Nessuna verità

Quarta collaborazione tra il regista inglese e l'attore australiano, e ancora una volta il risultato è ottimo. Questa volta però le ambientazioni non ci rimandano allo splendore della roma imperiale, o alla New York degli anni 60, ma ci conducono direttamente in medioriente. Scott si avventura su un terreno non facile e pieno di imprevisti parlandoci dell'Iraq e della guerra senza quartiere al terrorismo. Una guerra dura, spietata che si combatte tanto sul campo, quanto negli uffici a Leanghley, e della quale è difficle prevederne gli esiti. Un gioco, un gioco pericoloso in cui gli stessi giocatori non sempre sanno come agire e cosa e meglio fare, non sanno di chi fidarsi, anche se sanno di combattere tutti per raggiungere il medesimo obbiettivo. [+]

Quarta collaborazione tra il regista inglese e l'attore australiano, e ancora una volta il risultato è ottimo. Questa volta però le ambientazioni non ci rimandano allo splendore della roma imperiale, o alla New York degli anni 60, ma ci conducono direttamente in medioriente. Scott si avventura su un terreno non facile e pieno di imprevisti parlandoci dell'Iraq e della guerra senza quartiere al terrorismo. Una guerra dura, spietata che si combatte tanto sul campo, quanto negli uffici a Leanghley, e della quale è difficle prevederne gli esiti. Un gioco, un gioco pericoloso in cui gli stessi giocatori non sempre sanno come agire e cosa e meglio fare, non sanno di chi fidarsi, anche se sanno di combattere tutti per raggiungere il medesimo obbiettivo. Di caprio e Crowe sono i protagonisti di questo gioco. Il primo giovane, scaltro, ma comunque idealista e un po' ingenuo. Il secondo cinico, disilluso che agisce in nome di un bene supremo e che segue un suo filo logico del quale non sempre è facile seguirne le trame. Fanno da contorno personaggi molto buoni come il capo dei servizi segreti giordani che concorrono a rendere questo "gioco" ancora più interessante e coinvolgente. Il film non risulta pesante, anzi è accattivante e coinvolgete. Unica pecca il finale un po' banale e da scott ci si poteva aspettare qualcosa di più. Ma non è facile fare un film di spionaggio specie quando si toccano temi come il terrorismo internazionale e la guerra in iraq. Un film che probabilmente non piacerà a tutti, e che in effetti non è per tutti, ma che comunque rimane un ottimo prodotto diretto magistralmente da un grande regista e interpretato da un grande cast. Pochissime le scene d'azione, che non richiamano per nulla ai più blasonati action, ma che comunque rendono realistico il quadro. Fantastiche invece a mio avviso le scene delle esplosioni, che sono innumerevli durante tutto l'arco del film. Insomma che dire di più ? Un Crowe mai così cinico, in odore di nomination come attore non protagonista, un ottimo di caprio ( anche lui in odore di nomination, ma per Revolutionary Road ) e un grande regista ( che non credo verrà candidato nemmeno quest'anno ). Un ottimo film di genere. Da vedere senza dubbio !!! [-]

Certo criticate Scott e poi andate a vedere Solo un padre o come diavolo si chiama il film col belloccio del G.F.. Bravi Crowe e Di caprio, storia incalzante, bella la ricostruzione del contesto e bravi gli interpreti minori. Il popolo della De Filippi gracchia ovunque...mah...

IO LO SCONSIGLIO....NON CE UNA TRAMA LOGICA SCENE DI "GUERRA" SCENE PESSIME MAH...

Gran bel film. Tratta un argomento estremamente attuale, senza sconti e buonismi per nessuno. Regia ed interpretazioni molto buone. Bravo Scott e bravo DiCaprio.

