marco coppola
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domenica 27 maggio 2012
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bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla......
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Di che cosa parla questo film?La trama non saprei spiegarla ma di sicuro parla e parla per un'ora e cinquanta senza interruzioni per poi arrivare ad un finale, se cosi si puo chiamare, a dir poco irritante. E io che pensavo che la talpa fosse noioso, almeno li un minimo di trama c'era, ma qui niente...é solo un susseguirsi di dialoghi senza senso e incomprensibili. Per colpa vostra ho buttato sette euro e cinquanta, ma io dico come si fa a dare 3,50 ad una roba del genere????Ma soprattutto come lo si fa a premiare addirittura a cannes???Gia il fatto di usare Pattinson come protagonista mi puzzava un po, ma una cosa del genere da Cronenberg non me l'aspettavo proprio, soprattutto dopo aver visto a history of violence, che reputo tuttora un filmone, ed è proprio per questo che sono andato a vedere cosmopolis affidandomi al regista.
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Di che cosa parla questo film?La trama non saprei spiegarla ma di sicuro parla e parla per un'ora e cinquanta senza interruzioni per poi arrivare ad un finale, se cosi si puo chiamare, a dir poco irritante. E io che pensavo che la talpa fosse noioso, almeno li un minimo di trama c'era, ma qui niente...é solo un susseguirsi di dialoghi senza senso e incomprensibili. Per colpa vostra ho buttato sette euro e cinquanta, ma io dico come si fa a dare 3,50 ad una roba del genere????Ma soprattutto come lo si fa a premiare addirittura a cannes???Gia il fatto di usare Pattinson come protagonista mi puzzava un po, ma una cosa del genere da Cronenberg non me l'aspettavo proprio, soprattutto dopo aver visto a history of violence, che reputo tuttora un filmone, ed è proprio per questo che sono andato a vedere cosmopolis affidandomi al regista. Insomma EVITATELO a tutti i costi!!!
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[+] ti sono vicino fratè
(di k. s. stanislavskij)
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(di hidalgo)
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dudù84
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domenica 27 maggio 2012
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spendete 8 euro in altro
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vi invito, qualora vedeste disgraziatamente questo film, a portarvi un cuscino da casa perchè la sonnolenza è assicurata!! munitevi di cruciverba o qualsiasi tipo di passatempo alternativo!! è un supplizio!! Dialoghi pessimi, lenti, monotoni, slegati.
Un messaggio di fondo c'e'ma non gli è data giustizia e non percepibile se non dopo che si resiste alla visione estenuante!!
Contestualizzazione delle scene altrettanto monotona e poco varia, in quanto si svolge quasi tutto all'interno di una limousine.
Non c'e'azione e non si capisce bene dove certe scene vogliano andare a parare.
Direi che , inoltre, R.Pattinson potrebbe tornare a fare il vampiro, ruolo che meglio sa fare.
Non aggiungo altro.
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vi invito, qualora vedeste disgraziatamente questo film, a portarvi un cuscino da casa perchè la sonnolenza è assicurata!! munitevi di cruciverba o qualsiasi tipo di passatempo alternativo!! è un supplizio!! Dialoghi pessimi, lenti, monotoni, slegati.
Un messaggio di fondo c'e'ma non gli è data giustizia e non percepibile se non dopo che si resiste alla visione estenuante!!
Contestualizzazione delle scene altrettanto monotona e poco varia, in quanto si svolge quasi tutto all'interno di una limousine.
Non c'e'azione e non si capisce bene dove certe scene vogliano andare a parare.
Direi che , inoltre, R.Pattinson potrebbe tornare a fare il vampiro, ruolo che meglio sa fare.
Non aggiungo altro...
p.s.ah,dimenticavo, in sala eravamo 10, e dopo i 45 minuti (dura 2 ore interminabili) 3 persone hanno abbandonato la sala!
in bocca al lupo ai coraggiosi e masochisti come me!!
