Anno | 2011 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Tim Chambers |
Attori | Lauren Bittner, Phyllis Somerville, Christopher Mann, Ward Horton, Malachy McCourt Kate Nowlin, Ellen Burstyn, Marley Shelton, David Boreanaz, Carla Gugino, Jesse Draper, Margaret Anne Florence. |
MYmonetro | 3,04 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 4 dicembre 2013
Carla Gugino interpreta un'allenatrice di basket in un collegio cattolico.
CONSIGLIATO SÌ
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Inizio anni Settanta. L'Immaculata College versa in una grave situazione finanziaria ma la madre superiora accetta comunque la proposta di una ex giocatrice di basket che vorrebbe creare dal nulla una squadra femminile degna di partecipare al campionato. Manca tutto, a partire dal campo in cui allenarsi e dal canestro ma Cathy Rush riesce, passo dopo passo, a portare le ragazze al successo.
Cathy Rush è iscritta nella Hall of Fame del basket e questo riconoscimento dà atto del ruolo che ha avuto nel promuovere la pratica di questo sport da parte delle donne. Il film di Chambers propone il percorso di una donna stanca di fare la mogliettina di un arbitro famoso e decisa a dare consapevolezza di sé a un gruppo di ragazze costrette a giocare in gonna mentre le avversarie competono indossando i più adatti calzoncini. Chambers conosce bene gli stereotipi delle 'nun stories', cioè di quei film in cui un elemento laico si inserisce all'interno di una comunità di religiose trasformandone le abitudini. Abbiamo così Ellen Burstyn che qui passa dal ruolo di Barbara Bush in W. di Oliver Stone a quello della madre superiora rigida e sospettosa che progressivamente si lascia andare consentendo alle componenti della squadra ciò che prima non avrebbe neppure ritenuto immaginabile. Non manca poi la giovane e graziosa suora in crisi vocazionale che trova la propria mission nel fare l'aiuto coach di una Carla Gugino insolitamente bionda e capace di creare motivazioni dal nulla. C'è uno spirito tipicamente made in Usa nel modo in cui Rush trasforma le personalità in incerta formazione delle ragazze in una squadra vincente. La sua storia (tre anni consecutivi di conquista del titolo e un totale di sei finali consecutive costituiscono uno straordinario successo) è di quelle che aspettano solo di essere filmate. Con tutti i luoghi comuni previsti ma anche con quel tanto di valenza didattico-sportiva che talvolta al cinema non guasta.