fabry
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mercoledì 19 settembre 2007
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manfredi uccidili tutti!
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Ho letto il libro tutto in un fiato:FANTASTICO!
Ho visto il film con molte aspettative:BANALE!
Caro Valerio Massimo dovresti fare un castigo divino con quella ciurmaglia di attori e regista!!!
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(di anonimo413582)
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davide
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mercoledì 19 settembre 2007
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un film mediocre tratto da un romanzo mediocre
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Se vi aspettate un film storico,non andate a vederlo.Il regista non sembra,non è mai all'altezza della situazione.Non valorizza nessuno dei personaggi,le scene non sembrano mai credibili e durante tutto il film ci si aspetta che la scena seguente sia migliore,ma questa speranza non viene mai accontentata,tranne che per qualche istante nella scena della battaglia finale.La storia in se tratta dal romanzo è deludente,assolutamente sconsigliato a tutti i tipi di pubblico.Meglio far vedere qualcos'altro anche ai bambini.
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max
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mercoledì 19 settembre 2007
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panoramica storica su di un periodo oscuro
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è un interessante approfondimento su di un periodo assolutamente trascurato dalla cinematografia
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romacaputmundi
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mercoledì 19 settembre 2007
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bellissimo..
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Film semplicemente spettacolare.. sceneggiatura e cast favolosi.. trasposizione libro-film riuscitissima.. roma VIVE.. "TU VIVRAI X SEMPRE, MA CN VERGOGNA, IO MORIRò OGGI CN ONORE"...
[+] dio mi scampi...
(di kerdan)
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simona
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martedì 18 settembre 2007
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l'ultima legione: kolossal mancato?
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Come può reagire un lettore fedele di Valerio Massimo Manfredi, un appassionato di storia e particolarmente di storia romana antica, un cultore di film storici d'avventura ma anche solo di Cinema con la C maiuscola di fronte a L'ultima legione di Doug Lefler??
....forse come me rimarrà senza parole....
Come ci si può sentire? Come in un bel giorno di sole quando si è in attesa di una bella notizia e ci si ritrova con una catastrofe in atto!! Va bene, forse sono stata un pò spietata.... ma rimango allibita e "senza parole" davanti a un'opportunità sprecata: un libro con una trama appassionante ambientata principalmente nella nostra terra, al volgere di un'epoca in un'atmosfera di rivolgimenti e nascite di civiltà, con uomini determinati a mantenere vivi i propri valori, non poteva essere altro che un kolossal.
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Come può reagire un lettore fedele di Valerio Massimo Manfredi, un appassionato di storia e particolarmente di storia romana antica, un cultore di film storici d'avventura ma anche solo di Cinema con la C maiuscola di fronte a L'ultima legione di Doug Lefler??
....forse come me rimarrà senza parole....
Come ci si può sentire? Come in un bel giorno di sole quando si è in attesa di una bella notizia e ci si ritrova con una catastrofe in atto!! Va bene, forse sono stata un pò spietata.... ma rimango allibita e "senza parole" davanti a un'opportunità sprecata: un libro con una trama appassionante ambientata principalmente nella nostra terra, al volgere di un'epoca in un'atmosfera di rivolgimenti e nascite di civiltà, con uomini determinati a mantenere vivi i propri valori, non poteva essere altro che un kolossal. Un film con un successo al pari de Il Gladiatore (Ridley Scott) o anche di più (in fondo il cinema di ambientazione storica deve migliorare, non può fermarsi lì). E invece no, così non è stato e probabilmente non lo sarà mai (i remake di solito si fanno su film di successo, epocali). La colpa forse principalmente del regista o degli sceneggiatori...ai critici di cinema l'ardua sentenza! Noi chiniam la fronte all'avversa Sorte, nell'attesa che in futuro noi poveri cultori di film storici possiamo godere di un film come si comanda!! ...e soprattutto come ce lo aspettiamo!!
Chissà...magari riprovando con un romanzo di Manfredi (L'impero dei draghi sarebbe perfetto con la regia di Zhang Yimou!) oppure con Pompeii di Robert Harris (libro bellissimo!!) affidato a quanto sembra alla regia esperta di Roman Polanski...?
Le strade sono ancora libere....molto si potrebbe fare, soprattutto grazie all'incremento che si sta registrando nella letteratura storica....e a noi nel frattempo non resta che confidare in registi, produttori e sceneggiatori!!
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fernando
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martedì 18 settembre 2007
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un filmaccio
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Un film ridicolo. Si può solo ridere, se non fosse che l'unica cosa che resta da fare è piangere. Gli errori storici sono talmente tanti che non vale la pena di contarli: si comincia dall'inizio quando, in caratteri ciclopici, si legge che siamo nel 460 d.C. (anzichè nel 476). Non bastano le cantonate temporali, si perde anche la dimensione spaziale: l'epica cattura di Romolo Augustolo si svolge a Roma (!!!) anzichè a Ravenna. Da gustare l'agghiacciante rogo digitale di Roma e del Colosseo (avvenuto solo nella mente del regista). La presa di Roma segnala un aspetto divertentissimo: la scena comincia con il cielo ancora azzurro, siamo ancora lontani dal tramonto, zoommata sul protagonista e diventa notte fonda: fotografo e regista ci devono qualche speigazione su questa strna notte romana.
