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arts73
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lunedì 27 settembre 2010
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inceptionix
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L'impressione di un film cambia secondo lo stato d'animo dello spettatore. Il mio era già sul prevenuto\rassegnato; ho visto praticamente tutto di Nolan e mi aspettavo un film articolato nella trama, ma nello stesso tempo tecnicamente filante, preciso come un orologio svizzero. Detto fatto! Quella precisione stilistica che rende queste pellicole, affascinanti ma poco personali. C'è tutto: l'esuberanza della tecnica, la maestria nel realizzare la scena ad "effetto meraviglia" e tanti gingilli digitalmente eleganti e mai pacchiani e ridondanti. Il messaggio del film a dire il vero non l'ho capito; ma cosa importa, mi sono divertito e aggrottato la mente per tutto il tempo e devo dire che il meccanismo funziona a meraviglia.
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L'impressione di un film cambia secondo lo stato d'animo dello spettatore. Il mio era già sul prevenuto\rassegnato; ho visto praticamente tutto di Nolan e mi aspettavo un film articolato nella trama, ma nello stesso tempo tecnicamente filante, preciso come un orologio svizzero. Detto fatto! Quella precisione stilistica che rende queste pellicole, affascinanti ma poco personali. C'è tutto: l'esuberanza della tecnica, la maestria nel realizzare la scena ad "effetto meraviglia" e tanti gingilli digitalmente eleganti e mai pacchiani e ridondanti. Il messaggio del film a dire il vero non l'ho capito; ma cosa importa, mi sono divertito e aggrottato la mente per tutto il tempo e devo dire che il meccanismo funziona a meraviglia. Lo riguarderò sicuramente e non solo io.
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weach
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lunedì 27 settembre 2010
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le infinite possibilità dell'essere
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Un film con idee geniali sviluppato con i tempi di oggi.
Se vogliamo definire questa cinematografia In due parole potremmo dire ;” giochi di prestigio di Christopher Nolan “
Parliamo di un mondo dei sogni vivido che interagisce con la realtà vissuta ; possiamo trasformare , trasmutare, la vita degli altri e la stessa nostra entrando nei sogni modificandoli a piacimento.
Il controllo del libero arbitrio attraverso i sogni evidenzia una volontà coartare ,dominare sottomettere e ci propone un mondo difficile da accettare dove lo spazio di essere è messo in dubbio.
I sogni non sono un esercizio della mente dove lei si libera dei pesi della vita vissuta nel sonno, ma invece interagiscono con il mondo reale confondendosi .
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Un film con idee geniali sviluppato con i tempi di oggi.
Se vogliamo definire questa cinematografia In due parole potremmo dire ;” giochi di prestigio di Christopher Nolan “
Parliamo di un mondo dei sogni vivido che interagisce con la realtà vissuta ; possiamo trasformare , trasmutare, la vita degli altri e la stessa nostra entrando nei sogni modificandoli a piacimento.
Il controllo del libero arbitrio attraverso i sogni evidenzia una volontà coartare ,dominare sottomettere e ci propone un mondo difficile da accettare dove lo spazio di essere è messo in dubbio.
I sogni non sono un esercizio della mente dove lei si libera dei pesi della vita vissuta nel sonno, ma invece interagiscono con il mondo reale confondendosi .intrecciandosi con la vita vissuta apparendo qualcosa di concreto ,forse più vivido e con più potenzialità della nostra dimensione .
Ma non c’è solo questo , sia ha la sensazione che i mondi si intersechi nella vita vissuta come due mondi in interazione .
La dimensione dei sogni e quella della realtà intersecandosi provocano fenomeni di distorsione del tempo ,della sua sospensione ,la perdita delle prospettive e la caduta della gravità
I protagonisti Leonardo Dicaprio,Elen Page ,Marion Cotillard ,vivendo a cavallo fra questi due mondi ,perdono la consapevolezza di quale si la realtà da vivere veramente .
La trottola che gira su di un tavole rappresenta il giro della vita simbolicamente , che ha un numero prefissato di giri e non più.
Rien de rien ( in italiano niente di niente …non rifiuto nulla )di Edit Piaffe è canzone emblematica a e live motive del film : una canzone dei tempi andati che alle prime note ci da pace ma che poi ci riporta verso una vita la cui prospettiva diviene indecifrabile.
Un finale aperto come si conviene ad un grande film ,dove lo spettatore diviene attivo e per offrirci la sua lettura del film con conseguente dibattito.
Sembrerebbe dire l’autore che siamo quello che sogniamo e che abbiamo a disposizione un numero infinito di possibili realtà da vivere .
