.Di qui il passaggio dalla simmetria difensiva all`asimmetria esplorativa che anima nel finale il protagonista di questa storia.
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vales.
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venerdì 9 agosto 2013
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l'ultimo viaggio nel cosmo di uomo in crisi
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Un film di non immediata comprensione (ma il suo fascino forse sta soprattutto qui), pieno di dialoghi memorabili per la loro originalità (forse troppi per chi non è abituato a pellicole così ) e retto quasi unicamente dalla prova di inattesa efficacia del protagonista Robert Pattinson. Il suo Eric Packer, un genio della finanza in crisi esistenziale, con mille paranoie, che si sente vivo solo se supera tutti i limiti, è un personaggio complesso da interpretare , oltre che da capire, specialmente se non se ne conoscono tutte le sfumature tramite il libro di Don De Lillo da cui è tratta l’opera di Cronenberg. Quest’ultima restituisce comunque più che bene l’essenza della fonte cartacea, rispettandone quasi al 100% i dialoghi e tralasciando solo pochissime scene.
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Un film di non immediata comprensione (ma il suo fascino forse sta soprattutto qui), pieno di dialoghi memorabili per la loro originalità (forse troppi per chi non è abituato a pellicole così ) e retto quasi unicamente dalla prova di inattesa efficacia del protagonista Robert Pattinson. Il suo Eric Packer, un genio della finanza in crisi esistenziale, con mille paranoie, che si sente vivo solo se supera tutti i limiti, è un personaggio complesso da interpretare , oltre che da capire, specialmente se non se ne conoscono tutte le sfumature tramite il libro di Don De Lillo da cui è tratta l’opera di Cronenberg. Quest’ultima restituisce comunque più che bene l’essenza della fonte cartacea, rispettandone quasi al 100% i dialoghi e tralasciando solo pochissime scene. Tutto il cast, in generale, da una buona interpretazione delle numerose, strambe figure che girano attorno ad Eric, senza fare veramente parte della sua vita. Offre inoltre più spunti di riflessione, dal tramonto del valore dei soldi alla follia, alla dipendenza dell’uomo moderno dalla tecnologia, per esempio. L’unico difetto è forse la mancanza di quel carattere quasi fantascientifico presente nel libro che avrebbe reso il film ancora più affascinante.
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stefano bruzzone
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venerdì 26 luglio 2013
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inguardabile
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cosmopolis è un film di rara bruttezza, difficile da capire (o forse gli sceneggiatori non sono stati in grado di spiegare...?), noioso come pochi, si fatica ad arrivare in fondo, e vuoto di contenuti e di storia. girato al 90% dentro una limousine è fatto quasi tutto di dialoghi spesso incomprensibili. tutto questo "vuoto" cinematografico solo per raccontarci di un megamiliardario che a bordo della sua limousine con autista e guardia del corpo, cerca di attraversare manhattan bloccata per alcuni impegni del presidente degli stati uniti.
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cosmopolis è un film di rara bruttezza, difficile da capire (o forse gli sceneggiatori non sono stati in grado di spiegare...?), noioso come pochi, si fatica ad arrivare in fondo, e vuoto di contenuti e di storia. girato al 90% dentro una limousine è fatto quasi tutto di dialoghi spesso incomprensibili. tutto questo "vuoto" cinematografico solo per raccontarci di un megamiliardario che a bordo della sua limousine con autista e guardia del corpo, cerca di attraversare manhattan bloccata per alcuni impegni del presidente degli stati uniti....e sapete perchè vuole a tutti i costi attraversare la città? per andare dal suo parrucchiere di fiducia. direi che non c'e' altro da aggiungere.
Voto: 4
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[+] cronemberg non è per tutti
(di fujiko nime)
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latios89
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mercoledì 24 luglio 2013
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a saperlo prima...
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Film assolutamente da perdere, composto soltanto da dialoghi eccessivamente estesi e che a prima vista possono apparire intellettualistici ma che, in realtà, sono assolutamente senza senso. Chi prova a dare un significato ai suddetti dialoghi fa soltanto un tentativo vano e puramente soggettivo: un vero significato oggettivo spesso non c'è, si tratta semplicemente di parole buttate a casaccio nella speranza di fare effetto sullo spettatore. Con me non ha funzionato, caro Cronenberg, riprova e forse sarai più fortunato.
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didarami
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giovedì 11 luglio 2013
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vuoto pneumatico.
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È davvero difficile trovare parole da spendere per descrivere il nulla. Uno dei peggiori e più deludenti film di sempre, nonostante la scelta di Pattison come protagonista che già di suo aveva notevolmente abbassato il livello di aspettativa. Parole confuse, assenza di qualsiasi senso logico o narrativo, un'accozzaglia di personaggi boriosi e mortalmente noiosi che si sforzano di dimostrare di avere più di un neurone funzionante. I nostri parlamentari sono più bravi a far finta di avere qualcosa da dire che non sia, di fondo, l'unica verità trasmessa: "vi sto prendendo per il sedere". Parole e immagini a caso spacciate per grandi metafore esistenziali/economiche/politiche/sociali/sessuali. La vera abilità è quella di annoiare chi ha sviluppato mezzo anticorpo contro le truffe intellettuali.
