Insulo de la Rozoj

Il 1° maggio 1968 al largo di Torre Pedrera, a settecento metri al di fuori delle acque territoriali italiane nasce l'Isola delle Rose, la prima Repubblica Esperantista del mondo, fondata dall'ingegnere bolognese Giorgio Rosa. Eretta su una piattaforma artificiale nel bel mezzo del mare Adriatico, la costruzione ebbe inizio quattro anni prima. Nel "Libera Teritorio de la Insulo de la Rozoj" si potevano trovare un bar, un ufficio postale, una boutique con souvenirs: gli operatori turistici della riviera romagnola organizzavano gite con imbarcazioni cariche di visitatori incuriositi da quella piattaforma e da quel che se ne diceva. C'era chi ipotizzava che vi fosse un casinò, chi, invece, un nightclub e chi, ancora, riteneva che dietro a quella misteriosa costruzione si nascondessero chissà quali interessi e intrighi politici, magari era coinvolta qualche potenza straniera...Lo "stato burletta", così era stata soprannominata l'Isola, ponendosi come alternativa allo stato italiano, un governo bigotto, chiuso, fortemente moralista e intollerante verso qualsiasi forma di libertà di pensiero, era l'era della Democrazia Cristiana, scatenò ben presto una reazione violentissima. Poco prima della fine di giugno, l'isola fu circondata dalle forze militari e fu dichiarato l'embargo.
L'idea di partenza del film è stato il ritrovamento di una foto che riproduceva una piattaforma in mezzo all'acqua ed il racconto un po' stravagante di un bagnino di Rimini. Attraverso il minuzioso reperimento di materiali d'archivio, filmati, fotografie, ma soprattutto grazie alle testimonianze dei suoi protagonisti - gli stretti collaboratori dell'ingegnere, i coniugi Ciavatti cui venne affidata la gestione dello stato indipendente, la moglie, il figlio di Giorgio Rosa e ultimo, in ordine di apparizione, l'ingegnere in persona -, L'Isola delle rose - la libertà fa paura, realizzato da Stefano Bisulli e Roberto Naccari, è un documento prezioso. Un film il cui punto di forza risiede nel valore di portare a galla frammenti, ricordi di un'impresa di cui si sono perse le tracce. Un tassello in più di quella storia parallela, densa di figure fuori dell'ordinario, eroiche, che affiancano e completano la Storia d'Italia. 