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k. s. stanislavskij
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domenica 27 maggio 2012
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da denuncia: boiata totale
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non basta chiamarsi cronenberg per potere torturare lo spetatore con le verbosissime e noiosissime banalità di un film claustrofobico e malato che mette a durissima prova la pazienza dei santi. una noia mortale, inutilità totale di contenuto e anche di forma.. nonostante la buona prova attoriale, il tema di fondo è una pippone banalissimo sul capitalismo gonfiato (fight club allora è stato infinatamente più profondo), ma la forma è talmente pretestuosa da sperare fino alla fine che si tratti di uno scherzo, sperando di essere stupiti fino alla fine..invano. al limite dell'imbarazzo, istiga davvero alla denuncia contro il regista per il furto di vita,
due ore spese malissimo.
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writer58
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domenica 27 maggio 2012
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top world
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Alcune parole-chiave, quasi delle associazioni, che mi sono venute in mente subito dopo la visione di "Cosmopolis", ultimo lavoro di Cronenberg tratto dall'omonimo romanzo di De Lillo.
Bulimia: il protagonista è un giovane di 28 anni, ai vertici del capitalismo finanziario americano, una sorta di Zuckerberg di Wall Steeet, che ha accumulato un patrimonio di miliardi. E' affetto da una voracità compulsiva: di emozioni, di soldi, di proprietà, di sesso, di tempo, di controllo sul mondo, ma non è mai appagato. Più si "nutre", più l'insoddisfazione aumenta.
Catastrofe: nella doppia accezione della pulsione di morte che s'impossessa del protagonista (un buon Pattinson che si è liberato dal ruolo del vampiro :-) e che ne determina l'autodistruzione e del collasso sociale, prefigurato da una New Iork scossa da movimenti insurrezionali e proteste situazioniste, come quella dei topi lanciati sugli avventori di una tavola calda.
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Alcune parole-chiave, quasi delle associazioni, che mi sono venute in mente subito dopo la visione di "Cosmopolis", ultimo lavoro di Cronenberg tratto dall'omonimo romanzo di De Lillo.
Bulimia: il protagonista è un giovane di 28 anni, ai vertici del capitalismo finanziario americano, una sorta di Zuckerberg di Wall Steeet, che ha accumulato un patrimonio di miliardi. E' affetto da una voracità compulsiva: di emozioni, di soldi, di proprietà, di sesso, di tempo, di controllo sul mondo, ma non è mai appagato. Più si "nutre", più l'insoddisfazione aumenta.
Catastrofe: nella doppia accezione della pulsione di morte che s'impossessa del protagonista (un buon Pattinson che si è liberato dal ruolo del vampiro :-) e che ne determina l'autodistruzione e del collasso sociale, prefigurato da una New Iork scossa da movimenti insurrezionali e proteste situazioniste, come quella dei topi lanciati sugli avventori di una tavola calda.
Claustrofobia: quasi tutto il film si svolge dentro una limousine superaccessoriata che mi muove a passo d'uomo in una città paralizzata dal traffico. In quell'ambito Parker, il giovane miliardario, riceve le visite del medico, dell'amante, della consulente di teoria, di membri dello staff, della guardia del corpo. Un universo totalizzante e concentrazionario, dove la realtà è subalterna alle esigenze del magnate e non viceversa, acquisisce pregnanza solo se viene a contatto con le sue esigenze.
Postmoderno: i dialoghi tra i personaggi sono irritanti e improbabili, cerebrali e intellettualistici, nella tradizione del miglior (o peggior, dipende dai punti di vista) De Lillo. Emerge un forte senso di straniamento che si associa agli scenari apocalittici evocati. La parola pare quasi sempre autoreferenziale, al di fuori di essa c'è solo la rottura violenta.
Asimmetria: la prostata del protagonista, il taglio dei capelli da un solo lato (la limousine si muove nel traffico convulso per raggiungere il barbiere di fiducia di Parker), il tentativo fallito di destabilizzare lo yuan, la moneta cinese, tutto ciò evoca un'asimmetria programmatica che compendia e rappresenta lo squilibrio principale, quello di un capitale che si riproduce ignorando le leggi del valore.