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tarantinofan96
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martedì 4 giugno 2013
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cosmopolis
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Un giovane broker attraversa la città a bordo della sua limousine per raggiungere il suo barbiere di fiducia allo scopo di aggiustarsi il taglio di capelli. Ma qualcuno vuole ucciderlo.Tratto dall' omonimo romanzo di Don DeLillo il nuovo film di Cronenberg vuole essere una critica verso la società moderna e il mondo della finanza che sembra chiuso in se stesso senza contatti con la realtà vera e propria. Il film è ambientato per la maggior parte in una limousine dove il protagonista viaggia e tiene riunioni con delle persone per mantenere sicura la sua società e dove svolge la sua quotidiana visita medica alla prostata.
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Un giovane broker attraversa la città a bordo della sua limousine per raggiungere il suo barbiere di fiducia allo scopo di aggiustarsi il taglio di capelli. Ma qualcuno vuole ucciderlo.Tratto dall' omonimo romanzo di Don DeLillo il nuovo film di Cronenberg vuole essere una critica verso la società moderna e il mondo della finanza che sembra chiuso in se stesso senza contatti con la realtà vera e propria. Il film è ambientato per la maggior parte in una limousine dove il protagonista viaggia e tiene riunioni con delle persone per mantenere sicura la sua società e dove svolge la sua quotidiana visita medica alla prostata. Cosmopolis non è il solito film fatto per intrattenere il pubblico ma si tratta del progressivo fallimento di un giovane ricco finanziere visto attraverso una città dove ormai solo chi possiede il denaro può sopravvivere.Si tratta di un film complesso che può lasciare insoddisfatti ma che comunque riesce nell'intento. Cronenberg gira con maestria e Pattinson si dimostra un ottimo attore anche fuori dal mondo dei vampiri.
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[+] qualcuno che capisce qualcosa c'è allora!!
(di themaster)
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jacopo b98
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mercoledì 1 maggio 2013
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cosmopolis di david cronenberg - da non perdere
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Eric Parker (Pattinson), miliardario newyorkese decide di andare a tagliarsi i capelli dall’altra parte della città. Sale sulla sua limousine superaccessoriata, da dove controlla il suo impero finanziario, e parte per un breve tragitto che presto si trasformerà in un incubo, dato che perderà tutto il suo patrimonio, rischierà la vita in manifestazioni “contro il futuro” e alla fine scoprirà il “fascino” dell’omicidio, la “logica evoluzione degli affari”. Tratto dal romanzo di Don DeLillo, sceneggiato da Cronenberg in appena cinque giorni, è “il primo film sul nuovo millennio” come recitava il trailer.
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Eric Parker (Pattinson), miliardario newyorkese decide di andare a tagliarsi i capelli dall’altra parte della città. Sale sulla sua limousine superaccessoriata, da dove controlla il suo impero finanziario, e parte per un breve tragitto che presto si trasformerà in un incubo, dato che perderà tutto il suo patrimonio, rischierà la vita in manifestazioni “contro il futuro” e alla fine scoprirà il “fascino” dell’omicidio, la “logica evoluzione degli affari”. Tratto dal romanzo di Don DeLillo, sceneggiato da Cronenberg in appena cinque giorni, è “il primo film sul nuovo millennio” come recitava il trailer. È un film che si regge sulle parole e sui dialoghi, numerosi e serrati. Affronta numerose tematiche, prima fra tutte l’economia, accompagnate da alcuni argomenti cari al regista, quali il sesso, l’omicidio… È un opera complessa, la finanza e il mondo degli affari viene descritto squallidamente e lo stesso protagonista è un uomo terribile, egocentrico, ossessionato dal sesso, che pratica come un bisogno fisiologico. Il protagonista che lavoro fa? “Tu sei al corrente delle cose, è questo che fai” gli dice la moglie. Il protagonista decide, con poche mosse, il destino di migliaia di persone, del mondo intero, senza preoccuparsi della gente comune, della “feccia”. E alla fine incorre nella vendetta della società, impersonata in Paul Giamatti, strepitoso, che gli fa capire il senso della vita, dell’economia, del mondo, del sesso e dell’omicidio. Numerosi quindi i meriti di un film ambizioso in gran parte riuscito, tuttavia certi passaggi per lo spettatore comune rimangono incompresi, data la poca chiarezza di alcune scene. Notevole il cast, con la sorpresa Pattinson, che si scopre un discreto attore, uscito dalla pallidezza disgustosa di Twilight.
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