Titolo originale The Last Legion.
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 110 min.
- USA, Gran Bretagna, Francia, Slovacchia, Italia 2007.
- 01 Distribution
uscita venerdì 14settembre 2007.
MYMONETROL'ultima legione
valutazione media:
1,96
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
L'episodio chiave, ovvero la storica deposizione di Romolo Augusto da parte di Odoacre, avvenne nel "palativm" di Ravenna.
Roma, saccheggiata tre volte in mezzo secolo, era un macello a cielo aperto, ma già da secoli non era più la capitale: nel 286 venne trasferita a Milano da Diocleziano, poi nel 402 da Onorio a Ravenna.
L'adolescente Romolo Augusto, ribattezzato ironicamente Augustolo per la sua esile figura, secondo i cronisti dell'epoca venne esiliato a Neapolis, sull'isola di Megaride, oggi nota come Castel dell'Ovo a Napoli, e non a Capri, residenza dell'esilio auto-impostasi dall'imperatore Tiberio 400 anni prima.
Non sono licenze da poco, soprettutto la prima: non ho letto il libro di Manfredi ma dubito che sia stato lui a prendersele, mentre l'invenzione della spada che va da Cesare a Re Artù ci sta, nulla di storico è manomesso, la saga di Camelot è leggenda.
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L'episodio chiave, ovvero la storica deposizione di Romolo Augusto da parte di Odoacre, avvenne nel "palativm" di Ravenna.
Roma, saccheggiata tre volte in mezzo secolo, era un macello a cielo aperto, ma già da secoli non era più la capitale: nel 286 venne trasferita a Milano da Diocleziano, poi nel 402 da Onorio a Ravenna.
L'adolescente Romolo Augusto, ribattezzato ironicamente Augustolo per la sua esile figura, secondo i cronisti dell'epoca venne esiliato a Neapolis, sull'isola di Megaride, oggi nota come Castel dell'Ovo a Napoli, e non a Capri, residenza dell'esilio auto-impostasi dall'imperatore Tiberio 400 anni prima.
Non sono licenze da poco, soprettutto la prima: non ho letto il libro di Manfredi ma dubito che sia stato lui a prendersele, mentre l'invenzione della spada che va da Cesare a Re Artù ci sta, nulla di storico è manomesso, la saga di Camelot è leggenda.
Per il resto il film è francamente easy, da divano con famiglia, nulla più. [-]
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Film piacevole per come è fatto ed il tempo scorre piacevolmente! Più storia o più leggenda? Io direi molta più leggenda! Si vorrebbe partire dall'ultimo imperatore d'occidente Romolo Augustolo ragazzo e alla fine farlo vedere padre di re Artù! Ma re Artù non avrebbe, secondo la tradizione, regnato in pieno medioevo? Comunque per quel che riguarda la trama, le battaglie e la bella protagonista Aishwarya Rai Bachchan, il film in se stesso non è male. Copia qualche cosa da "Il signore degli anelli", specilmente nel personaggio interpretato da Ben Kingsley (ricorda molto Gandalf!), che alla fine si rivela essere il mago Merlino! E la spada di Giulio Cesare diventa Excalibur piantata nella roccia! Potenza del cinema!
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La mancata realizzazione dell'attesissimo kolossal "Aléxandros" -per il quale la De Laurentiis Productions aveva a suo tempo contattato nientemeno che Baz Luhrmann come regista, nonché Leonardo DiCaprio e Nicole Kidman come attori protagonisti- ha costituito una grave delusione per i cinefili appassionati di storia antica e in particolare per gli estimatori di Valerio Massimo Manfredi, autore del fortunatissimo bestseller su cui il film si sarebbe dovuto basare. Oggi, la casa di produzione tenta di farsi perdonare lanciando la trasposizione cinematografica di un altro apprezzato romanzo storico dello scrittore e archeologo modenese, "L'ultima legione" (Mondadori 2002).
