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evghen950
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domenica 26 settembre 2010
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ottimo film degno di essere guardato
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Devo ammettere che questo film mi è piaciuto molto. Ho apprezzato il fatto che gli effetti speciali venissero affiancati anche ad una trama complicata il giusto e appassionante.
Infatti mi capita spesso di rimproverare i film del nuovo millennio dicendo che, focalizzati sugli effetti speciali, trascurano la trama.
Qui no, unendo tensione a sentimento...al punto giusto.
La durata del film (che non è nemmeno esagerata) è l'ultimo dei miei problemi visto che quelle due ore e passa sono letteralmente volate.
Di caprio recita anche abbastanza bene.
Film degno di esere visto... e mi augurone facciano altri così.
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doks91
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domenica 26 settembre 2010
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immenso
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SIAMO DAVANTI A UN FILM DA STORIA DEL CINEMA,CHE SICURAMENTE NON VICNERà L'OSCAR PERCHè SEMBRA CHE L'ACADEMY SIA ALLERGICA A CHRIS NOLAN MA COMUNQUE CHISSENE FREGA,L'IMPORTANTE è CHE QUESTO FILM NON MUOIA, MA DI CERTO NON MORIRà.
IL FILM DEL 2010 E UN NUOVO LIMITE DA SUPERARE NEL GENERE SCI-FI,SIAMO GIà OLTRE MATRIX
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patrickbateman47
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domenica 26 settembre 2010
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scusate manca un pezzo
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"Grazie a Memento,Insomnia e The prestige (na se vogliamo anche Following) Nolan si fece giustamente la fama di regista autore..."
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patrickbateman47
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domenica 26 settembre 2010
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non è un capolavoro però è un buon film
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Inception è un buon prodotto,non è certo quel filmone che volevano far credere,ma alla fine più che Nolan stesso o la pubblicità in se è stata la gente stessa e i fan di Nolan a montarsi la testa da soli,Nolan stesso nelle interviste non ha mai detto di voler fare chi sa quale capolavoro ma solo un buon film di intrattenimento che piacesse a tutti ed è verissimo,come film di intrattenimento siamo a dei livelli superiori peccato che sul piano introspettivo siamo su livelli più superficiali.
Grazie a Memento,Insomnia e The prestige (na se vogliamo anche Nolan si fece giustamente la fama di regista autore (cosa che mi ha reso suo fan),il problema sorge con film ad alto e altissimo budget come i 2 Batman e Inception dove Nolan per obbligo di produzione deve fare film più apetibili per il grande pubblico e quindi sacrificare la sua vena autoriale,per carità non bisogna fraintendermi adoro i Batman di Nolan come ho apprezzato Inception,capolavori si ma solo nell'intrattenere,Il cavaliere oscuro ha il prego di rischiare di più di immettere delle tematiche e della morale niente affatto banali il che lo rende il superiore dei 3,ma torniamo a Inception,un film che scava nei meandri della mente ma che alla fine la mente rimane per usare parole di Nolan stesso "la scena del delitto" e niente di più,mentre in Matrix la mente era il protagonista in Inception la mente è lo sfondo e tutto ruota intorno al colpo che la banda deve fare,Nolan cerca di creare un piatto ricco di varie spezie per renderlo più saporito,come mescolare azione a thriller a noir a storia d'amore,fatto sta che il piatto è molto buono che sul momento è pesante ma che alla fine va giù liscio ma alla fine senti che quei sapori sono leggeri e che li hai già sentiti.
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Inception è un buon prodotto,non è certo quel filmone che volevano far credere,ma alla fine più che Nolan stesso o la pubblicità in se è stata la gente stessa e i fan di Nolan a montarsi la testa da soli,Nolan stesso nelle interviste non ha mai detto di voler fare chi sa quale capolavoro ma solo un buon film di intrattenimento che piacesse a tutti ed è verissimo,come film di intrattenimento siamo a dei livelli superiori peccato che sul piano introspettivo siamo su livelli più superficiali.