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Un film ridicolo. Si può solo ridere, se non fosse che l'unica cosa che resta da fare è piangere. Gli errori storici sono talmente tanti che non vale la pena di contarli: si comincia dall'inizio quando, in caratteri ciclopici, si legge che siamo nel 460 d.C. (anzichè nel 476). Non bastano le cantonate temporali, si perde anche la dimensione spaziale: l'epica cattura di Romolo Augustolo si svolge a Roma (!!!) anzichè a Ravenna. Da gustare l'agghiacciante rogo digitale di Roma e del Colosseo (avvenuto solo nella mente del regista). La presa di Roma segnala un aspetto divertentissimo: la scena comincia con il cielo ancora azzurro, siamo ancora lontani dal tramonto, zoommata sul protagonista e diventa notte fonda: fotografo e regista ci devono qualche speigazione su questa strna notte romana... Le legioni Romane sono quelle dei tempi di Giulio Cesare e la famiglia giulio-claudia finisce non con Nerone ma con Tiberio (qanche questa dotta citazione di inizio film...).Ci chiediamo: ma Manfredi, che pure compare tra i consulenti del film, dov'era? Forse anche lui è stato rapito da Odoacre? Le battute tra gli eroi sono patetiche: frasi fatte e insulse, personaggi inutili e senza carattere. La protagonista femminile del film non ha alcun ruolo, se non quello di utilizzare lame e coltelli in modo sorprendente (soprattutto perchè è soprendente che qualcuno pensi ch nel 460 d.C. ci fossero coltelli simili...). La parte più bella del libro era costituita da un viaggio in Bretagna: un'impresa non facile, perchè non è che prendi un volo a Ciampino, magari lowcost, per attraversare un'Europa non più unita dall'Impero d'Occidente. Ma anche qui siamo al patetico: solito trucco della "mappa dell'impero" che viene scorsa e si arriva in Britannia, meglio di un volo aereo...
In Inghilterra ci si arriva per cercare l'ultima legione (che avevano lasciato l'Inghileterra decenni prima...ma come si fa???) e si trova un gruppo di pensionati al Vallo di Adriano che torna a combattere per rovesciare un tizio che non si capisce come, perchè e quando era diventato un tiranno isolano...
Onestamente tutto il film è terribile, di fronte ad alcuni strafalcioni si rabbrividisce. Dunque, solo un filmaccio da non far vedere, visto che la storia romana è ormai una rarità anche nelle scuole.
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(di heinrich)
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bobby28959
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martedì 18 settembre 2007
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filmetti per adulti rimasti ragazzini
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solito baraccone o polpettone americano sono propio stanco di essere cresciuto..in mezzo al cinema GRASSO americano...solo ora vicino ai 50anni amo il cinema mondiale ESCUSO quello U.S.A...e getta...tutta roba da guardare mentre ci strafoga un hot-dog...puah ..che schifo
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alex
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lunedì 17 settembre 2007
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delusione infinita...inguardabile!!
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Il libro è meraviglioso... speravo in un gran film... e invece? un filmetto banale, molto diverso dal libro. Non trasmette alcuna emozione! La forte caratterizzazione dei personaggi fatta da Manfredi è totalmente persa, la storia tra lui e Livia (nome diverso nel film!) inesistente! Anche la scelta degli attori è discutibile: Colin Firth è simpatico in Bridget Jones ma non ha il carattere di un comandante romano... molle, poco incisivo e a volte le scena scadono nel comico, altro che guerra! Una grande delusione... sigh! Sarebbe bello se lo rifacessero, il libro è meraviglioso, potrebbe diventare un film ancora più bello del Gladiatore!
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axel
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lunedì 17 settembre 2007
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deludente
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Del libro di Manfredi il film conserva solo il titolo; tutto il resto è tagliato, stravolto e banalizzato. La trama è incentrata sull'imperatore Romolo, contrariamente al libro dove tutti i personaggi, soprattutto Aureliano, sono molto caraterizzati e con una storia alle spalle. Si ha invece un susseguirsi frenetico di micro scene che hanno il solo scopo di portare i personaggi alla battaglia finale, nel nord della Britannia, che viene raggiunta in brevissimo tempo saltando completamente molte parti fondamentali del libro. I combattimenti, che costituiscono gran parte del film, sono molto all'acqua di rosa, in stile telefilm per ragazzi, e le ambientazioni non rispecchiano il senso di decadimento proprio dell'opera letteraria.
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Del libro di Manfredi il film conserva solo il titolo; tutto il resto è tagliato, stravolto e banalizzato. La trama è incentrata sull'imperatore Romolo, contrariamente al libro dove tutti i personaggi, soprattutto Aureliano, sono molto caraterizzati e con una storia alle spalle. Si ha invece un susseguirsi frenetico di micro scene che hanno il solo scopo di portare i personaggi alla battaglia finale, nel nord della Britannia, che viene raggiunta in brevissimo tempo saltando completamente molte parti fondamentali del libro. I combattimenti, che costituiscono gran parte del film, sono molto all'acqua di rosa, in stile telefilm per ragazzi, e le ambientazioni non rispecchiano il senso di decadimento proprio dell'opera letteraria. Volendo salvare il cast, che pur non essendo di primissimo piano è composto da attori non del tutto sconosciuti, va assolutamente bocciata la scelta dei doppiatori, più adatti a commedie e telefilm disneyani. In sintesi un film per bambini, che non conserva qausi nulla del grande romanzo.
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sabrina
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lunedì 17 settembre 2007
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che delusione...
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Dopo aver letto e amato il libro vedere questa trasposizione cinematografica lascia l'amaro in bocca...Aver trasformato Livia (italianissima e legata ad Aurelio da un incontro avvenuto anni prima)in una improbabile Kill Bill bizantina poi è stato il colmo! Per non parlare del viaggio verso la Britannia che nel film è stato quasi "snobbato"...davvero un peccato...
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