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La mancata realizzazione dell'attesissimo kolossal "Aléxandros" -per il quale la De Laurentiis Productions aveva a suo tempo contattato nientemeno che Baz Luhrmann come regista, nonché Leonardo DiCaprio e Nicole Kidman come attori protagonisti- ha costituito una grave delusione per i cinefili appassionati di storia antica e in particolare per gli estimatori di Valerio Massimo Manfredi, autore del fortunatissimo bestseller su cui il film si sarebbe dovuto basare. Oggi, la casa di produzione tenta di farsi perdonare lanciando la trasposizione cinematografica di un altro apprezzato romanzo storico dello scrittore e archeologo modenese, "L'ultima legione" (Mondadori 2002).
Diciamo subito che, rispetto al respiro epico e alla profondità di analisi storico-antiquaria del libro, il film si presenta come un prodotto realizzato in tono minore, per la regia piuttosto anonima di Doug Lefler ("Hercules e il cerchio di fuoco" [1994], "Dragonheart 2: il destino di un cavaliere" [2000]) e con un cast nel complesso poco convincente, incluso il protagonista Colin Firth (Aurelio Ambrosio); perfino il 'mostro sacro' Ben Kingsley (qui nella parte di Meridio Ambrosino) dà l'impressione di non prendersi troppo sul serio, limitandosi a caratterizzare il proprio personaggio con simpatica (e inopinatamente acrobatica) disinvoltura.
La vicenda è ambientata all'epoca della caduta dell'impero romano di Occidente (476 d. C.). A Ravenna, il nobile Oreste ha collocato sul soglio imperiale il proprio protegé (e figlio naturale) Romolo Augusto, appena tredicenne. Ma le orde dei Goti, guidate dal feroce e ambizioso Odoacre, irrompono nella pianura padana e occupano la capitale, dove, nonostante i prodigi di valore del legionario Aurelio Ambrosio, i genitori di Romolo Augusto vengono barbaramente assassinati e il fanciullo fatto prigioniero assieme al proprio precettore, il carismatico e misterioso Meridio Ambrosino.
In attesa di ottenere l'appoggio di Zenone, imperatore d'Oriente, Odoacre fa relegare Romolo Augusto e Meridio Ambrosino nel palazzo di Tiberio a Capri. Ma Aurelio e alcuni suoi compagni d'armi si recano sull'isola per liberare l'imperatore, che nel frattempo è entrato in possesso dell'antica spada di Cesare, denominata "Ensis Caliburnus" e destinata ad avere un ruolo determinante nel finale. La rocambolesca impresa ha successo, grazie anche all'aiuto della bella Mira, una guerriera al servizio di Zenone, il quale nel frattempo ha tradito la causa ratificando le pretese di Odoacre.
Spinta dal proprio innato senso di giustizia, ma anche dall'amore per Aurelio, Mira (che nel film prende il posto della nobile romana Livia Prisca, conosciuta da Aurelio a Ravenna) si aggrega ai fuggiaschi in un avventuroso viaggio che, attraverso le Alpi e la Gallia, si concluderà con lo sbarco sul suolo della Britannia. Qui apprendiamo che proprio la Britannia è la patria di Meridio Ambrosino, la cui vera identità a poco a poco si delinea più chiaramente. Dopo altre peripezie, dovute soprattutto alla presenza degli Angli e dei Sassoni che minacciano la popolazione romano-britannica, ha luogo la battaglia decisiva che vede l'"ultima legione" romana, la legione del drago, impegnata in un sanguinoso combattimento con i barbari invasori, sino allo spettacolare (e per molti sorprendente) finale.
La battaglia conclusiva è quella di Mons Badonicus (Mount Badon), variamente datata dagli storici negli ultimi decenni del V secolo, in cui, secondo alcune fonti medioevali, le truppe romano-britanniche sarebbero state guidate da un certo Artorius Castus, identificato con re Artù. Naturalmente, l' "Ensis Caliburnus" o spada d'acciaio non è altro che la mitica Excalibur, cui nel finale del libro e del film viene fatto esplicito riferimento. Analogamente, Meridio Ambrosino non è altro che il calco romano di Myrdin Emreis, nome celtico di Merlino.
