L'ultima legione

è un mix tra signore degli anelli (gandalf), harry potter (il piccolo imperatore), guerre stellari (il cattivone con la maschera. Lei è bellissima ma improbabile. Si apprezza che non vi siano scene di amore esplicite. Per una serata con bambini.

IL LIBRO E' UN CAPOLAVORO MA FILM NON L'HA SAPUTO RAPPRESENTARE COME TALE! SPERO SOLO CHE POSSANO RIPRENDERLO E MODIFICARLO, MAGARI CON UN ALTRO REGISTA, E LANCIARLO DI NUOVO AL CINEMA O IN TV, RISPETTANDO CIO' CHE E' NARRATO SUL LIBRO. LO SPERO PERCHE' LE TRAME BELLE DEVONO ESSERE FATTE ANCHE PER BENE.

NON HO VISTO IL FILM, NON ANCORA QUINDI MI E' DIFFICILE DARE UN GIUDIZIO CHE NOTO SIA ABBASTANZA NEGATIVO TRA IL PUBBLICO. COMUNQUE TENDO A PRECISARE CHE E' DIFFICILE TRASFORMARE IL ROMANZO IN UN FILM E DI CONSEGUENZA NON E' FACILE TROVARE LE STESSE ASPETTATIVE, LE STESSE EMOZIONI CHE POSSONO SUSCITARE PIU' QUANDO SI LEGGE, E QUINDI QUANDO SI DA SFOGO ALL'IMMAGINAZIONE(FRUTTO DELLA PROPRIA MENTE), RISPETTO A QUANDO SI VEDE SEMPLICEMENTE.IO HO LETTO IL LIBRO E MI E' PIACIUTO TANTISSIMO, E' STATO COINVOLGENTE, EMOZIONANTE, PIENO DI SUSPANCE, ECC, ECC. !!!COMPLIMENTI A VALERIO MASSIMO MANFREDI!!!

Sono rimasto stupefatto dall'oscenità senza limiti di questo sotto-prodotto della cinematografia contemporanea. Al suo confronto persino un mediocre peplum degli anni '60 assurge a capolavoro. Reduce dalla lettura dell'omonimo lavoro di Valerio Massimo Manfredi, mi aspettavo, come minimo, un prodotto all'altezza, dato che lo stesso autore compariva come consulente alla sceneggiatura. Ora, invece, non capisco come il prof. Manfredi non si sia dissociato pubblicamente da tale porcheria. A parte una regia piatta e incompetente, a parte una recitazione da commedia d'avanspettacolo, colpisce la netta divergenza tra sceneggiatura e libro originale. Capisco come sia spesso ostico ridurre un romanzo a sceneggiatura ma in questo film si rasenta più volte il ridicolo. [+]

Sono rimasto stupefatto dall'oscenità senza limiti di questo sotto-prodotto della cinematografia contemporanea. Al suo confronto persino un mediocre peplum degli anni '60 assurge a capolavoro. Reduce dalla lettura dell'omonimo lavoro di Valerio Massimo Manfredi, mi aspettavo, come minimo, un prodotto all'altezza, dato che lo stesso autore compariva come consulente alla sceneggiatura. Ora, invece, non capisco come il prof. Manfredi non si sia dissociato pubblicamente da tale porcheria. A parte una regia piatta e incompetente, a parte una recitazione da commedia d'avanspettacolo, colpisce la netta divergenza tra sceneggiatura e libro originale. Capisco come sia spesso ostico ridurre un romanzo a sceneggiatura ma in questo film si rasenta più volte il ridicolo. Non solo, infatti, scompaiono personaggi fondamentali, come il traditore Stefano, non solo si dimenticano episodi altrettanto importanti per lo svolgimento della vicenda umana dei protagonisti (come la distruzione di Aquileia); non solo gli sceneggiatori dimostrano di non conoscere praticamente nulla della storia romana (ma non era Ravenna la capitale in quel fatale 476?); non solo i barbari (in particolare Wulfila) vemnono ridotti ad energumeni senza cervello; non solo la mitica spada di Cesare viene magicamente ad essere forgiata inBritannia anzichè in Anatolia, Odoacre diviene magicamente re dei Goti anzichè degli Eruli e così via, di oscenità in oscenità. La cosa che più mi ha sconvolto è stata la sostituzione della gentile, coraggiosa Livia, vero motore trainante del romanzo, elemento legante del gruppo di fuggiaschi, con una bellona indiana esperta nell'arte della guerra manco fosse uscita direttamente da Kill Bill. No, questo è veramente troppo, ancor più osceno della battaglia finale, superata in realismo da qualsiasi rievocazione storica. No signori, proprio non ci siamo: regista e sceneggiatori possono tranquillamente trovarsi un altro lavoro. Il mondo del cinema ha bisogno di volonterose maschere all'ingresso dei multisala. [-]

Incredibile, My movies.it consiglia di non vedere L'ultima legione, film a mio avviso vedibilissimo, e con una trama, anche se un po' fantasceentifica, viceversa mette solo qualche dubbio su "Natale alle Bahamas" film che io ho avuto la brutta idea di andare a vedere (ma sono uscito alla fine del primo tempo). Fra i 2 film non c'è paragone su quale sia il migliore, ma le opinioni sono sempre da rispettare!

premettendo che non ho letto il libro, il film non mi è parso alla fine così brutto e piatto come mi era stato descritto. In se il film risulta abbastanza carino e va detto che comunque è lo stesso regista a dire che il film ha preso spunto IN PARTE dal libro e quindi chi lo ha letto non si deve aspettare una rappresentazione fedele. Delude forse un pò il finale troppo irreale ma alla fine penso che non sia il film soporifero di cui si è tanto parlato e lo consiglio sopratutto a coloro a cui piace questo genere.