L’originalità del soggetto sviluppata da un regista prestigiatore come Christopher Nolan ci fa vivere in una dimensione surreale dove si rincorrono azione , pensieri filosofici . vita ,morte , proiezioni dei nostri sogni , visioni esoteriche , pensieri orientali e paradossi quantistici.
Tanta carne al fuoco in questo enigma che a tratti, per l’azione asfissiante e funambolica e gli effetti speciali continui., ci fa vivere in uno stato di angoscia dubbiosa .
Christopher Nolan lei è creativo , ma quanto è complicato? ; Nel vedere la sua opere ho provato sentimenti di condivisone ma anche di forte ansia esistenziale .
Complimenti per li suo articolato lavoro,veramente originale coraggioso.
Weach illuminati
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boiler
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lunedì 27 settembre 2010
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applausi per nolan
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finalmente il cinema torna a sfornare film di livello massimo.....dopo the departed
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aptate
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lunedì 27 settembre 2010
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capolavoro
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le tre...le due e la singola stella sono sintomi di ignoranza cinematografica
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mondopazzo
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lunedì 27 settembre 2010
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uao
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Premettto che è la prima volta che scrivo un commento.
Da appassionato dei film di Nolan aspettavo questo film con trepidazione da mesi e mesi e il 24, andando al cinema, temevo che puntando molto su questo film potessi rimanere in qualche modo deluso. Non mi sarei potuto sbagliare di più!!
Questo film è un capolavoro che da subito immerge lo spettatore a concentrarsi, appassionato, alle vicende narrate con maestria dal regista.
All'interno della sala dove mi trovavo tutti e proprio tutti erano nella massima attenzione per carpire ogni particolare della storia, che viene raccontata ed espressa nel caratteristico stile di Nolan con andamenti poco classici o "lineari" ma anzi molto contorti (nel senso buono) e con passaggi a volte veloci a volte lenti.
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Premettto che è la prima volta che scrivo un commento.
Da appassionato dei film di Nolan aspettavo questo film con trepidazione da mesi e mesi e il 24, andando al cinema, temevo che puntando molto su questo film potessi rimanere in qualche modo deluso. Non mi sarei potuto sbagliare di più!!
Questo film è un capolavoro che da subito immerge lo spettatore a concentrarsi, appassionato, alle vicende narrate con maestria dal regista.
All'interno della sala dove mi trovavo tutti e proprio tutti erano nella massima attenzione per carpire ogni particolare della storia, che viene raccontata ed espressa nel caratteristico stile di Nolan con andamenti poco classici o "lineari" ma anzi molto contorti (nel senso buono) e con passaggi a volte veloci a volte lenti. Ovviamente non rivelo nulla della trama.
Per quanto riguarda gli attori ho trovato tutto il cast formidabile poichè ogni personaggio assume la sua fisionomia e le caratteristiche di ognuno vengono ben definite all'interno della narrazione; più di un punto di merito va di certo a M. Cotillard che da un tocco emotivo incredibile al suo personaggio.
Ho apprezzato molto anche il fatto di non ricorrere molto (almeno credo) ad effetti speciali computerizzati rendendo tutte le scene più reali sia dal punto di vista ambientale che narrativo.
Infine una cosa sul grande H.Zimmer che ha creato delle COMPOSIZIONI perfette per questo film che hanno dato veramente un tocco in più a quest'opera, già elevatissima di suo.
Ovviamente consiglio caldamente di andare a vedere questo film a tutti e anche di vederlo più di una volta perchè già alla seconda si apprendono molti particolari interessanti e altrettanti spunti di riflessione.
Saluto a tutti
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joker 91
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domenica 26 settembre 2010
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il capolavoro di nolan
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fino ad oggi questo film resta il capolavoro di nolan perchè capace di creare un idea originale lontana dai soliti film che ho visto negli ultimi 2 o 3 anni di cui la metà erano remake ed blockbuster inutili,questa è una signora idea originale che il regista di memento,the prestige ha creato in ben 10 anni. è un film che necessita di molte visioni ma questo signori è il vero chris nolan che unisce messaggio,recitazione ed effetti da blockbuster come nessuno era riuscito a fare prima d'ora,un lavoro straordinario con un cast straordinario su tutti il signor DI CAPRIO,specifico il confronto con kubrick che si è fatto resta fuori luogo ed per questo bisogna aspettare molti anni perchè kubrick reata e rimane un altra cosa,comunque onore a merito ad una idea originale da OSCAR
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manu60
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domenica 26 settembre 2010
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io non ci sto
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film sopravvalutato.sono un fan di nolan ma questo film non mi ha convinto.prima parte noiosa,continui rimandi a contenuti psicoanalitici (il senso di colpa ,l'inconscio,l'illusione della realtà)in un film che alla fine non dice nulla anche se molti penseranno il contrario.un nolan troppo autoreferenziale che ha messo troppa carne al fuoco.
