Il mio nome è Khan

Film 2010 | Drammatico, +13 165 min.

Regia di Karan Johar. Un film Da vedere 2010 con Shah Rukh Khan, Kajol, Katie A. Keane, Kenton Duty, Benny Nieves. Cast completo Titolo originale: My Name Is Khan. Genere Drammatico, - India, 2010, durata 165 minuti. Uscita cinema venerdì 26 novembre 2010 distribuito da 20th Century Fox Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,23 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 2 aprile 2021

Argomenti:  Autismo

Una grande storia d'amore vissuta all'ombra di una città americana. Fino al momento in cui una serie di eventi non cambia il corso della vita dei protagonisti. In Italia al Box Office Il mio nome è Khan ha incassato nelle prime 12 settimane di programmazione 112 mila euro e 51 euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
3,23/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,00
PUBBLICO 3,70
CONSIGLIATO SÌ
Un film oversize come durata ma che scorre senza mai annoiare.
Recensione di Giancarlo Zappoli
sabato 13 febbraio 2010
Recensione di Giancarlo Zappoli
sabato 13 febbraio 2010

Rizvan Khan soffre sin dalla nascita di una particolare forma di autismo, la Sindrome dii Asperger che gli consente di comunicare meglio in forma scritta che orale e che gli impedisce di intuire le reazioni altrui. Cresciuto con la madre e un fratello geloso delle attenzioni che gli venivano dedicate ha sviluppato una particolare abilità nel riparare guasti meccanici. Dopo la morte della genitrice il fratello, emigrato e in carriera da tempo, gli trova un lavoro come rappresentante di prodotti cosmetici negli Stati Uniti. Qui Khan conosce Mandira Rathore, madre single di un ragazzino a cui l'uomo si affeziona e che prenderà il suo cognome. Proprio dal cognome musulmano (Mandira è Hindu) inizieranno i problemi per il ragazzino dopo l'11 settembre 2001. La tragedia è in agguato.
"Il mio cognome è Khan ma non sono un terrorista". Questa è la frase che Rizvan Khan (novello Forrest Gump concepito a Bollywood) 'deve' dire al Presidente degli Stati Uniti dopo che il senso di colpa di essere musulmano è stato scaricato sulle sue spalle con forza. Il cinema indiano ha ormai saputo trovare in se stesso quella forza narrativa che alle latitudini italiche si vorrebbe avere ma che troppo raramente si riesce a concentrare. Riuscire a produrre e girare dei film che coniughino la spettacolarità sotto forma di grande mélo con la volontà di affrontare importanti temi della contemporaneità non è sempre impresa facile.
Karan Johar riesce a sviluppare i molteplici argomenti della diversità senza mai assumere toni predicatori e andando a toccare tutte le corde di un pubblico semplice ma non stupido. L'handicap mentale, la separazione all'interno dell'universo religioso del subcontinente asiatico, l'irrazionale caccia al musulmano scatenatasi dopo l'attentato alle Twin Towers entrano come temi forti in un film che non disdegna la scena strappalacrime così come, nella migliore delle tradizioni, la sequenza con tanto di canzone e di danza. In un film oversize come durata ma che scorre senza mai annoiare.

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IL MIO NOME È KHAN disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 3 dicembre 2010
MovieSnake

E' un giorno come un altro, stai per imbarcarti su un aereo. Appena dietro di te, alla fila per l'imbarco, c'è un uomo visibilmente agitato che prega in lingua araba facendo roteare in modo compulsivo tre sassi nella sua mano, apparentemente un musulmano. Cosa pensi? Cosa provi? Questo è l'inizio di il mio nome è Khan, un film che apre la mente e che dimostra [...] Vai alla recensione »

mercoledì 15 dicembre 2010
Domenico A

Un film originale ( coniuga lo stile di Bollyvood con quello di Hollywood ), ‘ strano ‘, anche piacevole. In cui c’è un po’ di tutto, la diversità, l’ottimismo americano di poter diventare qualsiasi cosa, l’amore, l’odio, le differenze religiose, la tolleranza e l’intolleranza, la vita, la morte, il rapporto adulti e bambini, i rapporti di coppia. Il tutto è raccontato in modo fluido ma con dei cambiamenti [...] Vai alla recensione »

domenica 6 febbraio 2011
astromelia

RARAMENTE UN FILM è coinvolgente come questa pellicola toccante e dai molti temi intrinsechi, bellissima la fotografia che già dalla prima inquadratura fa presagirne la buona riuscita complessiva, l'attore protagonista è superlativo anche se torna alla mente dustin hoffmann di rain man,non capisco il motivo per il quale certi film vengano ignorati per le candidature agli oscar,quest [...] Vai alla recensione »

domenica 5 dicembre 2010
pattie

A volte è un po' ingenuo e patetico, indulge molto sui sentimenti cadendo forse, a tratti, nel sentimentalismo ma....vale certamente la pena di vederlo. E' un film diverso, nuovo, particolare che ha in sé un vitalità e una forza nuove. Forse perché è stato fatto guardando a culture diverse con la voglia di farle incontrare. Bella la frase:"Posso riparare quasi tutto ma non un cuore spezzato..."