Poteva essere un'occasione per portare alla luce un periodo storico poco trattato e conosciuto in cui si sono susseguiti accadimenti che hanno generato una serie di capovolgimenti nel “mondo allora conosciuto”. Certamente la caduta dell'impero romano meritava un trattamento migliore. Il film non riesce a trasmettere il pathos che si dovrebbe provare per la caduta di un impero millenario. Si ha la sensazione di aver visto una favola dedicata a un bambino che, senza soverchie emozioni per l'esito delle azioni sempre prevedibili, viene protetto da maghi e guerrieri per poi scomparire, insieme alla rediviva legione, in una vita anonima. Solo nella scena finale, con un doppio avvitamento e salto mortale, gli sforzi profusi per mantenere un bambino imperatore sul trono senza riuscirci, saranno giustificati dall'aver attribuito la discendenza imperiale a Re Artù e la consacrazione di mago immortale a Merlino. [+]

Poteva essere un'occasione per portare alla luce un periodo storico poco trattato e conosciuto in cui si sono susseguiti accadimenti che hanno generato una serie di capovolgimenti nel “mondo allora conosciuto”. Certamente la caduta dell'impero romano meritava un trattamento migliore. Il film non riesce a trasmettere il pathos che si dovrebbe provare per la caduta di un impero millenario. Si ha la sensazione di aver visto una favola dedicata a un bambino che, senza soverchie emozioni per l'esito delle azioni sempre prevedibili, viene protetto da maghi e guerrieri per poi scomparire, insieme alla rediviva legione, in una vita anonima. Solo nella scena finale, con un doppio avvitamento e salto mortale, gli sforzi profusi per mantenere un bambino imperatore sul trono senza riuscirci, saranno giustificati dall'aver attribuito la discendenza imperiale a Re Artù e la consacrazione di mago immortale a Merlino. Vien da chiedersi cosa ne avrebbro pensato Carlo Magno e Malagigi ma questa, come quella della tavola rotonda, è un'altra storia. [-]

Un film di cui mi affascinava la storia(ho anche acquistato il libro), ma mai per nulla mi faccio influenzare nel giudizio anche se tratto da un racconto cartaceo,ogni opera deve viaggiare di vita propria... Il film parte veloce,cercando epicità, però la "centrifuga" in tante immagini tirate e dialoghi forzati; così facendo ci si trova a metà film senza aver inquadrato una qualsivoglia direzione,il tempo passa e piano piano ti accorgi di trovarti di fronte ad alcuni generi del passato,intrattenimenti per famiglie,a volte sfuggevoli per qualità ma che ti avvolgono misteriosamente per un pomeriggio o una sera. Devo dire che nella seconda parte si crea una bella atmosfera con l'arrivo al villaggio in Britannia,e anche che non si cerca di esaltare la battaglia o l'effetto,i dialoghi occupano meglio lo spazio e una certa misticità prende piede. [+]

Un film di cui mi affascinava la storia(ho anche acquistato il libro), ma mai per nulla mi faccio influenzare nel giudizio anche se tratto da un racconto cartaceo,ogni opera deve viaggiare di vita propria... Il film parte veloce,cercando epicità, però la "centrifuga" in tante immagini tirate e dialoghi forzati; così facendo ci si trova a metà film senza aver inquadrato una qualsivoglia direzione,il tempo passa e piano piano ti accorgi di trovarti di fronte ad alcuni generi del passato,intrattenimenti per famiglie,a volte sfuggevoli per qualità ma che ti avvolgono misteriosamente per un pomeriggio o una sera. Devo dire che nella seconda parte si crea una bella atmosfera con l'arrivo al villaggio in Britannia,e anche che non si cerca di esaltare la battaglia o l'effetto,i dialoghi occupano meglio lo spazio e una certa misticità prende piede.Non voglio difendere un prodotto che poteva riuscire molto ma molto meglio anche con questi budget più contenuti,ma per quel che mi riguarda ho ricevuto delle belle sensazioni finali a pellicola terminata...quanto è vero che ogni opera lascia ad ognuno proprie emozioni!!! Bella la musica di P.Doyle e lasciatemi dire di questi tempi i film pieni di effetti,violenza gratuita,scene di massa digitalizzate,finali incomprensibili,tristi e perchè no,anche negativi,questo è un film che ti rimane comunque sia. [-]

Film accettabile, con una storia leggere e adatto ad un pubblico di bambini!! Non aspettatevi storia, passione o guerra, "L'ultima legione" è una favola sull'amicizia, l'onore e la speranza. Complessivamente un film da vedere!!

Ottimo film per chi piace il genere!