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sixy89
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domenica 26 settembre 2010
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5 stelle anche no...
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La prima ora di film è veramente ottima, trama avvincente che ti tiene incollato allo schermo ed effetti speciali spettacolari.
Lo scopo dei protagonisti è introdursi nei sogni di un dirigente di una grande multinazionale e impiantargli in testa un'idea, attraversando vari livelli dei suoi sogni.
La seconda parte del film p veramente pessima invece, da un film sul mondo dei sogni si passa ad un normale poliziesco dove si susseguono 40 minuti di colpi d'arma da fuoco e scene d'azione al limite della sopportazione.
Il film è nel complesso MOLTO MOLTO lungo, anche troppo, molte scene sono dedicate ai combattimenti ed ad alcuni fondamentali passaggi della trama è stata data troppa poca attenzione.
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La prima ora di film è veramente ottima, trama avvincente che ti tiene incollato allo schermo ed effetti speciali spettacolari.
Lo scopo dei protagonisti è introdursi nei sogni di un dirigente di una grande multinazionale e impiantargli in testa un'idea, attraversando vari livelli dei suoi sogni.
La seconda parte del film p veramente pessima invece, da un film sul mondo dei sogni si passa ad un normale poliziesco dove si susseguono 40 minuti di colpi d'arma da fuoco e scene d'azione al limite della sopportazione.
Il film è nel complesso MOLTO MOLTO lungo, anche troppo, molte scene sono dedicate ai combattimenti ed ad alcuni fondamentali passaggi della trama è stata data troppa poca attenzione.
In un film che parla di sogni, della sottile linea tra pazzia e genialità, tra realtà e sogno, sono riusciti a infilarci un'ora interna di squallidi combattimenti TOTALMENTE INUTILI.
Se non fosse per l'abnorme quantita e lunghezza delle scene d'azione, questo sarebbe stato un film veramente ottimo.
VOTO 6.5
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tommaso battimiello
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domenica 26 settembre 2010
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inception, fra illusione e realtà
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Il concetto è apparentemente ordinario e, se vogliamo, quasi ricorrente nel cinema americano: un astuto ladro tenta il suo ultimo colpo per raggiungere una vita serena e tranquilla “fuori dal giro” dell’illecito.
Ciò che non è per niente ordinario è il tipo di colpi messi a segno da Dom Cobb (Leonardo di Caprio), che ruba i segreti delle sue prede direttamente dalle zone più recondite dell’inconscio, insinuandosi nei loro sogni. La ricompensa del suo ultimo lavoro sarà del tutto diversa da quelle precedenti: la libertà di poter tornare negli Stati Uniti (dai quali è dovuto scappare per essere stato accusato dell’omicidio della moglie) e riabbracciare i suoi figli. Come diversa è la procedura richiestagli dall’industriale giapponese Saito.
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Il concetto è apparentemente ordinario e, se vogliamo, quasi ricorrente nel cinema americano: un astuto ladro tenta il suo ultimo colpo per raggiungere una vita serena e tranquilla “fuori dal giro” dell’illecito.
Ciò che non è per niente ordinario è il tipo di colpi messi a segno da Dom Cobb (Leonardo di Caprio), che ruba i segreti delle sue prede direttamente dalle zone più recondite dell’inconscio, insinuandosi nei loro sogni. La ricompensa del suo ultimo lavoro sarà del tutto diversa da quelle precedenti: la libertà di poter tornare negli Stati Uniti (dai quali è dovuto scappare per essere stato accusato dell’omicidio della moglie) e riabbracciare i suoi figli. Come diversa è la procedura richiestagli dall’industriale giapponese Saito.
Non più furti ed estrazione di segreti o idee, ma il loro innesto (Inception) nella mente del manager di una compagnia rivale. Alla stregua di un virus, innestando in quest’ultimo l’idea di disgregare l’impero paterno, l’idea finirà con l’impossessarsi del suo “ospite” fino a controllarlo completamente.
Per fare ciò Cobb mette su una vera e propria squadra di specialisti, incluso un giovane architetto che dovrà progettare il mondo del sogno nel quale si muoveranno. Per un fine eccezionale c’è bisogno anche di un mezzo all’altezza, quindi Cobb escogita l’unico modo per innestare un’idea nella mente umana: agire su un “sogno al cubo”, tre strati onirici attraverso i quali si avrà accesso all’inconscio del signor Fischer senza che quest’ultimo se ne accorga.