Il film di Cronenberg è cupo, potente, disturbante. Sarebbe un'opera grandiosa, se non fosse ispirata da un romanzo di un autore che non amo e che mi appare decisamente sopravvalutato. Tuttavia, come in "Crash" e in "Il pasto nudo", Cronenberg riesce a travalicare i limiti dei testi di riferimento e proporre lavori che godono di una piena autonomia e di un linguaggio proprio. Un linguaggio che rende il meastro canadese uno dei più grandi registi in circolazione.
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fabiedo
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sabato 26 maggio 2012
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aiuto!!
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ragazzi ma quale film visionario..capitalismo..ricchi contro poveri...io vado al cinema per vedere un film che mi faccia passare due ore piacevoli invece nn vedevo l'ora che finisse...se l'idea del film è bella non significa che il film è sicuramente bello e questo film è il piu brutto e pesante che io abbia mai visto
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(di dodix2003)
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ele61
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sabato 26 maggio 2012
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soporifero....
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a parte l'incomprensibilità della trama, va detto che la lentezza dei tempi è qualcosa di assurdo; eppure il trailer, il libro da cui è tratto, gli attori del cast, il regista, ecc., promettevano di trascorrere 2 ore di puro cinema visionario in cui perdersi... bene, l'unica nota positiva è stata che a un certo punto, e non mi capita quasi mai, ho abbandonato la sala, altrimenti avrei trascorso il resto della notte a dormire sulla comoda poltrona del cinema!
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renato volpone
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sabato 26 maggio 2012
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il denaro fine a se stesso
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Lussuose limousine percorrono le strade di una città normale, dove la società è in crisi, fagocitata dall'avidità di persone incredibilmente ricche, il cui bisogno di ulteriore arricchimento diventa una malattia. Erick Parker vive nella sua super accessorista limousine, è il più ricco, donne e uomini si inchinano davanti a lui e le donne gli offrono il proprio piacere, tranne la moglie che, come la sua prostata eè asimmetrica, e lui la prega di donargli il sesso. Ma l'avidità si scontra con chi è stato allontanato dalla reggia, povertà e ricchezza si confrontano, il disagio è lo stesso, entrambi soffrono il non poter vivere la propria libertà.
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Lussuose limousine percorrono le strade di una città normale, dove la società è in crisi, fagocitata dall'avidità di persone incredibilmente ricche, il cui bisogno di ulteriore arricchimento diventa una malattia. Erick Parker vive nella sua super accessorista limousine, è il più ricco, donne e uomini si inchinano davanti a lui e le donne gli offrono il proprio piacere, tranne la moglie che, come la sua prostata eè asimmetrica, e lui la prega di donargli il sesso. Ma l'avidità si scontra con chi è stato allontanato dalla reggia, povertà e ricchezza si confrontano, il disagio è lo stesso, entrambi soffrono il non poter vivere la propria libertà. il finale, magico, lascia ineluttabile al destino la scelta, ma non vi è scelta, è la storia che si ripete. Magico Cronemberg, perfetto Pattinson nel ruolo, magnifici gli altri attori. Splendida fotografia e ambientazione. Come sempre il regista ci tiene per mano guidandoci verso gli eccessi dell'inconscio e dei desideri.
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everycl
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sabato 26 maggio 2012
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quanta apatia!
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Sconsigliatissimo. La trama la conoscerete già, ma si può sintetizzare in poche parole. Lui incontra una persona, ci parla per 20 minuti, ne incontra un'altra, ci parla per 20 minuti. Così via per 5-6 volte fino alla fine. L'azione è veramente al minimo, tanto che anche i dialoghi sono spesso scarni di gestualità e ricchi di primi piani. Ciò non vuol dire che il film esprima chissà quale profondità introspettiva: i personaggi sembrano tutti vivere in un mondo vaporoso, soffuso,alla fine noioso e finiscono per assumere tutti un tono monocorde e noioso. I monologhi (perchè davvero alcune battute durano minuti e minuti) parlano di argomenti filosofici (es.