lunedì 21 marzo 2011
Dano25

Prendendo qua e là idee di hollywood, bollywood sforna un film capolavoro sul razzismo e terrorismo. Rizvan Khan è un bambino affetto dalla Sindrome di Asperger, intelligente ma spaventato dai rumori forti, da giallo e dai posti che non conosce. Lavorando in un officina col padre, impara a riparare tutto ma la scomparsa del genitore lo catapulta in un mondo difficile dove la medre gli fa da campana [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 giugno 2011
kamaglione

Star del cinema bollywoodiano si cimentano in un cinema senza canti e balli, che svetta sulla monotonia indiana e apre la strada per la filmografia moderna in un paese in rapida ascesa. Khan, indiano di religione musulmana, è affetto dalla sindrome di Asperger, ma l'affettuosa madre lo crescerà così bene che il ragazzo saprà mostrare le sue qualità senza [...] Vai alla recensione »

domenica 25 settembre 2011
elisabeth_bianca

Il mio nome è Khan In un aeroporto, alla fila per l’imbarco un uomo, apparentemente musulmano, visibilmente agitato prega in lingua araba facendo roteare in modo compulsivo tre sassi nella mano. Questa scena segna l’inizio del film “ il mio nome è Khan”. Un film bollywoodiano che dimostra la crudeltà, la sofferenza e l’assurdità dell’odio razziale [...] Vai alla recensione »

sabato 17 marzo 2012
lelloconte

Per puro caso, girovagando con il telecomando , ho visto i titoli d'inizio di questo splendido film. E’ stato un attimo e sono stato travolto dagli eventi descritti. Provare sensazioni cosi forti mi ha emozionato. L'immersione nella realtà americana degli anni 2000 , è stata morbida , graduale , ma poi violenta, scatenata dall’innata paura dell’ignoto.

lunedì 11 febbraio 2013
Tonysierra

Il lunghissimo film scorre senza stancare, anzi, ha affrontato un problema serio come la Sindrome di Aspergher in un modo sublime. Gli interpreti sono stati bravissimi, le espressioni dei loro volti a volte trasmettevano più di mille parole. Nel film vengono affrontati molti temi tra cui, malattia, pregiudizio, intelligenza, amore, odio, volontariato.

martedì 23 maggio 2017
Great Steven

  IL MIO NOME è KHAN (IND/USA, 2010) diretto da KARAN JOHAR. Interpretato da SHAH RUHK KHAN, KAJOL, CHRISTOPHER B. DUNCAN, KATIE A. KEANE, KENTON DUTY, BENNY NIEVES, JIMMY SHERGILL, SONYA JEHAN, PARVIN DABAS, ARJUN MATHUR Rizwan Khan nasce in India, perde il padre giovanissimo e viene allevato da una madre paziente che sa apprezzare le sue ottime qualità.

martedì 22 febbraio 2011
nino.cinema

ammetto che non è facile criticare negativamente un film che ha il merito di trattare temi così forti, primo fra tutti la condizione, generale, di tutti i musulmani dopo l'11 settembr; e seconda quella particolare dell'autismo. penso che questi temi, seppur caldi, siano stati trattati con eccessiva enfasi, non voglio dire violenza. ma le coincidenze fatali, la bella innamorata che si "innamora" di [...] Vai alla recensione »

giovedì 2 dicembre 2010
Cucciolonak

Capolavoro....sicuramente un dei film più belli che abbia visto negl ultimi anni. Toccante e che fa riflettere. Attori molto bravi (lui è uno spettacolo)!!! Come si fa a dare tre stelle ad un film così proprio non lo capisco....date tre stelle a film che sono vergognosi e quando c'è un bellissimo film date il solito voto...mhà!!!!

domenica 28 novembre 2010
Raffaella

Shah Rukh Khan, Kajol e Karan Johar colpiscono ancora! Questo film è assolutamente un capolavoro, un film che tutti devono vedere! W BOLLYWOOD!! Con la speranza che il cinema indiano ottenga più rilevanza in Occidente.