Rispetto al libro, che presuppone un'accurata analisi delle fonti storiche e contiene, fra l'altro, interessanti e dettagliate descrizioni topografiche, il film, fin dalle prime sequenze, si rivela una facile scorciatoia, destinata ad accontentare le aspettative di un vasto pubblico di famiglie e di giovanissimi (come dimostra anche l'esclusione di scene erotiche o troppo cruente). Nella prima parte prevalgono le tradizionali imprese di 'cappa e spada', con molti duelli ben coreografati ma non essenziali ai fini dello sviluppo della narrazione, mentre nella seconda la pellicola sconfina fatalmente nel fantasy, con anacronistiche fortezze di aspetto medieval-disneyano ed effetti speciali realizzati nell'ormai collaudato stile del "Signore degli Anelli".
Ma al genere fantasy appartengono, oltre alle canoniche ambientazioni, anche i prevedibili sortilegi di Meridius e la stessa inserzione della guerriera esotica, la cui bellezza impeccabile e sempre intatta, così nell'abbigliamento come nel trucco, appare piuttosto old fashioned e fa pensare ai film di intrattenimento degli anni '50 -'60, le cui protagoniste, pur tra mille vicissitudini, non avevano mai un capello fuori posto.
Il cast, come già si è accennato, è piuttosto incolore, nonostante la presenza di Colin Firth (il Valmont di Milos Forman [1989]), che non sembra del tutto a proprio agio nel ruolo di Aurelio, e addirittura di Ben Kingsley. Il solo interprete notevole, a giudizio di chi scrive, è Thomas Sangster nella parte di Romolo Augusto, il piccolo imperatore che, secondo la tradizione, avrebbe finito tristemente i suoi giorni nell'isola di Capri e che invece, ne "L'ultima legione", appare destinato ad un avvenire esaltante e glorioso.
Sebbene nel film il carattere del personaggio sia meno sfumato rispetto al libro (in cui Romolo Augusto è preso spesso da crisi di sconforto), tuttavia l'espressione gentile, ma anche fiera e dignitosa, dell'ultimo imperatore di Roma rappresenta efficacemente il 'cruciale' momento in cui la più grande potenza dell'antichità, giunta ormai al termine della sua storia, cede il testimone ad una nuova grande potenza ancora agli albori. [-]
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Quando è uscito il film ero reduce dalla lettura dell'ottimo romanzo; già quando ho visto il trailer ho temuto il peggio dato che, in certi casi, Hollywood ne azzecca una su dieci, specie se la produzione si basa su un libro non americano. Vedere la boiata che ne è uscita fuori non è stata dunque una grande sorpresa per me. Ecco quindi sfilare fin dal primo minuto strafalcioni che perfino un bambino dell'asilo avrebbe potuto evitare: la data che è 460 anziché 476, la scena dell'attacco a Roma (o quella che dovrebbe essere Roma, dato che prima c'è la prateria, poi, in un'inquadratura seguente, la città in fiamme con tanto di statua alta cinquanta metri messa lì solo per fare scena), indiane esperte di arti marziali (non era meglio ingaggiare una cinese già che c'erano?), nomi storpiati e chi più ne ha più ne metta.
