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Il Grinta aveva i numeri per poter essere un capolavoro: i Coen come registi, una storia western collaudata, tre solidi interpreti, Bridges, Damon e Brolin, ma è stata un'occasione pienamente sprecata. E' un film dal ritmo lento, che non convince per niente, i personaggi di Damon e Bridges sono superficiali, degli stereotipi, per non parlare di Brolin che interpreta il cattivo, che nel film risulta essere un'idiota colossale. Mi aspettavo un film profondo, di spessore... Ma mi sono dovuto ricredere, Il Grinta è profondo come una pozzanghera, ed è spesso quanto una sottiletta. Unica nota positiva è la fotografia.
Nonostante quest'orribile film, devo dire che il genere western non è per niente morto, anzi.. Penso ad Appaloosa, agli Spietati, a Quel treno per Yuma, All'assassinio di Jasse James per mano del codardo Robert Ford, come anche nei videogiochi per il bellissimo Red Dead Redemption.
Il western è vivo eccome, semmai bisogna dire che i fratelli Coen stavolta hanno toppato di brutto.
Voto 4
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lavrina
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lunedì 28 febbraio 2011
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delusione di un grande film
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confermo del tutto le parole di Dado... occasione sprecata. Il pathos è molto debole,non c'è nessuna scena forte iniziale che spieghi direttamente la storia, e renda lo spettatore coinvolto abbastanza per appassionarsi al "caso". la ragazzina per niente convincente, ma per piacere, come fa una ragazzina a tener testa ad assassini e furfanti con quel coraggio, determinazione e a fare contrattazioni attribuibili ad un commerciante arabo di cammelli, con la minaccia di un avvocato "inesistente"...con quella faccia pulita e ingenua da collegiale?! e Bridges ha la spocchia di un fenomeno da baraccone, e sarebbe l'efferato mercenario? Damon non so cosa voglia significare, sembra un bimbo che per consolarsi si ciuccia il dito.
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confermo del tutto le parole di Dado... occasione sprecata. Il pathos è molto debole,non c'è nessuna scena forte iniziale che spieghi direttamente la storia, e renda lo spettatore coinvolto abbastanza per appassionarsi al "caso". la ragazzina per niente convincente, ma per piacere, come fa una ragazzina a tener testa ad assassini e furfanti con quel coraggio, determinazione e a fare contrattazioni attribuibili ad un commerciante arabo di cammelli, con la minaccia di un avvocato "inesistente"...con quella faccia pulita e ingenua da collegiale?! e Bridges ha la spocchia di un fenomeno da baraccone, e sarebbe l'efferato mercenario? Damon non so cosa voglia significare, sembra un bimbo che per consolarsi si ciuccia il dito. Il tutto ha più i connotati di un fumetto, non di un film western serio ( infatti in certi spezzoni fa veramente ridere !). Che nostalgia dei vecchi inossidabili adorabili, films western!
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[+] però
(di francesco2)
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giofredo'
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martedì 1 marzo 2011
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la mia opinione? ...e' che
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" Il Grinta" dei fratelli Coen dopo averlo visto,senza volerlo due volte,l'ho trovato spoglio di tutti quegli ingredienti centrali che poi erano, le basi sostenitrici del primo film girato nel 1969 con John John Wayne.Si daccordo e' comunque un remake,ma in fondo avete visto il primo?
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moloch
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mercoledì 5 ottobre 2011
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non esistono vie di mezzo?
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Certo non un capolavoro.Tuttavia la poetica dei Coen è fatta anche di una sottile ironia,che è divertente rivedere in questo film.Nei suoi personaggi,cowboys fatti e finiti,che si lasciano andare a giochi da bambini con le pistole,o che,inorgogliti,tentano di celare limiti e paure con bronci da moccio al naso.La componente ironica è centrale.Questo film è più una sottile commedia,una parodia,che un selvaggio western.La leggerezza colla quale i Coen hanno trattato un genere tanto crudo è,a mio avviso si intende,l'aspetto più sfizioso del film.
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