Grazie a Memento,Insomnia e The prestige (na se vogliamo anche Nolan si fece giustamente la fama di regista autore (cosa che mi ha reso suo fan),il problema sorge con film ad alto e altissimo budget come i 2 Batman e Inception dove Nolan per obbligo di produzione deve fare film più apetibili per il grande pubblico e quindi sacrificare la sua vena autoriale,per carità non bisogna fraintendermi adoro i Batman di Nolan come ho apprezzato Inception,capolavori si ma solo nell'intrattenere,Il cavaliere oscuro ha il prego di rischiare di più di immettere delle tematiche e della morale niente affatto banali il che lo rende il superiore dei 3,ma torniamo a Inception,un film che scava nei meandri della mente ma che alla fine la mente rimane per usare parole di Nolan stesso "la scena del delitto" e niente di più,mentre in Matrix la mente era il protagonista in Inception la mente è lo sfondo e tutto ruota intorno al colpo che la banda deve fare,Nolan cerca di creare un piatto ricco di varie spezie per renderlo più saporito,come mescolare azione a thriller a noir a storia d'amore,fatto sta che il piatto è molto buono che sul momento è pesante ma che alla fine va giù liscio ma alla fine senti che quei sapori sono leggeri e che li hai già sentiti.
Inception non è certo il miglior film di Nolan,si avvicina a Memento ma non lo raggiunge ed molto lontano anche dalle vette di The prestige,il film è originale ma soffre di qualche carenza artistica,si vede molto che Matrix ha influenzato tantissimo il film come si vede che la storia d'amore prende tematiche pari pari a Shutter Island oltre che qualche venatura di blade runner qua e la.
Se Matrix e Blade Runner sono per me da 10,Inception è sicuramente da un 7/8 pieno.
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flegias87
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domenica 26 settembre 2010
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nuovo film in stile matrix
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Benche' il viaggio in dimensioni parallele non è una novità nel mondo nel cinema, Inception appare meno fantascientifico di Matrix. Infatti l'unico elemente realmente "fantastico" è la valigetta che permette di fare l'esperienza di "sogno condiviso". Se accettiamo questo elemento a priori -come un postulato in geometria- il resto della trama scaturisce dalle capacità della nostra mente ancora oggi non del tutto conosciute.In altre parole, la trama e' molto complessa ma è coerente se si accetta il postulato alla base. Certo lo svolgimento non certo lineare,rischia di allontanare buona parte del pubblico e della critica.
Questo film è un "polpettone"? Forse, ma dal sapore estremamente gradevole.
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Benche' il viaggio in dimensioni parallele non è una novità nel mondo nel cinema, Inception appare meno fantascientifico di Matrix. Infatti l'unico elemente realmente "fantastico" è la valigetta che permette di fare l'esperienza di "sogno condiviso". Se accettiamo questo elemento a priori -come un postulato in geometria- il resto della trama scaturisce dalle capacità della nostra mente ancora oggi non del tutto conosciute.In altre parole, la trama e' molto complessa ma è coerente se si accetta il postulato alla base. Certo lo svolgimento non certo lineare,rischia di allontanare buona parte del pubblico e della critica.
Questo film è un "polpettone"? Forse, ma dal sapore estremamente gradevole.
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luciana benni
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domenica 26 settembre 2010
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bravo di caprio
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Spettacolare, ma troppo troppo complicato, lungo, eccessivo. Il mio vicino si è addormentato russando rumorosamente.
Di Caprio è davvero BRAVO BRAVO BRAVO, intenso, credibile. Nel complesso il film mi pare molto suggestivo, ma non proprio imperdibile.
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dvdfrnc
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domenica 26 settembre 2010
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non ho parole
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Un film veramente incredibile. Fantastico il modo in cui si intrecciano storia (pur complicatissima, guai a distrarsi!) e azione! Effetti Speciali grandiosi, un cast eccezionale per non parlare della regia!!! Traumatico il ritorno alla realtà! E' stato un film costosissimo ma ogni centesimo è stato ben investito, in America ha avuto il successo che meritava, spero lo abbia anche in Italia, dove purtroppo di solito si preferisce il cinema di pancia con le storielle quotidiane! Lasciando comunque stare la parentesi politica, trovo che questo sia un film consigliatissimo!!!