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Quando è uscito il film ero reduce dalla lettura dell'ottimo romanzo; già quando ho visto il trailer ho temuto il peggio dato che, in certi casi, Hollywood ne azzecca una su dieci, specie se la produzione si basa su un libro non americano. Vedere la boiata che ne è uscita fuori non è stata dunque una grande sorpresa per me. Ecco quindi sfilare fin dal primo minuto strafalcioni che perfino un bambino dell'asilo avrebbe potuto evitare: la data che è 460 anziché 476, la scena dell'attacco a Roma (o quella che dovrebbe essere Roma, dato che prima c'è la prateria, poi, in un'inquadratura seguente, la città in fiamme con tanto di statua alta cinquanta metri messa lì solo per fare scena), indiane esperte di arti marziali (non era meglio ingaggiare una cinese già che c'erano?), nomi storpiati e chi più ne ha più ne metta. Fra scene d'azione che non sono nulla di fico né di spettacolare ma che vorrebbero esserlo e dialoghi di cui è meglio tacere, una regia piatta affidata a un incompetente (perfino Dragonheart 2, dello stesso regista, è meglio di questo!) e scenografie decisamente pasticciate, per non parlare di attori fuori posto, il film si lascia dimenticare prima ancora che sia finita la visione.
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No davvero io ho aspettato con ansia di vedere questo film dopo aver letto il libro e dire che ci sono rimasta male è dire poco: non ha praticamente nulla a che vedere con il libro. A parte che riescono a cambiare anche i fatti principali e i protagonisti, poi il libro è incentrato sul viaggio per un buon 80% pervso la britannia dove si inseriscono personaggi diversi, il film in pratica si basa sull 'ultima battaglia che nel libro occupa gli ultimi due capitoli. E' completamente diverso e completamente vuoto, senza i valori che segnano tutto il libro ed i suoi personaggi e anche questi nel film non hanno storia, non hanno colore...nel libro il protagonista è perseguitato dal cercare di ricordare il suo passato e questo caratterizza il personaggio, ne influenza i comportamenti e il suo rapporto con Livia (che qui non si sa perchè è diventata Mira.
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No davvero io ho aspettato con ansia di vedere questo film dopo aver letto il libro e dire che ci sono rimasta male è dire poco: non ha praticamente nulla a che vedere con il libro. A parte che riescono a cambiare anche i fatti principali e i protagonisti, poi il libro è incentrato sul viaggio per un buon 80% pervso la britannia dove si inseriscono personaggi diversi, il film in pratica si basa sull 'ultima battaglia che nel libro occupa gli ultimi due capitoli. E' completamente diverso e completamente vuoto, senza i valori che segnano tutto il libro ed i suoi personaggi e anche questi nel film non hanno storia, non hanno colore...nel libro il protagonista è perseguitato dal cercare di ricordare il suo passato e questo caratterizza il personaggio, ne influenza i comportamenti e il suo rapporto con Livia (che qui non si sa perchè è diventata Mira...vabbè!!)...boh non capisco come l'autore del libro abbia potuto accettare di vedere così' ridicolizzato il suo libro. Anche se non esistesse un libro sarebbe un film senza senso, senza storia, senza sale...come si può in un'ora e mezza fare un bel film su una storia del genere? forse poteva sprecare qualhe minuto in più il regista...insomma se Cameroon è riuscito a mettere in scena l'affondamento del titanic in tempo reale lui pteva certamente fare di meglio!!! Comunque un consiglio a chi ha solamente visto il film: LEGGETE IL LIBRO!!! è veramente un'altra cosa...ve lo dice una che non riesce a leggere mai niernte mna questo l'ho divorato!! ;)
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[+] lascia un commento a verona83 »[ - ] lascia un commento a verona83 »
460 d.C. . Il generale barbaro Odoacre infligge il colpo di grazia all'impero romano , inviando in esilio il giovanissimo cesare Romolo Augusto. Un pugno di esuli, comandato dal valoroso legionario Aurelio, su prefigge l'obiettivo di liberare il ragazzo e condurlo in salvo nella remota Britannia , alla ricerca dell'ultima legione fedele a Roma. La trama di base bestseller di Manfredi , ricco di originalità narrativa e storicamente rigoroso, dona a questa parodia del genere epico-kolossal il suo unico germe di qualità. Date arcinote riportate con errori di lustri, una samurai indiana introdotta ex-novo che dal nulla si infila nel letto di un Aurelio-Firth che dovrebbe , a quel che sembra, fare il verso a Massimo Decimo Meridio alias Russel Crowe.
