Anno | 2010 |
Genere | Documentario, |
Produzione | USA |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Lucy Walker |
Attori | Graham Allison, James Baker III, Bruce Blair, Zbigniew Brzezinski, Richard Burt Jimmy Carter, Thomas D'Agostino, F.W. de Klerk, Mikhail Gorbachev, Ira Helfand, R. Scott Kemp, Andrew Koch, Robert McNamara, Zia Mian, Roger Molander, Pervez Musharraf, Ahmed Rashid, Scott Sagan, Valerie Plame Wilson. |
Distribuzione | da definire |
MYmonetro | 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 4 aprile 2017
CONSIGLIATO SÌ
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Carter, Musharraf, Gorbaciov, Blair, responsabili della CIA, scienziati sono i protagonisti di questo preoccupante (nel senso positivo del termine) documentario di Lucy Walker che meriterebbe la diffusione che a suo tempo ebbe Una scomoda verità. Perché il tema è di quelli che dovrebbero preoccupare l'umanità mentre invece producono solo occasionali risvegli delle coscienze: gli ordigni nucleari. La Walker prende le mosse dall'elemento che puo' fare più presa su un uditorio distratto: la possibilità che il terrorismo internazionale sia già entrato o entri in possesso di ordigni nucleari. La risposta è purtroppo affermativa e vengono mostrati casi sufficientemente numerosi in cui dalla dissolta Unione Sovietica si è tentato di contrabbandare uranio arricchito i cui depositi erano facilmente vulnerabili. Ovviamente qui si tratta dei casi risolti con arresti ma la domanda è: ci sono invece situazioni in cui il pericolosissimo materiale ha passato le frontiere? Il documentario non si ferma pero' alla caccia al terrorista e passa ad occuparsi del livello di sicurezza che gli Stati che detengono ufficialmente armi nucleari possono garantire affinché l'olocausto non avvenga e non avvenga 'per caso o per errore'. La risposta non è delle più tranquillizzanti perché troppo numerosi sono gli avvenimenti in cui mezzi militari con carichi nucleari hanno subito incidenti perdendo le bombe. La tesi che la regista sostiene (appoggiata dai nomi di cui sopra e consolidata dal trattato recentemente siglato tra Obama e Mevdevev) è che l'obiettivo non possa che essere quello della distruzione dell'intero arsenale nucleare. Utopia? Forse. Ma il mondo ha uno straordinario bisogno di questo tipo di utopie.
"Countdown to Zero" opens with an image that terrifies us, though we can't necessarily say why. By the time this unsettling documentary is over, we know the reason and we are even more frightened. That first image is of enormous roiling clouds of the blackest black smoke, smoke that feels particularly menacing even before we realize it is the product of a nuclear bomb.