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galaxyofbubbles.blogspot.com
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domenica 26 settembre 2010
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christopher nolan naviga nei sogni
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Christopher Nolan questa volta esplora il dominio della mente umana e ovviamente lo fà in modo tutto suo immaginandosi un gruppo di 'viaggiatori dei sogni' capitanati da Dom Cobb (Leonardo Di Caprio) la cui specialità è di infiltrarsi nelle menti assopite dei soggetti bersaglio e rubarne le idee sotto commissione. Il lavoro della vita arriva quando il potentissimo imprenditore Saito commissiona a Cobb e compagni l'innesto, invece che il furto, di un'idea nella mente di un soggetto..un compito, a detta di alcuni, impossibile. Mosso principalmente dalla volontà di ricongiungersi con i suoi figli negli Stati Uniti, una possibilità che solo il potere di Saito può far realizzare, Cobb accetta l'ardua missione.
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Christopher Nolan questa volta esplora il dominio della mente umana e ovviamente lo fà in modo tutto suo immaginandosi un gruppo di 'viaggiatori dei sogni' capitanati da Dom Cobb (Leonardo Di Caprio) la cui specialità è di infiltrarsi nelle menti assopite dei soggetti bersaglio e rubarne le idee sotto commissione. Il lavoro della vita arriva quando il potentissimo imprenditore Saito commissiona a Cobb e compagni l'innesto, invece che il furto, di un'idea nella mente di un soggetto..un compito, a detta di alcuni, impossibile. Mosso principalmente dalla volontà di ricongiungersi con i suoi figli negli Stati Uniti, una possibilità che solo il potere di Saito può far realizzare, Cobb accetta l'ardua missione. Come di consueto nelle pellicole di Nolan, ricordiamo ad esempio i capolavori Memento e The Prestige, ciò che maggiormente colpisce per l'incredibile genialità è la trama ed il suo sviluppo..per nulla lineare e costituita da svariate situazioni che si assemblano in modo impeccabile, richiede senza dubbio una costante attenzione dello spettatore, che ne verrà poi adeguatamente ricompensato a tempo debito. Questo mirabile intreccio non oscura però gli altri ottimi aspetti del film come le eccellenti interpretazioni dell'intero cast..Di Caprio è credibilissimo nei panni del tormentato 'agente segreto dei sogni' Dom Cobb, così come Ken Watanabe nel personaggio di Saito, l'autorevole committente dell'incarico. Davvero, davvero notevole inoltre il lavoro del reparto degli effetti speciali, particolarmente memorabili le scene della lotta a gravità-zero che vedono come protagonista Arthur (Joseph Gordon Levitt), un socio di Cobb, nei corridoi di un'hotel-sogno o le artistiche sequenze in slow motion..pura poesia visiva. Concludo dicendo che se film come questo o The Prestige o Memento sono ciò che dovremo aspettarci con continuità da Christopher Nolan una volta terminata la saga di Batman, non possiamo che gioirne. Inception è uno spettacolo di portata epocale, per ora certamente la miglior pellicola del 2010 e ad essere sincero, non ne ho viste altre che possano pensare di spodestarlo.
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giugy3000
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domenica 26 settembre 2010
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l'impero della mente
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Pochi registi hanno la gran dote di essere straordinariamente brillanti in un crescendo di storie di una complessità devastante, perchè l'intricato si porta dietro per forza di cose o la noia o la freddezza e purtroppo non possiamo promuovere Christopher Nolan a pieni voti proprio per questo. L'idea di base è una delle più geniali della settima arte, non a caso ci sono voluti più di dieci anni per portarlo confezionato nelle sale, difatti il susseguirsi ossessivo di incastri, di sogni dentro sogni e di molteplici piani narrativi (ve ne sono be cinque!) rende praticamente impossibile, nonchè poco consigliato, ricostruirne una trama secondo la fabula.