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Sconsigliatissimo. La trama la conoscerete già, ma si può sintetizzare in poche parole. Lui incontra una persona, ci parla per 20 minuti, ne incontra un'altra, ci parla per 20 minuti. Così via per 5-6 volte fino alla fine. L'azione è veramente al minimo, tanto che anche i dialoghi sono spesso scarni di gestualità e ricchi di primi piani. Ciò non vuol dire che il film esprima chissà quale profondità introspettiva: i personaggi sembrano tutti vivere in un mondo vaporoso, soffuso,alla fine noioso e finiscono per assumere tutti un tono monocorde e noioso. I monologhi (perchè davvero alcune battute durano minuti e minuti) parlano di argomenti filosofici (es. la soggettività del reale, il piacere dell'isolamento in biblioteca...) e sono espressi in un linguaggio così ermetico ed "originale" che a un certo punto potrebbero dire qualunque cosa senza che uno possa capire se c'entra o non c'entra con la storia. Io capisco che uno possa voler girare un film intellettuale, ma non ho visto un briciolo di sentimento. Ecco, forse quello che più mi ha deluso di questo film è che ti fa uscire dalla sala apatico, svogliato. La mia interpretazione è che forse Cronenberg volesse intenzionalmente comunicare l'apatia che porta una vita di agi e ricchezze. Ho infatti visto così il fatto che lui si spari alla mano o alla guardia del corpo (che poi sono gli unici due momenti d'azione del film) senza motivo. E' un film davvero senza emozioni e che non le dà. Una coppia è uscita dalla sala a metà film, una cosa che non pensavo potesse succedere oggi, coi prezzi attuali del cinema.
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rocco albanese
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sabato 26 maggio 2012
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più pretenzioso che realmente visionario
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Può uno spunto riempire una pellicola di 105 minuti? Guardando "Cosmopolis" è possibile affermarlo; il problema è pero nella resa: un esercizio di stile insistente che vuole essere visionario a tutti costi, ma che alla fine risulta pesante. Il percorso del protagonista, che nel suo quotidiano di eccessi non riesce più a considerare niente avvincente o interessante affrancandosi da ogni sana emozione, è narrato attraverso dialoghi pretenziosi ed immagini estenuanti nella loro ripetitività. Il vorace capitalismo sarà anche devastante, ma non è certo l'assenza di un minimo di trama il metodo ideale per trasmettere un simile messaggio.
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Può uno spunto riempire una pellicola di 105 minuti? Guardando "Cosmopolis" è possibile affermarlo; il problema è pero nella resa: un esercizio di stile insistente che vuole essere visionario a tutti costi, ma che alla fine risulta pesante. Il percorso del protagonista, che nel suo quotidiano di eccessi non riesce più a considerare niente avvincente o interessante affrancandosi da ogni sana emozione, è narrato attraverso dialoghi pretenziosi ed immagini estenuanti nella loro ripetitività. Il vorace capitalismo sarà anche devastante, ma non è certo l'assenza di un minimo di trama il metodo ideale per trasmettere un simile messaggio. Nell'inerzia urticante generale si salva solo Paul Giamatti, come sempre credibile ed eclettico. Sono lontani i tempi di "Spider"....
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joker 91
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sabato 26 maggio 2012
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l'economia che distrugge
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Cronenberg affronta l'economia ed lo stesso sistema con sguardo severo. Difficile parlare di questo film,le metafore come anche la filosofia unita alla psicologia umana sono veramente una moltitudine infinita nella pellicola. La stessa limousine di Pattinson diviene metafora nel filmico della stessa realtà. L'inganno,la ragione,lo sfruttamento,la rivolta umana dei più che si definiscono oppressi da un sistema capitalistico durissimo sono solo alcuni dei temi affrontati attraverso questa pellicola. Pattinson rivela finalmente un talento strepitoso aiutato nel contorno da bravissimi attori come l'oppresso Giamatti e la Binoche,ottima la sceneggiatura come la regia targate Cronenberg
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