Ridley Scott ormai è completamente commerciale, anche se questo suo ultimo film non si può definirlo certamente banale. Ma andiamo con ordine partendo dai due attori cardini della pellicola: Di Caprio e il tanto amato Crowe. Il primo, nei panni di Roger Ferris, è un agente della CIA in missione in oriente con l'obiettivo di catturare Al-Saleem, pericolosissimo terrorista. Coraggioso, equilibrato, tenta continuamente l'appoggio di Ed Hoffman (Crowe) e del capo dei servizi segreti Hani Salaam (Strong). Essendo sul campo, agendo direttamente in oriente è convinto delle sue azioni, sa cosa deve fare ma sa anche che in questa guerra chi comanda (purtroppo) sta a migliaia di chilometri di distanza e dovrà spesso attenersi alle sue direttive. [+]

Ridley Scott ormai è completamente commerciale, anche se questo suo ultimo film non si può definirlo certamente banale. Ma andiamo con ordine partendo dai due attori cardini della pellicola: Di Caprio e il tanto amato Crowe. Il primo, nei panni di Roger Ferris, è un agente della CIA in missione in oriente con l'obiettivo di catturare Al-Saleem, pericolosissimo terrorista. Coraggioso, equilibrato, tenta continuamente l'appoggio di Ed Hoffman (Crowe) e del capo dei servizi segreti Hani Salaam (Strong). Essendo sul campo, agendo direttamente in oriente è convinto delle sue azioni, sa cosa deve fare ma sa anche che in questa guerra chi comanda (purtroppo) sta a migliaia di chilometri di distanza e dovrà spesso attenersi alle sue direttive. Una specie di ragazzo capriccioso, testardo che non rinuncia a un pò di amore in una parte di mondo che sembra, a primo impatto, escludere a priori questo sentimento. Il padre di famiglia Ed Hoffman coordina e controlla le sue azioni quando porta la figlia a scuola, quando si alza al mattino, quando porta il figlioletto a fare la pipì; sembra proprio un gioco in stile Risiko confermato anche dall'esclamazione alla moglie che lo richiama a rientrare in casa mentre lui è a telefono con Ferris: "Amore, sto salvando il mondo". Incarna la figura del burocrate americano che crede di sapere ma in verità non sa. La regia di Scott, il suo marchio d'autore se lo vogliamo rintracciare, è certamente nell'utilizzo maniacale di Crowe nei suoi film, nella cura dei particolari truculenti e nella spettacolarità dele immagini. Una sorta di "Gladiatore" del nuovo millennio, il film vuole portare lo spettatore ad accusare e non criticare spontanemente i metodi della CIA, lo svolgimento della guerra, le persone che gestiscono il tutto. Vedendo la pellicola è chiara ed evidente la posizione del regista su tali tematiche, e impronta "Nessuna Verità" verso un minor uso della dialettica e un uso più sapiente degli effetti scenografici, per colpire fortemente qualsiasi tipo di pubblico in sala. Non essendo oggettivo ma soggettivo, il film pecca un po' introducendo elementi superflui o pesanti: Di Caprio è più un bravo ragazzo che un trasgressivo agente e la categorizzazione di alcune figure porta il film ad essere quasi una novella (Di Caprio il buono, Crowe il brutto e Saleem il cattivo). Pessimi e maldigeriti i particolari truculenti fini a se stessi i quali non rendono l'azione più drammatica ma solamente più disgustosa. Nel finale l'entrata da "super-eroi" degli agenti a salvare Di Caprio è tanto patetica quanto scontata. Sceneggiatura semplice ma solida, non disorienta mai lo spettatore. Buona la fotografia ed il montaggio così come i lunghissimi campi negli sterminati e desolati terreni orientali che rendono drammatica e angosciante la situazione nella quale si trovano gli attori. Tutto sommato un discreto film che eccelle e scarseggia in modo alternato durante tutto il film. [-]

Bel film davvero, di certo meriterebbe molto di più come rating qui su mymovies rispetto a film come twilight.

per passare 2 ore al cinema niente di piu

ho visto il film direi senza infamia ne lode buono giusto per passar eun pomeriggio al cinema,quando non si ha di meglio da fare... un consiglio per il buon ridley.....se proprio devi lavorare con CROWE.........allora FALLO DIMAGRIRE DI 20 KG,TINGI I SUOI CAPELLI DI BIONDO,FAGLI CRESCERE LA BARBA....METTIGLI UN VESTITO DA LEGIONARIO ROMANO..E TORNATE TUTTI E 2 SUL SET DEL GLADIATORE!!!!!!

Vale la pena andarlo a vedere.

eccezionale! andatelo a vedere! grande regia.