sabato 4 giugno 2011
ipno74

Ho appena finito di vedere la storia  d'amore più bella degli ultimi dieci anni :D Il film è bellissimo, divertente, dolce, commovente, musiche stupende, sceneggiatura originale, attori eccezionali, a tratti storico, parla di amcizia, d'amore di tutto ciò che un cuore può amare o soffrire...insomma da oscar.

mercoledì 12 ottobre 2011
maorucc

Il mio nome è Khan Ottimo film, ottima interpretazione, ottima sceneggiatura ma quello che ha più valore sono i contenuti. Bravi tutti.

martedì 30 novembre 2010
marie-jeanne pellicer-waller

A voir absolument beau film d'amour entre un homme musulman atteint d'un handicap mais très intelligent et une femme mère d'un enfant, hindou.Tout se passe après l'attentat du 11 septembre en amérique. Une française habitant la Sardaigne , fan des films de bollywood,âgée de 72 ans

mercoledì 15 dicembre 2010
artnico

Nonostante alcune ingenuità di regia e sceneggiatura e l'inevitabile accostamento, nel genere, a Forrest Gump, è un film che lascia il segno grazie anche all'interpretazione magistrale dell'attore protagonista.

venerdì 3 giugno 2011
Vittorio

Splendido film.... Un insegnamento totale....contro l'odio razziale, riesce a regalare speranza allo spettatore.... Commovente, divertente, romantico, tragico....un film assolutamente da non perdere!! Ci sono solo due categorie di persone...i buoni e i cattivi.... Grandioso!!

mercoledì 17 agosto 2011
DadoWolf

Troverete in questo film un' ottimo inizio che vi saprà certamente prendere, ma dopo poco perderete in lui tutto il suo fascino a causa di innumerevoli stereotipi sugli americani e sul mondo occidentale. Oltretutto la sceneggiatura ha una tendenza filo musulmana improntata ad elevare l'uomo bianco al male degli islamici. Scadente.

giovedì 14 luglio 2011
bluraymen

Che dire ; fantastico ,eccezionale , emozionante, stupendo, mai noioso, potrei trovare 1000 sinonimi positivi e continuare a elogiare questo film per ore e ore. Oserei dire :  più bello di Forrest Gump....quindi fate voi.

giovedì 16 giugno 2011
angelo umana

Un primo tempo commedia, con i colori e i suoni dell’India di “Monsoon Wedding”, un secondo tempo tragedia con molto mélo, da risultare quasi indigesto. Ci sono tanti argomenti interessanti, soprattutto con quale “pancia” gli americani abbiano affrontato i musulmani e in genere gli immigrati asiatici dopo l’11 settembre 2001 (avrebbero sparato a qualsiasi turbante che si muovesse) e come erano le cose [...] Vai alla recensione »

martedì 9 settembre 2014
Solo un'Opinione

Da dove iniziare?? Come sempre le mie vogliono essere riflessioni e non recensioni..  ma cosa riflette questo film?? dove porta il tuo pensiero?? Mi vengono in mente quei racconti parabola che ogni forma di educazione o religione contiene e propaga per indirizzare i suoi sudditi. E non è certo una critica, se non ci fossero i pensieri, i valori, gli ideali e le differenze [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 giugno 2012
Francesco2

Mai fidarsi di chi sostiene un'antitesi tra la cultura "letteraria"e "libresca", in antitesi a quella "Pratica". A parte che non sono neanche convinto d iquest'antitesi, chi sostenga che conoscere sui libri è inutile è, probabilmente, un furbacchione . Come furbo è appunto questo film: mischia (Come hanno già osservato persone più [...] Vai alla recensione »

lunedì 12 marzo 2012
Perdicca

Una via di mezzo tra Rain Man e Forrest Gump, ma lontano mille miglia dai due capolavori. Troppo esagerato, troppa musica chiassosa, troppe lacrime facili. Inverosimili al punto da sembrare comiche le scene dell'uragano, con inevitabile arrivo dei nostri a salvare i sopravvissuti. Lo spunto del razzismo anti musulmano dopo l'11 settembre era buono, ma mal sfruttato.

martedì 25 gennaio 2011
annamaria bossini

devo vederlo questa sera!