Anche se a tratti l’atmosfera sconfina in uno stile, già fin troppo abusato, alla Matrix o alla Ocean’s Eleven, la creatura di Nolan è a dir poco mozzafiato, e non solo per la grandezza delle riprese e delle sequenze sceniche utilizzate. Uno dei più grandi pregi di questo film è quello di essere pienamente integrato nella filmografia (e nei temi in essa dominanti) del regista londinese.
Dal gioco di scatole cinesi di Memento (con cui condivide anche il tema del ricordo e della memoria) alle atmosfere del Cavaliere Oscuro, senza dimenticare un finale alla The Prestige, che lasciano quella piacevole sensazione d’innovativo ma allo stesso tempo familiare che un regista concede al suo pubblico più fedele.
Non a caso Nolan, da ex studioso di letteratura, sceglie il tema del sogno come perno della sua sceneggiatura, simbolo del conflitto fra realtà e finzione (e qui ancora The Prestige) che da Cartesio a Freud ha occupato un ruolo centrale nella cultura filosofica europea, senza contare una lunga e complessa tradizione letteraria (il cui esempio più grandioso è senza dubbio “La vita è sogno” di Calderon de la Barca). Un tema molto sentito, dunque, già consacrato sul grande schermo da film come The Thruman Show e The Matrix, capolavoro dei fratelli Wachowski. Ottimi gli attori, su tutti Di Caprio che ripete l’eccellente interpretazione di Shutter Island ( fra i personaggi di Teddy Daniels e Dom Cobb si notano più di qualche punto di contatto), dimostrandosi sempre più interprete infinitamente malleabile e versatile.
In definitiva, Christopher Nolan mette magistralmente in scena il mondo dei sogni, straordinaria metafora del cinema, un luogo non fittizio o estraneo alla realtà, ma a questa parallelo, se non complementare, un piano di “pura creazione” dove l’architetto è il regista e l’unico limite la sua fantasia.
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marvelman
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domenica 26 settembre 2010
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da oscar
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A chi critica la sceneggiatura: 2001 Odissea nello Spazio vi sembra scritto meglio??? Nolan sa quello che fa e i suoi film necessitano obbligatoriamente di una seconda visione per essere capiti e colti appieno e Inception non fa eccezione, inoltre spiega tutto senza che lo spettatore debba interpretare sequenze senza un senso apparente. Seguendo nuovamente i dialoghi iniziali non ci dovrebero essere problemi a collegare tutto ciò che accade dopo, ovvero il susseguirsi di 3 o 4 livelli di subconscio gestiti da una regia capace di integrarli tra loro sequendo una logica di flashback, un momento dentro un altro momento, un sogno dentro un sogno. Le scene d'azione sono ottime, alcune ispirate ai film di 007, come l'inizio in cui DiCaprio usa la pistola a silenziatore e altre sono stupende perchè sembrano vere nella loro assurdità, come i combattimenti in assenza di gravità, esclusi questi le sequenze action non sono originali come ne Il Cavaliere Oscuro purtroppo.
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A chi critica la sceneggiatura: 2001 Odissea nello Spazio vi sembra scritto meglio??? Nolan sa quello che fa e i suoi film necessitano obbligatoriamente di una seconda visione per essere capiti e colti appieno e Inception non fa eccezione, inoltre spiega tutto senza che lo spettatore debba interpretare sequenze senza un senso apparente. Seguendo nuovamente i dialoghi iniziali non ci dovrebero essere problemi a collegare tutto ciò che accade dopo, ovvero il susseguirsi di 3 o 4 livelli di subconscio gestiti da una regia capace di integrarli tra loro sequendo una logica di flashback, un momento dentro un altro momento, un sogno dentro un sogno. Le scene d'azione sono ottime, alcune ispirate ai film di 007, come l'inizio in cui DiCaprio usa la pistola a silenziatore e altre sono stupende perchè sembrano vere nella loro assurdità, come i combattimenti in assenza di gravità, esclusi questi le sequenze action non sono originali come ne Il Cavaliere Oscuro purtroppo. Dal logo della Warner personalizzato da Nolan comincia una musica sempre in crescendo e poi viene mostrato il protagonista sdraiato su di una spiaggia, si apre uno scena-chiave per collegare sogno a raltà. Azzeccatissima la storia della moglie di Cobb, una sottotrama che regala un certo spessore sentimentale alla storia e contemporaneamente una nota di mistero, inquietudine e interiorità spirituale. Il finale è uno dei migliori che abbia mai visto.
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