Anno | 2008 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 83 minuti |
Regia di | Kenneth Glenaan |
Attori | Robert Carlyle, Rachael Blake, Michael Socha, Steve Evets . |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Shaun e Daz vivono una vita di stenti in un piccolo villaggio del Derbyshire. Alla notizia che all'amico d'infanzia rimangono poche settimane di vita, Shaun inizia a ripensare all'ultima estate felice di vent'anni prima. Il film è stato premiato a Roma Film Festival,
CONSIGLIATO SÌ
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Shaun, l'amico d'infanzia Daz e il figlio David vivono una vita di stenti in un piccolo villaggio del Derbyshire, in Inghilterra. Daz è disabile e gravemente malato e Shaun si occupa di lui e all'occorrenza di David, che sta seguendo le orme del padre alcolista. Alla notizia che all'amico rimangono poche settimane di vita, Shaun inizia a ripensare all'ultima estate felice di vent'anni prima.
L'attore e regista Kenneth Glenaan parte dal presente per mettere in scena una storia di amicizia, perdita e fallimento che affonda le radici nel passato. I ricordi di Shaun (interpretato con immedesimazione da Robert Carlyle) scivolano verso un luogo della memoria familiare e spensierato per far fronte al dramma quotidiano, al dolore e alla consapevolezza di aver gettato via la propria vita. Attraverso l'uso del flashback Glenaan ricostruisce il profilo dei due personaggi e la loro storia comune lasciando che la trama si sveli un poco alla volta. Come un paziente e abile giocatore di puzzle riunisce i vari tasselli senza mai accelerare i tempi lasciando che l'immagine si mostri nella sua completezza solo nel finale. Shaun è un bambino disadattato, con un quoziente intellettivo inferiore alla media aggravato dalla sua incapacità di scrivere. Per farsi rispettare dai compagni fa a pugni, picchia duro, si fa espellere dalla scuola. Solo quando è in compagnia dell'amico e di Katy, che ama ricambiato, è sereno e felice. Ma un nefasto evento li ha separati portando la giovane ad andarsene in un'altra città e i due amici a crescere e diventare adulti d'un solo colpo.
Summer è un film doloroso che analizza la società disfatta dei perdenti, degli alcolisti e degli emarginati cercando di trovare una diretta correlazione con il loro background e una via d'uscita dal copione (inteso come storia dinamica dello sviluppo infantile, ripetuta nella vita). Lungo il percorso a ritroso nel tempo - intervallato da scene dal presente autodistruttivo dei due uomini - c'è un luogo che torna sovente: il lago illuminato dai limpidi raggi di un'estate che li ha fotografati per l'ultima volta nell'età dell'innocenza. È un luogo verginale simile alle terrazze di Hell's Kitchen dove i bambini di Sleepers trovavano rifugio dalla bruttura delle strade di quartiere e dai problemi dei grandi. E in quello specchio d'acqua gelida, immacolato e magico, Shaun trova il modo per liberarsi (della colpa) e ricominciare a vivere.
Odio i flash back, ho amato questo film che ne è pieno. Mi hanno spiegato che quando salviamo un file sull'hard disc, questo si polverizza come appunto un pugno di polvere gettato sulla superficie magnetica, ma si può ricomporre in ogni momento seguendo la chiave che è presente sulla FAT. Qui il regista fa così: prende la vicenda, la sbriciola e la butta sullo schermo, vorrei dire sulla faccia degli [...] Vai alla recensione »