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460 d.C. . Il generale barbaro Odoacre infligge il colpo di grazia all'impero romano , inviando in esilio il giovanissimo cesare Romolo Augusto. Un pugno di esuli, comandato dal valoroso legionario Aurelio, su prefigge l'obiettivo di liberare il ragazzo e condurlo in salvo nella remota Britannia , alla ricerca dell'ultima legione fedele a Roma. La trama di base bestseller di Manfredi , ricco di originalità narrativa e storicamente rigoroso, dona a questa parodia del genere epico-kolossal il suo unico germe di qualità. Date arcinote riportate con errori di lustri, una samurai indiana introdotta ex-novo che dal nulla si infila nel letto di un Aurelio-Firth che dovrebbe , a quel che sembra, fare il verso a Massimo Decimo Meridio alias Russel Crowe. A questo proposito , è palese e sgradita la totale mancanza di ricerca caratteriale dei personaggi, che sicuramente non trova ausilio negli atroci dialoghi che punteggiano le sequenze di squallide battaglie (velo pietoso sull'accuratezza, pari a zero, di costumi e scenografie ). Film minimamente impegnativo, buon al massimo da rifilare alle maestre di quinta elementare da far vedere agli scolaretti quando a scuola si tratta della caduta dell'impero romano (se copriamo loro gli occhi quando compare l'atroce strafalcione del 460 ).
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[+] lascia un commento a dav95strength'nhonor »[ - ] lascia un commento a dav95strength'nhonor »
Leggi il libro e ti appassioni nel seguirne la storia, nell'apprendere il conflitto interiore vissuto da Aurelio, convinto di essere un traditore, nel seguire la nascente storia d'amore tra questi e Livia, nell'apprezzare il profilo assolutamente umano di un bambino di 12 anni che ha perso i genitori e a cui gli è stato conferito un incarico più grande di lui e che ha come unico desiderio quello di vivere la sua età. Leggi il libro ed è bello seguire il pellegrinaggio di questo gruppetto assolutamente etorogeneo di protagonisti attraversare l'Europa, nell'apprendere il filo conduttore che lo scrittore ha voluto legare tra la spada di cesare e quella di excalibur. Vedi il film e non noti nulla di tutto questo.
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Leggi il libro e ti appassioni nel seguirne la storia, nell'apprendere il conflitto interiore vissuto da Aurelio, convinto di essere un traditore, nel seguire la nascente storia d'amore tra questi e Livia, nell'apprezzare il profilo assolutamente umano di un bambino di 12 anni che ha perso i genitori e a cui gli è stato conferito un incarico più grande di lui e che ha come unico desiderio quello di vivere la sua età. Leggi il libro ed è bello seguire il pellegrinaggio di questo gruppetto assolutamente etorogeneo di protagonisti attraversare l'Europa, nell'apprendere il filo conduttore che lo scrittore ha voluto legare tra la spada di cesare e quella di excalibur. Vedi il film e non noti nulla di tutto questo. Personaggi e storie assolutamente diversi e diverse, mancanza di passionalità, di interiorità, di emozione....nulla. Addirittura l'attore scelto per la parte di Battiato rende poco rispetto al libro.
Purtroppo, nonostante il cast di buon prestigio, il film è deludente su tutti i fronti, poco più che una semplice avventura dei romanzi fantasy, che spesso sono anche migliori.
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[+] completamente d'accordo con te! (di verona83)[ - ] completamente d'accordo con te!
[+] lascia un commento a igor70 »[ - ] lascia un commento a igor70 »
Un film non curato nei dettagli che poteva venire meglio se prodotto con altri mezzi, azione poco convincente personaggi imbarazzanti e dialoghi tutti scontati , sembra quasi una fiaba per bambini.Peccato.....
[+] lascia un commento a arthemysya »[ - ] lascia un commento a arthemysya »