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Pochi registi hanno la gran dote di essere straordinariamente brillanti in un crescendo di storie di una complessità devastante, perchè l'intricato si porta dietro per forza di cose o la noia o la freddezza e purtroppo non possiamo promuovere Christopher Nolan a pieni voti proprio per questo. L'idea di base è una delle più geniali della settima arte, non a caso ci sono voluti più di dieci anni per portarlo confezionato nelle sale, difatti il susseguirsi ossessivo di incastri, di sogni dentro sogni e di molteplici piani narrativi (ve ne sono be cinque!) rende praticamente impossibile, nonchè poco consigliato, ricostruirne una trama secondo la fabula. Si può solo dire che il protagonista è il giovane Cobb e che il suo lavoro consiste nello scoprire i segreti nella mente della persone. Quando un magnaccio della finanza giapponese gli chiederà però di ribaltare il suo principio lavorativo e morale per favorire l'innesto (l'inception) di un pensiero nella mente di un rampollo miliardario, Cobb entrerà in una spirale di eventi senza tregua che lo riporteranno dalla sua famiglia, persa tempo addietro.Dire di più comporterebbe rivelare troppi dettagli che a loro volta andrebbero motivati da un'altra infinità di dettagli.
Nolan,da sempre astuto fabbricatore di "imperi della mente" alla David Lynch, scava nel più profondo delle sue inspirazioni e si chiede quale caratteristiche potrebbe avere un film costruito macchinalmente come un labirinto da cui uscire passo dopo passo, segno dopo segno...e lo trova: solo il nostro incoscio può essere ottimo pane per i suoi denti.Come in un gioco di scatole cinesi i sogni dell'impianto che Cobb fa costruire ad Arianna(ottima citazione dal famoso mito) sono incassati l'uno nell'altro perchè, come giustamente sottolinea il protagonista all'inizio della sua impresa, non si può instillare un proposito nella mente di una persona se non ricostruendo su più piani la sua vita modificandone gli eventi chiave per intimarlo a compiere lui stesso il cambiamento nella sua mente, senza che nessuno glielo suggerisca (stessa "tecnica" a cui doveva stare attento Martin McFly quando in Ritorno al futuro non doveva compromettere il suo passato famigliare).
Dalla prima all'ultima ogni scena è d'impatto, considerando che si fa un bassissimo uso di effetti speciali(e non sembrerebbe affatto!) Nolan ha da un lato vinto la sua scommessa: portare sul grande schermo e rigorosamente NON in 3D un film a più dimensioni mentali dove tutto viene a galla con un precisione imbarazzante e non c'è un solo interprete che non meriti una candidatura all'oscar; la migliore di tutte l'attrice di Juno, Ellen Page, che si riconferma dotatissima nel ruolo dell'architetto di sogni.
...e quindi?E' proprio questo il punto. C'è un "e quindi" senza risposta in tutto questo capolavoro di costrutto di mondi, reali ed immaginari, immaginari e poi reali.Dove sta il senso profondo di un film del genere?Cosa rimane dopo?Chi sono questi personaggi? Ovviamente non stiamo svalutando il tutto ad una mera finzione senza scopo perchè se il piano narrativo è onirico e fantastico nessuno pretende di farselo piacere come thriller reale, ma...che spessore può avere un film del genere a parte un sublime piacere visivo e una sorta di gioco intellettuale "a chi riesce a capire l'intreccio per primo e nel minor tempo possibile?" Nolan è un piccolo genio ma ha ancora molto strada da fare per essere considerato davvero il nuovo Kubrick, che moltissimi, errando a mio parere, hanno già visto come tale. Non c'è passione, non c'è introspezione e soprattutto alla lunga ci si stanca di sentir ripetere nove volte al minuto "E' reale?No, stiamo ancora sognando. Ne sei sicuro?E se ti stessi sbagliando?". Il troppo storpia e come sempre in questi casi, quando si punto allo stupefacente, al kolossal mentale, si finisce per sacrificare la parte più interessante e che invece non mancava ad Harrison Ford in Blade Runner, ovvero il dubbio esistenziale. Non ci si emoziona e non ci si prende perchè alla fine i personaggi paiono anch'essi della proiezioni senza spessore, che se uccidessimo con una pistola ritornerebbe in vita talmente ci sembrano perfetti e tutti d'un pezzo. Tant'è che mi pare significativo che a fine film quasi tutta la fila dietro la mia a fine proiezione abbia urlato "Tutto qui?Ma non doveva finire che era tutto solo un sogno?Bastardi". Bastardo Nolan non lo è affatto, ma non ci innesta di certo in noi con questa sua ultima creazione l'idea di capolavoro.