Frasi
My name is Khan and i'm not a terrorist
Una frase di Rizwan Khan (Shah Rukh Khan)
dal film Il mio nome è Khan - a cura di Luca
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Fabio Ferzetti
Il Messaggero

L'America vista da Bollywood. Un Forrest Gump in salsa tandoori. Due superstar indiane per sfidare il cinema Usa in casa. My Name is Khan si presta allo slogan ma è anzitutto una fiaba sfarzosa e gentile che chiede (e ottiene) lo sguardo ingenuo di una volta. Il soggetto sbandiera temi pesanti come il razzismo, l'intolleranza dell'America post-11 settembre (ma anche l'odio fra indù e musulmani), la [...] Vai alla recensione »

Boris Sollazzo
Liberazione

Quando vi alzerete dalla poltrona del cinema, dopo aver visto My name is Khan, vi sentirete disorientati. Il cuore sarà strapazzato, l'occhio umido e avrete l'impressione di aver visto un film ricattatorio ma emozionante. Il mio nome è Khan è un gran film perché va valutato con gli stilemi estetici, ed etici, di Bollywood. Da lì arriva lo stile di Karan Johar, giovane cineasta cosmopolita, da lì arrivano [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Film da vedere, a condizione di sospendere l'incredulità e lasciare a casa lo snobismo: Il mio nome è Khan è pura Bollywood, l'industria indiana che sforna un migliaio di film all'anno, e da quelle parti non c'è limite alla fantasia. Rizvan Khan, il protagonista, è un indiano musulmano affetto dalla sindrome di Asperger, una lieve forma di autismo.

Paola Casella
Europa

Che film curioso, questo: una produzione bollywoodiana che non tradisce i canoni della mecca del cinema indiano ma è ambientato negli Stati Uniti, e che a metà strada fa una virata drammatica per raccontare il cambiamento nell'atteggiamento dell'America verso i musulmani dopo l'attacco alle Torri gemelle. La storia vede protagonista Khan, indiano musulmano affetto da una particolare forma di autismo, [...] Vai alla recensione »

Mariuccia Ciotta
Il Manifesto

My Name Is Khan, presentato fuori concorso alla scorsa Berlinale, è una bandiera dispiegata al vento contro lo sconto di civiltà, che parla l'esperanto del cinema e modula allegramente i generi, passa dalla commedia al melò, trasmuta Bollywood in un kolossal on the road, coniuga Bombay con San Francisco, prende la superstar indiana, Shah Rukh Khan, e la fa interagire con il Dustin Hoffman di Rain Man [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Allevato in India da madre musulmana, ma illuminata, Khan emigra in America, dove s' innamora di una graziosa ragazza indù. Quando l' attentato dell' 11 settembre divide la coppia, l' uomo cerca di convincere il presidente americano che lui, col terrorismo, non c' entra niente. Bollywood arriva sui nostri schermi con un prodotto parzialmente globalizzato (è coprodotto da Rupert Murdoch, non ci sono [...] Vai alla recensione »

Kevin Thomas
The Los Angeles Times

Karan Johar's "My Name Is Khan" is a sweeping epic in the melodramatic Bollywood manner yet emerges as a potent, engaging and timely entertainment. Shahrukh Khan stars as Rizwan Khan, whose Asperger's syndrome goes undiagnosed until the death of his loving mother sends him off to San Francisco to live with his younger brother, whose psychologist wife makes the diagnosis.

Thomas Sotinel
Le Monde

Depuis un siècle, Hollywood soumet la planète à ses règles. Casablanca, Paris, Pékin ont été reconstitués sur ses plateaux de façon à se conformer au regard américain. My Name is Khan, de Karan Johar, retourne le compliment, de Bollywood à Hollywood. Il faut aller voir ce long film, musical, larmoyant, drôle et engagé, ne serait-ce que pour découvrir le Sud profond des Etats-Unis, comme on le voit [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Ci si poteva aspettare poco da un soggetto dedicato a contrastare l'ostilità anti-orientale dell'America post 11 settembre. E invece «Il mio nome è Khan» è un filmetto spigliato e scorrevole, più affabile che polemico e soprattutto interpretato con sorprendente grazia da Shah Rukh Khan, quarantacinquenne idolo del pubblico indiano e icona incontrastata del fiammeggiante empireo di Bollywood.

Cinzia Romani
Il Giornale

Bollywood tra melodramma e storia partorisce qualcosa di simile a Forrest Gump , almeno perché il protagonista, Rizvan Khan, è affetto da lieve autismo. Solo un ingenuo mattocchio,che vive a San Francisco dai parenti, può pensare di sposarsi impunemente con una madre nubile indiana, la bella Mandira, senza calcolare che se lui è musulmano e lei induista, saranno problemi.

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