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arciduchessa f. von polydor
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domenica 26 settembre 2010
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e nolan ricreò il linguaggio cinematografico...
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Il regista di origine inglese che già aveva conquistato il grande pubblico con due Batman e con l’ affascinante The Prestige, ritorna ad uno stile sperimentato una decina d’anni prima con il meno noto Memento. Definire Inception sciente-fiction è riduttivo. La storia, molto intrigante, è quasi impossibile da raccontare. Un ladro, specializzato nella sottrazione di segreti dal subconscio, decide di accettare un ultimo lavoro e così finalmente tornare a casa dai suoi bambini. Per fare questo deve mettere su una squadra. Organizzare la struttura complessa del progetto. Fare i conti col suo passato. Naturalmente con tutti gli imprevisti del caso.
Non si riesce a staccare gli occhi dallo schermo.
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Il regista di origine inglese che già aveva conquistato il grande pubblico con due Batman e con l’ affascinante The Prestige, ritorna ad uno stile sperimentato una decina d’anni prima con il meno noto Memento. Definire Inception sciente-fiction è riduttivo. La storia, molto intrigante, è quasi impossibile da raccontare. Un ladro, specializzato nella sottrazione di segreti dal subconscio, decide di accettare un ultimo lavoro e così finalmente tornare a casa dai suoi bambini. Per fare questo deve mettere su una squadra. Organizzare la struttura complessa del progetto. Fare i conti col suo passato. Naturalmente con tutti gli imprevisti del caso.
Non si riesce a staccare gli occhi dallo schermo. Il cast è eccezionale: sei premi Oscar, della cui collaborazione il regista si era talvolta avvalso in precedenti occasioni. Inception (tradotto in italiano Innesto) è l’opera di un perfezionista che cura i minimi dettagli, che dimostra di muoversi con consapevolezza nei meandri della storia del cinema e della letteratura, miscelando con sapienza elementi del film noir classico, con la più moderna cinematografia, passando per Kubrikiane citazioni. Nolan riesce in quella magia sempre più rara di avvolgere e coinvolgere lo spettatore popolare così come quello più esigente. Si serve della tecnologia senza diventarne schiavo. Si distingue per la sperimentazione narrativa. La metanarrazione è esponenziale e progressiva. Così mentre i personaggi si perdono negli abissi del sogno nel sogno nel sogno, lo spettatore si vede saltare da un livello temporale all’altro. Gli appassionati della settima arte non potranno fare a meno di notare l’ammiccamento al ruolo degli attori. E’ forse casuale l’uso del leit motiv di "Non, Je Ne Regrette Rien” come chiave del plot narrativo, vista la presenza di Marion Cotillard? E’ sempre stato il fato a riunire la coppia Di Caprio-Joseph Gordon-Levitt, reduce da un film di Scorsese altrettanto cervellotico? E Cillian Murphy non riecheggia forse un personaggio da lui stesso interpretato nel film di Wes Craven Red Eye? Il regista prestidigita con la mente dello spettatore che non sa più a cosa credere. Soprattutto quando si imbatte in una fila chilometrica per conquistare il biglietto. Assolutamente da non perdere.
Arciduchessa Von Polydor
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[+] equilibrato,percettivo,affatto scontato
(di weach)
[ - ] equilibrato,percettivo,affatto scontato
[+] wow
(di darkenry)
[ - ] wow
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